Libri di A. Oliveri
Microeconomia. Ediz. MyLab
John Sloman, Alison Wride, Dean Garratt
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Pearson
anno edizione: 2020
pagine: 496
L'attività didattica e di apprendimento del corso è proposta all'interno di un ambiente digitale per lo studio, che ha l'obiettivo di completare il libro offrendo risorse didattiche fruibili in modo autonomo o per assegnazione del docente. Il codice presente sulla copertina di questo libro consente l'accesso per 18 mesi a MyLab, una piattaforma digitale interattiva specificamente pensata per accompagnare e verificare i progressi durante lo studio. MyLab offre la possibilità di accedere al manuale online: l'edizione digitale del testo arricchita da funzionalità che permettono di personalizzarne la fruizione, attivare la lettura audio digitalizzata, inserire segnalibri anche su tablet e smartphone.
L'economia dei poveri. Capire la vera natura della povertà per combatterla
Esther Duflo, Abhijit Vinayak Banerjee
Libro: Copertina morbida
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2020
pagine: 320
Per quale ragione i poveri, in tutto simili per capacità e aspirazioni a chiunque altro, vanno incontro a destini completamente differenti? Perché restano poveri? Le loro scelte di vita sono spesso determinate da fattori che sfuggono alla logica dell'economia di mercato. Tante politiche contro la povertà sono infatti fallite proprio per un'inadeguata comprensione del problema o per la convinzione di poter applicare ricette astratte e valide per tutti, senza verificarle sul campo. Dobbiamo invece capire perché i poveri preferiscono pagare cure sanitarie inutili invece di fare vaccinazioni gratuite; come mai i bambini poveri frequentano la scuola spesso senza imparare; perché i poveri non desiderano un'assicurazione o intraprendono molte attività senza farne prosperare alcuna. L'economia dei poveri è la prima grande analisi che combinando ricerca empirica e teorica ci svela la vera natura della povertà e insegna che talvolta può bastare una piccola spinta nella giusta direzione per conseguire grossi risultati: certi sussidi simbolici con effetti tutt'altro che simbolici, azioni che consentono di ottenere di più facendo di meno, occupazioni di qualità che favoriscono la crescita e così via. Soprattutto, anche quando le difficoltà sembrano insormontabili, bisogna insistere nel porsi le giuste domande, sperimentare e nutrire speranza per affrontare la sfida di costruire un mondo senza più povertà, magari un passo alla volta.
Macroeconomia
John Sloman, Alison Wride, Dean Garratt
Libro: Libro in brossura
editore: Pearson
anno edizione: 2013
pagine: XXI-436
Il libro illustra tutti i concetti della macroeconomia politica necessari a uno studente di Economia del secondo anno. Gli argomenti sono spiegati in modo semplice, senza utilizzare complicati formalismi matematici. L'ordine di presentazione dei contenuti rispecchia quello delle università italiane, a differenza dei testi concorrenti. Per agevolare la comprensione dei concetti teorici, in ciascun capitolo sono presenti numerosissimi box con esempi e riferimenti concreti al mondo economico reale. Il manuale è corredato da un sito web dedicato in cui sono disponibili ulteriori risorse didattiche per gli studenti.
L'enigma del capitale e il prezzo della sua sopravvivenza
David Harvey
Libro: Copertina morbida
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2018
pagine: 311
Da tre secoli il capitalismo plasma il mondo. Nonostante sia attraversato da ricorrenti crisi interne così profonde da mettere a rischio la sopravvivenza di intere nazioni, il capitalismo continua a espandersi, incontrastato. Scopo di questo libro è capire come ciò accada e se sia inevitabile che continui ad avvenire anche in futuro. Il libro si apre con un'ampia e dettagliata ricostruzione dei fatti relativi alla crisi economica che da tempo attraversa il capitalismo finanziario globale e alle innumerevoli altre crisi che hanno contrassegnato il percorso del capitalismo dal secondo dopoguerra a oggi. Questa ricostruzione, informatissima ma anche molto chiara e leggibile, porta Harvey a porre un problema classico del marxismo: quello, cioè, del carattere strutturale delle crisi che il capitalismo attraversa, uscendone di volta in volta trasformato ma anche consolidato e rafforzato. Dopo aver toccato il tema della crescita illimitata, il libro si chiude con un'analisi critica delle alternative percorse in passato e percorribili oggi per un socialismo sostenibile, giusto, responsabile e umano.
La fine dei soldi. Una proposta per limitare i danni del denaro contante
Kenneth S. Rogoff
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2017
pagine: 333
La maggior parte delle persone ama i contanti: sono immediati, pratici, anonimi. Basta scavare più a fondo, però, per scoprire che i danni sociali provocati dall'uso della moneta cartacea superano di gran lunga questi pregi superficiali. Potrebbe sembrare una questione minore, in un'epoca di grave stagnazione e instabilità economica. Ma l'eccesso di denaro contante contribuisce in modo decisivo a rendere il mondo più povero, più iniquo e meno sicuro: pone grandi limiti alle politiche monetarie, favorisce l'evasione fiscale e il lavoro nero, rappresenta di fatto un regalo alla criminalità organizzata e al terrorismo. In questo libro, Kenneth Rogoff - uno dei massimi esperti mondiali di finanza e politiche pubbliche, autore di "Questa volta è diverso" - indaga la natura del denaro e ripercorre la storia della moneta cartacea dalle origini all'economia dei nostri giorni. Le statistiche rivelano che oggi circolano 3200 euro in contanti per ogni cittadino europeo e 4200 dollari per ogni statunitense, quasi tutti in banconote di grosso taglio. Di questa enorme quantità" di cartamoneta soltanto il 10 per cento, se non meno, viene utilizzato per i normali acquisti di individui e famiglie; tutto il resto si perde nei meandri dell'economia sommersa, quando non nelle casseforti di grandi evasori, truffatori, narcotrafficanti e mafiosi. La soluzione di Rogoff è semplice: abolire gradualmente la cartamoneta, con l'eccezione dei piccoli tagli. Queste prosciugherebbe il bacino in cui vive e prolifera l'economia illegale, ma soprattutto permetterebbe alle banche centrali di fissare tassi d'interesse negativi senza rischiare una corsa al contante: uno strumento di politica monetaria decisivo - eppure indisponibile, finora - per stimolare gli investimenti e i consumi nei periodi di recessione.
Le nuove regole dell'economia. Sconfiggere la disuguaglianza per tornare a crescere
Joseph E. Stiglitz
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2016
pagine: 189
La Grande recessione iniziata nel 2008 ha aggravato le disuguaglianze di reddito, ricchezza e opportunità in tutto l'Occidente. Joseph Stiglitz è giunto alla conclusione, corroborata da inconfutabili evidenze empiriche, che la disuguaglianza è allo stesso tempo causa ed effetto della crisi. Gli Stati Uniti rappresentano il caso più eclatante e indicativo: questo libro fornisce il quadro completo delle distorsioni ideologiche, delle deregolamentazioni e delle norme tributarie che hanno favorito il settore finanziario e arricchito i più ricchi a spese di tutti gli altri, strangolando la classe media e discriminando i lavoratori, in particolare le donne, gli afroamericani e gli immigrati. E portando l'economia al collasso. La disuguaglianza dipende da potenti forze globali, ma è in primo luogo una scelta deliberata, frutto delle sconsiderate politiche neoliberiste affermatesi fin dagli anni settanta. La piena applicazione di queste politiche ha ucciso il sogno americano, trasformando gli Stati Uniti - da proverbiale terra delle opportunità qual era - in un paese oligarchico dalla scarsissima mobilità sociale, in cui sanità, istruzione e casa di proprietà sono inaccessibili a una larga fetta della popolazione e un quinto dei bambini vive in povertà, mentre l'1 per cento più ricco è uscito persino rafforzato dalla crisi.
Principi di economia per l'impresa
N. Gregory Mankiw, Mark P. Taylor, Andrew Ashwin
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Zanichelli
anno edizione: 2015
pagine: 512
Perché le linee aeree applicano una tariffa preferenziale a chi viaggia durante i fine settimana? Perché i produttori cinematografici sono disposti a pagare somme ingenti per convincere attori famosi a recitare nei propri film, mentre altri non riescono a ottenere neppure un ruolo come comparsa? Perché le imprese producono spesso beni tanto simili fra loro da cannibalizzare i rispettivi mercati? Perché alcuni paesi europei hanno adottato una valuta comune? Queste sono alcune delle domande alle quali un corso di economia per l'impresa può dare una risposta. Per comprendere che relazione intercorre tra l'economia e le attività di impresa è infatti necessario tenere conto che alla base di entrambe vi sono delle decisioni, siano esse prese da individui o da aziende. "Principi di economia per l'impresa" analizza tali processi decisionali e fornisce le conoscenze pratiche di economia da applicare quotidianamente nel lavoro, tanto nel settore privato quanto nella pubblica amministrazione. Oltre ai capitoli dedicati agli elementi fondamentali della microeconomia e della macroeconomia, la cui trattazione teorica va di pari passo con il riferimento alla realtà delle imprese, sono presenti capitoli nuovi per chiunque intenda intraprendere una carriera in ambito aziendale, come quelli specificamente dedicati all'analisi delle decisioni aziendali e del contesto in cui operano le imprese, ai loro obiettivi e comportamenti, alle strategie aziendali e alle politiche di prezzo.
La Federal Reserve e la crisi finanziaria. Quattro lezioni
Ben S. Bernanke
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2014
pagine: 176
Come funziona una banca centrale? A quali princìpi orienta la sua politica monetaria? Come sceglie se privilegiare il contenimento dell'inflazione o la piena occupazione? Che cosa può fare durante una crisi finanziaria, e come può stimolare l'economia in tempi di recessione? Dal 200Ó al 2014 Ben Bernanke è stato presidente della Federal Reserve, la banca centrale statunitense. Le lezioni qui raccolte abbracciano teoria e storia, e ricostruiscono le vicende della Fed, fondata nel 1914: dagli errori durante la Grande depressione alla Grande moderazione sotto la ventennale presidenza Greenspan, passando per il "divorzio" dal dipartimento del Tesoro nel secondo dopoguerra e per l'inflazione degli anni settanta, sedata dall'allora governatore Volcker. Bernanke approfondisce poi le origini e i meccanismi della crisi finanziaria scoppiata nel 2008, rivela i retroscena degli interventi che hanno salvato il sistema bancario dal collasso ed esamina gli sforzi messi in atto per rilanciare la crescita degli Stati Uniti. Al centro dell'analisi, la funzione di prestatore di ultima istanza che nel 2008 la Fed ha esercitato per arginare il panico e salvare gli istituti too big to fail, ma anche le meno convenzionali politiche espansive, come l'acquisto di titoli su larga scala. Una ripresa impossibile, ribadisce Bernanke, senza una regolamentazione finanziaria efficace e politiche fiscali coerenti, obiettivi che le banche centrali non possono certo perseguire da sole.
Economia
John Sloman, Alison Wride, Dean Garratt
Libro: Libro in brossura
editore: Pearson
anno edizione: 2013
pagine: XXVII-637
Il libro illustra tutti i concetti dell'economia necessari a uno studente che non deve andare oltre il livello introduttivo della disciplina. Gli argomenti sono spiegati in modo semplice, senza utilizzare complicati formalismi matematici. L'ordine di presentazione dei contenuti rispecchia sempre quello delle università italiane, a differenza dei testi concorrenti. Per agevolare la comprensione dei concetti teorici, in ciascun capitolo sono presenti numerosissimi box (circa 200 in tutto il libro) con esempi e riferimenti concreti al mondo economico reale. Questo manuale e corredato da un sito web dedicato in cui sono disponibili ulteriori risorse didattiche per gli studenti.
La misura dell'anima. Perché le diseguaglianze rendono le società più infelici
Richard Wilkinson, Kate Pickett
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2012
pagine: 299
È la diseguaglianza la madre di tutti i malesseri sociali. In una società c'è più violenza, più ignoranza, maggiore disagio psichico, orari di lavoro infiniti? Ci sono più malati, più detenuti, più tossicodipendenti, più ragazze-madri, più obesi? All'origine di questo alto tasso di infelicità ci sarà con ogni probabilità un maggior divario tra ricchi e poveri, una maggiore diseguaglianza. Lo dimostrano, cifre alla mano, gli autori di questo libro che è già un caso in Inghilterra. Non è l'ennesima riproposta di un astratto ideale egualitario di matrice socialista. Piuttosto, è il risultato di trent'anni di ricerche e comparazioni statistiche tra i dati raccolti in tutti i principali paesi sviluppati. Ne emerge un'inedita radiografia del mondo in cui viviamo. Siamo infatti abituati a pensare che la crescita economica abbia l'effetto automatico di rendere una nazione più sana e più soddisfatta. Ma oggi non è più così, perché i malesseri generati dalla diseguaglianza coinvolgono tutti: non solo i ceti più svantaggiati, ma anche quanti si collocano al vertice della scala sociale. La prospettiva aperta dal libro è chiara: se si vuole avviare un nuovo ciclo di crescita che ponga al centro la qualità della vita e non solo il Pil, occorre intervenire immediatamente per ridurre la forbice sociale cresciuta a dismisura tra anni ottanta e novanta. Occorre redistribuire reddito e opportunità prendendo ispirazione da Scandinavia e Giappone, esempi virtuosi di egualitarismo.
Smart power
Joseph S. jr. Nye
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2012
pagine: 323
Lo smart power è la combinazione dell'hard power della coercizione con il soft power della persuasione e dell'attrazione: il dittatore nordcoreano Kim Jong-II guardava i film hollywoodiani, ma questo non ha avuto effetti di rilievo sul programma nucleare della Corea del Nord. E il soft power dell'attrazione non è riuscito certo a dissuadere il governo talebano dal sostenere al-Qaeda negli anni Novanta. È stato necessario impiegare l'hard power militare nel 2001 per porre fine a quella situazione, anche se il modo migliore di promuovere la democrazia e i diritti umani non è certo imbracciando il fucile. Nessuno ha ancora detto l'ultima parola sul controverso concetto di potere, ma dal momento che non possiamo evitare di parlarne è necessario pensare a una prospettiva più ampia nelle visioni strategiche, che tenga conto di profonde trasformazioni in atto. Come il fatto che il contesto globale sia investito dalla nuova rivoluzione informatica, che sta cambiando la natura stessa del potere favorendone la diffusione. Gli Stati resteranno sempre gli attori dominanti sulla scena mondiale, ma troveranno questo ciberspazio sempre più affollato e difficile da controllare. Anche questo è smart power.
Punk capitalismo. Come e perché la pirateria crea innovazione
Matt Mason
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2009
pagine: 302
Cosa succede quando un sistema - politico, economico, imprenditoriale - si blocca? Dove attingere idee ed esperienze in grado di innovare il sistema? Tutto ha avuto inizio col punk. Una cultura giovanile che ha fatto del riuso "non autorizzato" delle immagini e della musica preesistenti la propria cifra stilistica. In rapida successione hip-hop, rave, graffiti e industria dei videogame, in combinato con la facilità d'uso degli strumenti digitali, hanno diffuso su un altro piano le idee portanti che stavano alla base del punk. In modo coinvolgente, Punk capitalismo ci racconta come le culture giovanili in questi ultimi trent'anni hanno cambiato il modo in cui il mondo lavora e funziona, offrendoci una diversa prospettiva della pirateria, vista come un'opportunità per il sistema e un altro modo di fare business. Oggi, molte imprese si trovano a dover fare i conti con un dilemma sempre più lacerante. Se la pirateria continua a terremotare il modo in cui usiamo l'informazione, come dobbiamo rapportarci? Dobbiamo reprimerla, trattandola come un problema, o al contrario come una soluzione? Forse la pirateria dovrebbe essere letta più semplicemente come un nuovo e vincente modello di business.