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Libri di A. Piovanello

Nascita di un ponte

Nascita di un ponte

Maylis De Kerangal

Libro: Copertina morbida

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2016

pagine: 253

Nella città impossibile di Coca, in un immaginario West contemporaneo, sulla sponda del fiume, ai margini della giungla e della storia, tutto può cominciare a muoversi e a pulsare, tutto può cambiare per l'arrivo del ponte e di coloro che lo faranno nascere. Come un potente magnete, il ponte attira a sé i destini incrociati di uomini e donne, visti fotograficamente in campo lungo, come massa eroica al centro di una storia corale, o zoomati fino al primissimo piano, nel dettaglio puntuale delle vite più diverse, nella geometria - lucida come un teorema - delle passioni. Ma la vera protagonista di queste pagine, insieme al ponte, è l'incredibile lingua che lo plasma. Lingua "poietica", lingua necessaria e senza sbavature. Lingua capace, nel flusso inesausto delle parole, di nominare e scoprire le cose. In un tour de force inaudito, Maylis de Kerangal intona un canto epico, teso come i cavi che reggono quell'audace struttura.
9,00

Off limits

Off limits

Didier Daeninckx

Libro: Copertina rigida

editore: Donzelli

anno edizione: 2006

pagine: 202

Mentre la periferia di Parigi va in fiamme riempiendo le pagine della cronaca quotidiana, mentre politici e intellettuali dell'Europa intera si accapigliano sui come e i perché di tanta latente e palesata violenza, l'autore di questo volume racconta da dentro le pieghe di quei pezzi di mondo urbano da cui egli stesso proviene. Ne deriva un ritratto disincantato e partecipe dello screpolato universo delle periferie industriali, di quel teatro di vite svogliate e dolenti perennemente a ridosso di un confine, limite invisibile del dolore e del delitto metropolitano.
22,90

Di contrabbando. Venti storie vere, completamente inventate

Di contrabbando. Venti storie vere, completamente inventate

Didier Daeninckx

Libro: Copertina rigida

editore: Donzelli

anno edizione: 2005

pagine: 222

Figlio della periferia "rossa" parigina, cresciuto nella cultura della Resistenza, Daeninckx è un autore autodidatta, ha fatto il tipografo e poi ha scritto su giornali di provincia. Ha composto una trentina di gialli, alcuni romanzi e una serie di racconti, una parte dei quali sono qui raccolti. L'autore giustappone luce e buio, personaggi e situazioni solari che scivolano improvvisamente nel cono d'ombra di una notte corrotta e malsana, e schizza una galleria di ritratti pedinando le gesta di perdenti e cani randagi, di cui sa restituire violenza e tenerezza, amoralità e disagio.
17,50

Eloisa. Abelardo, l'amore, il sapere

Eloisa. Abelardo, l'amore, il sapere

Guy Lobrichon

Libro: Copertina rigida

editore: Donzelli

anno edizione: 2005

pagine: 314

Questo studio propone la vicenda di Abelardo ed Eloisa dal punto di vista di quest'ultima. L'autore, destreggiandosi tra le fonti e le incrostazioni depositate dai primi scopritori di Eloisa tra il Sei e il Settecento e i fantasmi della tradizione romantica, mette in luce come le lettere di Eloisa, epurate di ogni accondiscendenza e del suo presunto spirito di sottomissione, si scoprono come l'ultima, orgogliosa rivincita contro un destino di annichilimento.
24,00

Goya, le pitture nere

Goya, le pitture nere

Yves Bonnefoy

Libro: Copertina rigida

editore: Donzelli

anno edizione: 2006

pagine: 153

Sin dai primi anni della sua produzione, Yves Bonnefoy, unanimemente considerato il più grande poeta francese contemporaneo, ha concepito la riflessione sulle arti figurative, e in particolare sulla pittura, come il prolungamento ideale della sua poesia. Un filo che non si è mai interrotto e al quale oggi si aggiunge un importante tassello: le pitture nere di Goya, "uno dei momenti assoluti dell'arte occidentale". È difficile - sostiene Bonnefoy - comprendere l'opera di Goya attraverso il riferimento alla pittura della sua epoca, a differenza ad esempio di quanto accade con Velázquez o Rembrandt. I documenti a nostra disposizione o le sue stesse lettere ci danno ben poche informazioni su quello che fu il segreto di questo straordinario spirito, che sembra senza tempo. Anche degli avvenimenti principali della sua vita, come la grave malattia che lo colpì nell'inverno 1792-93, non si sa molto. Per questo, chi si avvicina alla sua opera con gli strumenti dello storico o del critico d'arte è destinato a perdere di vista l'essenziale: "un pensiero di ciò che è vero e di ciò che vale". Occorre tentare una via nuova: un approccio empatico tra pittura e spettatore. Se è vero che il simile conosce il simile, per comprendere gli abissi di Goya non bisognerà forse prestare attenzione a quello che proviamo noi stessi quando osserviamo le sue opere?
27,50

La giumenta verde

La giumenta verde

Marcel Aymé

Libro: Copertina rigida

editore: Donzelli

anno edizione: 2006

pagine: 232

Un giorno nel villagio di Claquebue accade un fatto incredibile: nasce ad un contadino una giumenta completamente verde. Questo fatto incredibile porta notorietà al padrone dell'animale che oltre ad arrichirsi finirà addirittura per essere eletto sindaco del paese. Ma il vero fulcro di questo romanzo è il quadro che in seguito viene fatto della giumenta, la quale grazie alle sue doti magiche rivelerà tutti i segreti della famiglia dove vive e del vicinato, senza veli né inibizioni.
22,90

Diario di guerra (Settembre-novembre 1943)

Diario di guerra (Settembre-novembre 1943)

Bruno Trentin

Libro: Copertina morbida

editore: Donzelli

anno edizione: 2008

pagine: 226

Una vecchia agenda in tela nera rimasta gelosamente celata per 65 anni tra le carte di Bruno Trentin. Talmente ben nascosta che neppure i familiari e gli amici più stretti ne sospettavano l'esistenza. Ora, inaspetttata, quell'agenda torna alla luce e si mostra in tutta la sua forza: un documento destinato a segnare il dibattito storico e la discussione sulla guerra di Liberazione. Quando Bruno Trentin scrisse questo "Journal de guerre" non aveva ancora diciassette anni. Era appena rientrato in Italia col padre Silvio, leader del Partito d'Azione, dalla Francia, dove la famiglia si era rifugiata in seguito alle leggi fascistissime del 1926. E in Francia Bruno era nato e aveva studiato, fino al momento in cui nell'estate del 1943, il padre aveva deciso di tornare a Treviso per impegnarsi nella Resistenza antifascista. Il diario inizia il 22 settembre e termina il 15 novembre 1943. Sono oltre duecento pagine scritte in un francese limpido e ordinato. Bruno trascrive le notizie più rilevanti, ritagliando giornali, raccogliendo volantini, incollando mappe e cartine che illustrano la situazione dei diversi fronti, riportando le informazioni raccolte da Radio Londra o le notizie di cui viene a conoscenza in casa. Ma soprattutto annota, cataloga, sottolinea, esprime impressioni, paure, commenti, giudizi politici. La sua scelta antifascista è già pienamente compiuta. Non a caso si interrompe con una frase in italiano che suggella il passaggio definitivo all'azione: "Tempo perduto. E ora all'opra!".
16,00

Scenette a scuola. 10 testi inediti per bambini-attori

Scenette a scuola. 10 testi inediti per bambini-attori

Sophie Balazard, Elisabeth Gentet Ravasco

Libro: Copertina morbida

editore: Gremese Editore

anno edizione: 2012

pagine: 64

Questo volume propone una selezione di brevi testi che hanno come luogo d'azione comune la scuola, e che possono essere messi in scena singolarmente o nel loro insieme. Le piccole pièces qui raccolte, originali e coinvolgenti, sono state studiate per i bambini dai 7 anni in su e prevedono tutte una durata adatta alla loro età. Scritte da due professioniste del settore, esse si rivolgono ai giovani allievi dei corsi di recitazione, agli insegnanti, ai genitori e agli animatori di feste e laboratori artistici, permettendo di allestire con grande flessibilità un vero spettacolo teatrale. Età di lettura: da 8 anni.
6,90

Teresa, mon amour. Santa Teresa d'Avila: l'estasi come un romanzo

Teresa, mon amour. Santa Teresa d'Avila: l'estasi come un romanzo

Julia Kristeva

Libro: Copertina rigida

editore: Donzelli

anno edizione: 2008

pagine: 628

Quando Sylvia Leclercq - psicoterapeuta, atea, scrittrice, palese alter ego di Julia Kristeva - riprende in mano l'opera completa di Teresa d'Avila, inizia un incontro che si rivelerà capace di coinvolgerla e sconvolgerla totalmente e inaspettatamente. Teresa d'Avila, la monaca di clausura vissuta tra il 1515 e il 1582, la riformatrice dell'ordine dei carmelitani, la santa dell'estasi, si rivela agli occhi di Sylvia una donna malata d'amore e di desiderio, al pari dei pazienti in cura sul suo divano. Di pagina in pagina, scopriamo i retroscena psicanalitici dei suoi tormenti e della sua estasi, immortalata dal celebre gruppo marmoreo di Bernini. Sylvia si lascia prendere da Teresa, si fa portare in Spagna, si introduce nelle pieghe della sua scrittura, capace di restituire, dietro l'ostentata umiltà, una rivoluzionaria coscienza di sé e un'inedita capacità di elaborazione del proprio disturbo. La ricostruzione dell'universo mentale e del malessere psicofisico della santa diventa così per Julia Kristeva lo spunto per una profonda riflessione sul nostro attuale bisogno di credere. Teresa aveva riversato nella scrittura la propria esperienza per sublimare il possesso dell'Altro, dell'Amato, incorporandolo dentro di sé, fino a goderne in ogni parte del corpo. Allo stesso modo, Kristeva adotta la forma romanzo per restituire il senso di quell'esperienza, riproponendola come un capolavoro di erotismo, spiritualità, consapevolezza di sé.
35,00

Indiana. Le passioni di Madame Delmare

Indiana. Le passioni di Madame Delmare

George Sand

Libro: Copertina rigida

editore: Donzelli

anno edizione: 2009

pagine: 244

Indiana è nata nell'isola di Bourbon, al largo del Madagascar, nel mezzo dell'Oceano Indiano. Ma il lettore la incontra in una ricca dimora della campagna francese nei panni di madame Delmare, sposa infelice di un matrimonio combinatele dalla zia, che ha voluto così riscattarla da una vita da schiava, all'altro capo del mondo. Rassegnata a un'esistenza priva di gioie, Indiana si lascia andare a uno struggimento che sconfina nella consunzione, al fianco di un marito vecchio e collerico, e sotto l'ala protettiva del taciturno sir Ralph, fedele ma troppo compassato amico d'infanzia. Ed ecco che una notte irrompe nella villa l'affascinante Raymon, un aristocratico di belle speranze, da poco trasferitesi in campagna, che tutto sovverte. Raymon l'affabulatore dapprima seduce Noun, la bella domestica creola, e poi rapisce il cuore della stessa Indiana. L'incostanza delle passioni e l'ingannevole personalità di Raymon spingeranno Noun a gettarsi nel fiume in piena, e Indiana a oscillare senza tregua tra lo sdegno e l'attrazione irresistibile. Nell'andirivieni di quel pendolo sentimentale, è tutto un incalzare di eventi: la fuga disperata a Parigi, la morte cercata sulle rive della Senna, la bancarotta del marito, il forzoso trasferimento nell'isola al largo dell'Africa, il precipitoso rientro in Francia a bordo di un mercantile, la messa a repentaglio dell'onorabilità. Sullo sfondo, l'evolversi del personaggio di sir Ralph, sempre avvolto in un alone di inquietante opacità. Con un commento di Henry James.
24,00

La testa senza il corpo. Il viso e l'invisibile nell'immaginario dell'Occidente

La testa senza il corpo. Il viso e l'invisibile nell'immaginario dell'Occidente

Julia Kristeva

Libro: Copertina rigida

editore: Donzelli

anno edizione: 2009

pagine: 215

Teste decapitate: dai crani degli Indios sudamericani alle statue della Grecia classica, da Dùrer a Rodin, da Paul Klee a Picasso, da Cezanne a Max Ernst, da Delacroix a Francis Bacon. Teste di donne e uomini, di santi e profeti, di regnanti e figure mitologiche, a cavallo dei secoli e degli stili. Di questo originalissimo argomento tratta il nuovo libro dell'intellettuale francese, che sostiene con forza «la necessità dello sguardo, la necessità di guardare alla raffigurazione in sé, ma anche la necessità di vedere ciò che non viene raffigurato, per esempio la violenza della morte, la depressione, la castrazione e i tanti altri aspetti correlati alla mutilazione». Con una prosa a metà tra il letterario e il filosofico, e un ricchissimo apparato iconografico, il libro ripercorre una storia per immagini del visibile in Occidente, e diventa l'occasione per un ripensamento di alcune sue specificità, come l'importanza delle icone, che per i bizantini equivalevano non solo a una forma d'arte visuale ma anche a una forma di scrittura. Quel che infatti vediamo in un'icona è l'economia di ciò che non vediamo; essa è uno stimolo tanto a vedere quanto a pensare ciò che non è visibile. L'icona possiede dunque in sé una dimensione realmente minimalista: la sua essenza è assente da ciò che mostra.
32,00

I fratelli corsi

I fratelli corsi

Alexandre Dumas

Libro: Copertina rigida

editore: Donzelli

anno edizione: 2009

pagine: 149

Il racconto si divide in due quadri. Nel primo, lo scrittore, che si è recato nell'isola, conosce Lucien, un giovane corso selvatico e fiero, deciso a svolgere il suo ruolo di arbitro nella faida tra due clan nemici. Fantasia e realtà si mescolano inestricabilmente, in questa Corsica avventurosa e magica, popolata di banditi che difendono il proprio onore, e scossa dal continuo inseguirsi delle vendette. Nel secondo quadro, Dumas, tornato a Parigi, incontra Louis, il fratello gemello di Lucien, che si trova coinvolto in un duello per aver difeso l'onore di una dama. Nonostante la separazione, i due gemelli sono rimasti uniti da una strana telepatia, dono ereditario della loro famiglia, che sconfina talvolta nella condivisione a distanza delle stesse sensazioni fisiche. Dumas contrappone con grande sottigliezza la Corsica selvaggia e cruda, ma fedele alle regole dell'antica ospitalità e della morale inflessibile, a una Parigi ricercata e galante, sotto le cui raffinatezze si celano crudeltà, cinismo e disprezzo. Non ci si stacca facilmente da una vicenda così incalzante, così ricca di materie diverse, che si apre con la levità di un diario di viaggio, e si conclude con un esito tragico. Ma il tema cruciale del romanzo sta nel gioco del doppio, in una telepatia che rimanda a una reiterata predilezione di Dumas per la dimensione fantasmatica. A fine volume il racconto "I due studenti di Bologna".
19,50

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