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Libri di Alain Finkielkraut

Pescatore di perle

Pescatore di perle

Alain Finkielkraut

Libro: Libro in brossura

editore: Gramma Feltrinelli

anno edizione: 2025

pagine: 208

“Pescatore di perle” è la definizione che Hannah Arendt ha dato di Walter Benjamin, che amava, com’è noto, collezionare citazioni. Nel corso della sua vita, Alain Finkielkraut ha puntualmente annotato nei suoi quaderni frasi, aforismi, osservazioni di pensatori, poeti e scrittori a lui cari. Come per Benjamin, quelle citazioni non costituivano per lui reperti del pensiero altrui, ma “offerte” per innescare il proprio. Raccolte in queste pagine, Finkielkraut le presenta ora come il suo lascito personale, “il bilancio contrastante della sua permanenza sulla Terra”. Compone, infatti, un libro in cui ripercorre i temi della sua riflessione pescando nel grande mare dell’opera degli scrittori da lui amati – da Valéry a Kundera, da Canetti a Lévinas, da Bloch a Mann, da Arendt a Tocqueville, da Woolf a Solženicyn, da Nietzsche a Jankélévitch –, perle dallo splendore particolarmente dissonante con lo spirito del nostro tempo. Il risultato è una sapiente demolizione delle doxai, delle credenze che si aggirano oggi nel nostro mondo: dall’esperienza dell’amore, che si vuole neutralizzare in una relazione contrattuale, democratica, rigorosamente egualitaria dimenticando che “amare è essere dominato, soggiogato, soggetto a qualcuno”, a quella della cultura, che è ammessa ormai solo come pratica sociale, sicché le clip, i manga o i videogiochi vivono oggi sotto lo stesso tetto di quella che una volta si chiamava “la grandezza dello spirito”; a quella, infine, della politica in cui l’antirazzismo, legittimamente eretto a principio fondamentale della morale politica all’indomani della caduta del Terzo Reich, conduce oggi a criminalizzare “ogni distinzione tra l’ospite e l’ospitato”. Una demolizione, in cui le frasi amorevolmente raccolte non costituiscono affatto un ornamento, ma il mezzo stesso per destarsi dal sonno.
18,00

In prima persona. Una memoria controcorrente

In prima persona. Una memoria controcorrente

Alain Finkielkraut

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio

anno edizione: 2020

pagine: 112

L’autobiografia senza sconti di un grande filosofo che rivive le tappe fondamentali del suo percorso umano e intellettuale, per fare i conti con se stesso e con le incognite della società a cavallo tra due secoli. Le «memorie di un contemporaneo» capace di sfidare i luoghi comuni «alla ricerca del tempo presente». «Dacché, nonostante i miei sforzi per rallentare l’inarrestabile corsa del tempo, l’età avanza irrimediabilmente, e soffro per gli epiteti ostili che talvolta vengono accostati al mio nome, credo sia giunto il momento di fare un bilancio e di ripercorrere la mia vita senza scappatoie né indulgenza». Così Alain Finkielkraut rivela ciò che lo ha spinto a tirare le fila del suo cammino umano e intellettuale, affrontando una serie di temi che lo hanno accompagnato per tutta la vita, insieme agli incontri con il pensiero e le suggestioni di figure chiave della cultura mondiale come Martin Heidegger, Charles Péguy, Emmanuel Lévinas, Milan Kundera, e quello decisivo con Michel Foucault. Noto per le sue posizioni capaci di innescare feroci polemiche, risponde alle accuse di chi lo definisce «reazionario», si espone senza riserve, ammette il conformismo del suo periodo sessantottino, ripercorre la «scoperta» della questione ebraica e il tentativo di comprendere le radici del negazionismo, la passione per la lingua, la scissione tra il progetto dell’Europa e le culture dei singoli paesi membri, e si confronta con le questioni cruciali della nostra contemporaneità, dall’identità alle migrazioni, dal ritorno dei fascismi al livellamento indotto dalla globalizzazione. Tra domande scomode e confessioni intime, Finkielkraut non smette di tenere fede alla passione che lo anima: «la verità che cerco, ancora e sempre, è la verità del reale; la spiegazione dell’essere e degli eventi resta, ai miei occhi, prioritaria».
15,00

L'incontemporaneo. Péguy, lettore del mondo moderno

L'incontemporaneo. Péguy, lettore del mondo moderno

Alain Finkielkraut

Libro: Copertina morbida

editore: Lindau

anno edizione: 2016

pagine: 160

Perché Péguy, oggi? Che cosa hanno da dirci le inquietudini di questo scrittore francese, «morto sul campo d'onore» oltre un secolo fa, nella prima battaglia della Marna? Socialista, dreyfusardo, poi convertito al cattolicesimo, tradizionalista, patriota, Péguy appare agli occhi di Finkielkraut come un «profeta disperato» del malessere spirituale moderno. Animo perennemente insoddisfatto, sempre alla ricerca di una verità più grande di quella contemplata dalla scienza e dalle ideologie del suo tempo e comunque non limitata all'orizzonte della storia e del sapere umano, Péguy è stato emarginato dalla cultura di sinistra cui pure appartenne, ma di cui rifiutò dogmi e pregiudizi. Eppure, la sua riflessione sulla modernità - sulle implicazioni dell'affare Dreyfus, sul nazionalismo che avrebbe portato alla prima guerra mondiale, sui cambiamenti sociali prodotti dal progresso tecnologico, sulla scomparsa della tradizione, sul declino della religiosità, sulla miopia degli intellettuali, sulla decomposizione della famiglia - è imprescindibile per chiunque voglia capire la crisi di certezze che caratterizza il nostro tempo.
19,00

L'identità infelice

L'identità infelice

Alain Finkielkraut

Libro: Libro in brossura

editore: Guanda

anno edizione: 2015

pagine: 240

"L'immigrazione, che contribuisce e contribuirà sempre più alla crescita demografica del Vecchio Mondo, pone le nazioni europee e l'Europa stessa di fronte alla questione della propria identità. Siamo individui spontaneamente cosmopoliti che ora, a causa dello shock dell'alterità, scoprono il loro essere. Scoperta preziosa, ma anche pericolosa: dobbiamo combattere a tutti i costi la tentazione etnocentrica di perseguire le differenze e di erigerci a modello ideale, senza per questo soccombere alla tentazione penitenziale di rinnegare noi stessi per espiare le nostre colpe. La buona coscienza ci è preclusa, ma ci sono dei limiti anche alla cattiva coscienza. La nostra eredità, che non fa certo di noi degli esseri superiori, merita di essere preservata, nutrita e trasmessa tanto agli autoctoni quanto ai nuovi arrivati. Resta da capire, in un mondo che sostituisce l'arte di leggere con l'interconnessione permanente e che stigmatizza l'elitarismo culturale in nome dell'uguaglianza, se c'è ancora qualcosa da ereditare e trasmettere." (A.F.)
18,00

Nel nome dell'Altro. Riflessioni sull'antisemitismo che viene

Nel nome dell'Altro. Riflessioni sull'antisemitismo che viene

Alain Finkielkraut

Libro

editore: Ipermedium Libri

anno edizione: 2014

pagine: 36

Ci vuole del coraggio per indossare una kippa nella metropolitana parigina e in quei luoghi feroci che chiamano "cités sensibles"; il sionismo è criminalizzato da un numero sempre più ampio d'intellettuali, l'insegnamento della Shoah si rivela impossibile proprio nel momento in cui diventa obbligatorio, la scoperta dell'Antichità lascia gli ebrei in balia dei lazzi infantili, l'ingiuria "sporco ebreo" ha fatto la sua riapparizione in modo mascherato nelle scuole. Gli ebrei hanno il cuore pesante e, per la prima volta dopo la guerra, hanno paura.
5,50

L'umanità perduta. Saggio sul XX secolo

L'umanità perduta. Saggio sul XX secolo

Alain Finkielkraut

Libro: Libro in brossura

editore: Lindau

anno edizione: 2009

pagine: 148

Il XX secolo ha lasciato al nuovo millennio un'eredità tragica. La più radicale affermazione di autonomia - di liberazione - dell'uomo che la storia abbia conosciuto, l'umanesimo figlio della modernità, si è risolta nel suo esatto contrario, la riduzione in schiavitù e lo sterminio di milioni di esseri umani sotto il Terzo Reich così come in Unione Sovietica e in Cina, in Cambogia sotto il regime dei Khmer Rossi, in Ruanda e nel Darfur. Dopo che tutto questo è avvenuto, l'idea di umanità non può più essere pensata innocentemente. Essa ha bisogno di essere concepita in modo nuovo. Secondo Alain Finkielkraut è il compito del nostro tempo, che, assumendolo, non deve però fraintenderne il significato profondo: né una generica compassione né un astratto umanitarismo possono infatti riscattare davvero i mali sofferti dagli uomini e dall'idea di umanità. Se l'uomo moderno continuerà a essere dominato da quella disposizione affettiva che Hannah Arendt ha definito "risentimento" - verso "tutto ciò che è dato, anche contro la propria esistenza", verso "il fatto che egli non è il creatore dell'universo né di sé stesso", un risentimento che lo spinge a "non scorgere alcun senso nel mondo quale gli si offre" e a proclamare che "tutto è permesso" - allora il XX secolo, con il suo carico di dolore e di morte, sarà trascorso invano.
16,00

Che cos'è la Francia?

Che cos'è la Francia?

Alain Finkielkraut

Libro: Libro rilegato

editore: Spirali (Milano)

anno edizione: 2008

pagine: 390

L'analisi del nostro tempo nel confronto tra punti di vista, per un possibile corretto approccio teorico e politico. Alain Finkielkraut è scrittore, storico, scienziato sociale. Sullo sfondo della mondializzazione e delle immense trasformazioni che essa comporta, l'autore interroga alcuni dei più autorevoli intellettuali del suo paese sui temi della contemporaneità: laicità, nuove radicalità, questione nera, scuola, difficoltà d'integrazione, Europa, nazione e nazionalismo, democrazia, eredità di De Gaulle, identità cattolica, ebraismo. Rispondono sociologi, demografi, filosofi, docenti, giornalisti, politici, storici e accademici di Francia, tra cui Lionel Jospin, Jean-Pierre Obin, Hubert Védrine, Pierre Nora, Jacques Le Goff, François Furet, Mona Ozouf.
28,00

Noi, i moderni

Noi, i moderni

Alain Finkielkraut

Libro: Copertina morbida

editore: Lindau

anno edizione: 2006

pagine: 318

Se la ragione deve illuminare il mondo e non incendiarlo, è bene che indaghi sui propri limiti e rifletta sulla propria fallacia. E magari riconosca che la modernità, con tutte le sue certezze, è stata l'ultimo, grande mito del '900. Oggi il presente ci interroga con durezza e ci chiede risposte non evasive. Attraverso quattro "lezioni" ("Bisogna essere moderni?", "Le due culture", "Pensare il XX secolo", "La questione dei limiti"), l'autore affronta i problemi più brucianti di questo tempo.
24,50

Una voce dall'altra riva

Una voce dall'altra riva

Alain Finkielkraut

Libro

editore: Ipermedium Libri

anno edizione: 2005

pagine: 104

12,50

L'incontemporaneo. Péguy, lettore del mondo moderno

L'incontemporaneo. Péguy, lettore del mondo moderno

Alain Finkielkraut

Libro: Libro in brossura

editore: Lindau

anno edizione: 2012

pagine: 157

Perché Péguy, oggi? Che cosa hanno da dirci le inquietudini di questo scrittore francese, "morto sul campo d'onore" un secolo fa, nella prima battaglia della Marna? Socialista, dreyfusardo, poi convertito al cattolicesimo, tradizionalista, patriota, Péguy appare agli occhi di Finkielkraut come un "profeta disperato" del malessere spirituale moderno. Animo perennemente insoddisfatto, sempre alla ricerca di una verità più grande di quella contemplata dalla scienza e dalle ideologie del suo tempo e comunque non limitata all'orizzonte della storia e del sapere umano, Péguy è stato emarginato dalla cultura di sinistra cui pure appartenne, ma di cui rifiutò dogmi e pregiudizi. Eppure, la sua riflessione sulla modernità - sulle implicazioni dell'affare Dreyfus, sul nazionalismo che avrebbe portato alla prima guerra mondiale, sui cambiamenti sociali prodotti dal progresso tecnologico, sulla scomparsa della tradizione, sul declino della religiosità, sulla miopia degli intellettuali, sulla decomposizione della famiglia - è imprescindibile per chiunque voglia capire la crisi di certezze che caratterizza il nostro tempo.
19,00

Un cuore intelligente

Un cuore intelligente

Alain Finkielkraut

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2011

pagine: 224

"Della letteratura non abbiamo bisogno per imparare a leggere. Ne abbiamo bisogno per sottrarre il mondo reale alle letture sommarie". E proprio questa la convinzione che ispira ad Alain Finkielkraut l'appassionato esercizio critico di Un cuore intelligente: raccontare nove tra i più notevoli libri della modernità svelando l'immensa sapienza che lì si cela. Perché la risposta alle grandi domande - "Che cos'è la civiltà? Che cos'è l'arte? Che cosa sono l'ideale e la grazia?" - non può che essere "una risposta narrativa". Rileggendo Tutto scorre... di Vasilij Grossman o La macchia umana di Philip Roth, Lo scherzo di Milan Kundera o II pranzo di Babette di Karen Blixen, Lord Jim di Joseph Conrad o Washington Square di Henry James, Finkielkraut, che da anni va smascherando le ingiustificate certezze dell'Occidente, si propone di scrutare la realtà incarnata nei particolari e spesso redenta dall'ironia - e, soprattutto, di trovare una chiave per decifrare gli "enigmi del mondo". E con la sua suite di letture ci invita a svincolarci da molteplici trappole, della ragione e del sentimento, per lasciarci educare, tramite la parola letteraria, alla "perspicacia affettiva". Solo così ci verrà concesso quel "cuore intelligente" che re Salomone invocava dall'Eterno, stimandolo più prezioso di ogni altro bene.
20,00

L'ingratitudine

L'ingratitudine

Alain Finkielkraut

Libro: Libro in brossura

editore: Excelsior 1881

anno edizione: 2010

pagine: 252

17,50

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