Libri di Alberto Arbasino
Romanzi e racconti. Volume Vol. 1
Alberto Arbasino
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2009
pagine: CCXXVIII-1506
L'edizione delle opere narrative di Arbasino nei Meridiani è organizzata in due volumi (il secondo celebrerà nel gennaio 2010 l'ottantesimo compleanno dell'autore). Questo primo volume è aperto da "Le piccole vacanze", i cui racconti contengono già in nuce i temi della produzione successiva: il clima asfittico della provincia italiana, l'atmosfera pettegola delle ville e dei salotti, il viaggio inteso sia come divagazione turistica sia come pretesto per una critica sociale e culturale. Seguono alcuni racconti pubblicati nel 1959 e mai più ripresi, e il romanzo epistolare "L'anonimo lombardo", la cui vis polemica e satirica determina la decisa rottura della forma narrativa tradizionale e l'adozione di uno stile tra il narrativo e il saggistico improntato alla "chiacchiera" salottiera e colta. Il celeberrimo romanzo "Fratelli d'Italia", per volontà dell'autore, è qui offerto nel testo della prima edizione (1963): resoconto del viaggio attraverso l'Italia di alcuni giovani intellettuali, è un'opera "aperta" a tal punto che l'autore l'ha riscritta più e più volte (1967, 1976, 1993), per aggiornarla in quanto affresco in progress della società italiana. Al romanzo fa da pendant teorico il saggio "Certi romanzi" (anch'esso secondo la prima edizione del 1964).
Romanzi e racconti. Volume Vol. 2
Alberto Arbasino
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2010
pagine: 1757
L'edizione delle opere narrative di Arbasino nei Meridiani è organizzata in due volumi. Questo secondo volume, come il primo, è completato da un dossier dal titolo "Arbasino su Arbasino" in cui sono riportate le copertine delle varie edizioni di ciascuna opera, nonché i testi d'autore che le accompagnano.
Fratelli d'Italia
Alberto Arbasino
Libro
editore: Adelphi
anno edizione: 2000
pagine: 1372
Un romanzo di avventure intellettuali e picaresche attraverso le follie del boom economico e le metamorfosi della società e del paesaggio, delle illusioni e dei caratteri. Notti senza fine di giovani che discutono dei loro autori e dei loro amori fino all'alba, progettando grandi opere letterarie, teatrali e musicali. Affetti, utopia, irrisioni e rivolte contro un oppressivo establishment culturale e politico. Ma anche la verve della café society, quando Roma era una capitale cosmopolita e "passavano tutti di qui" e le donne erano "molto più belle e più intelligenti e spiritose e anche più alte degli uomini corrispondenti". E che cosa significa aver vent'anni e molti desideri, nell'Italia di Petronio, di D'Annunzio e di sempre...
Paesaggi italiani con zombi
Alberto Arbasino
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 1998
pagine: 404
I paesaggi, in questo bel paese apatico e feroce, si vanno affollando di zombi stralunati e cloni attoniti. E si diffonde l’oscura percezione che nell’Italia degli ultimi anni sia avvenuta ogni sorta di mutazioni sfuggenti e insidiose, lasciandosi dietro un brulichio che tutto ingloba e stravolge: come in quei gremitissimi quadri dei Bruegel dove i più gravi incidenti si confondono tra la ressa sgangherata. Ma i romanzeschi o drammatici fatti italiani sono spesso anche ridicoli; e inspiegabili o inattendibili: tanto che, al di là di generiche effusioni di malessere, preferibilmente si evita di affrontarli a caldo. Ed ecco invece che, a sorpresa, Arbasino – e chi altri se no? – dedica a un così imbarazzante «stato della nazione» un libro che con brutale lucidità nomina e cataloga, descrive e deride, seziona e insolentisce tutto il repertorio dei temi ricorrenti e delle manie e smanie vecchie e nuove nel «gran casino» peninsulare. Sfilano i luoghi comuni ossessivi e le classificazioni deliranti, lo sciocchezzaio del «politicamente corretto» a destra e a sinistra, il paleo e il retro e il neo e il post, il Nord e l’Est e il Sud e il West, le secessioni, le immigrazioni, le televisioni, gli inquinamenti culturali compromettenti, le colpe e scuse loquaci e tattiche, le figurette e le figuracce – sino al gran silenzio di fine millennio circa l’Aldilà.
Salomé. Testo inglese a fronte
Oscar Wilde
Libro
editore: Rizzoli
anno edizione: 1997
pagine: 188
Nello sterminato groviglio del decadentismo di fine secolo, dell'art Nouveau e di un ossessivo interesse per le mode, Salomè è un capolavoro di arguzia e sofisticatezza. è l'esemplificazione del concetto che Wilde aveva di arte: pura formalizzazione, puro artifizio, puro fatto stilistico. scritto a Parigi nel 1891, il dramma fu censurato a Londra in base a una vecchia legge che vietava di mettere in scena i personaggi biblici. solo nel 1931 poté essere rappresentato senza scandalo. Oramai, però, Salomè era considerato il miglior lavoro di Wilde. Questa edizione è accompagnata dai raffinati disegni di Aubrey Beardsley e dall'introduzione di Alberto Arbasino, che svela gli aspetti eccessivi e spettacolari del teatro wildiano.
Lettere da Londra
Alberto Arbasino
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 1997
pagine: 382
Parigi o cara
Alberto Arbasino
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 1995
pagine: 312
Parigi negli anni Cinquanta era ancora piena di mostri sacri che non immaginavano di essere gli ultimi rappresentanti di una specie leggendaria. Céline, Mauriac, Cocteau, Jouhandeau, Simenon, Aron, Henry Miller, Julien Green, Renoir, Queneau, Klossowski, Robbe-Grillet, Barthes, erano tutti in giro, disposti alla confidenza e alla polemica. Il giovane Arbasino li va a trovare e li fa parlare, mettendo insieme una storica galleria di ritratti e incontri in appartamenti sontuosi e miserabili, in case editrici e ricevimenti ufficiali, redazioni di riviste e club notturni, studi cinematografici e parate militari, mostre, università, piscine, teatri e il Festival di Cannes... Gli estremi fuochi artificiali del Novecento francese.
Mekong
Alberto Arbasino
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 1994
pagine: 112
Da quando l'Oriente è diventato la discarica degli orrori dell'Occidente, il "viaggiatore incantato" può trovarsi a scoprire templi maestosi, divorati dalla vegetazione, all'interno di una corona protettiva di zone minate. Così accade ancor oggi, vent'anni dopo il conflitto in Vietnam, quindici dopo il genocidio in Cambogia, mentre l'Indocina si riapre agli stranieri e ai consumi e mostra le atroci rovine economiche e culturali delle guerre ideologiche più violente e più vane del nostro secolo. L'occhio e la penna di Arbasino ci trasmettono lo stupore provato di fronte al sorriso del Buddha affiorante da antiche pietre, come di fronte ai migliaia di teschi umani ordinati su scaffalature nel monumento-ossario dedicato alle vittime cambogiane del 1975-1979.
Le muse a Los Angeles
Alberto Arbasino
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2000
pagine: 286
Arbasino, da viaggiatore che nel corso del tempo ne ha viste e ascoltate d'ogni colore, decide un ritorno in quella California già cara per tante lontane vacanze: e il giro estivo non si limita all'ultimissima, monumentale istituzione (il Getty Center), ma si prolunga da Malibu e Pasadena a San Francisco tra un gran numero di opere splendide in dimore leggendarie e discutibili. Come quando si va per gallerie e pinacoteche senza fretta né obblighi, soffermandosi via via per un'infinità di paragoni, citazioni, associazioni e rievocazioni di artisti e collezionisti in episodi più o meno colti o comici.
Carlo Dossi
Alberto Arbasino
Libro: Libro rilegato
editore: Ist. Poligrafico dello Stato
anno edizione: 1999
pagine: 1220
La bella di Lodi
Alberto Arbasino
Libro
editore: Adelphi
anno edizione: 2000
pagine: 168
"La bella di Lodi" è una commedia d'amore e soldi tra una splendida ragazza possidente e prepotente e un intraprendente meccanico, molto attraente e sexy. Al di là dei conflitti di classe, i due finiscono presto energicamente avvinghiati, strapazzandosi in luoghi non propizi, lungo l'autostrada del Sole appena aperta: raccordi, svincoli, autogrill, garage, motel. Ma non si tratta solo d'amore. La coppia deve fare i conti anche con altri aspetti importanti nella vita italiana di sempre: lavoro, famiglia, società, motori, differenze patrimoniali, musica leggera.
Grazie per le magnifiche rose. Una scelta
Alberto Arbasino
Libro: Copertina morbida
editore: Adelphi
anno edizione: 2020
pagine: 147
Nel 1965 Alberto Arbasino pubblicò "Grazie per le magnifiche rose", foltissimo volume di scritti sul teatro - non «teorizzazioni ipotetiche», si precisava, bensì «testimonianze su spettacoli innegabilmente avvenuti». Che la maggior parte di quegli autori e attori sia poi scomparsa dalla «memoria anche coltissima» senza lasciare «grandi tracce televisive e cinematografiche», come Arbasino avrebbe in seguito osservato, è certo vero. Ma è altrettanto vero che non occorre ricordare chi fosse Celeste Aida Zanchi per soccombere a un inciso come «indimenticabile perché il capocomico Ruggeri le proibiva di mettere le iniziali C.A.Z. sui bauli». L'inesauribile forza di seduzione di queste leggendarie cronache teatrali, difatti, sta tutta in una scrittura indiavolata, elettrizzante, che girando su sé stessa si appropria delle «cose viste» a Broadway come a Bayreuth - pubblico incluso - per poi ritrarle attraverso fulminanti comparazioni con il conosciuto («"divi" noti e abituali» per il lettore italiano) oppure attraverso fastose ecfrasi degne di Longhi e Gadda. Ma, soprattutto, palpita dietro ogni cronaca la felicità della scoperta - quella che, di solito trattenuta, esplode di fronte a musical come Gypsy, «di una bellezza da far urlare dall'entusiasmo». Così come palpita - vero protagonista di questo «Romanzo Critico» - il mondo, quale era in quegli anni.