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Libri di Aldo Capitini

Lettere 1952-1968

Lettere 1952-1968

Aldo Capitini, Danilo Dolci

Libro: Libro in brossura

editore: Carocci

anno edizione: 2008

pagine: 279

Il progetto di pubblicazione dell'Epistolario di Aldo Capitini, avviato dalla Fondazione intitolata al suo nome, vede realizzarsi con il presente carteggio con Danilo Dolci, dopo quello con Walter Binni, il suo secondo volume. Aldo Capitini (Perugia 1899-1968) è stato il maggior teorico e attuatore della nonviolenza in Italia e forse anche in ambito europeo, e un innovatore del pensiero e della prassi sociale. Danilo Dolci (Sesana 1924 - Partinico 1997), poeta, educatore, sociologo, è stato appassionato sperimentatore della nonviolenza e instancabile promotore di iniziative collettive per il cambiamento sociale, a partire dalle battaglie condotte in Sicilia per il lavoro, l'acqua, la democrazia e contro ogni mafia. Il contatto tra il pensatore umbro e il giovane Danilo avviene nel 1952, quando Dolci sta attuando il suo primo digiuno e riceve un'unica lettera di solidarietà, inviata da Perugia da "uno sconosciuto": Aldo Capitini. Si instaura, da subito, tra i due un rapporto di reciproca influenza e di profonda stima, documentato da un'ampia corrispondenza quasi interamente inedita. Dolci riconosce in Capitini una sorta di paternità dal punto di vista dell'ispirazione ideale. Da parte sua Capitini seguirà costantemente l'attività dell'amico e le sue posizioni verranno a costituire per lui lo spunto per elaborare approfondimenti e confronti, "aggiunte", in campo civile, educativo, politico.
26,20

Il potere di tutti

Il potere di tutti

Aldo Capitini

Libro

editore: Guerra Edizioni

anno edizione: 1999

pagine: 512

13,94

Lettere 1931-1968

Lettere 1931-1968

Aldo Capitini, Walter Binni

Libro: Libro in brossura

editore: Carocci

anno edizione: 2008

pagine: 196

La Fondazione "Aldo Capitini" avvia con questo volume il progetto di pubblicazione dell'Epistolario dell'intellettuale umbro. Il rapporto epistolare tra Aldo Capitini, il filosofo della compresenza, dell'omnicrazia e della nonviolenza, e Walter Binni, uno dei grandi maestri italiani della critica letteraria, si sviluppa nell'arco di un quarantennio, dal loro primo contatto nel 1931 fino alla morte di Capitini nel 1968. Il dialogo tra i due è ininterrotto, anche se scarsamente documentato fino al periodo della Liberazione (in quegli anni, soprattutto fra il 1936 e il 1938, e tra il 1939 e il 1945, la loro frequentazione era quotidiana: abitavano entrambi a Perugia, insieme erano impegnati nella cospirazione antifascista e nella elaborazione della proposta culturale e politica del "liberalsocialismo"). Dal dopoguerra si scrivono frequentemente: le lettere hanno accenni talvolta illuminanti a temi e questioni che saranno poi discussi nei loro incontri diretti. Del consistente carteggio viene qui pubblicata una selezione che restituisce i percorsi del lavoro intellettuale e della intensa produzione di due protagonisti della vita politica e culturale del Novecento e che rende pienamente la complessità di una relazione a più dimensioni, da cogliere appunto per tracce, frammenti, punti di fuga.
19,10

Lettere 1936-1968

Lettere 1936-1968

Aldo Capitini, Guido Calogero

Libro: Libro in brossura

editore: Carocci

anno edizione: 2009

pagine: 617

Per il rapporto intercorso tra Guido Calogero (Roma 1904-1986), uno dei principali filosofi italiani del Novecento, e Aldo Capitini (Perugia 1899-1968), il pensatore italiano della nonviolenza, basti prendere in considerazione i numerosi scritti che l'uno ha dedicato all'altro. E nell'ambito del pensiero etico e politico e nelle vicende che accompagnano la nascita del liberalsocialismo che avviene l'incontro tra i due, rievocato dal filosofo romano in uno scritto del 1944 dal titolo "Ricordi del movimento liberalsocialista". Capitini nel suo autobiografico "Antifascismo tra i giovani" sottolinea: "Dietro a noi due stavano i miei 'Elementi di un'esperienza religiosa' e il suo libro 'La scuola dell'uomo'", di cui il pensatore umbro aveva già condotto una approfondita analisi in un saggio del 1940. Il confronto e i punti di contatto non sono tuttavia limitati all'esperienza sopradetta; essi investono tanto la tempra morale delle due personalità, il loro alto profilo di educatori alla democrazia, per una nuova socialità da promuovere in Italia con l'affermarsi di una piena libertà non soltanto formale, quanto i rispettivi presupposti di pensiero. Il carteggio getta nuova luce su questi nessi non meno che sul lungo rapporto di amicizia e di stima che legò lo studioso di rilievo e di fama internazionale allo scrittore perugino ben oltre gli anni della clandestinità e della prigione.
64,00

Le tecniche della nonviolenza

Le tecniche della nonviolenza

Aldo Capitini

Libro: Libro in brossura

editore: Manni

anno edizione: 2024

pagine: 176

Pubblicato la prima volta nel 1967 e scritto sulla falsariga dei “manuali di guerriglia” che circolavano in quegli anni, ma opposto nella vocazione, il libro contiene la storia delle pratiche e tecniche pacifiste, con esempi concreti e replicabili (le marce, il boicottaggio, lo sciopero, il digiuno, il sabotaggio, la noncollaborazione, ecc.) e il racconto di esperienze storiche, come quelle legate a Gandhi e a Martin Luther King. Dopo aver scritto importanti testi teorici sull'argomento, con “Le tecniche della nonviolenza” Aldo Capitini propone un approccio pratico in cui la nonviolenza è metodo attivo di lotta. Scrive Goffredo Fofi nell'Introduzione: “Il radicalismo del pacifismo di Capitini ci sembra allo stesso tempo più che necessario e però infinitamente utopico, ché ogni segnale che ci manda la realtà sembra smentirlo, lo smentisce. Eppure l’insistenza nel proporre il dialogo deve continuare a essere il nostro progetto più ampio e il più possibile concreto, e senza mai stancarci. Affermando la nonviolenza come la strategia fondamentale e unica, non come un mezzo tra altri ma come una linea di fondo: contro il potere e contro la morte, contro la distanza tra le creature”.
17,00

Lettere a Giuseppe Dessì (1932-1962). Con un'appendice di inediti

Lettere a Giuseppe Dessì (1932-1962). Con un'appendice di inediti

Aldo Capitini

Libro: Libro in brossura

editore: Bulzoni

anno edizione: 2010

pagine: 182

15,00

Religione aperta

Religione aperta

Aldo Capitini

Libro: Copertina morbida

editore: Laterza

anno edizione: 2011

pagine: 248

"Queste pagine non sono una strada obbligata. La persuasione e l'esperienza che ho di ciò che ho scritto, sono proposte agli altri, come elementi che possono esser tenuti presenti per applicazioni, svolgimenti, reazioni. Sono convinto che anche uno che approvasse tutto ciò che ho detto, lo vivrebbe tuttavia diversamente e vi metterebbe qualcosa di proprio, che io non potrei prevedere, e di cui potrei rallegrarmi. Sono arrivato a pensare queste pagine dal vivo della pratica, da problemi trattati, discussi, e da decisioni dovute prendere; così mi sembra che il modo migliore di leggerle sia quello di essere aperti a riferimenti di esse con iniziative e decisioni che il lettore stesso possa prendere": in queste parole è racchiuso lo spirito di questo classico, pubblicato la prima volta nel 1955 e incredibilmente messo all'Indice dei libri proibiti dal Vaticano. Aldo Capitini - filosofo, politico, antifascista ed educatore - affronta i temi a lui più cari: da quelli che riguardano la vita di tutti (la morte, il dolore, l'amore, la prassi religiosa) a quelli più teorico-filosofici come la questione della nonviolenza e il rapporto fra religione e laicità, le forme del cristianesimo e la figura di Gesù Cristo, i preti operai e i cattolici, le relazioni fra Oriente e Occidente e il movimento di Gandhi. Un volume che non ha perso di attualità come testimonianza appassionata per una radicale "trasformazione della realtà stessa".
20,00

Lettere 1941-1963

Lettere 1941-1963

Aldo Capitini, Edmondo Marcucci

Libro: Libro in brossura

editore: Carocci

anno edizione: 2011

pagine: 143

Il carteggio si compone di circa centocinquanta lettere, scritte tra il 1941 e il 1963 da due delle principali figure del pacifismo italiano del dopoguerra. Edmondo Marcucci, studioso di Tolstoj, nonviolento e vegetariano, fu, infatti, uno dei principali collaboratori di Aldo Capitini nell'organizzazione degli innumerevoli eventi pacifisti (conferenze, convegni, manifestazioni, creazione di associazioni e movimenti) che si svolsero tra la metà degli anni quaranta e l'inizio dei sessanta, fino alla prima marcia della pace Perugia-Assisi nel settembre del 1961 e alla costituzione, l'anno successivo, della Consulta della pace.
16,00

Lettere 1937-1968

Lettere 1937-1968

Aldo Capitini, Norberto Bobbio

Libro: Libro in brossura

editore: Carocci

anno edizione: 2012

pagine: 139

Sono molteplici gli aspetti del rapporto che il più importante filosofo italiano della politica e del diritto dei nostri anni ha intrattenuto con Aldo Capitini (1899-1968). Nell'autobiografia, come in numerosi altri scritti, di Norberto Bobbio (1909-2004) il nome di Capitini ricorre più volte e quelle pagine suscitano nel lettore ignaro una viva curiosità e l'esigenza di soddisfare vari interrogativi, a cominciare da quello sulle ragioni dell'orientamento pacifista dello studioso torinese ("Il problema della guerra e le vie della pace", "Il terzo assente"). Il presente volume, che raccoglie la corrispondenza integrale tra il filosofo della pace attraverso il diritto e il filosofo della nonviolenza, dà una risposta a questi interrogativi situando la relazione tra i due interlocutori in un lungo percorso che va dagli anni dell'antifascismo e del comune impegno liberalsocialista fino a quelli dell'immediato dopoguerra e poi ancora dei primi decenni della Repubblica. Uno spaccato storico dunque, ma anche filosofico, ricco di interesse etico e politico, intellettuale e spirituale, che si legge nello scorrere le numerose lettere scambiate tra il teorico della democrazia e il pensatore e lo sperimentatore di inedite forme di vita associata, civile e religiosa ("Religione aperta", "Il potere di tutti"). Bobbio ha seguito l'amico perugino nelle tappe della sua vita e della sua produzione significativamente, come risulta dalla preziosa documentazione.
18,00

Lettere familiari 1908-1968

Lettere familiari 1908-1968

Aldo Capitini

Libro: Libro in brossura

editore: Carocci

anno edizione: 2012

pagine: 235

Le "Lettere familiari" di Aldo Capitini sono importanti per capire il nostro autore, perché ci portano in una dimensione inedita, rispetto a quella pubblica. Nel carteggio aleggia un'aura capitiniana, che non appartiene soltanto ad Aldo ma a "Casa Capitini", un universo familiare abitato dai "buoni" e caratterizzato da una serena accettazione del presente e dalla fiducia che anche dagli eventi inaspettati possa sempre venire del bene. L'asse principale, attorno a cui ruotano i discorsi di tutti, è Aldo con la sua forte personalità e la sua storia personale. Vediamo al centro la sua figura, intorno a lui i suoi corrispondenti familiari, quasi "umili" manzoniani, figure modeste e marginali sullo sfondo della grande Storia, che si accontentano di vivere nel riflesso della luce emanata da Aldo. Se il racconto della loro vita è povero di eventi, la parola di Aldo restituisce a ognuno il giusto valore e la vera grandezza in quella "realtà di tutti", dove nessuno è minore, nessuno escluso, perché comunque partecipa alla produzione corale dei valori. In queste lettere non ci sono solo i temi umili della vita quotidiana e dell'economia domestica: irrompono le vicende della "cacciata" di Aldo dalla Scuola Normale di Pisa (1933) e quelle dell'arresto e carcerazione (1942-43), vicende gestite da Aldo con modalità e parole capaci di riportare sempre calma, tranquillità, fiducia là dove ci sono ansia e preoccupazione per la sua sorte e il suo futuro.
26,00

Discuto la religione di Pio XII (1957)

Discuto la religione di Pio XII (1957)

Aldo Capitini

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni dell'Asino

anno edizione: 2013

pagine: 151

La "persuasione" religiosa di Aldo Capitini non permette nessuna superficiale mediazione. Egli discute la religione di Pio XII, e in definitiva di ogni Papa, con il dovuto rispetto ma secondo i modi che praticava nei confronti di ogni essere umano. Nessuna vena bassamente polemica: "sarebbe stolto che io guastassi il mio lavoro con motivi ed espressioni estranei al semplice esame della religione di un essere umano, di un uomo eguale, come ogni altro, a me, e amico nella comune realtà di tutti". Da religioso a religioso, l'autore esamina le dichiarazioni di Pio XII e vede il suo magistero impregnato di "mitologia, istituzionalismo, sacralità". Non mette in dubbio la sincerità del Papa, ma le conseguenze che derivano dalle sue parole per i credenti e per tutti. È un confronto alla pari, che nel 1957 sembrò scandaloso; la Chiesa mise questo libro all'indice appena venne pubblicato. Prefazione di Goffredo Fofi.
12,00

La ragioni della nonviolenza. Antologia degli scritti

La ragioni della nonviolenza. Antologia degli scritti

Aldo Capitini

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2016

pagine: 208

Questa edizione è concepita con una struttura del tutto nuova e aggiornata, con un nuovo indice che rende più chiari e consultabili i contenuti. Inoltre, viene pubblicato uno scritto introvabile di Aldo Capitini, che fa il punto proprio sulle "ragioni della nonviolenza". Un altro elemento di novità è l'inserimento di una bibliografia: limitata all'ambito di interesse e di pubblico di un'antologia, essa contiene i testi essenziali di e su Capitini che attestano la sua presenza nella cultura attuale e nel dibattito sulla nonviolenza. Infine, una nuova introduzione. Presenta in primo luogo informazioni sulla vicenda biografica dell'autore, poi si confronta con il panorama geopolitico di oggi, molto diverso da quello di appena dieci fa. Il mondo di oggi è sensibilmente cambiato nella percezione delle cose, nell'informazione, negli orientamenti etico-politici; e l'enorme tasso di violenza in esso ancora presente - e per certi versi crescente - rende "le ragioni della nonviolenza" più che mai attuali.
18,00

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