Libri di Andrea Casalegno
Elisabetta. Lettera ai nipoti, a chi c'era e a chi quegli anni non li ha vissuti
Andrea Casalegno
Libro: Copertina morbida
editore: Zamorani
anno edizione: 2022
pagine: 200
Questo libro - dedicato da Andrea Casalegno ai nipoti e "a chi c'era e a chi quegli anni non li ha vissuti" - costituisce allo stesso tempo un diario esemplare degli slanci e delle disillusioni di una generazione assieme al resoconto d'una educazione sentimentale nel rapporto tra il narrante e la moglie, Elisabetta. Un racconto sobrio, ma intenso e a tratti sofferto, con al centro la personalità forte di una donna partecipe e lucidamente consapevole dei grandi cambiamenti e delle rivendicazioni che il movimento femminista ha suscitato. Spiccano nel racconto le figure del padre di Andrea, Carlo Casalegno, ucciso dalle Brigate rosse nel 1977, e della madre Annamaria Salvatorelli - con Carlo partecipe della Resistenza antifascista a Torino - persa da bambino. Una storia famigliare ripercorsa come un invito a riconsiderare il passato, a ricordare le scelte di allora con scrupolosa onestà, senza indulgenza verso sé e verso gli altri per chi ha vissuto gli anni del sessantotto; per chi in quel tempo non c'era, a intravedere attraverso queste pagine uno spiraglio ampio delle motivazioni, delle pulsioni e dei pensieri individuali e collettivi caratteristici di quel periodo.
Il dossier Hitler. La biografia segreta del Führer ordinata da Stalin
Libro: Libro in brossura
editore: UTET
anno edizione: 2020
pagine: 625
30 aprile 1945: quando l'Armata Rossa è ormai a pochi metri dal bunker sotterraneo della Cancelleria di Berlino, Adolf Hitler si suicida con un colpo alla testa. Ma l'altro grande dittatore del Novecento, Josif Stalin, detto "la tigre" dallo stesso Führer, non si rassegna alla notizia della morte del nemico e rivale: lo sente simile a sé, in una sorta di «affinità spirituale» che lo affascina fin dalla sfrontata e rischiosa aggressione alla Russia del 1941. Dominato dall'inquietudine, Stalin chiede i documenti delle autopsie, fa interrogare ufficiali e civili e, alla fine dell'anno, ordina ai servizi segreti politici l'avvio dell'"Operazione Mito": un'ambiziosa e dettagliata ricerca sulla vita e la carriera politica del Führer. Il 29 dicembre 1949 il "dossier Hitler" è sulla sua scrivania. Da allora il documento n. 462a, a suo modo sospetto e compromettente, è stato sempre tenuto nascosto negli archivi sovietici, da cui emergerà solo nei tardi anni Novanta. Scopriamo così una sorprendente biografia di Hitler, basata sui ricordi estorti ai suoi assistenti di campo personali, Otto Günsche e Heinz Linge, che restarono al suo fianco fino alla fine, al punto da occuparsi di bruciare il suo cadavere. Le testimonianze dei due restituiscono, oltre ai pettegolezzi di partito e alle strategie belliche, anche gli aspetti più umili e quotidiani della vita del dittatore: gli umori discontinui e le abitudini alimentari, gli scoppi d'ira e le piccole miserie del suo fragile stato di salute. Tutte queste rivelazioni vanno a comporre una curiosa biografia redatta per un solo lettore, e da quell'unico lettore condizionata. Il dossier glissa infatti opportunamente su idee e dottrine non conformi al pensiero comunista, esalta le scene drammatiche e si premura di riportare maldicenze, anche triviali o infondate, pur di soddisfare e blandire il suo lettore. Così, da quello stesso testo, finiscono per emergere in controluce anche la figura, gli interessi e le idiosincrasie di Stalin. In un gioco di specchi sulfureo e affascinante, II dossier Hitler restituisce tutto il sottile antagonismo tra i due dittatori: un contrasto di personalità simili e opposte, un'insolita chiave d'accesso alla tragica storia del XX secolo. Prefazione di Horst Möller. Con e-book scaricabile fino al 31/12/2020.
La marchesa di O... e altri racconti
Heinrich von Kleist
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2004
pagine: 288
Sorprendentemente audace per l'epoca, tanto da scandalizzare la società letteraria tedesca al suo apparire nel 1808, ma affidata a una scrittura castissima, la vicenda della Marchesa di O... è una esemplare storia di emancipazione. La protagonista, vedova virtuosa, si ritrova incinta senza conservare memoria dell'atto che l'ha resa madre. Contro tutte le convenzioni accetta l'onere della misteriosa maternità e denuncia pubblicamente la propria condizione, costringendo infine il seduttore, che dapprima le è apparso come un angelo, a rivelare anche il suo volto demoniaco di stupratore. L'ambivalenza della natura umana è la radice del romanticismo di Kleist: i suoi racconti, dove gli individui per sete di verità e di giustizia sono condannati a macchiarsi dei più orrendi delitti, rivelano una visione del mondo nella quale i principi della ragione sono la maschera dietro cui si cela la spietata bestialità dell'uomo. Il volume comprende i racconti: Michele Kohlhaas, La marchesa di O..., Il terremoto in Cile, Fidanzamento a Santo Domingo, La mendicante di Locarno, Il trovatello, Santa Cecilia o La forza della musica, Il duello. Introduzione di Giuliano Baioni.
Viaggio in Russia
Joseph Roth
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 1981
pagine: 172
Il dossier Hitler. La biografia segreta del Führer ordinata da Stalin
Libro: Libro in brossura
editore: UTET
anno edizione: 2018
pagine: 634
30 aprile 1945: quando l'Armata Rossa è ormai a pochi metri dal bunker sotterraneo della Cancelleria di Berlino, Adolf Hitler si suicida con un colpo alla testa. Ma l'altro grande dittatore del Novecento, Josif Stalin, detto "la tigre" dallo stesso Führer, non si rassegna alla notizia della morte del nemico e rivale: lo sente simile a sé, in una sorta di «affinità spirituale» che lo affascina fin dalla sfrontata e rischiosa aggressione alla Russia del 1941. Dominato dall'inquietudine, Stalin chiede i documenti delle autopsie, fa interrogare ufficiali e civili e, alla fine dell'anno, ordina ai servizi segreti politici l'avvio dell'"Operazione Mito": un'ambiziosa e dettagliata ricerca sulla vita e la carriera politica del Führer. Il 29 dicembre 1949 il "dossier Hitler" è sulla sua scrivania. Da allora il documento n. 462a, a suo modo sospetto e compromettente, è stato sempre tenuto nascosto negli archivi sovietici, da cui emergerà solo nei tardi anni Novanta. Scopriamo così una sorprendente biografia di Hitler, basata sui ricordi estorti ai suoi assistenti di campo personali, Otto Günsche e Heinz Linge, che restarono al suo fianco fino alla fine, al punto da occuparsi di bruciare il suo cadavere. Le testimonianze dei due restituiscono, oltre ai pettegolezzi di partito e alle strategie belliche, anche gli aspetti più umili e quotidiani della vita del dittatore: gli umori discontinui e le abitudini alimentari, gli scoppi d'ira e le piccole miserie del suo fragile stato di salute. Tutte queste rivelazioni vanno a comporre una curiosa biografia redatta per un solo lettore, e da quell'unico lettore condizionata. Il dossier glissa infatti opportunamente su idee e dottrine non conformi al pensiero comunista, esalta le scene drammatiche e si premura di riportare maldicenze, anche triviali o infondate, pur di soddisfare e blandire il suo lettore. Così, da quello stesso testo, finiscono per emergere in controluce anche la figura, gli interessi e le idiosincrasie di Stalin. In un gioco di specchi sulfureo e affascinante, «Il dossier Hitler» restituisce tutto il sottile antagonismo tra i due dittatori: un contrasto di personalità simili e opposte, un'insolita chiave d'accesso alla tragica storia del XX secolo. Prefazione di Horst Möller.
Il dossier Hitler. La biografia segreta del Führer ordinata da Stalin
Libro: Libro rilegato
editore: UTET
anno edizione: 2017
pagine: 626
30 aprile 1945: quando l'Armata Rossa è ormai a pochi metri dal bunker sotterraneo della Cancelleria di Berlino, Adolf Hitler si suicida con un colpo alla testa. Ma l'altro grande dittatore del Novecento, Josif Stalin, detto "la tigre" dallo stesso Führer, non si rassegna alla notizia della morte del nemico e rivale: lo sente simile a sé, in una sorta di «affinità spirituale» che lo affascina fin dalla sfrontata e rischiosa aggressione alla Russia del 1941. Dominato dall'inquietudine, Stalin chiede i documenti delle autopsie, fa interrogare ufficiali e civili e, alla fine dell'anno, ordina ai servizi segreti politici l'avvio dell'"Operazione Mito": un'ambiziosa e dettagliata ricerca sulla vita e la carriera politica del Führer. Il 29 dicembre 1949 il "dossier Hitler" è sulla sua scrivania. Da allora il documento n. 462a, a suo modo sospetto e compromettente, è stato sempre tenuto nascosto negli archivi sovietici, da cui emergerà solo nei tardi anni Novanta. Scopriamo così una sorprendente biografia di Hitler, basata sui ricordi estorti ai suoi assistenti di campo personali, Otto Günsche e Heinz Linge, che restarono al suo fianco fino alla fine, al punto da occuparsi di bruciare il suo cadavere. Le testimonianze dei due restituiscono, oltre ai pettegolezzi di partito e alle strategie belliche, anche gli aspetti più umili e quotidiani della vita del dittatore: gli umori discontinui e le abitudini alimentari, gli scoppi d'ira e le piccole miserie del suo fragile stato di salute. Tutte queste rivelazioni vanno a comporre una curiosa biografia redatta per un solo lettore, e da quell'unico lettore condizionata. Il dossier glissa infatti opportunamente su idee e dottrine non conformi al pensiero comunista, esalta le scene drammatiche e si premura di riportare maldicenze, anche triviali o infondate, pur di soddisfare e blandire il suo lettore. Così, da quello stesso testo, finiscono per emergere in controluce anche la figura, gli interessi e le idiosincrasie di Stalin. In un gioco di specchi sulfureo e affascinante, II dossier Hitler restituisce tutto il sottile antagonismo tra i due dittatori: un contrasto di personalità simili e opposte, un'insolita chiave d'accesso alla tragica storia del XX secolo. Prefazione di Horst Möller.
L'attentato
Andrea Casalegno
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2008
pagine: 140
"È successa una cosa terribile: hanno sparato a tuo papà. Gli hanno sparato alla testa." È il 16 novembre del 1977, Carlo Casalegno, vicedirettore della Stampa, è stato ferito dalle Br. Morirà due settimane dopo. "Servo dello Stato" lo avevano bollato i suoi assassini; per lui era un titolo d'onore. Da quel tragico evento, che ha segnato la vita di Andrea, ex militante di Lotta continua, prende le mosse questo libro scarno e essenziale; essenziale come può essere il dolore di un figlio che ha perso il proprio padre, ucciso perché persona libera e coraggiosa. Casalegno, che aveva fatto la Resistenza nel Partito d'Azione, scriveva parole durissime contro i terroristi e in difesa della legge. La ricostruzione di Andrea ci riporta a quell'anno "horribilis" (più di duemila attentati terroristici) e ancora prima, al '68, all'occupazione delle università, poi alla militanza politica in Lotta continua. Il terrorismo, lo scontro sul caso Moro, la vicenda Calabresi rimangono ferite tuttora insanabili. Il libro alterna al racconto pubblico quello privato e famigliare, regalandoci sprazzi di storia di un'Italia che non c'è più, borghese, laica e liberale, restituita attraverso episodi e personaggi che rivelano un'umanità lontana. Recuperare le parole di allora aiuta a capire quali parole possiamo usare adesso, per evitare altri lutti e altri errori.
Faust-Urfaust. Testo tedesco a fronte
Johann Wolfgang Goethe
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2004
pagine: LXXXI-1464
Considerato il capolavoro di Goethe, che nella stesura fu impegnato dagli anni Settanta del Settecento al 1831, il Faust è, insieme alla Commedia di Dante e al teatro di Shakespeare, una delle grandi summae della letteratura occidentale: una prodigiosa costruzione poetica in cui convivono armoniosamente cultura classica e mondo biblico, poema epico e fiaba romantica, moralità medievale e satira illuministica. La popolare leggenda del dottor Faust, mago e alchimista che stringe un patto col diavolo cedendogli la propria anima in cambio di ricchezza, conoscenza e piaceri, ha profonde radici nella tradizione europea, da Spies a Marlowe, da Lessing alla rivisitazione del Doktor Faustus di Thomas Mann. In Goethe il mito di Faust si trasforma in grande epopea del genere umano, in esaltazione dell'homo novus del rinascimento, della sua insaziabile sete di sapere, del suo prometeico impulso a dominare la natura, della sua spregiudicata volontà di potenza. Sfidando i limiti dell'umano in un incessante e sempre insoddisfatto anelito all'azione che si tramuta in febbre smaniosa e autodistruttiva, Faust diventa il tragico emblema dello spirito della modernità che ancora impronta di sé il nostro tempo. Introduzione e prefazione di Italo Alighiero Chiusano Traduzione, sommario e note di Andrea Casalegno .