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Libri di Aurelio Musi

Una «rivoluzione» europea. Napoli, Masaniello e la repubblica del 1647-48

Una «rivoluzione» europea. Napoli, Masaniello e la repubblica del 1647-48

Aurelio Musi

Libro: Libro in brossura

editore: Colonnese

anno edizione: 2025

pagine: 258

Cosa fu la rivolta del 1647-48 nel Regno di Napoli? Non una pura esplosione di collera popolare, ma una delle “sei rivoluzioni contemporanee”, come fu percepita negli anni ’40 del Seicento, insieme a quella catalana, la secessione portoghese, la rivoluzione inglese, i moti siciliani, la Fronda francese: tutti segni di un mondo “fuori squadra”. Non fu una guerra di classe, anche se non mancarono spinte economico-sociali, e conflitti tra esclusi e caste di un ancien régime che si assomigliava in quasi tutt’Europa. Masaniello non fu l’unico protagonista, anche se nei primi dieci giorni svolse un ruolo importante, riunendo intorno agli obiettivi antifiscali, antinobiliari e politici – la parità della rappresentanza nel governo della capitale – i ceti popolari più strutturati e il popolo minuto. La rivolta durò quasi un anno, allargandosi anche alle province del Regno. Fu attraversata da idee e obiettivi politici diffusi in Europa ed ebbe ripercussioni interne e internazionali: per i contraccolpi sugli equilibri dell’Impero spagnolo, per gli echi nelle relazioni europee, per l’eccezionale fortuna del mito di Masaniello.
18,00

La storia debole. Critica della «Nuova storia»

La storia debole. Critica della «Nuova storia»

Aurelio Musi

Libro

editore: Edizioni Scientifiche Italiane

anno edizione: 1994

pagine: 128

Una critica serrata delle tendenze più recenti e dei metodi della cosiddetta Nuova Storia e dei suoi fondamenti. Una riflessione di grande impegno teorico, oltre che storiografico, su alcune mode culturali tra anni Sessanta e anni Ottanta, all'origine di quella che l'autore definisce la storia debole: una condizione che oscilla tra il massimo del tecnicismo analitico, tra la proliferazione delle microstorie e l'arbitrarietà ermeneutica del soggetto che interpreta la storia. Un invito a ritrovare le ragioni minime del mestiere di storico e della sua credibilità.
19,00

Controrinascimento malinconico

Controrinascimento malinconico

Aurelio Musi

Libro: Libro in brossura

editore: Colonnese

anno edizione: 2024

pagine: 204

Siamo in genere abituati ad associare il Rinascimento alla valorizzazione e alla ripresa della cultura classica, all'esaltazione dello spirito razionale, al principio dell'ordine. Ma il periodo compreso fra la crisi del Medioevo e la genesi dell'età barocca ha mostrato anche un altro volto: quello del Controrinascimento, che nasce e si sviluppa dentro la rivoluzione intellettuale umanistica. Ripudio della tradizionale esaltazione della ragione, ricerca "delle" verità non "della" verità, coesistenza di ordine e disordine, rilievo dell'immaginazione e dei sentimenti ne sono stati i caratteri distintivi. Aurelio Musi ripercorre qui le differenti declinazioni di uno di questi sentimenti, la malinconia, attraverso il racconto della vita e del pensiero di alcuni protagonisti del Rinascimento europeo: Erasmo da Rotterdam e il suo mondo pazzo, Martin Lutero e la sua "tristitia", Marsilio Ficino e la malinconica del genio, Michel de Montaigne e la sua anima senza fissa dimora, Giordano Bruno e Tommaso Campanella e Torquato Tasso. La musica del madrigale, con i suoi malinconici compositori, è quasi la colonna sonora di questa civiltà alle radici della nostra modernità.
14,00

Novella Atene o piccolo borgo? Forme del conservatorismo: cultura, politica e protagonisti del Sannio dall'Unità alla Repubblica

Novella Atene o piccolo borgo? Forme del conservatorismo: cultura, politica e protagonisti del Sannio dall'Unità alla Repubblica

Antonio Gisondi

Libro: Libro in brossura

editore: Guida

anno edizione: 2020

pagine: 247

Novella Atene o piccolo borgo? Indaga il conservatorismo che ha segnato la vita della provincia di Benevento, “costruita” nel moto risorgimentale del 1860 accorpando territori disomogenei per geografia e storia. Quanto hanno inciso i miti o caratteri originari dell’antica nazione sannitica e dell’enclave pontificia nella dialettica con la nuova patria-nazione italiana? Tra persistenza del mito e divenire storico? Prefazione di Aurelio Musi.
15,00

La Calabria e il Mediterraneo nel Seicento. Economia, società, istituzioni, cultura

La Calabria e il Mediterraneo nel Seicento. Economia, società, istituzioni, cultura

Libro: Libro in brossura

editore: Rubbettino

anno edizione: 2024

pagine: 326

Il Convegno si è posto l’obiettivo di considerare, e in qualche caso di ripensare, il ruolo della Calabria nel Seicento nel contesto più ampio delle vicende storiche del Regno di Napoli e nell’ambito, ancora più allargato, di quelle del bacino del Mediterraneo al centro del quale la regione si trova collocata. Da tempo si è messa in discussione la rigidità con la quale fino ad alcuni decenni or sono il Seicento era stato considerato in numerosi ambiti della ricerca storica. Lo si è fatto sul piano istituzionale, con la messa in discussione di concetti quali quello di rifeudalizzazione e la rivalutazione del ruolo delle amministrazioni cittadine; analogo fenomeno è avvenuto da tempo in ambito economico, con il riesame, pure per gli Stati di area mediterranea, del concetto stesso di crisi generale del Seicento da parte della storiografia. Nuovi orizzonti si sono dischiusi anche in ambito sociale, con una profonda riconsiderazione dell’eziologia e della portata delle rivolte che hanno coinvolto anche il Regno di Napoli e la Calabria durante il Seicento. Il convegno, inoltre, ha approfondito gli aspetti religiosi che hanno caratterizzato il secolo coinvolgendo la storia civile e culturale della Calabria e del Regno di Napoli. L’indagine si è avvalsa, inoltre, dell’ausilio di altre discipline, il cui apporto ha consentito di integrare il quadro complessivo: l’archeologia dell’età moderna, la storia dell’arte e la letteratura, in particolare, negli ultimi anni hanno fornito dati innovativi di estremo interesse di cui la storiografia dovrà necessariamente tenere conto nel verificare, ed eventualmente aggiornare, lo stato delle conoscenze e del dibattito
24,00

Malinconia barocca

Malinconia barocca

Aurelio Musi

Libro: Libro in brossura

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2023

pagine: 160

Un’epoca di decadenza, di teatralità futile e vana, di ornamento privo di sostanza: il Barocco è apparso a lungo come un’età di transizione dal Rinascimento all’Illuminismo, segnata, come ogni periodo di passaggio, da una crisi estetica e morale. Ritornando agli studi che, nel corso del tempo, ne hanno messo in rilievo la specificità, Aurelio Musi mostra invece, in queste pagine, come il Barocco sia stato un’epoca di conflittualità che si situa direttamente alle radici del Moderno. Età in cui è il disordine a cercare la via dell’ordine, in un instabile equilibrio tra inganno e verità, il Barocco vi appare come un’epoca di malinconia nella quale il sentimento della vita è inseparabile da un profondo istinto di morte, dalla percezione di un naufragio nelle cose del mondo e nella vita psichica dei suoi abitanti. L’anima malinconica del secolo si svela nelle storie di malinconici e malinconiche che sono qui raccontate: quelle di Robert Burton, Cervantes, Cartesio, Spinoza, La Rochefoucauld, di donne artiste come Artemisia Gentileschi e di monache chiuse nella solitudine dei conventi, così come si trova intatta nell’alternanza fra armonia e contrappunto tipica della musica del periodo, fatta di cromatismi, polifonie, canoni e imitazioni. Attraversando ogni campo della storia artistica e intellettuale europea, Aurelio Musi compone l’affascinante ritratto di un’epoca densa di contrasti e di modernità, marchiata dalla perenne tensione tra caducità e sogno.
13,50

Le avventure di Clio

Le avventure di Clio

Aurelio Musi

Libro

editore: Palermo University Press

anno edizione: 2023

pagine: 136

10,00

Ruggiero Romano

Ruggiero Romano

Aurelio Musi

Libro: Libro in brossura

editore: Viella

anno edizione: 2022

pagine: 112

Ruggero Romano (Fermo 1923 - Parigi 2002) è stato uno storico italiano, docente presso l’École pratique des hautes études (1952-92) e direttore della Maison d’Italie della Cité universitaire di Parigi (1957-68). I suoi interessi si sono rivolti principalmente alla storia dell’economia. Collaboratore della casa editrice Einaudi dagli anni Sessanta, è stato curatore della Storia d’Italia Einaudi (con Corrado Vivanti, 1972-76) e direttore dell’Enciclopedia Einaudi (1977-82).
15,00

Mezzogiorno moderno. Dai viceregni spagnoli alla fine delle Due Sicilie

Mezzogiorno moderno. Dai viceregni spagnoli alla fine delle Due Sicilie

Aurelio Musi

Libro: Libro in brossura

editore: Salerno Editrice

anno edizione: 2022

pagine: 219

Il saggio offre una sintetica ma rigorosa ricostruzione delle vicende del Mezzogiorno in Età moderna, dal periodo spagnolo all’unificazione politica della penisola. Per la prima volta viene qui presentata una storia del Meridione d’Italia comprensiva di Sicilia e Sardegna, che con i loro caratteri specifici ne sono parte ineliminabile. La piena integrazione nella storia italiana ed europea e, al tempo stesso, l’originalità della via mediterranea allo Stato e alla società moderna costituiscono il filo conduttore del racconto. Dall’eredità medievale all’ingresso nelle sfere d’influenza catalano- aragonese, spagnola, asburgica, napoleonica, borbonica e sabauda, dalla fine del Regno delle Due Sicilie all’unità d’Italia, le vicende del Mezzogiorno si snodano seguendo una nuova interpretazione complessiva. Isole e continente non contraddicono ma rivelano l’unità del Mezzogiorno moderno quale comunità economica, sociale, politica e culturale, distinta rispetto alle altre regioni del paese e la cui storia definisce una via mediterranea alla modernità.
22,00

La grande illusione. Trent'anni dopo Tangentopoli

La grande illusione. Trent'anni dopo Tangentopoli

Aurelio Musi

Libro: Libro in brossura

editore: Biblion

anno edizione: 2022

pagine: 134

La periodizzazione di questo saggio coincide con gli ultimi trent’anni, letti attraverso un inestricabile intreccio fra ragione, sentimento, passione. La partenza è il triennio 1992-1994 con la conseguente sperata palingenesi del sistema politico italiano attraverso l’operazione “Mani pulite” e l’intervento salvifico della magistratura. L’arrivo è il ritorno al nastro di partenza di oggi. Tra i due termini abbiamo vissuto la “stagione dei sindaci”, la formazione e lo sviluppo dei nuovi “partiti personali”, la fede nella capacità dello Stato di combattere e debellare l’Antistato, la fiducia nell’avvento del federalismo e delle “magnifiche sorti e progressive” del decentramento, la moltiplicazione delle presunte Repubbliche, prima, seconda e terza. “La grande illusione” è quella coltivata nell’arco di un trentennio, dai primi anni Novanta del secolo scorso ad oggi. Vista col senno di poi e dei fatti accumulatisi nel corso del tempo l’illusione è andata trasformandosi in delusione e disincanto.
14,00

Maria Sofia. L'ultima regina del Sud

Maria Sofia. L'ultima regina del Sud

Aurelio Musi

Libro: Libro in brossura

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2022

pagine: 240

Ultima regina di Napoli per poco più di un anno, Maria Sofia di Baviera è l'eroina che dagli spalti di Gaeta infonde coraggio a quel che rimane dell'esercito borbonico annientato dall'arrembaggio piemontese. Alta, slanciata, elegante nel portamento nobile e grazioso, con una magnifica capigliatura castana, bellissimi occhi di color azzurro-cupo, Maria Sofia trascorre l'infanzia e l'adolescenza nel castello di Possenhofen, dove le giovani Wittelsbach si esercitano in lunghe galoppate a caccia di animali selvatici. Oltre alle passeggiate a cavallo, pratica la scherma, il nuoto, la ginnastica, la danza, riceve una solida educazione musicale e una formazione al gusto estetico secondo i modelli ereditati dalle corti europee d'antico regime. È molto affascinata dalla fotografia: una passione che le rimarrà tutta la vita. Come la sorella Elisabetta, Sissi, futura imperatrice d'Austria, è solita girare da sola per la città e fumare piccoli sigari in pubblico. Non rispetta l'etichetta di corte e coltiva i rapporti umani, che intrattiene anche con persone umili. Fin da ragazza è esuberante, indipendente, anticonformista, nonostante i tentativi della madre Ludovica di frenarne gli eccessi. Divenuta in extremis regina di Napoli, esercita tutto il suo fascino e il suo carisma per riconquistare il consenso dei sudditi, assai ridotto per la debole personalità del marito. Proprio per questo è considerata un temibile nemico dai liberali unitari italiani. Contro di lei viene anche montata una violenta campagna diffamatoria attraverso la diffusione di fotomontaggi che la raffigurano nuda e in pose erotiche. La biografia di Maria Sofia va ben oltre il breve periodo del regno napoletano. In collegamento con gli anarchici, alimenta la destabilizzazione del Regno d'Italia e probabilmente ha qualche parte nell'ispirare l'attentato a Umberto I: giura vendetta ai Savoia, che le hanno sottratto un regno e le sue ricchezze. Dopo i dieci anni di esilio a Roma, ospite di Pio IX, l'ultima sovrana del Regno delle Due Sicilie vive tra Austria, Ungheria, Francia, Germania. Muore a Monaco nel 1925. Nella sua lunga vita ispira scrittori e artisti. Chi ne fa un monumento, in cui lei si riconosce, è Marcel Proust nella Recherche. A lungo Luchino Visconti accarezza l'idea, poi sfumata, di realizzare un film sulla sua vita affidando a Greta Garbo la parte della protagonista.
18,00

Unità, disunità, malaunità. Miti, rappresentazioni, costruzioni storiografiche della storia d'Italia

Unità, disunità, malaunità. Miti, rappresentazioni, costruzioni storiografiche della storia d'Italia

Aurelio Musi

Libro: Libro in brossura

editore: Biblion

anno edizione: 2021

pagine: 208

Il punto di partenza di questo studio è stato la rilettura critica delle classiche storie d’Italia dell’Ottocento e del Novecento che uno sguardo frettoloso sarebbe indotto a considerare obsolete e anacronistiche. Proprio questa rilettura critica ci consente di riconsiderare il valore della nostra Unità nazionale. Di andare oltre le dicotomie unità/pluralismo; oltre gli stereotipi contrapposti della “felice unione” o del “Mezzogiorno colonia del Settentrione”; oltre la rappresentazione delle anacronistiche occasioni mancate dell’Unità; oltre l’immagine del percorso deviato, dell’eccezione rispetto ai modelli europei, dell’anomalia, tesi ricorrenti nelle letture della storia d’Italia diffuse fuori d’Italia; oltre la moda della “storia mondiale” dell’Italia. La via da battere è invece quella di un ricostruito equilibrio fra tradizione e innovazione storiografica, di una valorizzazione del particolarismo come fattore di identità storica del Paese, una “nazione multinazionale” – l’espressione è di Giuseppe Galasso – capace di contribuire, nelle fasi diverse di una ricchissima vicenda storica, allo sviluppo della civiltà europea.
20,00

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