Libri di Caterina Pagnini
Forme dello spettacolo in Europa tra medioevo e antico regime
Carla Bino, Sara Mamone, Stefano Mazzoni, Caterina Pagnini
Libro: Libro in brossura
editore: Morlacchi
anno edizione: 2018
pagine: 214
Il volume prende le mosse da una riflessione intorno ai metodi da applicare alla lettura critica delle fonti relative alla storia dello spettacolo. I saggi coprono un arco cronologico che va dal medioevo al Seicento, e ne indagano i fenomeni rappresentativi più rilevanti: dal dramma della passione di Cristo ai rapporti tra la periferia e l’Impero all'epoca di Carlo V, alla definizione del teatro moderno attraverso il canone mediceo e la sua disseminazione nella Europa delle corti, con particolare riferimento a quella inglese degli Stuart. Ne scaturisce la vivida conferma di un'identità comune di lunga durata nella quale i meriti unificatori dello spettacolo sono tutt'altro che trascurabili.
Il teatro del Cocomero a Firenze (1701-1748)
Caterina Pagnini
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2017
pagine: 272
Il teatro del Cocomero di Firenze, fondato nel 1650, fu inizialmente gestito dall'accademia degli Immobili di Giovan Carlo de' Medici. A partire dal 1699, grazie all'attività dell'accademia degli Infuocati, lo «stanzone» di via del Cocomero si configurò come una delle principali realtà spettacolari del tessuto cittadino: una tendenza decretata ufficialmente dalla sua rifondazione nel 1701 e dalla protezione accordata dal «granprincipe» Ferdinando de' Medici. Il teatro si trasformò in un vero e proprio 'ente pubblico' fino a diventare un punto di riferimento del circuito italiano e internazionale; l'opera in musica e gli spettacoli dei comici dell'arte furono i vertici del repertorio. Sotto la sapiente conduzione degli accademici, il Cocomero arrivò a sopravanzare la produzione e l'attività della Pergola, il più istituzionale dei teatri fiorentini. La politica liberale dei protettori (prima Ferdinando poi Gian Gastone) consentì all'accademia una salda conduzione economica e un'ampia libertà impresariale. L'avvento della dinastia dei Lorena e la protezione del granduca Francesco Stefano portarono al riordino del sistema spettacolare cittadino. Il decreto imperiale sui teatri pubblici (1748) definì la speciale attenzione riservata dal potere granducale all'attività del Cocomero rispetto agli altri teatri. Dell'esperienza vissuta dal teatro tra il 1701 e il 1748 il libro fornisce una ricca analisi basata su numerose fonti primarie, proponendo il suo inquadramento storico all'interno del circuito teatrale, sullo sfondo degli avvicendamenti politici contemporanei.