Libri di Denis de Rougemont
Le libertà che possiamo perdere
Denis de Rougemont
Libro
editore: Centro Studi Campostrini
anno edizione: 2025
pagine: 144
Fédéralisme culturel. Témoignages de Stefan Zweig, Paul Valéry et André Gide
Denis de Rougemont
Libro: Libro in brossura
editore: Pagine d'Arte
anno edizione: 2025
pagine: 56
I miti dell'amore
Denis de Rougemont
Libro
editore: Centro Studi Campostrini
anno edizione: 2023
pagine: 288
Vita o morte dell'europa
Denis de Rougemont
Libro
editore: Edizioni di Comunità
anno edizione: 2020
pagine: 200
Pensare con le mani. Le radici culturali della crisi europea
Denis de Rougemont
Libro: Libro in brossura
editore: Transeuropa
anno edizione: 2019
pagine: 224
Quale incidenza ha ancora la cultura nella nostra società? Gli intellettuali, i “chierici”, giocano ancora un ruolo decisivo nel definire l’assetto socio-politico dell’Occidente? E se non è così, è perché essi hanno abdicato o perché hanno subito un ammutinamento? È possibile allora indicare nuovamente un fine comune all'agire e al pensare, che inscriva entrambi entro un unico orizzonte di senso? Queste domande, attualissime, assillavano già negli anni Trenta Denis de Rougemont, allora membro attivo nel movimento personalista parigino. Il momento storico era tra i più delicati, teso tra le macerie di una guerra passata e le sirene di quella futura: de Rougemont cercò di rimettere insieme i cocci, e allo stesso tempo di prevenire future malattie. La via che egli indicava era quella del recupero del valore assoluto della “persona”, dell’irripetibilità e della dignità di ognuno nel proprio nucleo esistenziale: così la società occidentale ritroverebbe un fine comune, così l’Europa guadagnerebbe nuovamente un telos verso cui indirizzare le proprie millenarie risorse culturali.
L'avventura occidentale dell'uomo
Denis de Rougemont
Libro: Libro in brossura
editore: Centro Studi Campostrini
anno edizione: 2018
pagine: 333
L’avventura occidentale dell’uomo rappresenta una sintesi del pensiero filosofico-politico di Denis de Rougemont, teso tra personalismo e europeismo. L’idea di persona, nata e sviluppatasi in Occidente grazie agli apporti greci, romani e cristiani, ha fatto sì che la piccola Europa divenisse la patria di istituzioni sociali, innovazioni tecnologiche e concezioni della storia assolutamente uniche, e foriere di conseguenze per il mondo intero. Oggi che tale bagaglio culturale viene presentato a volte come troppo pesante, a volte come quasi vuoto, risulta quanto mai prezioso ritrovare uno sguardo critico e profondo su ciò che siamo stati e ciò che potremmo essere, così da impostare un dialogo autentico con chi ha un’altra avventura da raccontare, e un’altra via da mostrarci.
La persona e l'amore
Denis de Rougemont
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2018
pagine: 256
Amore pagano e amore cristiano, Eros e Agape, si intrecciano in una relazione dialettica nella storia delle religioni e delle filosofie orientali e occidentali, così come in personaggi che fanno parte del comune immaginario quali Don Giovanni e Tristano. Uno scenario assai diversificato cui il volume rinvia, con saggi risalenti agli anni 1934-1967 che concentrano il fuoco interpretativo sul concetto di "persona", nel quale si fonda e determina il vero "amore". Pagine che fanno emergere l'originalità del pensiero di Denis de Rougemont nell'ambito del personalismo europeo e i possibili sviluppi di un'etica cristiana in Occidente.
La Svizzera. Storia di un popolo felice
Denis de Rougemont
Libro: Libro in brossura
editore: Armando Dadò Editore
anno edizione: 2016
pagine: 352
Pensare con le mani. Le radici culturali della crisi europea
Denis de Rougemont
Libro: Copertina morbida
editore: Transeuropa
anno edizione: 2012
pagine: 219
E se non è così, è perché essi hanno abdicato o perché hanno subito un ammutinamento? È possibile allora indicare nuovamente un fine comune all'agire e al pensare, che inscriva entrambi entro un unico orizzonte di senso? Queste domande, attualissime, assillavano già negli anni Trenta Denis de Rougemont, allora membro attivo nel movimento personalista parigino. Il momento storico era tra i più delicati, teso tra le macerie di una guerra passata e le sirene di quella futura: de Rougemont cercò di rimettere insieme i cocci, e allo stesso tempo di prevenire future malattie. La via che egli indicava era quella del recupero del valore assoluto della "persona", dell'irripetibilità e della dignità di ognuno nel proprio nucleo esistenziale: realtà da proteggere e promuovere proprio nel momento in cui i totalitarismi di destra e di sinistra predicavano invece la dissoluzione del singolo in seno all'ordine sociale costituito. La persona totale, dunque, contro lo Stato totalitario: una persona ricostruita, capace di armonizzare nella propria azione il corpo e la mente, le mani e il pensiero, la finitudine e la trascendenza, tutti quegli elementi dialettici che ne costituiscono l'essenza profonda. Così la società occidentale ritroverebbe un fine comune, così l'Europa guadagnerebbe nuovamente un 'telos' verso cui indirizzare le proprie millenarie risorse culturali.
Federalismo culturale
Denis de Rougemont
Libro: Libro in brossura
editore: Pagine d'Arte
anno edizione: 2012
pagine: 48
"Il pensiero dell'autore si fonda sulla connessione fra le cause del federalismo e della cultura, sulla circolazione delle idee e sulla promozione della diversità contro l'uniformità. Siamo nel 1963 quando Denis de Rougemont ci avverte del rischio di subire emozioni telecomandate." (Dal prologo di Matteo Bianchi)
Nuove metamorfosi di Tristano e altri saggi sui miti dell'amore
Denis de Rougemont
Libro
editore: Ipermedium Libri
anno edizione: 2010
pagine: 108
L'«Esiste un solo romanzo, nelle nostre letterature! Una sola passione che impone le stesse peripezie in tutti i tempi da Tristano in poi, dall'epifania grandiosa e decisiva dell'archetipo della passione nel XII secolo». È la scoperta che Denis de Rougemont annuncia in queste pagine, che riprendono il filo della sua opera maggiore, "L'amour et l'Occident". Mutano i fondali e le persone del dramma, ma a occupare la scena della letteratura occidentale sono sempre loro, Tristano e Isotta, eroi di una passione che sceglie la trasgressione contro la norma, la notte contro il giorno, in ultimo la morte contro la vita. Tre romanzi di amour-passion del Ventesimo secolo - Il dottor Zivago, Lolita, L'uomo senza qualità - sono sottoposti da De Rougemont ad analisi mitologica, o «mitanalisi»: l'eroe di Pasternak insegue la sua Isotta, Lara, braccato da un re Marco ferocissimo, il despota sovietico; Humbert Humbert venera un dolo avvolto dall'aura dell'interdetto, una «ninfetta» dodicenne; l'Ulrich di Musil si oppone al divieto più assoluto, l'incesto, amando la gemella Agathe. Ovunque domina Tristano, che però è qui chiamato a fare i conti con altre due figure: Don Giovanni, che ha per l'occasione le fattezze di Friedrich Nietzsche, seduttore di tutte le idee del suo tempo; e Amleto, alter ego di un altro principe danese, Soren Kierkegaard, tormentato dalla sua vocazione come l'eroe di Shakespeare lo era dallo spettro paterno.
I misfatti dell'istruzione pubblica
Denis de Rougemont
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2005
pagine: 103
Denis de Rougemont è noto soprattutto per i suoi scritti sulle radici culturali della civiltà europea e per la sua lunga battaglia a favore dei principi federalisti. In questo pamphlet giovanile (fu scritto nel 1929), egli denuncia il carattere disumano della scuola pubblica, che spegne la creatività e si propone deliberatamente di intruppare i ragazzi, addomesticare le coscienze, spegnere ogni aspirazione all'autonomia e fare di ogni studente un docile cittadino delle moderne democrazie di massa.