Libri di Emilia Surmonte
Lo studente
Philippe Vilain
Libro: Libro in brossura
editore: Gremese Editore
anno edizione: 2025
pagine: 192
Ne "Lo studente", Philippe Vilain rievoca un periodo cruciale della sua giovinezza trascorsa in un contesto svantaggiato, lungo anni di formazione segnati dall’insuccesso scolastico e da prove difficili. Ma è proprio da quelle cadute che inizia una trasformazione sorprendente animata dalla forza di volontà: dalla scuola professionale all’università, dal rifiuto dei libri a una passione totalizzante per la letteratura. Una metamorfosi che, da giovane uomo, lo porterà a vivere una storia d’amore con la celebre scrittrice Annie Ernaux, prima di fare il suo ingresso nel mondo delle lettere. Questa storia vera è molto più di un memoir. Ripercorrendo la propria esperienza di transfuga da un destino apparentemente segnato, Vilain prosegue la sua ricerca di verità e lancia un potente messaggio di speranza: una vocazione autentica può spezzare ogni determinismo.
Le jardin des plantes. Ediz. italiana
Claude Simon
Libro: Libro in brossura
editore: Gremese Editore
anno edizione: 2024
pagine: 408
Claude Simon conosceva bene il Jardin des Plantes, del quale percorreva i sentieri quasi ogni giorno quando era a Parigi. È anche un luogo unico, con il Museo, il Giardino alpino e il serraglio, che riuniscono migliaia di minerali, piante e animali in uno spettacolo diverso per ogni visitatore e per ogni visita. Altrettanto esuberante e sorprendente è la geografia della memoria tratteggiata in questo romanzo, che non a caso intitola al celebre orto botanico parigino i frammenti sparsi della vita di un uomo nel corso di un secolo, ai quattro angoli del mondo. Ma sebbene Simon ne sia l’autore, e ogni ricordo tragga origine dalle sue esperienza di vita, Il Jardin des Plantes non è un’autobiografia in senso proprio. Il suo obiettivo non è raccontare una storia, ma trasmettere una serie di sensazioni attraverso le immagini che vengono richiamate alla memoria del narratore. Che si tratti di minuzie quotidiane, di brani di romanzi o delle sconcertanti esperienze di guerra e di morte, i ricordi di Simon si susseguono frammentari e apparentemente sconnessi, insofferenti alle convenzioni comuni in tema di narrazione e abili invece nella divagazione estemporanea e nella simultaneità – resa anche graficamente dalla peculiare impaginazione di molte sue pagine. Di volta in volta taccuino di viaggio, diario o romanzo storico, Il Jardin des Plantes – sinora inedito in Italia – si offre alla lettura con il vivido dinamismo di un film che procede e poi arretra, interrompendosi e ricominciando a seconda della natura stravagante o terrificante degli episodi rievocati. E non stupisce che sia lo stesso Simon, amante della pittura e della fotografia, ad abbozzare nelle ultime pagine del romanzo l’adattamento cinematografico di uno dei suoi frammenti, di cui dettaglia visivamente il soggetto inquadratura per inquadratura.