Libri di Filippo Celata
Geografie dello sviluppo. Una prospettiva critica e globale
Alberto Vanolo, Elisa Bignante, Filippo Celata
Libro: Libro in brossura
editore: UTET Università
anno edizione: 2022
pagine: 374
Geografie dello sviluppo affronta il tema del rapporto fra disuguaglianze e spazio geografico intrecciando teorie (dibattiti scientifici che spiegano come lo sviluppo abbia preso forma in determinati luoghi in passato, o come si presume avverrà), strategie (le pratiche concrete di governi, agenzie internazionali, Ong, comunità locali), ideologie (i sistemi di valori che guidano la definizione di obiettivi e visioni della società che si intende costruire) e politiche di sviluppo. Il punto di vista adottato è riassunto nei due aggettivi che figurano nel sottotitolo: critico e globale. La prospettiva è, innanzitutto, critica, perché ogni fatto sociale presenta sempre aspetti positivi e negativi, esiti virtuosi e altri potenzialmente perversi. Ogni spiegazione, per quanto convincente e fondata, rappresenta sempre un punto di vista parziale, fallibile, contestabile. Assumere una posizione critica significa allontanarsi da descrizioni semplicistiche e appiattite su toni celebrativi, normativi o stereotipati. Una geografia critica tenta quindi di problematizzare, piuttosto che offrire soluzioni, enfatizzando la complessità e dando voce a punti di vista ‘diversi’, anche lontani dalle logiche dei discorsi dominanti. In secondo luogo, la geografia discussa in questo volume intende orientarsi al globale. Questo non significa soltanto prendere in esame l’influenza della globalizzazione, quanto piuttosto – per riprendere una celebre espressione di Immanuel Wallerstein – riconoscere che esiste solamente uno e un solo mondo. Senza negare le enormi diversità che caratterizzano lo scenario contemporaneo, l’idea che vi siano teorie e modelli per il ‘Sud’ e altri per il ‘Nord’ lascia spazio alla constatazione di come il problema dello sviluppo prenda forma ovunque giungano i circuiti del capitale. Questa nuova edizione del libro, ampliata e aggiornata, tenta inoltre di utilizzare un linguaggio più neutrale rispetto al genere.
L'apporto della geografia tra rivoluzioni e riforme. Programma e abstract. 32° Congresso geografico italiano (Roma, 7-10 giugno 2017). Ediz. italiana e innglese
Libro: Libro rilegato
editore: A.Ge.I.
anno edizione: 2017
pagine: 360
Il XXXII Congresso geografico italiano, promosso dall’AGeI, si svolgerà a Roma (7-10 giugno 2017) sul tema delle rivoluzioni e delle riforme.
Turismo critico. Immaginari geografici, performance e paradossi sulle rotte del turismo alternativo
Rachele Borghi, Filippo Celata
Libro: Libro in brossura
editore: Unicopli
anno edizione: 2009
pagine: 211
Il libro intende, in primo luogo, offrire una prospettiva critica e andare aldilà delle interpretazioni dello spazio turistico come contenitore di risorse e vocazioni per mettere in luce le complesse articolazioni che alimentano la relazione tra rappresentazione e pratica dei luoghi turisticizzati. Il titolo del libro sottintende l'idea di indagare tali articolazioni dalla prospettiva particolare di forme di turismo considerate "alternative", che vanno dal turismo attento ai valori ambientali, ecologici e culturali al turismo politico. Il testo, attraverso una serie di casi studio, dalle Galapagos all'India, dal Chiapas al Salento, vuole indagare significati e immaginari geografici che vengono prodotti sul luogo o su particolari categorie di luoghi e di pratiche turistiche alternative. L'obiettivo è analizzare il modo in cui questi immaginari si sono formati e quali sono i loro effetti complessi e spesso paradossali sulle modalità di rappresentazione, di organizzazione dello spazio turistico e sui comportamenti di residenti e 'stranieri'.
Geografie dello sviluppo. Una prospettiva critica e globale
Alberto Vanolo, Elisa Bignante, Filippo Celata
Libro
editore: UTET Università
anno edizione: 2014
pagine: 352
Spazi di produzione. Una prospettiva relazionale
Filippo Celata
Libro: Copertina morbida
editore: Giappichelli
anno edizione: 2009
pagine: 208
Il libro offre una rilettura di alcuni schemi interpretativi attraverso i quali, negli ultimi vent'anni, la geografia economica ha riformulato il problema della localizzazione d'impresa e dello sviluppo regionale in un'ottica relazionale. Nell'epoca della globalizzazione e del postfordismo il sistema economico si organizza per buona parte a prescindere dai contenitori quali gli Stati, o le imprese, attraverso cui viene generalmente descritto. Per comprenderlo è necessario ricondurlo al funzionamento delle sue unità di base - individui, luoghi, siti produttivi - e delle loro relazioni reciproche. Tali relazioni non si svolgono nello spazio astratto del mercato, ma sul territorio materiale della vita di tutti i giorni. Muovendo da questi presupposti il volume presenta alcune prospettive critiche che adottano la rete come strumento analitico per comprendere la geografia della produzione, le logiche di funzionamento dei cluster e dei sistemi regionali di innovazione, l'organizzazione delle imprese multinazionali, delle reti transnazionali di produzione e le varie forme di 'prossimità relazionali' che sostengono la competitività delle imprese.