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Libri di Francesco Guicciardini

Lettere (1499-1540)

Lettere (1499-1540)

Francesco Guicciardini

Libro: Libro rilegato

editore: Einaudi

anno edizione: 2022

pagine: 448

"La scelta di lettere proposte in questo volume, con il fondamentale commento di Paola Moreno, prende in considerazione tutto l'arco della vita di Francesco Guicciardini, da quando era ancora studente di giurisprudenza ai primi passi nella politica fiorentina, dall'esperienza di ambasciatore in Spagna fino agli anni delle maggiori responsabilità, quando scrive a Leone X, a Clemente VII, al re di Francia Francesco I. Ma non mancano lettere che testimoniano altri aspetti della sua vita: questioni familiari con il padre, commerciali con i fratelli, cause giudiziarie (era pur sempre avvocato)… E tra gli interlocutori non manca ovviamente l'amico Machiavelli, col quale condivide alcuni momenti di guerra e non poche riflessioni di carattere politico, e a cui lo legano complicità e stima reciproca. Una vita attraverso le lettere che ci consente di attraversare con immediatezza gli anni cruciali del Rinascimento. «Io credo che voi habbiate notitia della navigatione che tiene questa Maestà nella India occidentale, che così la chiamono qua, dove Colombo scoperse molti anni sono più isole, dove questi Spagnoli non tengono altro tracto che di cavare oro. E dipoi scopersono ancora terra ferma, et fate conto che ogni anno ne viene in Spagna 400 mila ducati d'oro o meglo; di che la quinta parte è del Re, l'altro di chi lo cava. Hora ci è nuove, pochi dì sono, che in quella terra ferma hanno trovato in certi luoghi vene d'oro di qualità che, se ne riuscirà pure la octava parte, sarà cosa di grandissima richeza: et questo Re dà ordine di mandarvi uno capitano con mille huomini. Et in effecto, per quello che si vede, questa fortuna sua grande, la quale lo ha accompagnato dal dì che nacque insino a hora, pare ancora più verde et piú frescha che mai; et se la continua insino alla morte, si potrà dire arditamente che da Carlo Magno in qua non sia stato in tucta Cristianità uno tale principe» (Dalla lettera al fratello Luigi, da Valladolid il 17 giugno 1513). Le lettere costituiscono una fonte primaria nella ricostruzione storica delle vicende italiane ed europee dal 1494, anno scelto da Guicciardini per far cominciare la sua Storia d'Italia e che segna per lui l'inizio della «tragedia d'Italia», fino al 1534, anno in cui si interrompe il racconto. Si ha testimonianza del fatto che lo storico poté portare nel suo studiolo le lettere dei Dieci di Balía; inoltre, non pochi sono i casi in cui egli attinse alla propria corrispondenza, rimodulandone formule e stile, certo, ma sempre rimanendo fedele al dato storico registrato a caldo nelle lettere. Del resto, il riuso dei propri documenti epistolari per la redazione di altri suoi scritti è una costante del suo personalissimo metodo: il carteggio funziona così come un "macrotesto" che conserva idee e parole continuamente riattivate e riformulate in altri generi di scrittura, un vero e proprio connettore testuale e concettuale che attraversa tutto il «laboratorio di carte» e di pensiero di Guicciardini." (Dall'Introduzione di Paola Moreno)
30,00

Ricordi

Ricordi

Francesco Guicciardini

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2023

pagine: XLVIII-554

«Per raccontare il mondo che Guicciardini ha davanti occorrono procedimenti, pensieri e «nomi nuovi». Queste eredità, di parole e di valori, giunte da un passato diventato remoto, vanno ridefinite e reinterpretate. Non bastano piú nella loro evidenza. Hanno bisogno di mostrare contenuti originali. E le soluzioni guicciardiniane provano a dire questi contenuti. Il nome di ricordi si contrappone al proverbio, che congela in una formula un aspetto costante della realtà. Si distingue dall'aforisma classico, che codifica una verità nella definizione di una sentenza invariabile e vera per sempre. Non coincide con i ricordi familiari, che evocano le memorie di una casa e ne fanno racconto. Implica piuttosto un procedimento per assaggi, relativo a singoli temi. I ricordi sono saggi nella maniera di Montaigne o come saranno, secoli dopo, i Pensieri o lo Zibaldone di Leopardi o anche le note dei Quaderni del carcere di Gramsci. […] La forma dei ricordi è il correlativo di un pensiero di crisi, che nasce dalle ceneri di un mondo e saggia modi possibili di pensare l'esistenza. La parola crisi va intesa nel significato primo di trasformazione, di passaggio da una condizione a un'altra. Valutazioni degli uomini, categorie del pensiero, vocaboli consolidati si confrontano con le mutazioni di un'epoca appena avviata e con le questioni che la sua alterità mette in gioco. Guicciardini sperimenta paradigmi teorici e pratici che possano descrivere un tempo che non è piú simile al passato. La scrittura per frammenti diventa la forma essenziale per classificare un processo che non ha punti fermi, regole stabili e rassicuranti. Piú che l'autobiografia, i ricordi, come intuisce Gramsci, offrono il mezzo, stilistico e concettuale, per raccogliere le schegge di una realtà spezzata e osservare, come un paziente esegeta, la morfologia di ciascuna di esse. Questo lavoro minuzioso, che valuta ogni cosa nella sua identità, è la premessa per «superare un modo di vivere e di pensare arretrato». Perciò i ricordi sono, per configurazione e per essenza, radicalmente antisistematici. Cercano un ordine in mezzo al caos della storia e ne fanno scrittura» (Dall'Introduzione di Matteo Palumbo).
56,00

Ricordi

Ricordi

Francesco Guicciardini

Libro: Copertina morbida

editore: Salerno

anno edizione: 1990

pagine: 164

6,00

Le cose fiorentine (rist. anast. 1945)

Le cose fiorentine (rist. anast. 1945)

Francesco Guicciardini

Libro

editore: Olschki

anno edizione: 1983

pagine: XL-428

146,00

Le lettere. Volume Vol. 12

Le lettere. Volume Vol. 12

Francesco Guicciardini

Libro: Libro in brossura

editore: Scuola Normale Superiore

anno edizione: 2024

pagine: 517

Pubblicato sotto l’egida dell’Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento, questo volume XII delle Lettere scritte e ricevute da Francesco Guicciardini contiene il folto carteggio di una quarantina di giorni – dal 1 agosto al 10 settembre – di quell’anno 1526 intensamente impegnato nella guerra. Il Guicciardini, allora luogotenente generale del pontefice in Lombardia nell’esercito della Lega di Cognac, sta coordinando ansiosamente le forze pontificie, fiorentine, veneziane e francesi nella lotta per la difesa della libertà italiana contro la potenza imperiale. I suoi corrispondenti principali sono Gian Matteo Giberti, datario, Roberto Acciaiuoli, ambasciatore in Francia, Altobello Averoldi, nunzio a Venezia, Cesare Colombo, uomo suo di fiducia a Roma, e Filippo de’ Nerli, governatore di Modena. Niccolò Machiavelli, presente in campo, gli è vicino.
50,00

Storie fiorentine

Storie fiorentine

Francesco Guicciardini

Libro

editore: Rizzoli

anno edizione: 1998

pagine: 500

La storia di Firenze raccontata da un grande politico e prosatore del Cinquecento. Introduzione e note di Alessandro Montevecchi.
14,00

La libertà moderata

La libertà moderata

Francesco Guicciardini

Libro

editore: La Rosa Editrice

anno edizione: 2000

pagine: 142

15,00

Ricordi

Ricordi

Francesco Guicciardini

Libro: Libro in brossura

editore: Garzanti

anno edizione: 2003

pagine: XLVIII-320

A cura di Emilio Pasquini Nelle oltre duecento riflessioni, massime e sentenze che compongono i Ricordi, di cui restano diverse redazioni, dalla prima del 1512-13 a quella definitiva del 1530, Guicciardini fissa i punti essenziali della sua visione del mondo. Come per Machiavelli, l'uomo è il motore della storia, ma il senso profondo degli eventi sembra sfuggire a ogni analisi, le leggi della natura sono imperscrutabili e la virtù non è sempre in grado di opporsi con successo all'instabile fortuna. Occorre diffidare delle teorie generali e limitarsi a seguire la lezione delle cose, compito che richiede il «buon occhio del saggio» e la «discrezione», la facoltà di discernere gli elementi caratteristici di ogni situazione e di adattarvi la propria condotta in vista di un fine individuale, il cosiddetto «particulare», che non è necessariamente gretto tornaconto ma piuttosto nobile affermazione della propria intelligenza e del proprio onore. Ad affiorare nelle pagine di questo zibaldone è soprattutto il profondo scetticismo dell'intellettuale segnato dalla catastrofe politica dell'Italia e dal crollo di ogni illusione che all'astratta ideologia contrappone lo sguardo lucido e disincantato del moralista di razza.
10,00

Più consigli e avvertimenti-Plusieurs advis et conseils
28,00

Ricordi politici e civili

Ricordi politici e civili

Francesco Guicciardini

Libro

editore: Carabba

anno edizione: 2008

pagine: 125

La collana "Cultura dell'anima" fu ideata da Giovanni Papini e pubblicata da Rocco Carabba dal 1909 al 1938, per un totale di 163 titoli. Dal 2008 la casa editrice Carabba ha deciso di ripubblicare, in ristampa anastatica, nella sua interezza la collana "Cultura dell'anima" in un arco di tempo di cinque anni, con l'uscita di circa trenta volumi annuali. «Dopo che il Canestrini ebbe ripubblicati nel 1857 di sull'autografo questi preziosi Ricordi, resi famosi da un saggio del De Sanctis, non erano stati più ristampati. Questa nostra edizione è completa e conforme all'originale». (G. Papini)
25,00

Ricordi

Ricordi

Francesco Guicciardini

Libro

editore: Mursia

anno edizione: 2008

12,00

Carlo VIII conquista il Regno di Napoli

Carlo VIII conquista il Regno di Napoli

Francesco Guicciardini

Libro: Libro in brossura

editore: Carello

anno edizione: 2010

pagine: 184

25,00

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