Libri di Francesco Sielo
La società (in)sostenibile. Ecologia e comunità tra letteratura, cinema e altri media
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2025
pagine: 194
In anni recenti diverse discipline hanno indagato il rapporto che lega le trasformazioni ambientali e le dinamiche sociali, riconoscendo come le crescenti problematiche ecologiche siano effetto e causa delle diseguaglianze socio-economiche e di conflitti e tensioni su scala globale. Le rappresentazioni date dalla letteratura, dal cinema e dagli altri media descrivono come le attività antropiche, modificando l’ambiente e mettendone a rischio gli equilibri, si riflettono inevitabilmente sugli strati e sui gruppi più fragili delle stesse comunità umane, rivelando quindi la profonda interconnessione tra gli esseri umani, le altre specie viventi e gli elementi non viventi dell’oikos, dell’ambiente-dimora che è il pianeta Terra.
Realismo e visionarietà. Napoli nella letteratura italiana del Novecento
Francesco Sielo
Libro
editore: Bulzoni
anno edizione: 2025
pagine: 180
Attraversare il margine. Su smarginature e marginalità del presente
Libro: Libro in brossura
editore: Mucchi Editore
anno edizione: 2025
pagine: 248
Questo volume intende proporre una riflessione multidisciplinare sul margine come tema chiave, ma anche come modello metodologico dell’ecosistema culturale contemporaneo. Distribuiti tra critica letteraria e studi visuali, ricerche sull’intermedialità e studi di genere, filosofia della cultura e geografia, i dieci contributi qui raccolti affrontano da differenti prospettive ‘marginali’ l’instabile convivenza nel nostro presente di una percezione sempre più fluida del mondo circostante – in bilico tra dato reale e post-realtà, tra informazione e fake news, tra rappresentazioni mediatiche e manipolazioni delle immagini – con le persistenti iniquità sociali ed economiche che affliggono il nostro tessuto sociale. A ben vedere, una simile convivenza è attraversata essa stessa da una relazione di margine: da un moto perpetuo di marginalità e smarginatura in cui alle più varie forme di subalternità e periferia può ancora fare da controcanto un attivo sguardo resiliente. Contributi di Johnny L. Bertolio, Daniela Carmosino, Lucia Di Girolamo, Giovanni Mauro, Simona Micali, Giovanni Morrone, Ramona Onnis, Elena Porciani, Beatrice Seligardi, Francesco Sielo.
Animali, macchine, stranieri. L'identità umana in Primo Levi, Alvaro e Pasolini
Francesco Sielo
Libro: Libro in brossura
editore: Liguori
anno edizione: 2023
pagine: 200
Un saggio attualissimo sul rapporto tra gli esseri umani e “gli stranieri”, le macchine e gli animali nelle opere del Novecento letterario. Come definire l'identità umana? Questa domanda sembra attraversare le opere di molti autori italiani del Novecento, impegnati nel tentativo di rappresentare e comprendere cosa sia davvero un essere umano, in relazione a quanto viene percepito come non umano, dunque non solo gli animali e le macchine ma addirittura gli stranieri. Nei racconti di Primo Levi e nelle Medee di Alvaro e Pasolini è possibile vedere come gli esseri umani si rispecchino, anche se ambiguamente, nell'alterità degli animali e perfino nella materialità non vivente degli oggetti tecnologici, mentre arrivano spesso a disconoscere l'umanità nei loro simili di differenti culture e costumi.
Montale anglista. Il critico, il traduttore e la «fine del mondo»
Francesco Sielo
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2016
pagine: 193
Partendo da una formazione fortemente legata ai modelli francesi, Montale si avvicina gradualmente alla cultura anglosassone, complice la sua forzata e non sempre gradita attività di traduttore. Anche in veste di corrispondente giornalistico le sue osservazioni di cronista e interprete della società contemporanea si soffermano spesso sui paesi d'oltremanica e d'oltreoceano per indagarne il ruolo nel sistema culturale d'Occidente. Viste da una prospettiva d'insieme, opere apparentemente slegate come traduzioni, prose critiche, prose narrative e poesie in qualche modo di ambientazione angloamericana fanno straordinariamente corpo e rivelano molteplici interconnessioni. Di particolare interesse i lavori dedicati ad Eliot, a Shakespeare, a Dickinson, a Pound e molti altri. Un suggestivo percorso critico porta Montale a riscoprire, «fuori di casa», frammenti della propria tradizione letteraria (a rileggere, ad esempio, Dante attraverso Eliot e Pound). Visti come «acme indiscusso» della civiltà occidentale, Inghilterra e Stati Uniti mostrano più chiaramente i pericoli della tecnocrazia e della disumanizzazione configurate come vera e propria Apocalisse, tematica fondamentale per comprendere l'ultima produzione in versi e in prosa di Montale. Per questo motivo le lucide analisi dei modelli letterari inglesi, accompagnate spesso da traduzioni elettive di straordinario spessore poetico, diventano sede di una riflessione quanto mai serrata e attuale sul ruolo della cultura in Europa, sulla circolazione di idee e opere letterarie e forse sul destino stesso dell'arte in un mondo sempre più governato dalla pervasiva sovranità tecnologica.
L'atroce morsura del tempo. Le prose narrative di Montale
Francesco Sielo
Libro: Libro in brossura
editore: Sinestesie
anno edizione: 2018
pagine: 156
Dal 1946 il poeta Eugenio Montale scrive sulle pagine di giornali come il "Corriere d’Informazione" e il "Corriere della Sera" innumerevoli articoli, molti dei quali si configurano come vere e proprie prose narrative. Fondamentali per comprendere l’evoluzione del pensiero dell’autore, questi scritti illuminano anche aspetti inediti della versificazione montaliana, variando stilisticamente dalla cronaca al piccolo poema in prosa. Tali "narrazioni" riportano il lettore ai paesaggi di "Ossi di seppia", accompagnandolo poi nella Firenze delle "Occasioni" e nell’emergenza della "Bufera", fino ad allestire un problematico confronto con l’"atroce morsura" della contemporaneità.