Libri di G. Sandrini
L'isola seguito da «Il ritorno del padre»
Giani Stuparich
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2019
pagine: 112
Un trentenne, nella pienezza della vita, lascia la sua villeggiatura alpina per accompagnare il padre in quello che sarà l'ultimo viaggio di un vecchio uomo di mare, malato e prossimo alla morte. La meta è Lussino, l'isola istriana (oggi in Croazia) che la famiglia ha lasciato per stabilirsi nella Trieste italo-slava-tedesca, crogiolo di genti e porto dell'Impero asburgico. L'azzurro dell'Adriatico avvolge genitore e figlio, legati da una muta tenerezza che ripropone, a parti invertite, il fiducioso abbandono che ogni bambino cerca nel padre. "L'isola" (1941) narra l'«avvenimento più importante nella vita di un uomo», secondo la diagnosi di Freud di cui già aveva fatto tesoro, a Trieste, lo Svevo della Coscienza di Zeno. Ma è anche il ritratto di un ambiente marino, di un borgo sperduto in fondo a un golfo che Stuparich dipinge con mano felice, ritrovando i colori appresi nell'infanzia, quando (come si legge nel più breve racconto "Il ritorno del padre", compreso nel volume) la figura di quell'uomo burbero ed energico era entrata per la prima volta nella sua vita, come un libero vento.
Credere oggi in Dio e nell'uomo ancora e nonostante. Pietro Prini filosofo del dialogo tra fede e scienza
Libro: Copertina morbida
editore: Armando Editore
anno edizione: 2018
pagine: 159
L'ipotesi Dio, che sembrava tramontata con i maestri del sospetto (Marx-Nietzsche-Freud) egemoni nella cultura di gran parte del Novecento, torna a riproporsi come centrale in questa nostra epoca post-moderna. Da una parte, infatti, essa è oggetto di nuovi attacchi da parte dei sostenitori di un ateismo intransigente, che dichiara di essere sondato sulle scienze, dall'altra viene riproposta come giustificazione di atteggiamenti e di culture tradizionaliste, che ripropongono la contrapposizione tra scienze e fede, ma con un segno opposto rispetto ai sostenitori dello scientismo, in quanto negano risolutamente il senso e la portata delle scienze e delle conquiste politiche e civili della modernità e la loro rilevanza per il pensiero religioso. Contro queste due impostazioni si riscoprono oggi quei pensatori che, pur nella comprensione della autonomia e irriducibilità delle scienze e della fede, dell'immanenza e della trascendenza, hanno cercato di ristabilire una dialettica feconda tra questi due piani. Tra i filosofi europei di questo orientamento un posto di primo piano spetta all'italiano Pietro Prini (1915-2008;, allievo di Gabriel Marcel, amico di Ricoeur, esponente di spicco, insieme a Pareyson, dell'esistenzialismo cristiano in Italia. Ingiustamente dimenticato dopo la pubblicazione del volumetto su "Lo scisma sommerso", 1998-1999) un libro che può essere considerato profetico, Prini appare oggi come un riferimento ineludibile per un pensiero religioso, e in particolare per un Cristianesimo cattolico, che non voglia chiudersi ai segni dei tempi. I saggi raccolti in questo volume intendono presentare al lettore alcune decisive sfaccettature del pensiero del filosofo, che i recenti cambiamenti intervenuti nella Chiesa rendono di grande attualità.
Guerra del '15
Giani Stuparich
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2017
pagine: 195
Due mesi di trincea raccontati, «di giorno in giorno, anzi d'ora in ora, da un semplice gregario». Questo è, nelle parole dell'autore, il succo di Guerra del '15, una delle testimonianze più belle e più vere che siano state scritte sul primo conflitto mondiale. «Dal suo umile posto» Giani Stuparich, volontario triestino, intellettuale arruolatosi come un soldato qualunque tra le truppe italiane che, falciate dalle artiglierie, cercano vanamente di strappare agli austriaci le alture del Carso, ritrae la guerra in un diario «fresco e vivo di vita», che «afferra la cosa rappresentata con potenza incancellabile», come notò Gadda recensendo la prima edizione del libro (1931). «Ferma, contenuta, umana», la narrazione di Stuparich restituisce l'esperienza di un giovane, laureato a Firenze e collaboratore della «Voce», che affronta l'inferno della guerra, a fianco del fratello minore Carlo, con lo spirito di servizio e di solidarietà che solo un grande ideale può suggerire.
«A foglia ed a gemma». Letture dall'opera poetica di Andrea Zanzotto
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2016
pagine: 213
Gli autori dei dodici saggi raccolti nel volume accettano la sfida di commentare l'opera di un maestro della poesia del secondo Novecento come Andrea Zanzotto. Ogni saggio è dedicato a un testo esemplare del poeta, affrontandolo di volta in volta con le armi dell'intertestualità, della riflessione filosofica, della metrica, della stilistica: nella certezza che anche al fondo dei versi di Zanzotto - come di ogni grande poeta - ci sia una "volontà di comunicazione autentica".
Studi in onore di Gilberto Lonardi
Libro: Copertina morbida
editore: Fiorini
anno edizione: 2008
pagine: 544
L'Italia a colori. Il viaggio di un fotografo boemo nel 1897
Frantisek Krátký
Libro: Libro in brossura
editore: alba pratalia
anno edizione: 2010
pagine: 96
Questo libro ci porta al 1897, l.anno in cui un fotografo di Kolín, presso Praga, attraversò l'Italia per realizzare una serie di vedute stereoscopiche delle piazze, dei monumenti e dei paesaggi più suggestivi della penisola. Si chiamava Franti.ek Krátký, aveva 46 anni e rimase colpito soprattutto dai caratteri e dai volti di un popolo che viveva ancora, come ai tempi di Goethe, il più possibile "all'aperto": e così le sue immagini, concepite per essere ammirate nei visori tridimensionali, contengono sempre un piccolo quadro animato, o un mestiere di strada, o un'apertura prospettica e infinita. Le oltre sessanta fotografie che qui si presentano, finora inedite in Italia, non sono soltanto dei rari documenti iconografici, ma anche delle straordinarie visioni ravvivate da una nota in più: il colore. Si tratta infatti di diapositive originali che Krátký dipinse a mano per restituire alle sue scene l'atmosfera, la luce e quasi la nostalgia di luoghi come Verona, il Lago di Garda, Padova, Venezia, Bologna, Carrara, Firenze, Roma, Napoli; un'appendice è dedicata alla Dalmazia.
La Verna. Con quattro lettere a Sibilla Aleramo
Dino Campana
Libro: Libro in brossura
editore: alba pratalia
anno edizione: 2009
pagine: 112
Cent'anni fa un giovane irrequieto partiva a piedi dal suo paese, Marradi, nell'Appennino tosco-romagnolo, per raggiungere il santuario della Verna. Era la metà di settembre: gli stessi giorni nei quali, tanti secoli prima, Francesco d'Assisi si era ritirato sulla montagna cercando e trovando, attraverso una mistica apparizione, il suo destino di amore senza limiti. Anche il viaggio di Dino Campana è ritmato dalle visioni: la bionda Cerere, una tortora, se stesso fanciullo sdraiato sulle rive di un torrente; e intanto, lungo il cammino, incontriamo Campigno, la Falterona e tanti piccoli luoghi sperduti tra le foreste del crinale. Il diario della Verna, forse il capitolo più suggestivo dei Canti Orfici (1914), è qui ripubblicato insieme a quattro lettere che testimoniano la lunga fedeltà del poeta a quella "linea severa e musicale" degli Appennini che è, per lui, il profondo carattere spirituale e figurativo della tradizione italiana. Il volume contiene un inserto di fotografie scattate ripercorrendo i sentieri di Campana e due testi che raccontano come un povero vagabondo è riuscito, negli anni del Futurismo, a ripensare in poesia l'anima di una civiltà e di un paesaggio.
Produzioni marine
Petronio da Verona
Libro: Libro in brossura
editore: alba pratalia
anno edizione: 2008
pagine: 128
Due secoli prima di Emilio Salgari, un altro veronese ha solcato i mari della fantasia. Non era un navigatore né uno scrittore, ma un semplice frate cappuccino, infermiere di professione e naturalista per diletto, che visse tra Verona, Padova e Venezia alternando il servizio negli ospedali alla frequentazione degli scienziati e allo studio della botanica e della zoologia. Si chiamava fra Petronio e ha lasciato un quaderno di colorati acquerelli, con il titolo "Produzioni marine" e la data del 1724: qualcosa che sta tra un museo personale e un sillabario dell'immaginazione, dove gli animali dell'Adriatico vanno a braccetto con quelli pescati in vecchi libri pieni di favole meravigliose. Un piccolo, ingenuo tesoro, nascosto nei fondali della Biblioteca civica di Verona, che questa edizione riporta per la prima volta alla luce. Il volume contiene un testo introduttivo di Giuseppe Sandrini, "Il libro della natura e il sogno del mare", seguito da un album di 64 tavole a colori (con fotografie di Aldo Ottaviani tratte dalle "Produzioni marine") e dalle relative didascalie.
Il viaggio di monte Baldo
Francesco Calzolari
Libro: Libro in brossura
editore: alba pratalia
anno edizione: 2007
pagine: 128
La coscienza divisa. Da Antonio Rosmini a Pietro Prini
Libro: Copertina morbida
editore: Università degli Studi di Trento
anno edizione: 2021
pagine: 272
La strada di Podestaria, con diciotto lettere a Giani di Carlo Stuparich
Giani Stuparich
Libro: Libro in brossura
editore: alba pratalia
anno edizione: 2015
pagine: 112
Questo libro è la storia di due fratelli e di una strada. Giani e Carlo Stuparich, figli della multicolore Trieste di Saba, di Svevo e di Slataper e cresciuti nella Firenze della "Voce", si arruolarono volontari nell'esercito italiano che il 24 maggio 1915 entrava in guerra contro l'Impero austro-ungarico. Scampati ai primi tragici mesi di trincea sul Carso, i due fratelli vennero nominati ufficiali della Milizia Territoriale, Giani a Vicenza, Carlo a Verona. E da Verona, nel settembre 1915, Carlo partì con il suo battaglione per costruire una strada militare nel cuore dei monti Lessini: la strada di Podestaria. Ventidue anni dopo Giani, ormai uno scrittore famoso, tornò in pellegrinaggio nei luoghi dove il fratello, morto in combattimento nel 1916, aveva soggiornato. Il racconto di quell'esperienza è qui riunito per la prima volta alle diciotto lettere che Carlo spedì a Giani da Verona e da Bosco Chiesanuova. Completano il volume un ritratto storico-letterario dei fratelli Stuparich, notizie su Podestaria e un inserto di fotografie. In questa seconda edizione sono state aggiunte alcune testimonianze, ritrovate in archivio, sulla visita di Giani Stuparich a Bosco nel 1937.
Guerra del '15
Giani Stuparich
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2015
pagine: 195
Due mesi di trincea raccontati "di giorno in giorno, anzi d'ora in ora, da un semplice gregario". Questo è, nelle parole dell'autore, il succo di "Guerra del '15", una delle testimonianze più belle e più vere che siano state scritte sul primo conflitto mondiale. "Dal suo umile posto" Giani Stuparich, volontario triestino, intellettuale arruolatosi come un soldato qualunque tra le truppe italiane che, falciate dalle artiglierie, cercano vanamente di strappare agli austriaci le alture del Carso, ritrae la guerra in un diario "fresco e vivo di vita" che "afferra la cosa rappresentata con potenza incancellabile", come notò Gadda recensendo la prima edizione del libro (1931). "Ferma, contenuta, umana", la narrazione di Stuparich restituisce l'esperienza di un giovane laureato a Firenze e collaboratore della "Voce" che affronta l'inferno della guerra, a fianco del fratello minore Carlo, con lo spirito di servizio e di solidarietà che solo un grande ideale può suggerire. Ma questo ideale, l'Italia, rimane fuori dalla trincea, dove contano solo la coscienza di appartenere a una generazione cruciale, il senso del dovere ereditato dalla famiglia e l'attaccamento alla vita moltiplicato dalla presenza continua della morte.