Libri di Gabriele Matino
Catalogo ragionato dei disegni antichi. Fondazione Museo Miniscalchi-Erizzo
Libro: Libro in brossura
editore: Silvana
anno edizione: 2025
pagine: 328
Il volume è dedicato alla storia e all’attuale composizione della collezione di disegni antichi della Fondazione Museo Miniscalchi-Erizzo. Costituita dall’erudito veronese Ludovico Moscardo tra il 1630 circa e il 1681 per la sua celebre Wunderkammer, questa raccolta fu tra le più note e copiose del Nord Italia, vantando originariamente oltre duemila tra disegni e stampe. Nel corso del Novecento fu parzialmente dispersa e molti di questi disegni si trovano ora in prestigiosi musei e istituzioni culturali del mondo. L’attuale raccolta è costituita da centosessantotto fogli e comprende disegni di Giovanni Maria Falconetto, Jacopo Bassano, Paolo Farinati, Jacopo Palma il Giovane, Paolo Fiammingo, Alessandro e Vincenzo Maganza e molti altri artisti, non solo di scuola veneta. Per la prima volta sono qui pubblicate le schede storico-critiche dell’intera collezione, risultato di ricerche condotte da un team internazionale di specialisti, tutte corredate da immagini fotografiche a colori; sono presenti inoltre sei saggi di approfondimento dedicati alla formazione, all’implementazione e alle vicende storiche della raccolta, inclusa la sua parziale dispersione, in parte chiarite a seguito del ritrovamento di inediti documenti d’archivio.
Vittore Carpaccio. Contesto, iconografia, fortuna
Libro: Libro in brossura
editore: Lineadacqua
anno edizione: 2025
pagine: 368
Il testo è il quinto volume della collana riservata agli Atti dei convegni, apparsa nel 2016 con una nuova veste grafica. Gli altri titoli della raccolta sono: Paolo Veronese. Giornate di studio; La giovinezza di Tintoretto; Andrea Schiavone. Pittura, incisione, disegno nella Venezia del Cinquecento e Giovanni Bellini “... il migliore nella pittura”. All’interno del volume sono inseriti gli interventi di Emil Hilje, Irene Brooke, Rosella Lauber, Francesco Trentini, Gianmario Guidarelli e Gabriele Matino, Stefan Neuner, Piermario Vescovo, Sara Menato, Gianluca Poldi, Brigit Blass-Simmen, Carla Zaccheo e Francesca Capanna, Giulio Manieri Elia e Caterina Barnaba, Valentina Piovan e Stefania Randazzo, Lena Bühl, Antoaneta Ferres, Christine Follmann, Hanna Gräbeldinger e Annette Kollmann, Nora Gietz, Alessandro Del Puppo, Rosella Mamoli Zorzi, Mauro Lucco, Andrea Bellieni e Augusto Gentili.
Vittorio Matino. Divampa colore. Catalogo della mostra (Lecce, 15 giugno-06 ottobre 2024). Ediz. italiana, inglese e francese
Libro: Libro in brossura
editore: Dario Cimorelli Editore
anno edizione: 2024
pagine: 144
Il volume accompagna la mostra Divampa colore di Vittorio Matino (Tirana, 1943-Nizza, 2022), sesto appuntamento espositivo del Museo d’arte moderna e contemporanea Biscozzi Rimbaud. Vittorio Matino è stato un pittore attivo nella scena artistica italiana dall’inizio degli anni sessanta che, da una pittura espressionista a tema sociale, passerà progressivamente all’Astrattismo, impegnandosi nella difesa di questa corrente artistica molto marginalizzata dalla critica italiana e facendo del colore, interpretato come pura energia luminosa, l’elemento centrale della sua poetica.
La chiesa e la parrocchia di San Polo. Spazio religioso e spazio pubblico
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2021
pagine: 422
Per tradizione, la chiesa di San Polo fu fondata nell'837 dal doge Pietro Tradonico e dal figlio Giovanni. L'area che nacque attorno alla chiesa e al suo campo seppe attirare una popolazione variegata ma caratterizzata da un elevato numero di patrizi che giocarono quindi un ruolo sostanziale nella definizione della chiesa e degli spazi limitrofi. Luogo di raccolta della sua comunità, nel corso dei secoli la chiesa di San Polo fu oggetto di donazioni, commissarie e committenze artistiche che si spinsero ben oltre la caduta della Repubblica e che concorsero alla trasformazione, ridefinizione e rinnovamento sia degli spazi interni dell'edificio che del suo aspetto esterno. È alla luce dei segni lasciati nei secoli dai parrocchiani e dal clero che questo volume intende esplorare il contesto socio-culturale, religioso e devozionale nel quale fu fondata e si trovò per secoli la chiesa di San Polo: dalla rilevanza urbana del campo quale centro ludico-aggregativo (cacce dei tori e spettacoli teatrali), commerciale (mercati e fiere) e religioso (processioni), fino alla centralità della chiesa quale perno della devozione confraternale (scuole del Santissimo Sacramento e di San Paolo), del culto della croce (Oratorio della Croce) e di quello lauretano.
Carpaccio a Venezia. Itinerari
Gabriele Matino
Libro
editore: Marsilio
anno edizione: 2020
pagine: 160
«Non c'è nulla qui come Carpaccio!» È con queste parole che nel 1869 John Ruskin scriveva da Venezia a Edward Burne-Jones per descrivere l'entusiasmante scoperta delle opere di Vittore Carpaccio. Oggi come allora, il lettore di questo itinerario potrà sorprendersi nello scoprire, o riscoprire, Carpaccio, la sua arte e la sua città. Nato e vissuto a Venezia, nel Cinquecento i dipinti di Carpaccio erano sparsi in tutta la laguna, dalle aree più periferiche fino al cuore della Repubblica. Fu proprio Venezia - crocevia, tra Oriente e Occidente, di merci, popoli e culture - a plasmare l'immaginario artistico di Carpaccio facendone uno dei massimi pittori del Rinascimento italiano, l'unico in grado di fondere in un'unica visione Venezia e il mito di Venezia. Carpaccio a Venezia: itinerari offre una panoramica di tutte le sue opere conservate in città, qui discusse per la prima volta alla luce dei recenti interventi di restauro e degli studi più aggiornati sul pittore. Sia che il lettore voglia inoltrarsi tra le calli e i campi di Venezia, oppure che preferisca rimanere seduto sulla propria poltrona, il volume permette di scoprire le opere di Carpaccio nelle loro collocazioni originali, come la Scuola Dalmata dei Santi Giorgio e Trifone, e nei grandi musei veneziani, quali il Palazzo Ducale, il Museo Correr, le Gallerie dell'Accademia e molti altri.
Carpaccio in Venice. A guide
Gabriele Matino
Libro: Copertina rigida
editore: Marsilio
anno edizione: 2020
pagine: 160
«Non c'è nulla qui come Carpaccio!» È con queste parole che nel 1869 John Ruskin scriveva da Venezia a Edward Burne-Jones per descrivere l'entusiasmante scoperta delle opere di Vittore Carpaccio. Oggi come allora, il lettore di questo itinerario potrà sorprendersi nello scoprire, o riscoprire, Carpaccio, la sua arte e la sua città. Nato e vissuto a Venezia, nel Cinquecento i dipinti di Carpaccio erano sparsi in tutta la laguna, dalle aree più periferiche fino al cuore della Repubblica. Fu proprio Venezia - crocevia, tra Oriente e Occidente, di merci, popoli e culture - a plasmare l'immaginario artistico di Carpaccio facendone uno dei massimi pittori del Rinascimento italiano, l'unico in grado di fondere in un'unica visione Venezia e il mito di Venezia. Carpaccio a Venezia: itinerari offre una panoramica di tutte le sue opere conservate in città, qui discusse per la prima volta alla luce dei recenti interventi di restauro e degli studi più aggiornati sul pittore. Sia che il lettore voglia inoltrarsi tra le calli e i campi di Venezia, oppure che preferisca rimanere seduto sulla propria poltrona, il volume permette di scoprire le opere di Carpaccio nelle loro collocazioni originali, come la Scuola Dalmata dei Santi Giorgio e Trifone, e nei grandi musei veneziani, quali il Palazzo Ducale, il Museo Correr, le Gallerie dell'Accademia e molti altri.
«Ebbi fame e mi deste da mangiare». Luoghi, principi e funzioni della «charitas» veneziana 1206-1806
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Cosimo Panini
anno edizione: 2018
pagine: 210
Nella Venezia della prima età moderna la carità non era solo un'importante virtù cristiana: l'elargizione di cibo e altri beni ai bisognosi era un importante strumento di controllo dell'ordine sociale esistente. Istituzioni caritatevoli come le Scuole Grandi avevano al centro delle proprie attività il sostegno ai propri confratelli bisognosi, e la povertà era così diffusa che non era infrequente che anche i nobili si trovassero nella condizione di dovere dipendere dalla benevolenza dei più abbienti per sopravvivere. Un'attività così estesa e centrale nella vita cittadina ha lasciato numerose testimonianze non solo nei documenti ufficiali ma anche nei grandi cicli pittorici prodotti in quegli anni, consentendo così agli studiosi di ricostruirne le dinamiche nel dettaglio. Questo volume, nato da un convegno tenuto alla Scuola Grande di San Marco a Venezia, affronta il tema della carità a Venezia con un approccio multidisciplinare, che incrocia la storia dell'arte, la ricerca storico-sociale e storico-economica, per restituire attraverso i secoli lo spaccato di una società, della propria ideologia e della propria auto-rappresentazione.