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Libri di Gian Carlo Caselli

La CIA a lezione dalle Brigate Rosse. Il sequestro Abu Omar, le Brigate Rosse e lo strano caso del colonnello Luciano Seno

La CIA a lezione dalle Brigate Rosse. Il sequestro Abu Omar, le Brigate Rosse e lo strano caso del colonnello Luciano Seno

Gianremo Armeni

Libro: Libro in brossura

editore: Armando Editore

anno edizione: 2025

pagine: 260

La vicenda del sequestro Abu Omar trova in quest’opera la sua integrale ricostruzione. Gli aspetti inediti sono numerosissimi, compresa un’intervista esclusiva all’ex capo del controspionaggio, Marco Mancini. Nelle maglie dell’inchiesta della procura di Milano finì anche Luciano Seno, alto dirigente del servizio segreto militare, artefice dell’arresto dei capi storici delle Brigate Rosse, Curcio e Franceschini. Nella seconda parte del libro, si procede al racconto della sanguinaria stagione brigatista, con un capitolo esclusivo sulle smisurate fake news proliferate negli anni sul caso Moro. Prefazione di Gian Carlo Caselli.
16,00

Di sana e robusta Costituzione. Intervista di Carlo Alberto dalla Chiesa

Di sana e robusta Costituzione. Intervista di Carlo Alberto dalla Chiesa

Oscar L. Scalfaro, Gian Carlo Caselli

Libro: Copertina morbida

editore: ADD Editore

anno edizione: 2010

pagine: 192

Piero Calamandrei diceva che per cercare i luoghi in cui è nata la Costituzione bisogna andare sulle montagne in cui caddero i partigiani, nelle carceri in cui furono imprigionati e nei campi dove furono impiccati: ovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità di un popolo, lì devono andare i giovani perché lì è nata la nostra Costituzione. Parole forti, che mai come oggi suonano sconosciute proprio a quei giovani che della vita democratica sono linfa vitale e che invece vivono sempre più lontani da quei luoghi del pensiero e dell'azione che i costituenti trasformarono in un grandioso inno alla convivenza civile e alla vita democratica. La Costituzione è la legge fondamentale e fondativa dello Stato italiano. In vigore dal 1° gennaio 1948 la Costituzione non è un atto politico e non è lo strumento di una parte contro l'altra, ma un terreno di confronto pensato e strutturato per adeguarsi alle trasformazioni del paese. Oscar Luigi Scàlfaro e Gian Carlo Caselli si confrontano sull'attualità della carta costituzionale, sul suo stato di salute e sulla necessità di una rivalutazione e di una vera presa di coscienza del suo ruolo centrale nella vita democratica dell'Italia. Completa il libro la pubblicazione integrale della Costituzione della Repubblica Italiana.
14,00

A un cittadino che non crede nella giustizia

A un cittadino che non crede nella giustizia

Gian Carlo Caselli, Livio Pepino

Libro: Copertina morbida

editore: Laterza

anno edizione: 2008

pagine: 113

"La giustizia resta un malato grave, le cui condizioni, in mancanza di cure appropriate, si aggravano con il passar del tempo. Eppure è sempre più evidente che senza giustizia deperisce la qualità della convivenza civile. Per questo non vogliamo concederci il lusso della rassegnazione e del silenzio e continuiamo a ragionare, cercando di mettere le nostre esperienze professionali e l'analisi da esse suggerite a disposizione di chi vuole un rinnovamento profondo della giustizia (che - ne siamo convinti - è un malato curabile, a condizione che lo si voglia davvero curare ...)." (Gian Carlo Caselli).
8,00

Socialisti e terroristi 1978-1982. La lotta armata e il PSI: indagini e testimoni

Socialisti e terroristi 1978-1982. La lotta armata e il PSI: indagini e testimoni

Chiara Zampieri

Libro: Libro in brossura

editore: L'Ornitorinco

anno edizione: 2013

pagine: 232

“Il terrorismo di sinistra non è un fenomeno esclusivamente italiano. Alla fine degli anni Sessanta gruppi simili alle Brigate rosse (Br) e Prima linea (Pl) compaiono in altre democrazie industriali... Caratteristica esclusiva del nostro Paese, per altro, è l’aver dovuto registrare un terrorismo di sinistra che ha raggiunto capacità offensive di entità decisamente maggiore rispetto ad ogni altra situazione e assai più persistenti nel tempo (le “prime” Br durano per circa 15 anni); per di più con tendenza alla riemersione ciclica, quasi che la violenza terroristica sia un fiume carsico che non cessa mai di scorrere, neppure quando la storia sembra chiusa. Ben si comprende, allora, perché la letteratura sul terrorismo italiano di sinistra (dopo i primi anni di silenzio imbarazzato o negligente) vada sempre più arricchendosi, con saggi o lavori documentari-giornalistici nei quali la riflessione etico-politica si intreccia con la ricostruzione delle vicende legate alle principali organizzazioni clandestine. Questa ricerca di Chiara Zampieri arricchisce la bibliografia in materia, affrontando il tema dei rapporti intercorsi fra alcuni esponenti del Psi ed i movimenti della sinistra extraparlamentare nell’arco cronologico compreso fra il 1978 ed il 1982”. (dalla Prefazione di Gian Carlo Caselli). Postfazione di Carlo Fumian.
15,00

Stato-mafia: la guerra dei trent'anni

Stato-mafia: la guerra dei trent'anni

Heiner Koenig, Stefano Baudino

Libro: Libro in brossura

editore: PaperFIRST

anno edizione: 2025

pagine: 304

Un viaggio avvincente nei meandri oscuri della lotta contro la mafia, dove Stato e potere occulto si scontrano e si intrecciano ciclicamente. Attraverso l'analisi dei passaggi più cruciali della storia recente del nostro Paese – dalle bombe degli anni Novanta fino al processo “Trattativa”, passando per l'opera coraggiosa del giudice Gian Carlo Caselli in Sicilia – il libro ricostruisce la difficile battaglia per la giustizia antimafia, segnata dalle morti di Falcone e Borsellino, dai depistaggi istituzionali, dai retroscena di una Procura di Palermo bersagliata da attacchi politici e fake news. Con uno sguardo tagliente sull'attualità, l'opera indaga i punti di non ritorno dell'azione della nuova Commissione Antimafia, propensa a far calare una coltre di silenzio su quanto la magistratura è faticosamente arrivata ad accertare sulla “zona grigia”.
18,00

Vent'anni contro. Dall'eredità di Falcone e Borsellino alla trattativa

Vent'anni contro. Dall'eredità di Falcone e Borsellino alla trattativa

Gian Carlo Caselli, Antonio Ingroia

Libro: Copertina morbida

editore: Laterza

anno edizione: 2013

pagine: 266

"È tutto finito; non c'è più niente da fare": le parole di Antonino Caponnetto dopo l'assassinio di Paolo Borsellino e della sua scorta rappresentano la disperazione di un'intera nazione. Vent'anni dopo le stragi di Capaci e via D'Amelio, la mafia però non ha vinto. Nonostante che molti misteri siano ancora irrisolti e molti retroscena siano oscuri. Nonostante gli attacchi ripetuti alla magistratura, le polemiche violente, i rapporti ambigui tra politica e criminalità, i silenzi della società civile, la disillusione. In queste pagine troviamo le inchieste e i processi più clamorosi, gli imputati eccellenti e le pedine, le storie dei pentiti, il racconto di come il nostro paese sia stato invaso di capitali che hanno radici mafiose. Una mafia che in questi anni ha cambiato pelle, ha ucciso sempre meno e riciclato sempre di più. Che si è mossa senza rumore.
16,00

Nient'altro che la verità. La mia vita per la giustizia, fra misteri, calunnie e impunità

Nient'altro che la verità. La mia vita per la giustizia, fra misteri, calunnie e impunità

Gian Carlo Caselli, Mario Lancisi

Libro: Libro rilegato

editore: Piemme

anno edizione: 2015

pagine: 264

A Palermo abitava in un bunker. Una vita sotto scorta fin dal 1974, quando da protagonista della lotta al terrorismo rosso si trovò sotto il peso di preoccupanti minacce. Una moglie coraggiosa e due figli costretti fin da piccoli a crescere in compagnia di uomini in armi. Almeno quattro i tentativi di attentato subiti e sventati per un soffio. Gian Carlo Caselli, il magistrato più scomodo d'Italia, rievoca le tappe fondamentali, i valori, gli amici e i nemici che hanno segnato la sua avventura umana e professionale. Non è fiction. È la storia vera di un "uomo di legge" che ha dedicato la propria vita alla giustizia, pur consapevole dei limiti delle norme. Una storia raccontata per la prima volta senza reticenze, senza tralasciare i dettagli più inquietanti: misteri, calunnie, colpi bassi, depistaggi. Il viaggio nei ricordi diventa occasione per una riflessione sferzante sull'attualità del nostro Paese, sugli intrecci fra mafia, economia e politica, con particolari inediti sulle recenti scottanti inchieste svolte sulla 'ndrangheta nel Nord d'Italia. Un viaggio che non dimentica le radici familiari e culturali, la fede religiosa e la laicità sempre coltivate, insieme a quella passione per il senso ultimo della legge: la difesa del debole, affinché chi è diseguale possa sempre crescere in eguaglianza rispetto agli altri.
18,00

L'identità. Diritti fondamentali fra Corti europee e Pubblica amministrazione

L'identità. Diritti fondamentali fra Corti europee e Pubblica amministrazione

Marcello M. Fracanzani

Libro: Libro in brossura

editore: Il Mulino

anno edizione: 2017

pagine: 179

"Uno strano progetto di legge si aggira per l'Europa. Un progetto che vuole trasformare ogni cosa in beni negoziabili, ogni diritto in una banconota. Passando per il licenziamento di due milioni di dipendenti pubblici, l'eliminazione del catasto, lo svuotamento di competenze degli uffici. Niente di nuovo, si potrebbe dire cinicamente. Se non fosse che tutto questo oggi avviene con la benedizione della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, dedita alla resezione chirurgica della categoria stessa dei diritti indisponibili, dei diritti in genere, per renderli monetizzabili, concorrenziali e liberamente circolanti, sotto la giustificazione di aumentare la libertà individuale". Lo afferma Giancarlo Caselli nell'introduzione a questo libro, avvertendo che in tutto questo mercato rischiamo di smarrire il senso dell'importanza dei diritti fondamentali. Pensato come barriera al facile populismo del dopo Brexit; nutrito dal confronto e dal dialogo con giuristi, economisti, storici, filosofi, rappresentanti delle forze dell'ordine e giornalisti, il libro di Fracanzani ci propone una serie di coppie concettuali apparentemente antitetiche. Dal loro confronto si dissolvono gli apparenti diritti fondamentali ed emergono importanti temi su cui riflettere se si vuole recuperare la vera anima del progetto Europa.
18,00

Le due guerre. Perché l'Italia ha sconfitto il terrorismo e non la mafia

Le due guerre. Perché l'Italia ha sconfitto il terrorismo e non la mafia

Gian Carlo Caselli

Libro: Copertina morbida

editore: Melampo

anno edizione: 2017

pagine: 211

Dalla Torino degli anni Settanta alla Palermo dei Novanta, trentacinque anni di storia italiana attraverso lo sguardo di un protagonista della lotta contro il terrorismo di sinistra e contro la mafia. Due guerre in difesa della democrazia, una vinta (quella contro il terrorismo), una in sospeso (quella contro la mafia). Dal processo ai capi storici delle Brigate rosse al pentimento di Patrizio Peci, dalle stragi di Capaci e via D'Amelio all'arresto di Totò Riina e di decine di altri latitanti, passando per il caso Cossiga/Donat-Cattin e il processo a Giulio Andreotti. In mezzo, il ricordo di tanti, troppi amici che, in questa storia aspra di rischi e di eroismi, combattendo hanno perso la vita.
8,90

Frodi agroalimentari: profili giuridici e prospettive di tutela

Frodi agroalimentari: profili giuridici e prospettive di tutela

Libro: Libro in brossura

editore: Giuffrè

anno edizione: 2018

pagine: XVI-232

21,00

Il grande Torino. Storia di una squadra leggendaria

Il grande Torino. Storia di una squadra leggendaria

Franco Ossola, Matteo Matteucci

Libro: Libro in brossura

editore: Minerva Edizioni (Bologna)

anno edizione: 2019

pagine: 192

Il 4 maggio 1949 – settant’anni or sono – l’aereo che trasportava i calciatori del Grande Torino si schiantava sul contrafforte collinare di Superga, nei pressi della città, ai piedi della Basilica dello Juvarra. Trentuno le vittime, fra cui 18 giocatori, tutti nazionali. Una perdita gravissima per il Club granata e per il calcio italiano, costretto a ricominciare da capo per la ricostruzione di una squadra nazionale all’altezza del suo passato prestigio. L’eco della tragedia investì l’intera penisola in tutta la sua drammaticità, perché in quegli anni tutta Italia tifava per il Torino. Costruita con paziente sagacia dal presidente Ferruccio Novo, la squadra, imbattibile eppure umanamente simpatica a tutti, diventò nel volgere di pochi anni il simbolo di una nazione intera, determinata alla fine di poter risollevare la testa dopo le brutture di una guerra terribile che l’aveva piagata nel corpo e nel morale. Assistere alle partite dei campioni granata, guidati dal capitano Valentino Mazzola, era una festa per tutti, anche per quelle tifoserie che avrebbero pagato di tasca propria per vedere la propria squadra sconfiggere il dirompente Torino, pur consapevoli dell’impossibilità dell’impresa. Con i granata in campo si tornò a sorridere, a fare della domenica un giorno di svago e di allegria. Lo spettacolo di gioco offerto dalla squadra a un tratto divenne a tal punto affascinante, magnetico da far dire a qualcuno che anche nel calcio si nascondeva dell’arte. A Torino, la città che continuità godeva delle loro imprese, i giocatori del Torino furono fortemente amati anche in virtù della loro imbarazzante semplicità che li faceva uomini come tutti gli altri, partecipi attivi della quotidiana vita cittadina, e non ectoplasmi capaci di materializzarsi soltanto sul campo della domenica. E chi lascia una così profonda eredità di affetti non muore mai. Ed è ciò che è accaduto al Grande Torino che non è mai morto, continuamente rivitalizzato dalla memoria e dall’amore di chi lo vide giocare e di chi, venuto dopo, ne ha conosciuto la grandezza. Il libro vuole ricordare tutto questo, l’avventura sportiva e persino intima di un gruppo di atleti capaci di non stancarsi di vincere senza con questo ritenersi imbattibili. Lo scopo è quello di suscitare emozioni attraverso la magia del disegno e della parola. Un omaggio ai Campionissimi a 70 anni dal loro addio alla vita.
19,00

L'armadio della vergogna

L'armadio della vergogna

Franco Giustolisi

Libro: Libro in brossura

editore: Nutrimenti

anno edizione: 2019

pagine: 400

A quindici anni dall'uscita in libreria, torna in una nuova edizione il libro che ha riportato l'attenzione sui delitti efferati compiuti dai nazifascisti contro civili inermi — spesso donne, anziani, bambini — nell'Italia occupata dopo l'8 settembre. Fra il 1943 e il 1945 decine di migliaia di persone furono vittime di 2273 stragi brutali compiute da nazisti e repubblichini lungo tutto il territorio del nostro paese. Un elenco tragico e infinito che comprende nomi ormai noti e tanti altri completamente sconosciuti: Stazzema, Marzabotto, Fivizzano, Conca della Campania, Barletta, Fossoli, Matera, Capistrello e cento altri comuni. Nei mesi successivi alla Liberazione, molti dei colpevoli furono individuati e su di loro furono aperti procedimenti penali. Ma nel 1947 una mano ignota mise tutto a tacere, e i fascicoli con i nomi dei responsabili di quelle stragi finirono sepolti dentro un armadio custodito in un palazzo di via degli Acquasparta, a Roma, sede della Procura generale militare. Non ci furono istruttorie, non ci furono processi. Tutto fu avvolto nel silenzio. Grazie a quell'armadio gli assassini hanno goduto di oltre mezzo secolo di impunità. Grazie a quell'armadio è stata consumata l'ingiustizia più grande nei confronti del popolo italiano. Prefazioni di Gian Carlo Caselli e Giovanni Maria Flick.
17,00

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