Libri di Heinrich Mann
L'odio. Come il nazismo ha degradato l'intelligenza
Heinrich Mann
Libro: Libro in brossura
editore: L'orma
anno edizione: 2024
pagine: 208
«Previdi in anticipo quel che sarebbe accaduto in Germania: me la fecero pagare come se l’avessi causato io.» Così Heinrich Mann commentava l’accoglienza che negli anni aveva ricevuto «L’odio», implacabile analisi dei metodi con cui il nazismo si era impadronito del potere. Scritto e pubblicato nel 1933, questo eccezionale documento coglie la Storia in flagrante alternando la profetica lucidità della riflessione ai fulminanti ritratti dei più scellerati protagonisti di quegli anni: Hitler, Göring, Goebbels e molti altri. Vibrante denuncia di ogni svalutazione della conoscenza e appassionata difesa della ragione contro le menzogne alla base del nazionalismo, «L’odio» è qui presentato per la prima volta in Italia in edizione integrale.
L'angelo azzurro
Heinrich Mann
Libro: Libro in brossura
editore: Passigli
anno edizione: 2023
pagine: 208
“L’Angelo Azzurro” è il nome del locale di varietà dove si esibisce una licenziosa ballerina di cui si innamora follemente un anziano professore di liceo, odioso e dispotico, strenuo difensore dell’ordine borghese. Il professore trasforma Rosa Fröhlich, la ballerina, in una creatura quasi ultraterrena, in cerca di riscatto, come del resto lui stesso, deriso e disprezzato dai suoi alunni, che hanno persino storpiato il suo nome, Raat, facendolo diventare Unrat, vale a dire “pattume”, “immondizia”. Il romanzo è la storia della sua perdizione, e insieme uno splendido, impietoso affresco della Germania guglielmina, con la sua ipocrisia, la sua morale doppia e contraddittoria, avviata da lì a pochi anni alla catastrofe della Prima guerra mondiale. Due anni dopo il grande successo della trasposizione cinematografica che ne fece Josef von Sternberg (1930), la nuova edizione del romanzo assunse lo stesso titolo del film: non più “Il professor Unrat o la fine di un tiranno”, ma “L’Angelo Azzurro”, nel segno dell’indimenticabile Marlene Dietrich nella parte della ballerina.
Giochi d'amore. Otto novelle (1902-1912)
Heinrich Mann
Libro: Libro in brossura
editore: Robin Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 296
Se è indubbio e duraturo il successo di Heinrich Mann come romanziere, la sua produzione come novellista è stata spesso sottovalutata e considerata una mera fase preparatoria, propedeutica alla stesura delle opere di maggior respiro. Questa funzione di “laboratorio”, di “palestra” non può essere negata, ma è altrettanto vero che è proprio nelle novelle che il lucido sperimentalismo manniano produce alcuni tra i suoi risultati migliori. Lo stile è asciutto e la struttura dei racconti è sostanzialmente teatrale, se non addirittura cinematografica; tanto che lo stesso Autore, in una lettera a René Schickele del 24 ottobre 1908, ammette esplicitamente di non essere capace di scrivere trecento pagine senza suddividerne duecento in scene e dialoghi. Qui presentiamo otto novelle scritte in un decennio (1902-1912) antecedente lo scoppio della Prima Guerra Mondiale. In esse si riconosce un filo conduttore che le accomuna, quello dell’amore inteso come gioco, osservatorio privilegiato per analizzare i comportamenti umani. Tale gioco, agito teatralmente o autenticamente sofferto oppure ancora interpretato con un amaro, grottesco sense of humor, svela la sostanza delle relazioni tra le persone e del loro sempre difficile rapporto con la società, con gli ideali, con la vita in senso lato.
Il tiranno
Heinrich Mann
Libro: Copertina morbida
editore: Via del Vento
anno edizione: 2018
pagine: 43
Due racconti inediti in Italia di Heinrich Mann, fratello del più celebre Thomas e autore del romanzo «Il professor Unrat», noto come «L'angelo azzurro», dall'adattamento cinematografico.
Il suddito
Heinrich Mann
Libro: Copertina morbida
editore: UTET
anno edizione: 2014
pagine: 530
Un romanzo profetico (il nazismo è lì, in trasparenza) che delinea con crudo e grottesco sarcasmo il ritratto del perfetto suddito tedesco. Il protagonista, Diederich Essling, viene seguito a partire dall'infanzia segnata dalle prussiane frustate del padre fino al trionfo politico e sociale. Tutte le tappe della sua "maturazione" sono delineate e scandite con ritmica ferocia: la vita dissipata e gaglioffa delle associazioni studentesche con annessi duelli, tragiche bevute, vergognosi amorazzi, quella militare (che in sostanza ne è il doppione), l'assunzione di responsabilità nell'azienda paterna (condita di tante piccole e meno piccole malversazioni) e in famiglia (dove si atteggia a capofamiglia retto e irreprensibile)... Un capitolo a parte sono le sue vicende sentimentali, sempre dettate oltre che da una sordida sensualità, da una smania di "crescita" sociale. E poi, sopra tutto: la politica, nella quale si butta con goffaggine stolida ma vincente... Fantastica la conclusione quando, ottenuto il ruolo di conferenziere ufficiale nell'inaugurazione del monumento a Guglielmo II da lui fortemente voluto, la cerimonia viene rovinata da una tremenda tempesta. Tempesta che prefigura la devastante incipiente guerra. Perché, giova ricordarlo, il libro è stato scritto nel 1914 (ma pubblicato solo nel 1918, dopo molte esitazioni dell'editore). Prefazione di Luigi Forte.
Il professor Unrat (L'angelo azzurro)
Heinrich Mann
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori
anno edizione: 2014
pagine: 265
Celebre romanzo di Heinrich Mann che il film "L'Angelo Azzurro" con Marlene Dietrich ha reso leggendario, "Il professor Unrat" narra la crudele parabola esistenziale di un attempato insegnante che si innamora alla follia, e fino all'abiezione e alla perdizione, della sciantosa di un cabaret e, in feroce competizione con tre suoi allievi, riesce a ingraziarsela e perfino a sposarla. Enorme è lo scandalo che il dissoluto professore provoca in città violando le regole di decoro e rispettabilità piccolo-borghese di cui è stato per decenni l'occhiuto custode. La postfazione del presidente della Società Psico-analitica Italiana Antonino Ferro interpreta il romanzo come allegoria del rapporto tra le età della vita e le loro dolorose transizioni, e mette in luce i simboli e i sintomi nascosti della disperazione di un uomo che si oppone selvaggiamente alla vecchiaia e alla morte; ma riflette anche sulla universalità dei meccanismi difensivi che mettiamo in atto quando siamo costretti ad affrontare la sofferenza che scaturisce dalla solitudine, dalla paura e dal venir meno di ogni idea di futuro.
L'angelo azzurro
Heinrich Mann
Libro: Libro in brossura
editore: Newton Compton Editori
anno edizione: 2009
pagine: 190
Questo romanzo, insieme all'omonimo film del 1930 di Joseph von Sternberg, è diventato motivo di culto per più di una generazione. Il tirannico Raat, professore di un liceo tedesco, strenuo difensore dell'ordine costituito e delle sue ferree leggi, si scopre suddito della passione e si rovina per amore di una canzonettista incontrata in un locale infimo, "L'angelo azzurro", nome ormai indissolubilmente legato alla celeberrima interpretazione cinematografica di Marlene Dietrich. Gradualmente il professore si distacca dai valori borghesi e inscena una sorta di rivolta anarchica contro le convenzioni che dominano l'ambiente della piccola città di provincia teatro della vicenda. Nella rappresentazione di questa ribellione penosa ed esasperata sta la maestria di Mann, come anche la ragione della imperitura fortuna del romanzo. A una lettura più attenta, inoltre, "L'angelo azzurro" rivela tutte le caratteristiche di una critica politico-sociale impietosa della decadence borghese, impersonata dal rigido e rispettabile, via via sempre più grottesco, lascivo e disperato, professore di liceo.
La montagna del disincanto. Lettere 1900-1949
Thomas Mann, Heinrich Mann
Libro
editore: Archinto
anno edizione: 1999
pagine: 230
Lo scambio epistolare tra i due fratelli Mann, testimonianza del legame fra la più singolare e illustre coppia di fratelli scrittori dell'età moderna, è uno strumento fondamentale per approfondire e analizzare il complesso rapporto che ha legato Thomas a Heinrich. Uniti dalla vocazione di scrittori, i Mann saranno sempre divisi dal diverso orientamento politico, di cui le lettere rispecchiano le varie fasi. Il conservatorismo apolitico di Thomas da una parte, l'evoluzione in senso democratico di Heinrich dall'altra, si fronteggiano negli anni 1914-18. Gli avvenimenti storici successivi faranno riavvicinare e convergere le loro strade, nella lotta contro il comune nemico.