Libri di Iacopo Benevieri
Il massacro del Circeo. 29-30 settembre 1975
Iacopo Benevieri, Ilaria Amenta, Laura Ballestrazzi, Lorenzo Desirò, Luca Marchetti, Paolo Mattera, Laura Moudarres, Mario Scagnetti
Libro: Libro in brossura
editore: Tab edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 180
Esterno giorno, promontorio del Circeo. Una 127 bianca si ferma davanti al cancello di una villa. A bordo ci sono Rosaria Lopez e Donatella Colasanti, due adolescenti affamate di vita e di nuove esperienze. Non sanno ancora che i ragazzi gentili e ben vestiti sui sedili anteriori le hanno invitate a una festa che non si svolgerà mai, con l'intenzione di rapirle, seviziarle e ucciderle senza pietà. Inizia così, con un cancello nero che si richiude alle loro spalle, una vicenda che ha inciso una ferita nella società italiana e una cicatrice nel linguaggio, nel diritto e nell'immaginario collettivo. Ma quali fattori hanno portato al massacro del Circeo? In quale contesto sono maturati i profili dei carnefici? Chi erano Rosaria e Donatella prima di varcare quel cancello? Questo saggio corale, come una serie tv, racconta in sei episodi i retroscena e gli snodi cruciali di un delitto che, dopo cinquant'anni, continua a essere tragicamente attuale.
Parola (in) difesa. Scrivere e parlare nella professione forense: tecniche e suggerimenti pratici
Iacopo Benevieri
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli-Linea Professionale
anno edizione: 2024
pagine: 184
Gli avvocati devono saper usare le parole. Oggi questa è un’esigenza impellente: il processo “telematico” richiede concisione e leggibilità degli atti difensivi e anche nell’aula di udienza si esigono interventi brevi e chiari. La Riforma “Cartabia” e il Decreto del Ministero della Giustizia (n. 110/23) sui criteri di redazione degli atti rendono questa necessità un’urgenza. Dunque, cosa fare per scrivere in modo chiaro e sintetico? Cosa fare per comunicare in aula in modo persuasivo? Spesso è sufficiente usare un lessico diverso e migliorare la composizione delle frasi. Negli atti difensivi scritti è necessario anche saper costruire l’indice, scegliere i titoli dei paragrafi, occuparsi della collocazione del testo nello spazio della pagina. In aula l’intonazione della voce, l’uso di certe figure retoriche, il ricorso ai silenzi possono trasmettere meglio l’argomentazione. Questo libro propone l’analisi di alcuni atti difensivi, scritti e orali, suggerendo le tecniche linguistiche più utili per far sì che la parola “in difesa” sia più chiara, efficace, persuasiva.
Abiura. Le parole della giurisdizione tra inquisizione e garanzie
Iacopo Benevieri
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2022
pagine: 150
Il linguaggio nel processo penale è strumento di garanzie o esercizio di potere? A questa domanda tenta di rispondere il libro, confrontando il linguaggio delle sentenze dell’Inquisizione con quello di alcune sentenze penali d’oggi, evidenziandone analogie mai immaginate. Nell’Inquisizione le parole erano quelle del giudizio morale, erano strumento di dominio etico sull’individuo e sulla società. Di questo uso delle parole abbiamo ancora oggi le tracce in non poche sentenze penali, nelle quali l’etica prevale sul diritto, la morale sul fatto, lo stile soggettivistico su quello impersonale. L’analogia tra i linguaggi rileva analogie nei possibili destinatari immaginari delle parole del giudice: allora la comunità dei fedeli, oggi il popolo e i social. La questione è urgente: le parole della giurisdizione non dovrebbero essere garanzia che frena il potere anziché sua sregolata amplificazione?
Cosa indossavi? Le parole nei processi penali per violenza di genere
Iacopo Benevieri
Libro: Libro in brossura
editore: Tab edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 144
Le parole sono lo specchio della società, soprattutto quando descrivono i rapporti tra uomo e donna. Questo accade anche nelle aule di tribunale. Quali stereotipi si nascondono dietro certi termini? Quali concezioni patriarcali sono racchiuse in domande apparentemente cortesi? Il silenzio può essere strumento di dominio comunicativo? Il libro, che indaga alcuni meccanismi di potere linguistico e si rivolge a chiunque usi la parola in contesti istituzionali e professionali, evidenzia l'importanza e la necessità di un utilizzo consapevole del linguaggio, affinché le parole siano strumento di diritti.

