Libri di Jonathan Lazzini
Poesie per natali precoci
Jonathan Lazzini
Libro: Libro in brossura
editore: AttraVerso
anno edizione: 2022
pagine: 74
"Poesie per natali precoci" è una raccolta di poesie “itinerante”, sensazioni messe su carta tra Sarzana, Milano e Lugano, tra le pareti di una casa, il luogo della quotidianità e quello del lavoro. La Liguria e la campagna che arde alle sue spalle, dove ogni giorno un paese prende fuoco per abbandono. La famiglia. La rabbia di non poter fare niente per cambiare le cose. E poi Milano. Il Piccolo Teatro. L’accademia. I compagni. Il palcoscenico che ti risucchia, ti fa a brandelli e poi ti sputa. La metropoli che va avanti con o senza di te. Infine Lugano. Sogno di una notte di mezz’estate. Un mondo sospeso. Il lago che ti accende la fantasia. Il lago in cui puoi annegare di malinconia se non stai attento. Poesie per natali precoci. Quelli di ognuno di noi.
Canzoni del naufragio
Jonathan Lazzini
Libro
editore: Controluna
anno edizione: 2019
pagine: 80
Due soldi di tristezza. Un’indagine verso il non detto. Un’osservazione isterica delle mie mani che afferrano la penna e vomitano parole senza soluzione di continuità. La paura di farlo. Il sollievo di un giorno in cui non scriverò più niente.
E i cani fanno finta di niente
Jonathan Lazzini
Libro: Libro in brossura
editore: La Gru
anno edizione: 2017
pagine: 96
Disperazione. Rifiuto. Ipocrisia. Abbandono. Rinascita. Speranza. Resistenza. Ritorno. Non c’è altro. Tranne qualche bicchiere di vino, uno o due sigari. Non di più perché mi graffiano la gola.
Rutti a pancia vuota
Jonathan Lazzini
Libro
editore: Giovane Holden Edizioni
anno edizione: 2016
pagine: 72
La poesia di Jonathan Lazzini fotografa l'età della giovinezza o meglio ancora quell'età incerta e misteriosa compresa tra l'adolescenza e la prima maturità. Netta e innegabile l'influenza di Charles Bukowski soprattutto nei temi affrontati e nel dettato dei versi che portano con sé il sapore di episodi di vita sbalzati via dalla realtà come schegge, schizzi, reperti. Una poesia che nasce vive e si riversa sulle strade, i suoi versi sono il sangue, le ferite, il sudore, il dolore, l'amore, la speranza troppe volte tradita della gente comune; analizza, spezzetta, sbriciola, inchioda, scarnifica la quotidianità con la lucidità di un visionario che si pone al di là del bene e del male, in modo disincantato e spietato. Versi scritti a caso per caso che sembrano poter dire qualcosa, suggerire qualche luce in fondo al tunnel, ma è soltanto un'illusione; il tunnel non ha vie d'uscita anche se al suo interno succedono comunque cose interessanti che possono valere un'occhiata veloce. Quello del Poeta è una sorta di invito a leggere senza aspettarsi intimistiche riflessioni o decadenti confessioni. Una poesia che nulla concede alla tradizione, al contrario esplode in un lessico diretto quasi dissacrante, di certo irriverente nel tentativo di sbarazzarsi del superfluo, di guardare senza falsi preconcetti oltre l'apparente banalità delle cose.
Camaleonti. Trilogia
Jonathan Lazzini
Libro: Libro in brossura
editore: Schena Editore
anno edizione: 2024
pagine: 140
«La trilogia di Jonathan Lazzini sul Novecento, mi mette davanti ad un forte confronto generazionale, il Novecento dovrebbe essere il mio secolo, eppure lui attraverso “Camaleonti” lo rende molto più vicino al suo stare nella scrittura che al mio tentativo di ripercorrere e riscrivere alcune volte testi del Novecento. Ciò che ho imparato da Testori è il coraggio di andare oltre l’ovvio, tentare di percorrere nuove strade, nuove grammatiche di scrittura. Jonathan ha questo coraggio, lo ha nella scelta della tematica, ma soprattutto lo ha nel perseguire con lucidità l’Idea di un teatro poetico, che vada oltre il rapporto uno ad uno tra lo scrittore o il poeta e il suo lettore. Pretende un’ampia sala di uditori, chiede alla poesia di esserci per il pubblico, per la collettività, per la comunione che solo una sala teatrale può dare. Mi permetto di segnalare questa trilogia, non solo per i motivi detti, ma anche perché credo che i versi di Lazzini a tratti siano di una lancinante bellezza, cosa rara per un giovane di questo nuovo secolo appena maggiorenne» (Antonio Latella)