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Libri di Julien Benda

Discorso alla nazione europea. Malafede, viltà e ingiustizia del nazionalismo e del sovranismo

Discorso alla nazione europea. Malafede, viltà e ingiustizia del nazionalismo e del sovranismo

Julien Benda

Libro: Libro in brossura

editore: goWare

anno edizione: 2018

pagine: 204

«Bisogna scegliere: o fare l’Europa, o restare eterni fanciulli... L’Europa dovrà assomigliare a quella giovane scienziata del xiii secolo che insegnava Matematica all’Università di Bologna, e si mostrava velata agli astanti per non turbarli con la sua bellezza.» Questa è una delle colorite allegorie che Julien Benda utilizza, nel 1932, per risvegliare il perduto sentimento europeo dopo l’eclissamento dell’unità cristiano-imperiale dell’Europa medievale a cui guarda con distaccata nostalgia. La tesi del pamphlet di Benda, paradossale e inattuale per il suo tempo, è che solo un’istituzione superiore come quella della nazione europea può portare al superamento del nazionalismo, degli egoismi e del particolarismo degli Stati sovrani che hanno avvelenato la vita della gente d’Europa per lunghi secoli. L’unione dei popoli europei sarà possibile solo con una rivoluzione delle coscienze, un cambio di paradigma morale e intellettuale. Torna finalmente disponibile al pubblico italiano questo piccolo, grande saggio in un momento difficile della storia del nostro continente, che ora mostra molte analogie con quello vissuto da Benda. Introduzione di Giulio Sapelli e scritti di H. de Saint-Simon, A. Thierry, J.G. Fichte, N. Bobbio, K. Polany. Con il Manifesto di Ventotene.
12,99

Properzio ovvero gli amanti di Tivoli

Properzio ovvero gli amanti di Tivoli

Julien Benda

Libro: Libro rilegato

editore: Liberilibri

anno edizione: 2008

pagine: 118

14,00

Il tradimento dei chierici. Il ruolo dell'intellettuale nella società contemporanea

Il tradimento dei chierici. Il ruolo dell'intellettuale nella società contemporanea

Julien Benda

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2012

pagine: XXVIII-239

Anche se la questione ha radici lontane, che affondano nell'"affaire" Dreyfus che negli anni a cavallo tra Otto e Novecento divise la cultura francese ed europea in due schieramenti inconciliabili, "Il tradimento dei chierici" (1927) resta uno dei testi seminali sul ruolo (e l'autonomia) degli intellettuali: un libro che mette il sale della polemica su ferite tuttora aperte. Contro la crescente barbarie delle società occidentali e il loro impoverimento culturale (la subordinazione del pensiero agli interessi del capitale), Benda difende un ruolo dell'intellettuale "custode di valori" al sevizio di universali come la ragione, la verità, la giustizia. I "traditori" contro i quali si scaglia sono gli sciovinisti, i razzisti, i fascisti di ogni gradazione. Ma anche i rappresentanti di quella corporazione intellettuale che fa politica al riparo dalla sua supposta superiorità e imparzialità, i servi di ogni regime o ideologia, anche quando mossi delle migliori intenzioni. Con la prefazione di Davide Cadeddu.
20,00

Belfagor

Belfagor

Julien Benda

Libro

editore: Flaccovio

anno edizione: 2008

pagine: 167

14,46

Discorso alla nazione europea

Discorso alla nazione europea

Julien Benda

Libro

editore: Marsilio

anno edizione: 1999

pagine: 128

Un'opera di grande attualità, pubblicata nel 1933 dal celebre autore del "Tradimento dei chierici", che rivela come il sentimento europeista, che ha attraversato tutto il nostro secolo e la sua cultura, sia legato alla necessità di liberarsi dallo spirito nazionalistico, per fare dell'Europa un luogo di superamento degli egoismi e dei particolarismi nazionali, in cui si realizzi una libera convergenza fra gli stati e la loro cultura.
10,33

Il rapporto di Uriele

Il rapporto di Uriele

Julien Benda

Libro

editore: Il Mulino

anno edizione: 1996

pagine: 152

Scritto in clandestinità durante la guerra, pubblicato in parte nel 1943 in edizione clandestina e in volume nel 1946, questo libro dà voce all'acerbo pessimismo del vecchio Benda sul mondo degli uomini. Mentre si consuma la tragedia mondiale della guerra, il quasi ottantenne Benda, antifascista ed ebreo costretto alla clandestinità nella Francia di Vichy, sfoga la sua amarezza di razionalista prigioniero di un mondo irrazionale immaginando un angelo, Uriele, che presenti a Dio un rapporto sulla razza umana e sullo stato delle cose del mondo. E' un ritratto spietato: vi si specchia, scrive la curatrice, "un'umanità di gattini ciechi ridicolmente compiaciuti di se stessi, o di bestie fameliche stupidamente feroci".
9,30

L'ordinazione

L'ordinazione

Julien Benda

Libro

editore: Sellerio Editore Palermo

anno edizione: 1990

pagine: 140

6,20

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