Libri di Julien O. de La Mettrie
L'uomo macchina seguito da «L'uomo pianta»
Julien O. de La Mettrie
Libro: Libro in brossura
editore: Eutimia
anno edizione: 2021
pagine: 104
L’uomo è una macchina e una pianta. Queste scandalose idee hanno attirato su La Mettrie odio e condanna. L’uomo è una macchina complicatissima, è la più complicata delle macchine esistenti, e solo il progressivo studio di questo meccanismo ne rivelerà i segreti. L’uomo macchina è forse l’opera più ardita ed emblematica del pensiero materialista dell’Illuminismo.
L'arte di godere. Testo francese a fronte
Julien O. de La Mettrie
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2017
pagine: 128
“Piacere, Sovrano Signore degli uomini e degli Dei, dinanzi a cui tutto scompare, anche la ragione.” La rivendicazione del piacere e del diritto alla felicità nel testo di uno tra i più eterodossi scrittori dell'Illuminismo, La Mettrie, che afferma il carattere sovversivo dell'arte di godere e lancia una sfida al moralismo benpensante e alle dottrine delle Chiese. Il testo ricostruisce le linee essenziali del pensiero edonistico e materialistico sviluppato dall'ala più radicale dell'Illuminismo. Nel passaggio dal Seicento dei «libertini eruditi» all'affermazione dell'Illuminismo si realizza lo snodo essenziale. Le arti dell'affrancamento, proprie dei libertini, si aprono a più vaste cerchie sociali, in linea teorica si estendono al "genere umano" intero. Il salto è grande e il percorso non è privo di ostacoli. La Mettrie è uno fra gli esponenti più significativi del libertinismo filosofico del Settecento, maestro di quell'"Arte di godere" che è la prima tappa di questo percorso.
L'uomo macchina
Julien O. de La Mettrie
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2015
pagine: 82
Un'unica sostanza per tutto l'universo e nessuna differenza che consenta una qualsiasi forma di trascendenza. Questo lo scenario filosofico e scientifico nel quale viene a collocarsi la descrizione dell'uomo contenuta in uno dei più fortunati e controversi testi polemici dell'illuminismo, scritto nel 1747 dal filosofo e medico Julien Offray de La Mettrie. L'intera dimensione del vivente è ricondotta a un principio materialistico unitario e può essere scientificamente descritta attraverso lo studio della struttura degli organismi. Da qui una serie di osservazioni e di esempi che illustrano il modo in cui incomincia ad articolarsi un nuovo sguardo rivolto alla vita, scrupolosamente basato sull'esperienza e al riparo da spiegazioni o tentazioni metafisiche. Da qui, anche, una messa fuori gioco della nozione di "anima" in quanto sostanza separata dal corpo e dalla materia. Di conseguenza un rilancio - assai azzardato per quell'epoca, ma non solo - di molte e decisive questioni morali.
L'arte di godere. Testi di filosofi libertini del XVIII secolo
Julien O. de La Mettrie, Denis Diderot
Libro: Libro in brossura
editore: Manifestolibri
anno edizione: 2010
pagine: 221
La rivendicazione del piacere e del diritto alla felicità nei testi di due tra i più eterodossi scrittori dell'Illuminismo, Diderot e La Mettrie, che affermano il carattere sovversivo dell'arte di godere e lanciano una sfida al moralismo benpensante e alle dottrine delle chiese. I testi raccolti nel volume ricostruiscono le linee essenziali del pensiero edonistico e materialistico sviluppato dall'ala più radicale dell'Illuminismo. Nel passaggio dal Seicento dei "libertini eruditi" all'affermazione dell'Illuminismo si realizza lo snodo essenziale. Le arti dell'affrancamento, proprie dei libertini, si aprono a più vaste cerchie sociali, in linea teorica si estendono al "genere umano" intero. Il salto è grande e il percorso non è privo di ostacoli. Diderot e La Mettrie sono gli esponenti più significativi del libertinismo filosofico del Settecento, maestri di quell'"arte di godere" che è la prima tappa di questo percorso.
La voluttà
Julien O. de La Mettrie
Libro: Libro in brossura
editore: Medusa Edizioni
anno edizione: 2007
pagine: 103
Il gusto per il gioco della seduzione, l'aspirazione a una forma di felicità mondana e sensuale, la dialettica di ragione e sentimento, che sono alcuni dei tratti che caratterizzano Io spirito filosofico del Settecento francese, si trovano concentrati in questo breve testo di La Mettrie apparso nel 1746. In quest'opera, l'apologia della voluttà diventa pretesto per un'apologia della natura stessa dell'uomo, un appassionato appello in favore della sua liberazione da ogni pregiudizio: il materialismo di La Mettrie, che nasce dalle sue esperienze di medico, rivendica per l'uomo il diritto a esprimere quelle pulsioni naturali che lo spingono irresistibilmente verso la ricerca del piacere. La Mettrie si rifiuta di identificare la virtù con il controllo e la repressione delle passioni e, anticipando di quasi due secoli certe teorie psicanalitiche, riconosce invece nel principio di piacere la pulsione primaria dell'uomo. Lo "spirito" non è allora la negazione del corpo e dei suoi impulsi, bensì soltanto la capacità da parte dell'uomo di fare un buon uso dei propri sensi e piaceri: "voluttà" è il nome con cui La Mettrie designa quest'arte raffinata. Ciò che rende La voluttà un testo particolarmente affascinante, e così tipicamente settecentesco, è la fusione in esso di argomentazioni filosofiche e di forme narrative di gusto rococò, di ardite prese di posizione anti-metafisiche e di slanci lirici.
L'arte di godere. Testi di filosofi libertini del XVIII secolo
Julien O. de La Mettrie, Denis Diderot
Libro: Copertina morbida
editore: Manifestolibri
anno edizione: 2006
pagine: 221
La definizione di "libertino" è invenzione dell'apologetica religiosa che, dall'età della Riforma in poi, ha scorto nell'atteggiamento di pensiero e nelle pratiche di costume contrari al conformismo imposto dai poteri costituiti il più pericoloso nemico da combattere. La liberazione del corpo, l'autonomia della sfera sessuale dalle restrizioni della morale comune, più tardi la rottura delle divisioni sociali e la promiscuità che l'Eros generalizzato proclamava come ideali, erano il capo d'accusa ricorrente. Dagli anonimi della fine del Seicento agli scritti di "Notre Dame des Amours" (Ninon), all'"Arte di godere" di La Mettrie, seduzione e sovversione legano insieme le diverse correnti del pensiero moderno.