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Libri di L. Frausin Guarino

Ricordi di un entomologo. Volume 1

Ricordi di un entomologo. Volume 1

Jean-Henri Fabre

Libro: Copertina morbida

editore: Adelphi

anno edizione: 2020

pagine: 679

Se si eccettuano api e formiche - che ammiriamo per la loro operosità e organizzazione, ma teniamo comunque alla larga - gli insetti, questi esseri con cui da sempre condividiamo il pianeta, restano per noi degli estranei, il più delle volte fastidiosi e ripugnanti. Eppure, per cambiare il nostro sguardo su di loro, basterebbe aprire a caso una pagina dei Ricordi di Fabre. Quest'opera, che ha aperto la strada a un nuovo modo di intendere lo studio del mondo animale (sino allora relegato dietro le quinte di un museo di storia naturale), è attraversata da una felicità narrativa difficilmente eguagliabile in una trattazione scientifica, e ancora oggi resta uno di quei rari libri che riescono a trasmettere a qualsiasi lettore la passione verso l'oggetto di cui parlano. Perché Fabre era prima di tutto uno scrittore, e nella sua prosa ogni esemplare delle infinite specie da lui osservate - descritto con millimetrica precisione nel corpo e nell'agire - può trasformarsi nel protagonista di un racconto di avventura, a tratti esilarante, che non svela il suo disegno sino alla fine. «Interrogare l'insetto», investigando le ragioni apparentemente insondabili del suo comportamento, è stata la missione della vita di Fabre. E sempre, al cuore di una visione del mondo che ben poco concede al caso (le teorie di Darwin non lo turbarono, mentre Darwin dichiarò la sua ammirazione per lui), rimane l'istinto: questo dono «perfetto fin dall'origine», che detta la misura delle cose. Prefazione di Gerald Durrell.
38,00

I fantasmi del cappellaio

I fantasmi del cappellaio

Georges Simenon

Libro: Copertina morbida

editore: Adelphi

anno edizione: 2012

pagine: 238

«Non so se I fantasmi del cappellaio sia il più bel romanzo di Simenon, perché ogni volta che leggo o rileggo una delle sue opere, mi pare sempre la più bella, la più misteriosa, la più drammatica. Ripubblicato dopo quasi cinquant'anni, colpisce al cuore per l'incomparabile capacità di comunicare l'oscuro precipitare dei suoi personaggi dentro la propria perdizione e disperazione». (Natalia Aspesi)
12,00

Considerazioni sugli occhiali

Considerazioni sugli occhiali

Georges Perec

Libro

editore: Henry Beyle

anno edizione: 2011

pagine: 40

26,00

Thérèse Desqueyroux

Thérèse Desqueyroux

François Mauriac

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2009

pagine: 144

Sin dalle prime pagine di questo libro - quando vediamo Thérèse, il piccolo volto "livido e inespressivo", uscire dal Palazzo di Giustizia dopo essere stata prosciolta dall'accusa di omicidio premeditato - ci appare chiaro per quale ragione questo memorabile personaggio non abbia mai smesso di ossessionare Mauriac. E non potremo che essere anche noi soggiogati dal fascino ambiguo di quella che l'autore non esitava a definire "una creatura ancora più esecrabile" di tutte quelle uscite dalla sua penna. La seguiremo, questa scellerata eppure irresistibile creatura, nel viaggio verso Argelouse: un pugno di fattorie oltre il quale ci sono solo i viottoli sabbiosi che si inoltrano verso l'oceano in mezzo a paludi, lagune, brughiere, "dove, alla fine dell'inverno, le pecore hanno il colore della cenere". Là Thérèse ritroverà quel marito che ha tentato di avvelenare, ma che l'ha scagionata per salvare "l'onorabilità del nome": un ragazzone di campagna amante della caccia e del buon cibo, che lei ha sposato nella speranza di trovare rifugio da se stessa e da un pericolo oscuro. Ma neanche mettersi una maschera, cercare di vivere come anestetizzata, inebetita dall'abitudine, è servito: le "sbarre viventi" di una famiglia ottusa e conformista non sono riuscite a impedire che si compisse ciò che era scritto.
20,00

Quaderni della guerra e altri testi

Quaderni della guerra e altri testi

Marguerite Duras

Libro: Copertina morbida

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2008

pagine: 323

I "Quaderni della guerra" costituiscono la parte più importante degli archivi depositati da Marguerite Duras all'lmec (Institut Mémoires de l'édition contemporaine) nel 1995. Scritti tra il 1943 e il 1949, sono rimasti a lungo chiusi nei mitici "armadi blu" della sua casa di Neauphle-le-Chàteau; la loro pubblicazione permette l'accesso a un documento autobiografico unico e a una testimonianza preziosa sul lavoro letterario della scrittrice ai suoi inizi. Il contenuto di questi quattro quaderni eccede ampiamente il quadro della guerra, malgrado la nota apposta da Marguerite Duras sulla busta che li conteneva, ora diventata il titolo del volume. In effetti, troviamo racconti dove evoca i periodi più cruciali della sua vita, in particolare la gioventù in Indocina; abbozzi di romanzi in corso, come Una diga sul pacifico o "Il marinaio di Gibilterra"; o il racconto all'origine de "Il dolore". Dieci "altri testi" inediti, contemporanei alla stesura dei quaderni, completano quest'immagine di un'opera nascente dove si disegna l'architettura primitiva dell'immaginario durassiano.
19,50

Théophile-Alexandre Steinlen 1859-1923. Catalogo della mostra (Bellinzona, 1 aprile-1 luglio 2007)

Théophile-Alexandre Steinlen 1859-1923. Catalogo della mostra (Bellinzona, 1 aprile-1 luglio 2007)

Libro: Libro in brossura

editore: Pagine d'Arte

anno edizione: 2007

pagine: 194

"Su carta, fra le pagine dei libri, sfogliando le riviste, si legge il racconto illustrato di Steinlen nelle sue pieghe straordinarie, nella sua trasformazione, nel suo tocco leggero e grave, articolato con misura. Il suo discorso è costruito su dualità forti che ne rafforzano la struttura dove si attua la netta contrapposizione fra gioia e dolore: la violenza e la miseria da un lato, la pace e la felicità dall'altro. Dualità forti, riprese sul piano stilistico nell'alternanza fra incisione e litografia, su quello editoriale fra i diversi livelli della divulgazione del discorso figurativo e infine, per quanto riguarda l'argomento, nello spostamento fra la gioia semplice delle canzoni di quartiere all'incomprensibile tragedia della guerra, stemperata nel paesaggio e addolcita dalla presenza amica dei gatti fra le mura di casa, in silenzio. Si legge fra le righe: etica rima con poetica, poetica del sentimento umano, costruita da Steinlen nel segno della solidarietà, della fedeltà assoluta alle figure senza destino che passano attraverso le sue pagine illustrate per corrispondenza simbolica e si trovano per affinità, vagabonde, vicine al nostro cuore. Figure senza tempo di reduci e vagabondi che raccontano al nostro sguardo storie di vite perse, spente nel sole dei morenti." (Matteo Bianchi)
36,00

Valerio Adami. Stanze. Catalogo della mostra (Bellinzona, 30 aprile-15 agosto 2004)

Valerio Adami. Stanze. Catalogo della mostra (Bellinzona, 30 aprile-15 agosto 2004)

Matteo Bianchi, Édouard Glissant, Amelia Valtolina

Libro: Libro in brossura

editore: Pagine d'Arte

anno edizione: 2004

pagine: 131

Una mostra scandita in stanze; un itinerario fra pittura e poesia; un viaggio nei segreti del processo creativo: questo è "Stanze", la mostra che il Museo di Villa dei Cedri di Bellinzona, dedica a Valerio Adami.
32,00

Taccuini. Gli anni «Jules e Jim»

Taccuini. Gli anni «Jules e Jim»

Henri-Pierre Roché

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 1997

pagine: 560

"Uno dei più bei romanzi moderni che io conosca è Jules et Jim di Henri-Pierre Roché": così scriveva nel 1954 il giovane Francois Truffaut, che quasi dieci anni dopo avrebbe portato sullo schermo la vicenda inaudita e folgorante dell'armonioso triangolo che, nei primi anni Venti, aveva avuto come protagonisti lo stesso Roché, lo scrittore austriaco Franz Hessel e la moglie di quest'ultimo, Helen. E fu ancora il regista francese a tentare di promuovere la stampa almeno parziale dell'infinita serie di taccuini (330 in tutto) su cui Roché aveva annotato, dal 1901 alla morte, ogni dettaglio della propria vita e dei propri incontri. Un catalogo in cui sfilano Picasso e Gertrude Stein, Duchamp e Cocteau, Picabia, Satie e Georges Braque.
26,00

Breve storia dell'arte contemporanea

Breve storia dell'arte contemporanea

Camille Saint-Jacques

Libro: Libro in brossura

editore: Pagine d'Arte

anno edizione: 2012

pagine: 150

16,00

I complici

I complici

Georges Simenon

Libro: Copertina morbida

editore: Adelphi

anno edizione: 2012

pagine: 158

Sin dalla prima volta in cui Joseph Lambert ha scoperto la faccia di Edmonde nel momento del piacere (pallida come quella di una morta, con le narici contratte e il labbro superiore rialzato a scoprire i denti), lei non è stata più soltanto una florida, efficiente, taciturna segretaria: è diventata la sua complice. Tra loro è nata un'intesa che non è né amore né passione, ma piuttosto la condivisione di un gioco segreto. E quando, una sera, guidando a zigzag con la sinistra mentre tiene la destra tra le cosce di lei, Lambert sente dietro di sé il claxon disperato di un pullman e lo vede poi schiantarsi contro un muro, non pensa neppure a fermarsi. Si limita a gettare un'occhiata, nello specchietto retrovisore, all'immenso rogo che ha provocato. Solo più tardi saprà che, fra quei quarantasette bambini che tornavano dalle vacanze, c'è un unico sopravvissuto. Ma chi può sapere che è lui il colpevole? Colpevole di che cosa, oltretutto? E agli occhi di chi? Di suo fratello, di sua moglie, degli amici con cui gioca a bridge la sera? Esseri mediocri, che disprezza. Come disprezza la sua stessa vita. Se cercherà di sviare da sé i sospetti sarà solo per salvare quei momenti in cui, insieme a Edmonde, si rifugia in un universo altro, che lo attrae in modo enigmatico: così come enigmatico, e misterioso, è il piacere della donna.
17,00

Chardin e Rembrandt

Chardin e Rembrandt

Marcel Proust

Libro: Libro in brossura

editore: Pagine d'Arte

anno edizione: 2012

pagine: 48

"Se guardando un quadro di Chardin potete dire a voi stessi: tutto questo è intimo, confortevole, animato come una cucina, aggirandovi in una cucina penserete: tutto questo è straordinario, grande, bello come un quadro di Chardin. Chardin non sarà stato solo un uomo che si sentiva a proprio agio nella sua stanza da pranzo, ma un uomo dotato di una coscienza più acuta il cui piacere troppo intenso, incontenibile, si manifesterà in pennellate dense di materia, in colori che resteranno eterni." Marcel Proust
12,00

Marie la strabica

Marie la strabica

Georges Simenon

Libro: Copertina morbida

editore: Adelphi

anno edizione: 2019

pagine: 192

Sylvie ha diciassette anni ed è bella, procace, impudica; ha un seno magnifico, che eccita gli uomini, e prova piacere «a guardarselo, ad afferrarlo a piene mani». Marie, che ha un anno più di lei, è brutta e strabica, timida e spaurita; a scuola le compagne «le giravano alla larga, dicevano che aveva il malocchio». Da piccole, Sylvie le prometteva: «Quando sarò ricca ti prenderò come cameriera, e ogni mattina mi pettinerai». Eppure, di quello che passa per la testa di Sylvie, che adora e disprezza al tempo stesso, Marie intuisce tutto. Sa perché si spoglia davanti alla finestra aperta con la luce accesa, e sa anche che è lei a provocare il suicidio di Louis, il ragazzo ritardato ed epilettico che si aggira di sera nel giardino della pensioncina dove entrambe lavorano. Priva di scrupoli, ferocemente determinata a fuggire quella povertà che le fa orrore, Sylvie lascia la provincia e parte alla conquista di Parigi. Marie, che appartiene alla razza delle creature «segnate dalla malasorte», la segue nella capitale, ma si rassegna all'esistenza mediocre a cui è destinata. Quando, molti anni dopo, le due donne si rincontreranno, sarà Sylvie ad aver bisogno dell'aiuto di Marie, e questa sembrerà assecondarla con la succube arrendevolezza di sempre. Ma forse, questa volta, con il segreto proposito di rovesciare i ruoli: chi sarà, allora, la serva, e chi la padrona?
18,00

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