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Libri di Luciano Violante

La giustizia, tra vita e morte. Clitemnestra, Medea, Circe

La giustizia, tra vita e morte. Clitemnestra, Medea, Circe

Luciano Violante

Libro: Libro in brossura

editore: Lindau

anno edizione: 2025

pagine: 176

Sono tre celebri figure del mito a raccontare le loro vicende nei monologhi che compongono il volume di Luciano Violante: Clitemnestra, la regina di Micene, sorella di Elena e moglie di Agamennone, comandante supremo dell’armata greca nella guerra di Troia; Medea, principessa della Colchide e sventurata compagna di Giasone nell’avventura del vello d’oro, e Circe, la dea figlia di un titano e di una ninfa, che trattiene Ulisse per un anno sulla sua isola. Rese immortali dall’Odissea e dai grandi autori della tragedia greca, ispiratrici di molte opere antiche e moderne, esse sono diventate simboli del male. Sono state ingannate e hanno scelto la vendetta, tramando e uccidendo. «A sorriso avrebbe corrisposto sorriso. A dolci parole avrebbero corrisposto dolci parole. Tappeto a tappeto. Inganno a inganno. Lama tagliente a lama tagliente. E morte a morte». È però un’altra la prospettiva da cui Luciano Violante ripercorre le loro storie. A fare da filo conduttore è la giustizia, intesa non come definizione delle ragioni, dei torti e delle responsabilità, ma come misura delle relazioni umane, all’interno delle quali i comportamenti sono giudicati alla luce del contesto storico che li ha provocati. Le tre donne possono così diventare simboli positivi. Ma l’incalzante ritmo dei versi sollecita anche il lettore a guardare, attraverso quelle vicende remote, il nostro presente, cogliendone le laceranti e disumane contraddizioni.
16,00

Il prato dei quarzi e altri appunti di viaggio

Il prato dei quarzi e altri appunti di viaggio

Luciano Violante

Libro: Libro in brossura

editore: Le Château Edizioni

anno edizione: 2010

pagine: 96

12,00

Buone regole per la casta

Buone regole per la casta

Pierluigi Mantini

Libro: Libro in brossura

editore: Gangemi Editore

anno edizione: 2008

Dalla "Casta" alla "Deriva", dal "lodo Alfano" a Piazza Navona, dall'antipolitica alle proposte per la buona politica. Il libro ripercorre i principali fenomeni di critica della politica, dalla letteratura di genere al "grillismo", soffermandosi in corso d'opera su luci e ombre. Ma la tesi di fondo è che l'etica pubblica, fondata sulla laicità inclusiva dei valori religiosi, sia essenziale per il buon funzionamento della politica e la credibilità delle istituzioni e che il corretto equilibrio tra i poteri sia necessario per superare "l'anomalia italiana". Vengono perciò presentate analisi ricostruttive e proposte innovative su alcuni nodi essenziali quali le garanzie dei parlamentari, l'insindacabilità, il conflitto di interessi, la disciplina dei partiti politici e del finanziamento pubblico, che costituiscono il cuore della democrazia parlamentare. Le "regole per la casta", appunto, quelle fatte dalla politica per se stessa, prima sfida affinché il potere democratico non produca ingiustificati ed odiosi privilegi e non alimenti l'antipolitica. Un libro denso di dati, materiali, proposte specifiche, un banco di riflessione necessario per il recupero di valore della politica.
19,00

Il ciclo mafioso

Il ciclo mafioso

Luciano Violante

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2004

pagine: VI-173

"Ricostruire la vicenda dei recenti rapporti tra mafia, politica e giustizia è impresa non da poco, soprattutto per i contrasti che oggi avvelenano il rapporto tra le istituzioni. Uno dei pochi in grado di farlo è Luciano Violante". (Daniele Rocca, L'Indice). "Tornare a mettere la lotta alla mafia al centro dell'iniziativa politica per il rinnovamento del paese. Tornare a osservare da vicino Cosa Nostra, non facendosi ipnotizzare dall'assenza dei delitti e delle stragi. Tornare a incalzare il governo su un tema che negli ultimi tempi è stato depotenziato se non addirittura occultato. Luciano Violante passa al setaccio dieci anni di criminalità organizzata e ci spiega perché la mafia è una questione ancora aperta". (Saverio Lodato, l'Unità)
6,50

Le due libertà. Contributo per l'identità della sinistra
7,75

Politica e menzogna

Politica e menzogna

Luciano Violante

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2013

pagine: 157

Un Paese pregiudica la propria rispettabilità non solo quando i politici mentono, ma anche quando i cittadini tollerano quelle menzogne. Non raramente i cittadini tollerano la menzogna del politico sperando nella sua tolleranza verso le proprie menzogne: è il caso, ad esempio, dell'evasione fiscale. La società diventa così complice della cattiva politica. Le rivolte rancorose sono la risposta sbagliata; promuovono un nuovo inizio solo apparente e aprono un varco attraverso il quale le cattive abitudini passano, con vesti diverse, da una fase all'altra della storia del Paese. I cittadini devono sconfiggere la menzogna e i suoi corollari, chiedendo la verità ai politici, anche e soprattutto ai propri, esigendo che siano controllati, chiedendo conto delle scelte adottate, togliendo decisamente la fiducia quando vengono meno agli impegni.
10,00

Magistrati

Magistrati

Luciano Violante

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2009

pagine: 192

Qual è oggi il ruolo dei giudici nella società e nello Stato? La perdita di credibilità della politica e l'indebolimento dei valori morali hanno portato la sfera di influenza del diritto a espandersi a dismisura. La politica guarda con sospetto l'intraprendenza della magistratura, mentre i cittadini incoraggiano i giudici che colpiscono i politici, almeno finché non vedono toccati i propri interessi. Come evitare il conflitto permanente e garantire invece un ragionevole equilibrio tra politica e giustizia? Contestare il fondamento stesso di indagini che possano delegittimare gli eletti dal popolo è sbagliato, ma alla magistratura si richiede una nuova responsabilità. Ai valori di uguaglianza e promozione sociale, che hanno portato nel tempo dall'età della legge all'età dell'interpretazione della legge, è opportuno affiancare i valori di unità e responsabilità, privilegiando nel quotidiano esercizio della propria funzione la certezza del diritto e della sua interpretazione. Non c'è altro modo per evitare il conflitto permanente con la politica e il rischio di delegittimazione della stessa magistratura.
10,00

Il primato della politica. Dialogo sul potere, la fiducia, il rispetto

Il primato della politica. Dialogo sul potere, la fiducia, il rispetto

Luciano Violante, Mario De Pizzo

Libro

editore: Rubbettino

anno edizione: 2014

pagine: 129

Il governo Renzi segna il ritorno al primato della politica? Parte da qui il dialogo intergenerazionale tra l'ex presidente della camera Luciano Violante e il giovane giornalista di Rai News 24 Mario De Pizzo. Un confronto aperto sul ruolo della politica, sulla sua missione. Il conflitto tra giovani ed élite, tra bisogno di innovazione e conservatorismi: policentrismo anarchico delle burocrazie e partecipazione oppositiva dei territori. La fiducia, i legami e il rispetto come base per una nuova politica e per la costruzione di nuovi partiti e di agenzie intermedie in grado di tenere insieme e rinnovare la società. Le riforme di cui il Paese ha bisogno per uscire dalla crisi. Sotto i riflettori, la crisi della politica e dei cittadini. In primo piano, le risposte da offrire per ricostruire il Paese.
12,00

In un mondo asimmetrico. Europa, Stati Uniti, Islam

In un mondo asimmetrico. Europa, Stati Uniti, Islam

Luciano Violante

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2003

pagine: 168

Violante affronta il tema delle nuove geografie politiche nell'età della globalizzazione e dei profondi squilibri a queste connesse. Caduto il muro di Berlino, il pianeta è dominato dall'egemonia americana, dalle sue logiche economiche e dai suoi stili di vita. La contrapposizione frontale tra Occidente e Islam concorre a scardinare i precari equilibri costruiti nel tempo fra Occidente e paesi arabi moderati e ridà fiato agli ideali di una nazione islamica vittoriosa, dove politica e religione finiscono per istigarsi reciprocamente.
14,00

Non è la Piovra. Dodici tesi sulle mafie

Non è la Piovra. Dodici tesi sulle mafie

Luciano Violante

Libro

editore: Einaudi

anno edizione: 1997

pagine: 346

Sulla base di testimonianze, indizi, prove raccolte emerge il panorama completo dell'intero arco su cui il fenomeno mafioso si estende: la Sicilia, la Calabria, la Campania e la Puglia, ma anche le regioni settentrionali che per il loro movimento economico e finanziario costituiscono un terreno fertile per le imprese della mafia. In venti tesi, a cui segue un'esposizione e una discussione, Violante illustra dunque la possibilità di sintetizzare i concetti chiave di questo fenomeno così destabilizzante per il nostro Paese.
11,36

Governare. Beati quelli che amministreranno la città con gli occhi dell'altro

Governare. Beati quelli che amministreranno la città con gli occhi dell'altro

Luciano Violante

Libro: Libro in brossura

editore: San Paolo Edizioni

anno edizione: 2014

pagine: 64

"Se la politica è l'arte del possibile, il compromesso è la sottile abilità della democrazia. D'altra parte respingere a priori ogni tipo di compromesso in nome della purezza politica costituisce la migliore garanzia della conservazione dello stato delle cose esistenti. La purezza politica non è certamente disdicevole, ma è in genere accompagnata dalla pericolosa convinzione di essere detentori di tutta la verità ed è perciò una caratteristica propria dei partiti, degli stati d'animo e dei regimi totalitari. Superare le fratture, comunicare fiducia, ricostruire una comunità nazionale è un dovere inderogabile per le classi dirigenti."
4,50

Il dovere di avere doveri

Il dovere di avere doveri

Luciano Violante

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2014

pagine: 180

Luciano Violante sostiene che si deve tornare al concetto di "dovere" per far vivere pienamente la forza della democrazia. Senza doveri non esiste il concetto di nazione: i doveri specificano il senso complessivo della cittadinanza, come obbligo politico e come rete di rapporti civici. La continua rivendicazione di diritti senza alcun riferimento ai doveri, inoltre, aumenta l'egoismo sociale e allenta i legami di appartenenza alla comunità civile. I diritti senza doveri trasformano i desideri in pretese, sacrificano il merito e finiscono per legittimare gli egoismi individuali. Promettendo diritti senza richiedere l'adempimento di doveri si accresce il rancore sociale - perché si promette quello che non si può mantenere - e, in ambito pubblico, si conferiscono poteri di veto, lasciando campo libero alla demagogia e al populismo. Una tesi coraggiosa e attuale, per una nuova etica della cittadinanza.
12,00

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