Libri di M. Ranchetti
Pensieri diversi
Ludwig Wittgenstein
Libro: Copertina morbida
editore: Adelphi
anno edizione: 2021
pagine: 176
"Nessuno può pensare un pensiero per me, così come nessuno all'infuori di me può mettermi il cappello sulla testa". "Niente è così difficile come non ingannare sé stessi". "Ho detto una volta e forse con ragione: la civiltà passata diventerà un mucchio di rovine e alla $ne un mucchio di cenere, ma sulla cenere aleggeranno spiriti". Questa raccolta di pensieri e annotazioni di varia natura appartiene al lascito manoscritto di Wittgenstein e rappresenta non già una fase della sua ricerca filosofica, ma una sorta di traversata aforistica di tutta la sua vita (il primo pensiero è del 1914, l'ultimo del 1951, anno della sua morte). Qui Wittgenstein, con maggior evidenza che altrove, parla innanzitutto a sé stesso, interrogandosi su ciò che il suo pensiero spesso presupponeva senza nominarlo: la sua visione della società che lo circondava, della musica, della letteratura, del cristianesimo, dell'ebraismo, della scienza.
Elegie duinesi. Testo tedesco a fronte
Rainer Maria Rilke
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2014
pagine: 96
Le "Elegie duinesi" sono l'ultima e somma opera poetica di Rainer Maria Rilke, che è considerato uno dei massimi lirici tedeschi moderni, ammirato tra gli altri da filosofi come Wittgenstein e da scrittori come Pasternak. Rilke iniziò a scrivere le "Elegie" a Duino - da cui il nome - nel 1912: si tratta di dieci componimenti di ispirazione filosofica, che trattando di varie tematiche cercano di rispondere alle domande poste nelle precedenti opere rilkiane sull'insensatezza e incomprensibilità della vita, e sulla paura della morte. Le poesie ruotano attorno a temi quali l'identità di vita e morte in quanto momenti dello stesso processo del divenire in un'eterna metamorfosi; l'inesistenza di una distinzione tra al di qua e al di là, per la coesistenza di regni materiale e spirituale sotto l'egida degli Angeli, creature superiori all'uomo che si trova in una condizione mediana, superiore a sua volta all'ignara natura animale, ma comunque di spettatore della vita; la bellezza dell'essere che va sottratta alla consunzione del tempo tramite l'eternità dello spirito, la creatività dell'arte che getta un ponte tra i due regni; la fortuna di chi muore fanciullo, il destino delle donne abbandonate alla purezza del loro amore; la virile accettazione della vita e del dolore da parte dell'eroe; la celebrazione finale della morte.
L'ospite ingrato. Semestrale del Centro studi Franco Fortini. Volume Vol. 2
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2006
pagine: 260
Di' che Gerusalemme è. Su Paul Celan: ottobre 1969-aprile 1970
Ilana Shmueli
Libro
editore: Quodlibet
anno edizione: 2003
pagine: 192
Conseguito silenzio
Paul Celan
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1996
La raccolta delle poesie inedite di Celan, recentemente apparsa in Germania, comprende soltanto testi "già pronti per la stampa", più volte copiati a mano o a macchina senza alcuna variante, e per i quali non è possibile immaginare alcuna ragione a cui si debba l'esclusione voluta dall'autore: non la provvisorietà della stesura, che potrebbe essere indicata da qualche segno a margine o dall'alto numero di varianti, e nemmeno il carattere sperimentale di certe forme espressive. L'unico criterio di esclusione pare essere stato il grado di esplicitezza di alcuni riferimenti, forse, secondo l'autore, capaci di ricondurre l'occasione poetica a momenti troppo privati della sua vita.
Psicoanalisi e storia delle scienze. Atti del Convegno (Firenze, 26-28 giugno 1981)
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 1983
pagine: XIV-238
Lezioni e conversazioni sull'etica, l'estetica, la psicologia e la credenza religiosa
Ludwig Wittgenstein
Libro
editore: Adelphi
anno edizione: 1976
pagine: 184
Psicopatologia della vita quotidiana
Sigmund Freud
Libro: Copertina morbida
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2009
pagine: 280
La piacevolezza di una lettura resa viva dai numerosissimi "casi dal vero", e la naturale soddisfazione che può procurare l'esser guidati da quel personaggio straordinario che è Freud alla comprensione piena di eventi così "quotidiani" e "nostri" come un lapsus, una gaffe, o certe dimenticanze errori sbadataggini, di cui già da soli tanto spesso avvertiamo la profonda significatività: ecco la spiegazione dello straordinario successo che quest'opera ha registrato fin dal suo apparire e continua a registrare presso i pubblici di tutto il mondo. Se un professore universitario nella sua lezione inaugurale dichiara: "È per me una vera "noia" descrivere i meriti del mio stimato predecessore" - e tutti noi capiamo benissimo che intendeva dire "gioia", - con una diagnosi istintiva essenzialmente simpatetica noi diciamo che "il professore si è tradito e ha finito col rivelare il suo sentimento riposto". Ma Freud ha qualcosa di molto più sostanzioso da offrirci, e cioè le ragioni di questa diagnosi: il disegno completo dei nessi che legano condizioni, movimenti, occasioni, manifestazioni finali dell'"atto mancato". Si trattava di riconoscere nella colorita varietà delle manifestazioni l'azione uniforme dell'inconscio e i modi differenziati di questa azione: colui che vi è riuscito è appunto Freud.
Elegie duinesi. Testo tedesco a fronte
Rainer Maria Rilke
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2007
pagine: 80
Le "Elegie duinesi" sono l'ultima e somma opera poetica di Rainer Maria Rilke, che è considerato uno dei massimi lirici tedeschi moderni, ammirato tra gli altri da filosofi come Wittgenstein e da scrittori come Pasternak. Rilke iniziò a scrivere le Elegie a Duino - da cui il nome - nel 1912: si tratta di dieci componimenti di ispirazione filosofica, che trattando di varie tematiche cercano di rispondere alle domande poste nelle precedenti opere rilkiane sull'insensatezza e incomprensibilità della vita, e sulla paura della morte. Le poesie ruotano attorno a temi quali l'identità di vita e morte in quanto momenti dello stesso processo del divenire in un'eterna metamorfosi; l'inesistenza di una distinzione tra al di qua e al di là, per la coesistenza di regni materiale e spirituale sotto l'egida degli Angeli, creature superiori all'uomo che si trova in una condizione mediana, superiore a sua volta all'ignara natura animale, ma comunque di spettatore della vita; la bellezza dell'essere che va sottratta alla consunzione del tempo tramite l'eternità dello spirito, la creatività dell'arte che getta un ponte tra i due regni; la fortuna di chi muore fanciullo, il destino delle donne abbandonate alla purezza del loro amore; la virile accettazione della vita e del dolore da parte dell'eroe; la celebrazione finale della morte.