Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina
Iscriviti alla newsletter

Libri di Manlio Gomarasca

La bibbia di Scream. Da Jean Luc Godard a Wes Craven

La bibbia di Scream. Da Jean Luc Godard a Wes Craven

Matteo Fantozzi

Libro: Libro in brossura

editore: Rossini Editore

anno edizione: 2022

pagine: 193

La saga di Scream ha di fatto ribaltato le regole del cinema di genere, dando una scossa che ha rivitalizzato un contesto che sembrava ormai sepolto dal decennio precedente, quello degli anni Ottanta. Il 2022 è il ritorno al cinema per Ghostface con il primo film non diretto dal suo ideatore Wes Craven. Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett prendono in mano una pesante eredità, ne saranno stati all'altezza? Curiosità, errori, citazioni, regole e quant'altro, tutto analizzato con gli interventi di Roberto Lasagna, Ivan Zuccon, Luigi Cozzi, Davide Pulici, Antonio Tentori e Benedetta Pallavidino. Introduzione di Simone Scafidi. Prefazione di Manlio Gomarasca.
14,99

Milano calibro 9 di Fernando Di Leo

Milano calibro 9 di Fernando Di Leo

Davide Pulici

Libro: Libro in brossura

editore: Gremese Editore

anno edizione: 2019

pagine: 128

Fernando Di Leo è stato un genere a sé stante, nel panorama del cinema popolare italiano a cavallo tra anni '60 e '70, e "Milano calibro 9" è il film che meglio rappresenta questa sua unicità. Al suo interno, infatti, le reminiscenze letterarie da Giorgio Scerbanenco e gli influssi cinematografici di Jean-Pierre Melville si sposano dando vita a qualcosa di nuovo, spiazzante, poco convenzionale. Qualcosa di straordinario. La lotta di Ugo Piazza contro il destino intreccia le matrici del noir e del poliziesco, del gangster movie e del melodramma, in una vorticosa discesa agli inferi dell'animo umano marchiata a fuoco dai dialoghi asciutti e incalzanti, dalle efficaci partiture musicali di Luis Enríquez Bacalov e dalle interpretazioni di un parterre d'attori magistralmente orchestrato. Da Gastone Moschin a Mario Adorf, da Philippe Leroy a Lionel Stander, ogni volto dà sembianze e sostanza a un personaggio irripetibile, mentre Barbara Bouchet danza ancora nella memoria degli spettatori italiani e internazionali, Quentin Tarantino in primis. Davide Pulici, che di Di Leo fu amico e intimo confidente, ripercorre la genesi, la lavorazione e le mille sfaccettature del film, in un libro-scrigno i cui piccoli tesori si susseguono in forma di fotografie, documentazioni inedite e preziose testimonianze. Prefazione di Manlio Gomarasca.
19,50

Prandino l’altro Visconti. Vita e film di Eriprando Visconti, regista milanese

Prandino l’altro Visconti. Vita e film di Eriprando Visconti, regista milanese

Libro: Libro in brossura

editore: Il Foglio Letterario Edizioni

anno edizione: 2018

pagine: 280

"Vedere i film di Prandino Visconti, scrivere di Prandino Visconti, oltre che un piacere è un obbligo morale. Oggi, che un libro di cinema non lo si nega a nessuno, il vuoto di informazioni, critiche, riflessioni su Pradino Visconti, si fa ancora più vertiginoso e insostenibile (...) Prandino lavorava sul territorio, per contrapposizione, alternando le immagini della città grigia, claustrofobica e indifferente, agli spazi aperti della campagna, anch’essa grigia, spoglia d’autunno e altrettanto indifferente; usando la nebbia, sempre incombente, come un velo (im)pietoso, quasi pudico, che ammantava le passioni e le vergogne di una storia d’amore così diversa e così uguale a tante altre. Il linguaggio cinematografico, asciutto e severo ma di un’eleganza inquietante, si imponeva fin da subito al di sopra di qualsiasi altra forma di narrazione. Sarebbe stato così per sempre, anche quando, ancora alla ricerca di un’identità cinematografica che non avrebbe mai trovato, attingeva a fonti letterarie o di cronaca che ispirassero il suo bisogno di fabbricare film." (Dalla prefazione di Manlio Gomarasca)
16,00

Monnezza amore mio

Monnezza amore mio

Tomas Milian, Manlio Gomarasca

Libro: Libro rilegato

editore: Rizzoli

anno edizione: 2014

pagine: 296

Roma è una strana città. È eccessiva, ma generosa, accoglie il nuovo arrivato, ma non gli chiede eterna fedeltà. Non le interessa che i "forestieri" sposino le sue antiche tradizioni, e loro raramente ne assorbono i vezzi, il dialetto, lo spirito: il più delle volte, a Roma il siciliano resta siciliano, il napoletano napoletano e - soprattutto - il milanese milanese. Eppure il Monnezza, personaggio simbolo della romanità al cinema, l'ha inventato un cubano scappato da L'Avana, passato per l'Actors Studio di New York (dove si esercitava al fianco di Marilyn Monroe e Marlon Brando) e sbarcato in Italia quasi per caso. Tomas Milian non ha bisogno di presentazioni: oltre cinquant'anni di carriera cinematografica, un'impressionante capacità di reinventarsi in ruoli sempre diversi, una lunga serie di successi al botteghino e una vasta schiera di appassionati che intorno a lui ha creato un vero e proprio fenomeno di culto. Ma se del Monnezza si sa tutto (o quasi), dell'uomo dietro alla maschera si sa ben poco. In queste pagine Milian racconta per la prima volta la sua infanzia cubana, il trauma di un bambino che assiste al suicidio del padre, la giovinezza da playboy nella Cuba bene, la scoperta del cinema, la fuga negli Usa, la difficile vita da "uomo da marciapiede" a New York, l'arrivo in Italia e tutto quell'incontrollabile flusso di eventi che ha portato un giovane attore senza radici a lasciar perdere il suo sogno americano per farsi adottare dalla sua amata Roma...
18,50

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.