Libri di Marco Damilano
Il lato B della sofferenza
Teresa Casufiella
Libro
editore: Chi Più Ne Art Edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 128
L''autrice racconta con tenerezza ed ironia la propria esperienza di psichiatra nei centri diurni. In questi racconti la malattia mentale è rappresentata senza retorica e senza demonizzazioni. Prefazione di Marco Damilano.
Democristiani immaginari. Tutto quello che c'è da sapere sulla Balena bianca
Marco Damilano
Libro: Libro in brossura
editore: Vallecchi
anno edizione: 2005
pagine: 297
Il testo è il racconto della Balena bianca, scritto con rigore storico e leggerezza. Tutto quello che si dovrebbe sapere sulla Dc dalla A alla Z, da "A Frà che te serve?" a "Zac", passando per Alberto Sordi, gli scandali, la Chiesa e gli americani, Bartali e Cossiga, le autostrade e la Rai. Con capitoli poco affrontati e molto divertenti: i democristiani e il cibo, i democristiani e le vacanze, i democristiani e il sesso. E con retroscena poco conosciuti: i bigliettini di raccomandazione di don Luigi Sturzo, quando Umberto Eco era democristiano e tifava Fanfani, quando Berlusconi copiò il nome di Forza Italia a spese della Dc, l'esordio in politica di Casini e Follini.
Il partito di Dio. La nuova galassia dei cattolici italiani
Marco Damilano
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2006
pagine: 217
Il "regno" di Camillo Ruini a guida della Conferenza Episcopale Italiana ha coinciso con la stagione di massima confusione della politica italiana: cattolici dislocati in entrambi gli schieramenti, la transizione tra un papa forte e un papa dalla fama conservatrice. L'autore riflette sulla dimensione pubblica della chiesa italiana e sul suo rapporto con la politica, nel momento in cui, in assenza di un unico partito cristiano, la Chiesa sembra sempre più decisa a entrare direttamente e senza mediazioni nel dibattito politico, impegnata nella conquista dell'immaginario, dei media, della politica. Cardinali e laici, vecchie associazioni e nuovi movimenti, integralisti e disubbidienti. La forza e la debolezza, la resistenza e gli accomodamenti, le piccole manovre e le visioni epocali. In gioco c'è la sopravvivenza stessa del cristianesimo.
Eutanasia di un potere. Storia politica d'Italia da Tangentopoli alla Seconda Repubblica
Marco Damilano
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2012
pagine: VII-327
Nel 1992-93, sotto la spinta degli avvenimenti, Tangentopoli appare una rivoluzione. La fine della Repubblica dei partiti, nata con la Costituzione del 1948, degenerata e affondata nella paralisi e nella corruzione. Un potere che sembrava eterno entra all'improvviso in agonia e cade in modo drammatico, tra arresti, cappi sventolati in Parlamento, attentati sanguinosi. Un crollo senza paragoni nelle democrazie occidentali che nei decenni successivi trova due narrazioni contrapposte. La prima recita: c'era un sistema che ben governava, un colpo di Stato architettato da forze oscure tramite le inchieste dei pm lo ha ferito a morte... La seconda replica: c'era un regime corrotto, arriva un pool di giudici buoni con un pm venuto dalle campagne a spazzarlo via... Oggi, a vent'anni dall'inizio di Mani Pulite, è possibile finalmente uscire dalle aule di tribunale e provare per la prima volta a scrivere la storia politica di quella classe dirigente e della sua rovina. Ripercorrere le scelte dei protagonisti dell'epoca: Graxi, Andreotti, Forlani, Gossiga, Agnelli, Gardini. Le voci dei testimoni, da Antonio Di Pietro a Carlo De Benedetti. I giornali, le trasmissioni, i film, la satira, le canzoni che accompagnarono la rivolta. Gli eroi, i barbari, i suicidi, i gattopardi. Per capire perché la rivoluzione giudiziaria non sia stata accompagnata da un vero cambiamento politico, istituzionale, morale. E perché abbia lasciato il posto all'avvento di Silvio Berlusconi.
Chi ha sbagliato più forte. Le vittorie, le cadute, i duelli dall'Ulivo al PD
Marco Damilano
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2013
pagine: 265
Dal sogno della "Canzone popolare" di Ivano Fossati, l'inno dell'Ulivo, ai centouno che a volto coperto hanno eliminato Romano Prodi dalla corsa per il Quirinale. Dalla democrazia dei cittadini alla palude delle larghe intese. È il risultato di una guerra civile a sinistra durata vent'anni. Una catena di ambizioni personali, rivalità tra capi, logiche di conservazione degli apparati che ha spezzato la speranza di un partito nuovo e ha condotto a sconfitte disastrose. Una debolezza culturale, istituzionale, perfino etica, che si è conclusa con una catastrofe. Questa è la prima storia del centrosinistra della Seconda Repubblica, in presa diretta. Un diario personale e politico. Con le voci di quattro protagonisti, Romano Prodi, Massimo D'Alema, Walter Veltroni, Arturo Parisi, e di un testimone d'eccezione, Nanni Moretti. Le vittorie, le cadute, i duelli. I leader e i personaggi minori, le loro debolezze e i voltafaccia, le rivelazioni di un traditore. Ma anche il racconto del popolo dell'Ulivo, che si muove come un fiume carsico e irrompe a sorpresa. I movimenti, i girotondi, le file ai gazebo delle primarie che spesso capovolgono i risultati già scritti: un'incredibile riserva di passione e di militanza nei tempi delle appartenenze liquide e dell'anti-politica crescente. Il ritratto di una, due generazioni che non ci stanno a farsi tradire da chi ha sbagliato più forte.
La Repubblica del Selfie. Dalla meglio gioventù a Matteo Renzi
Marco Damilano
Libro: Copertina rigida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2015
pagine: 285
La Repubblica è nata settant'anni fa con i ragazzi scesi dalle montagne per sedersi al tavolo della Costituente. Erano i padri della democrazia, i buoni maestri che tenevano insieme cattolici e comunisti, radicali e liberali, e intanto costruivano autostrade e conficcavano milioni di antenne sui tetti delle case. Ma poi i padri invecchiarono e arrivarono i figli, la meglio gioventù della tv a colori e dell'aria di piombo. L'inizio del vuoto. Un vuoto durato quarant'anni. In quel vuoto è nata e cresciuta la nuova razza, che ha il volto di Matteo Renzi e si presenta senza passato, avida di presente, proiettata al futuro. Detesta il fardello della memoria, rifiuta la responsabilità dei decenni precedenti: noi non c'eravamo, ripete. Invece va inserita in una storia. In quella che arriva da lontano, nel lunghissimo processo che attraversa gli ultimi anni Settanta, gli Ottanta e Novanta fino a Tangentopoli. E in quella più recente, il crack di una classe dirigente provocato dalla crisi economica e da un divorzio irreparabile tra cittadini e politica. "Una lunga caduta, come nei sogni. Il risveglio tocca ai figli. Nel vuoto si sono mossi, in mezzo al vuoto hanno conquistato il potere, puntando sul vuoto rischiano di perdere. O di invecchiare precocemente."
Missione incompiuta. Intervista su politica e democrazia
Romano Prodi
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2015
pagine: VIII-177
"Ci sono momenti in cui l'Italia ha bisogno di un'auto-illusione ed è disposta a non guardare dentro a se stessa pur di continuare a illudersi. Attraversiamo spesso questi momenti nella nostra storia nazionale...". Romano Prodi racconta le stagioni vissute da protagonista, ritratto di un Paese ricco di potenzialità, ma sempre tentato di fuggire dalle sue responsabilità, anche nelle classi dirigenti. È stata "la strada scomoda" il cuore dell'Ulivo, il tentativo più ambizioso di dare forza al riformismo italiano, un'azione di governo, una visione complessiva, un popolo. Il seme della democrazia dei cittadini, perché per Prodi la crisi potrà essere superata solo con il pieno coinvolgimento della società. Una missione incompiuta, anzi, in attesa di compimento.
Processo al nuovo
Marco Damilano
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2017
pagine: 149
Grandi riforme, palingenesi giudiziarie, rivoluzioni liberali, rivolte in Rete, rottamazioni, referendum epocali. Per decenni l'Italia ha inseguito il mito del nuovo inizio. Il Nuovo ha modellato tutte le identità politiche: la sinistra, la destra, il centro. È comparso negli anni Ottanta, si è espresso in tutta la sua potenza all'alba degli anni Novanta, dopo lo scatto felino della storia provocato dalla caduta del muro nel cuore dell'Europa. Ed è diventato senso comune con la Seconda Repubblica: il restyling dei nomi e dei simboli, i modernizzatori contro i conservatori, gli innovatori contro i nostalgici. Nuovo si è presentato il Cavaliere dell'eterno presente. Nuovi i tecnici come Mario Monti. Nuovissimi i cittadini scelti dalla Rete nel Movimento 5 Stelle. E ancor più nuovo il renzismo della rottamazione dove tutto doveva apparire mai visto, mai udito, senza precedenti. Il Nuovo è stato la via italiana al governo e alla politica. Ora sembra smarrito, per incapacità di elaborazione, fragilità culturale, inconsistenza progettuale. Ma nessuna restaurazione del passato è possibile. E l'Italia ha bisogno di una nuova politica, per uscire da questo limbo senza riforme e senza partiti, senza destra e senza sinistra, senza vecchio e senza nuovo. Serve un Nuovo che sia ricostruzione, rigenerazione.
Un atomo di verità. Aldo Moro e la fine della politica in Italia
Marco Damilano
Libro: Libro rilegato
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2018
pagine: 270
"Via Fani è stato il luogo del nostro destino. La Dallas italiana, le nostre Twin Towers. Nel 1978, l'anno di mezzo tra il '68 e l'89. Tra il bianco e nero e il colore. Lo spartiacque tra diverse generazioni che cresceranno tra il prima e il dopo: il tutto della politica - gli ideali e il sangue - e il suo nulla." Il sequestro di Aldo Moro ha segnato la fine della Repubblica dei partiti. Marco Damilano torna su quell'istante, le nove del mattino del 16 marzo 1978, in cui il presidente della De fu rapito e gli uomini della sua scorta massacrati. Fu l'inizio di un dramma nazionale e di una lunga rimozione. Un viaggio nella memoria personale e collettiva, nei luoghi, nelle correlazioni con altri protagonisti di quegli anni come Sciascia e Pasolini. Le carte personali di Moro rimaste finora inedite, le foto, i ritagli, gli scambi epistolari con politici, intellettuali, giornalisti, persone comuni. La ricostruzione della sua strategia e della sua umanità, strappata all'immagine di prigioniero delle Brigate rosse e restituita al ruolo politico di chi aveva capito meglio di tutti l'Italia, "il paese dalla passionalità intensa e dalle strutture fragili", e la debolezza del potere. Dopo l'assassinio di Moro, il 9 maggio, al termine di 55 giorni di tragedia, sono arrivate la morte di Berlinguer, la dissoluzione della Dc, Tangentopoli e la latitanza di Craxi in Tunisia. Fino all'ultima stagione, con la politica che da orizzonte di senso per milioni di italiani si è fatta narcisismo e nichilismo, cedendo alla paura e alla rabbia. Per questo la voce di Moro parla ancora, come aveva previsto lui stesso: "lo ci sarò come un punto irriducibile di contestazione e alternativa".
Una nuova Italia. Dalla comunicazione ai risultati, un’analisi delle elezioni del 4 marzo
Matteo Cavallaro, Giovanni Diamanti, Lorenzo Pregliasco
Libro
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2018
pagine: 144
Cosa spiega i sorprendenti risultati delle elezioni politiche? Quali strategie hanno messo in campo leader e partiti nella campagna elettorale, dai grandi vincitori Di Maio e Salvini a Renzi, Berlusconi e Grasso? Il libro affronta il voto del 4 marzo sotto due aspetti: come si è sviluppata la campagna elettorale dal punto di vista della comunicazione politica? E quali motivazioni stanno dietro all’affermazione del Movimento 5 Stelle e della Lega e alla débâcle del PD? Osservatori privilegiati e specialisti della comunicazione politica e dell’analisi elettorale esaminano messaggi e strategie dei vari schieramenti e analizzano mappe e risultati del voto, aiutando a comprendere a fondo i risultati delle elezioni politiche del 4 marzo 2018. Con i dati esclusivi del sondaggio svolto da Quorum/YouTrend a ridosso del voto per capire chi ha votato chi e perché. Prefazione di Marco Damilano. Con un'intervista a Enrico Mentana.
Aldo Moro e la fine della politica. La mia «questione privata»
Marco Damilano
Libro
editore: Centro Formazione e Lavoro A. Grandi
anno edizione: 2019
pagine: 40
Piombo e sangue. Da Piazza Fontana a Marco Biagi: violenza e terrorismo nelle cronache di un grande giornalista
Giampaolo Pansa
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2024
pagine: 396
Ho trascorso gran parte della mia giovinezza e della mia maturità occupandomi, e scrivendo, del terrorismo italiano. Qualche lettore penserà che sono stato uno sciocco o che non ho saputo impiegare meglio il mio tempo. Ma per un giornalista come me, attivo negli anni Sessanta, Settanta e Ottanta, era quasi fatale che andasse così.” Per più di trent’anni con il suo lavoro di cronista Giampaolo Pansa ha raccontato in presa diretta le stragi terroristiche che hanno segnato la vita politica italiana degli ultimi decenni: da piazza Fontana alla strage di Brescia, dalla vicenda dell’anarchico Pinelli al rapimento di Aldo Moro, dalla morte del commissario Calabresi fino agli omicidi di Massimo D’Antona e Marco Biagi firmati dalle nuove Brigate rosse. Anno dopo anno Giampaolo Pansa osserva, cerca di capire, interpreta, si indigna con i carnefici, si emoziona di fronte alle vittime innocenti, componendo con i suoi articoli appassionati un vero e proprio racconto di ciò che stava accadendo. Questo libro è un esempio di come il grande giornalismo possa scrivere pagine che diventano storia con gli strumenti del mestiere. Pagine che, come scrive Marco Damilano nella sua postfazione, “si possono oggi tramandare ad altre generazioni, perché quello che è stato non si ripeta”.