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Libri di Michele Comelli

Rinascimenti in transito a Milano (1450-1525)

Rinascimenti in transito a Milano (1450-1525)

Libro: Libro in brossura

editore: Ledizioni

anno edizione: 2022

pagine: 355

Negli ultimi anni gli studi sul Rinascimento milanese, e in particolare quelli sullo splendido e tumultuoso periodo sforzesco, hanno conosciuto un’accelerazione significativa. Muovendo dai classici lavori degli storici e dalle importanti acquisizioni in campo artistico e letterario degli anni Ottanta e Novanta del secolo scorso, molti nuovi dati sono emersi e si è progressivamente rivelata una correlazione importante fra la fisionomia socio-politica e culturale della Milano prima viscontea e poi sforzesca. Da questo rinnovato interesse ha preso le mosse il convegno tenutosi presso l’Università degli Studi di Milano nell’ottobre 2019, nell’anno del centenario leonardiano: il risultato è un volume di atti che offre un panorama ricco e articolato della Milano tra fine Quattrocento e inizio Cinquecento, quale luogo di fervido scambio e incontro culturale, ancora in gran parte da riscoprire e rivalutare. Premessa di Claudia Berra.
36,00

I «Sonetti et canzoni» di Iacopo Sannazaro

I «Sonetti et canzoni» di Iacopo Sannazaro

Libro: Libro in brossura

editore: Ledizioni

anno edizione: 2021

pagine: 560

Il volume raccoglie gli Atti del XVIII Convegno internazionale di Letteratura italiana "Gennaro Barbarisi", tenutosi a Gargnano del Garda il 20-21 settembre 2018. Attraverso prospettive e punti di vista diversi, i contributi qui raccolti mostrano i frutti delle ricerche più recenti e aggiornate intorno a un'opera che svolse un ruolo fondamentale nello sviluppo della lirica rinascimentale e che è ora oggetto di un rinnovato interesse e di un intenso dibattito.
38,00

Corrispondenza con Alessandro Farnese. Volume Vol. 1

Corrispondenza con Alessandro Farnese. Volume Vol. 1

Giovanni Della Casa

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni di Storia e Letteratura

anno edizione: 2020

pagine: 500

La corrispondenza con il cardinale Alessandro Farnese raccoglie la testimonianza di un sodalizio politico, professionale, ma anche letterario, che accompagnò Giovanni Della Casa dall'inizio della sua carriera ecclesiastica fino alla morte. Di questa ventennale e intensa prassi epistolare restano oggi soprattutto testimonianze di negozio - in particolare relative alla nunziatura apostolica di Della Casa a Venezia -, che vedono coinvolti altri membri dell'entourage farnesiano. Il primo volume copre un arco temporale che va dalla fine degli anni Trenta, a cui risalgono i primi contatti tra il giovanissimo cardinale e segretario di Stato e il colto umanista, da poco divenuto chierico di Camera, fino al giugno 1546, pochi giorni prima della partenza di Alessandro Farnese con il fratello Ottavio, alla guida dell'esercito pontificio nella spedizione in Germania, al fianco delle armate di Carlo V, contro i protestanti: un momento delicatissimo per la politica italiana ed europea, in cui Papato e Impero sembravano aver trovato una pur precaria intesa, all'insegna della Cristianità. Come attestano le missive successive della nostra corrispondenza, tale intesa sarebbe ben presto entrata in crisi con il conseguente stravolgimento degli equilibri politici.
60,00

Il «Furioso» fra epos e romanzo

Il «Furioso» fra epos e romanzo

Sergio Zatti

Libro: Libro in brossura

editore: Ledizioni

anno edizione: 2018

pagine: 215

La fedeltà del Furioso al genere cavalleresco si misura nell'accoglimento, ma anche nella decisiva trasformazione, dei due elementi che lo caratterizzano dal punto di vista della forma narrativa e del contenuto tematico. Invece di ripudiare una tecnica ormai abusata come l'entrelacement, Ariosto la fa propria con una tale frequenza e intensità di applicazione da compromettere, in misura ben maggiore dei predecessori recenti (Pulci, Boiardo), la linearità e la fluidità del racconto. Parallelamente, estremizza certe infrazioni già boiardesche sul piano tematico: l’amore di Orlando trasformato e degenerato in follia, l’oltranza cortese (e il suo contrario, l’oltranza vilain) di certe situazioni e personaggi. Ariosto insomma sfrutta a fondo le risorse di una tecnica (entrelacement) e valorizza certi meccanismi tematici (inchiesta). Ma fa qualcosa di più importante ancora: mette in rapporto di implicazione reciproca i due elementi in questione. Una delle novità storicamente sostanziali del Furioso è da individuare nella esemplarità di questo rapporto di interdipendenza che si viene a stabilire fra entrelacement e inchiesta. prefazione di Comelli Michele.
18,00

Poetica e allegoria nel Rinaldo di Torquato Tasso

Poetica e allegoria nel Rinaldo di Torquato Tasso

Michele Comelli

Libro: Copertina morbida

editore: Ledizioni

anno edizione: 2014

pagine: 530

Quando, nel 1562, si presentava per la prima volta al pubblico con il Rinaldo, il giovane Tasso era consapevole di inserirsi in un panorama articolato e complesso, tra modelli antichi ed esperimenti moderni, progetti editoriali e accesi dibattiti accademici. A fronte di una tradizione critica che ha riservato scarso interesse al primo poema tassiano e che ha per lo più letto il suo autore attraverso le moderne categorie stilistiche, narratologiche ed ermeneutiche, questo studio si propone di ricollocare il Rinaldo all'interno del contesto storico-culturale in cui nacque e di rileggerlo attraverso le categorie retoriche che avevano informato il pensiero di Tasso e dei suoi contemporanei: le categorie di "poetica" e "allegoria". L'indagine poi, all'interno del Rinaldo, della sfuggente categoria cinquecentesca di "allegoria", nella sua portata ideologica e negli elementi anticipatori della poesia della Liberata, pone il giovanile poema a metà strada tra la retorica umanistica dell'exemplum e l'allegoria politica della Liberata e della Conquistata.
28,00

Corrispondenza con Alessandro Farnese. Volume Vol. 1-2

Corrispondenza con Alessandro Farnese. Volume Vol. 1-2

Giovanni Della Casa

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Bites

anno edizione: 2022

pagine: 1059

Tra il luglio 1546 e il dicembre 1547 si compie, in sostanza, il trionfo politico di Carlo V sull’Europa e, con esso, il destino del papato farnesiano: le armate papali abbandonavano imprudentemente la costosa spedizione smalcaldica, che veniva risolta dall’imperatore a Mühlberg pochi mesi dopo; il concilio di Trento era traslato a Bologna nonostante le rimostranze imperiali; contestualmente morivano Francesco I di Francia, il grande rivale di Carlo V, ed Enrico VIII d'Inghilterra; e poco dopo gli Asburgo riuscivano a ratificare una tregua con l'Oriente che in qualche modo lasciava strada libera alla minaccia imperiale sull'Italia, dopo lunghi anni di difficili equilibri. Di questo complesso momento storico Giovanni Della Casa, in qualità di nunzio apostolico a Venezia, e Alessandro Farnese, come segretario di Stato pontificio, furono non solo testimoni privilegiati, ma protagonisti attivi e appassionati, di cui le 249 lettere del presente volume ci restituiscono le riflessioni e le gesta. Il primo tomo segue queste vicende dal 10 luglio 1546, quando sotto ben altri auspici le armate papali, guidate dallo stesso Alessandro e da Ottavio Farnese, si avviavano verso la Germania per accompagnare l'esercito imperiale contro la lega di Smalcalda, fino all'11 marzo 1547, il medesimo giorno in cui a Trento veniva approvata la traslazione del concilio e non molto tempo prima della morte di Francesco I e della battaglia di Mühlberg. Prefazione di Claudia Berra
79,00

D'otto in otto versi. Il poema in ottave come ricettore di generi

D'otto in otto versi. Il poema in ottave come ricettore di generi

Libro: Libro in brossura

editore: Cesati

anno edizione: 2019

pagine: 103

Il volume raccoglie contributi di alcuni dei più importanti studiosi che, nell’orizzonte europeo, si sono occupati del poema italiano del Quattro e Cinquecento. Nell’epoca della codificazione e gerarchizzazione dei generi, il poema presenta una complessità non facilmente apprezzabile sulla base delle usuali tassonomie. Nei circa cento anni qui rappresentati (dal 1478 del "Morgante" al 1594 del "Dandolo"), non solo si collocano alcune delle più importanti opere in ottave della letteratura italiana, ma si sviluppa anche un fitto dibattito intorno al genere. I saggi del volume ne sono una preziosa testimonianza, poiché prendono in esame tanto le relazioni con forme diverse (il trattato, la satira, la novella, la tragedia, l’epica), quanto la complessa gestazione di due indiscussi capolavori come il "Furioso" e la "Liberata", e il segno che essi hanno impresso nella tradizione. Al centro permane la straordinaria versatilità dell’ottava, posta in risalto proprio dalla varietà dei casi proposti.
12,00

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