Bites
Dello Occhiale opera difensiva
Tommaso Stigliani
Libro: Libro in brossura
editore: Bites
anno edizione: 2025
pagine: 420
Nel 1623 Giovan Battista Marino pubblica a Parigi l'Adone. Incentrato sugli amore di Venere e Adone, il poema segna una frattura rispetto alla norma che si era sedimentata nel corso del '500 e che aveva trovato il suo culmine con l'esperienza tassiana. Tommaso Stigliani, già critico verso Marino a causa di una rivalità poetica più che ventennale, compone quindi l'Occhiale con l'obiettivo di screditare l'Adone, mostrarne gli errori poetici e metterne in discussione lo status di capolavoro che già i contemporanei gli avevano attribuito. Nonostante l'Occhiale incarni una visione chiusa e dogmatica della poetica, ancora pienamente cinquecentesca e non aperta al nuovo gusto del secolo, a Stigliani va riconosciuto un ruolo fondamentale nelle prime fasi di ricezione ed esegesi del poema mariniano. Il metodo adottato per la costruzione del commento al testo, basato su un costante riscontro sulle carte e sui testi, ha permesso finalmente di chiarire la genesi e le fonti dell'Occhiale, restituendo pienamente l'opera al suo contesto, anche attraverso il dialogo con la folta schiera di risposte scritte in difesa dell'Adone. L'edizione consente ora di inaugurare nuovi percorsi di studio e di approfondimento di cui possono giovarsi anche le ricerche su Marino e in particolare sull'Adone: gli snodi critici messi in luce dal commento, soprattutto per i passaggi che da sempre sono considerati i più problematici del poema, possono ora essere letti alla luce di nuovi dati in grado di arricchire e consolidare l'ermeneutica del poema.
Rime (1529)
Giovan Giorgio Trissino
Libro: Libro in brossura
editore: Bites
anno edizione: 2025
pagine: 730
Le rime di Giovan Giorgio Trissino conoscono un'ampia diffusione manoscritta nei primi decenni del Cinquecento, accanto a quelle di autori di primissimo piano come Iacopo Sannazaro o Pietro Bembo. Nella princeps delle Rime del 1529 convergono quindi testi frutto di un'attività poetica distribuita su un esteso arco cronologico, dalla «prima giovinezza» alla soglia dei cinquant'anni. L'esito è una raccolta in cui affiora un lucido progetto di classicismo: sebbene a Petrarca venga riservato un ruolo prioritario fra i modelli, infatti, le Rime attingono abbondantemente sia dalla tradizione greca e latina sia da quella volgare due-trecentesca. Il volume offre il testo della princeps delle Rime, rivisto e corretto, specie per quanto riguarda l'impiego del sistema ortografico trissiniano, alla luce dei principi di filologia dei testi a stampa e sulla scorta delle indicazioni che si ricavano dall'usus del vicentino o da sue esplicite indicazioni. Il testo critico è corredato di un commento puntuale che, per la prima volta, rende conto del mosaico di citazioni, di riprese e di libere traduzioni da svariati componimenti (greci, latini e volgari) di cui è innervata la produzione lirica di Trissino. Testo critico e commentato a cura di Franscesco Davoli.
Giovan Battista Pigna. Gli Heroici
Libro: Libro in brossura
editore: Bites
anno edizione: 2025
pagine: 156
Scomparso dagli interessi di letterati e studiosi per quasi cinque secoli, il trattato Gli Heroici di Giovan Battista Pigna torna ora in edizione critica, per le cure di Marco De Masi e Stefano Jossa, per rimettere in circolazione una riflessione sulla poesia narrativa e una modalità di costruzione dell'egemonia culturale che segnò il passaggio dallo scrittore di corte al segretario del principe ed ebbe un'influenza decisiva sulla formazione di Torquato Tasso.
La galeria. Volume Vol. 1
Giovan Battista Marino
Libro: Libro in brossura
editore: Bites
anno edizione: 2025
pagine: 379
La Galeria (1619-1620) di Giovan Battista Marino è il più celebre libro di poesia composto in lode delle arti figurative. L'originale struttura dell'opera richiama quella di una galleria secentesca, con centinaia di componimenti di tono e taglio epigrammatico variamente ispirati alla secolare tradizione ecfrastica e ai molti capolavori che il poeta ebbe modo di ammirare presso siti storici, collezioni e botteghe d'artista a Napoli, Roma, Siena, Firenze, Venezia, Bologna, Mantova, Genova, Torino e Parigi. Questa nuova edizione propone un testo criticamente fondato e accompagnato da un apparato che illustra la genesi e l'evoluzione dell'opera e dei singoli componimenti in essa accolti. Il commento mira a chiarire la lettera del testo alla luce dei più influenti modelli letterari e a definire i rapporti che l'autore intrattenne con il mondo dell'arte nella sua variegata complessità: arteci e opere, generi artistici, intenditori d'arte, mecenati, collezionisti. Il piano dell'opera prevede una ripartizione in tre tomi: I. Le Pitture: Favole · Istorie; II. Le Pitture: Ritratti · Capricci; III. Le Sculture. Oltre all'Introduzione e alla Nota al testo, corredano l'edizione un ampio apparato iconografico, indici analitici e bibliografia.
Giovan Battista Marino. La scrittura d'arte, la collezione, gli artisti
Beatrice Tomei
Libro: Libro in brossura
editore: Bites
anno edizione: 2024
pagine: 514
Nella pur sconfinata bibliografia mariniana non trova ancora spazio uno studio organico sul più importante poeta del Seicento italiano e le arti. Eppure, già dalla prima metà del secolo scorso gli esperti in materia avevano manifestato la necessità e l'impellenza di chiarire la natura di questo rapporto. Impareggiabile protagonista della scena culturale primoseicentesca, poeta formidabile e abile cortigiano, Marino è stato anche un appassionato amatore d'arte, collezionista, amico e promotore di artisti. La sua opera, testimonianza di una vita itinerante che sconfina il perimetro nazionale, porta il passaggio di uomini, immagini e oggetti. Sono le fascinazioni che da questi derivano nella sua scrittura a fare da scheletro all'ossatura di questo volume, i cui nove capitoli ripercorrono la biografia del poeta tentando di metterne in risalto le incursioni mai timide, regolari e insistenti piuttosto, nel mondo delle arti. Scambi epistolari, elogi in versi, incontri inattesi tra editorie e atelier definiranno i limiti e le forme molteplici che assume quel dialogo tra "arti sorelle" che ha reso l'esperienza mariniana la più iconica e distintiva della cultura della sua epoca.
Il dialogo in volgare. Forme dell'argomentazione retorica nel XVI secolo
Elena Bilancia
Libro: Libro in brossura
editore: Bites
anno edizione: 2024
pagine: 222
Durante il XVI secolo in Italia vengono stampati migliaia di dialoghi. I capolavori come L'Arte della guerra di Machiavelli e Il cortegiano di Castiglione o le raccolte di Speroni, Tasso e Bruno si aggiungono a una selva di testi dialogici che coprono minutamente ogni aspetto del sapere morale, tecnico e naturalistico: dal duello alla costruzione degli orologi, dalla questione della lingua ai movimenti delle maree. Assumendo l'ambiguo posizionamento del dialogo tra i generi e gli ambiti epistemici del discorso, questo libro ne propone un'interpretazione trasversale che guarda alla storia dell'organizzazione e della trasmissione dei saperi in un'epoca in cui l'esito del conflitto tra gli strumenti logico-razionali e quelli retorico-poetici non era ancora stato deciso. L'indagine condotta mostra come il dialogo in volgare, una delle pratiche di scrittura più frequentate dalla cultura umanistico-rinascimentale, fu uno dei terreni su cui si giocò questa partita.
Delle Poesie (1620)
Ridolfo Campeggi
Libro: Libro in brossura
editore: Bites
anno edizione: 2024
pagine: 760
Ridolfo Campeggi, conte di Dozza e membro illustre dell'Accademia dei Gelati col nome di Rugginoso, è senza dubbio una delle figure più affascinanti del panorama felsineo di primo Seicento benché sia ancora oggi poco studiato e considerato un minore, spesso etichettato come pedissequo marinista. Il presente studio vuole quindi gettare nuova e più intensa luce sulla poesia lirica di Campeggi, andando ad inserirla in un affresco dettagliato della sua ampia produzione che include le rime, il teatro, i testi per tornei e giostre (raffinati esempi di una liturgia urbana d'ispirazione cavalleresca) e i primi, felici passi nel genere nascente del melodramma. La vasta ed articolata opera di Campeggi rispecchia la personalità poliedrica di un uomo che fu protagonista a pieno titolo della temperie barocca, partecipando attivamente e con profitto alla vita politica, accademica e culturale di Bologna. Oltre a ravvivare l'attenzione nei confronti di un intellettuale che fu artista a tutto tondo a livello sia locale che nazionale ed europeo, questa edizione critica offre indagini e spunti per scandagliare con rinnovato interesse la fitta e multiforme rete delle accademie letterarie in Italia, dei loro affiliati e del loro contesto socio-culturale.
Tasso e gli antichi. Ricerche sulla Gerusalemme liberata
Libro: Libro in brossura
editore: Bites
anno edizione: 2024
pagine: 208
Il volume si compone di una serie di affondi che indagano la presenza di opere della classicità nell'officina della Gerusalemme liberata, dai canonici Lucano e Virgilio ad autori più marginali come Curzio Rufo e Senofonte. Lo studio dell'iter redazionale di singoli episodi del poema si intreccia alla ricostruzione della biblioteca di Tasso e delle concrete modalità di lettura, annotazione e reimpiego dei suoi libri; in parallelo, l'analisi si poggia su una costellazione di altri testi tassiani, anche tardi, che permettono retrospettivamente di gettare luce su zone del capolavoro rimaste finora meno esplorate. A più riprese l'attenzione converge sui delicati equilibri che si delineano nello schieramento crociato, spesso minacciato da spinte centrifughe e disgreganti: emblematiche sono la vicenda di Sveno nel canto VIII così come quella di Goffredo nel canto XI, rilette sulla filigrana dei precedenti antichi di volta in volta sottesi.
Orazioni
Torquato Tasso
Libro: Libro in brossura
editore: Bites
anno edizione: 2024
pagine: 252
Tra il XVI e il XVII la letteratura, in versi e in prosa, si riempie di lodi rivolte ora a un signore, ora a un'istituzione, facendosi specchio dei grandi cambiamenti culturali e sociali del tempo. Le corti e le accademie diventano un luogo di produzione e promozione culturale alternativo agli studi universitari, come mostrano anche le moltissime orazioni scritte in questo periodo, sia in volgare che in latino. Ne sono un esempio quelle di Torquato Tasso, qui presentate in una moderna edizione critica e per la prima volta commentata. All'introduzione, che contestualizza le cinque orazioni sullo sfondo della scrittura epidittica del XVI secolo, segue la ricostruzione delle vicende redazionali ed editoriali dei testi, che proseguono su binari separati sino alla costituzione dei primi corpora settecenteschi. Il commento, oltre a presentare la struttura e il dialogo che il testo instaura con le opere maggiori del poeta, pone in luce quel variegato impasto di fonti che rende le orazioni un luogo in cui Tasso sperimenta una prosa argomentativa meno rigida e più soggetta all'accostamento di letture peregrine.
Rime
Ludovico Ariosto
Libro: Libro in brossura
editore: Bites
anno edizione: 2024
pagine: 342
Le rime di Ludovico Ariosto sono una pagina affascinante della sua produzione letteraria. Non vengono pubblicate in vita dal poeta, ma sono rimaste a lungo sul suo scrittoio e intrecciano rapporti con l'Orlando furioso e con le Satire. Offrono il ritratto di un amante fedele, sospeso tra speranze e timori, in parte corrisposto da una donna che sa essere dura e benevola. Attraverso la mediazione dei classici e di Petrarca, nelle sue liriche Ariosto risemantizza esperienze di vita e d'amore. In questo volume si offre l'edizione delle rime contenute nel ms. Rossiano 639 della Biblioteca Apostolica Vaticana. Riscoperto tardivamente, il codice è l'unico testimone a raccogliere un corpus di quarantotto testi in una forma-canzoniere, che probabilmente lasciò insoddisfatto lo stesso poeta, che non la diffuse e la ripensò in seguito. Le rime sono qui corredate da un commento che illustra il profondo dialogo di Ariosto con Orazio, Ovidio e gli elegiaci, con Petrarca e con la lirica contemporanea, i rapporti con il poema maggiore, le soluzioni formali e i temi di una poesia che costituisce uno dei momenti più interessanti della lirica cinquecentesca.
Il copialettere di Francesco Guicciardini. Una fonte per la «Storia d'Italia»
Libro: Libro in brossura
editore: Bites
anno edizione: 2024
pagine: 672
Numerose dovevano essere le carte che occupavano il tavolo di lavoro di Francesco Guicciardini al momento della stesura della "Storia d'Italia". Tra queste si trovava un copialettere, ad oggi smembrato in due filze dell'Archivio Guicciardini e in un faldone della Carte Strozziane. Il codice raccoglie copie di lettere inviate, e solo in parte ricevute, tra il giugno 1526 e il febbraio 1527 da Guicciardini, a quel tempo luogotenente dell'esercito pontificio, schieratosi nella Lega di Cognac contro l'imperatore Carlo V. Sulla scorta degli studi di Roberto Ridol e Paola Moreno, l'edizione si propone di illustrare le dinamiche di rielaborazione che distinguono le copie dal loro antigrafo, le minute, e di dimostrare la dipendenza tra il corpus epistolare e la prima redazione del libro XVII della Storia, contribuendo a ricostruire il lungo iter che dai Commentari della luogotenenza condurrà ai cantieri del capolavoro storiografico. Questo specialissimo fascio di lettere diviene così un documento grazie al quale Guicciardini riesce a ordinare «tucte le cose innanzi agli occhi» e a ricomporrepost res perditas il garbuglio del mosaico del reale, adempiendo «el fine della istoria».
Rime. Volume Vol. 1
Francesco M. Molza
Libro: Libro in brossura
editore: Bites
anno edizione: 2024
pagine: 846
Tra i rimatori più insigni del suo tempo, Molza è ora restituito al ruolo che gli spetta tra i contemporanei e al giusto rilievo nella tradizione poetica nella nostra lingua, nonché agli studi di italianistica, a cui la mancanza di un'edizione affidabile e di un commento approfondito lo hanno sinora immeritamente sottratto. Poeta di limpida vena e di robusta intuizione lirica, Molza si rivela autore dalla personalità complessa e versatile, difficile da inquadrare in maniera esaustiva in uno dei numerosi indirizzi e tendenze di cui si compone la galassia del petrarchismo cinquecentesco. Egli è forse il poeta del Cinquecento più abile a dominare linguaggi e retoriche correnti e a rigenerarli in maniera creativa e personale. Sicché a leggere i suoi versi pure l'etichetta di eclettismo si dimostra inadatta, per la capacità di dialogare con le altre voci poetiche che precedono con curiosità geniale ma rispettosa e attenta: in primo luogo Petrarca, con cui il rapporto è diretto e senza filtri, l'eredità viva degli antichi accostata attraverso la sola intelligenza poetica, le sollecitazioni della rimeria cortigiana di cui risentono alcune divagazioni capricciose. Un grande letterato testimone del suo tempo e interprete ispirato della poesia come luogo elettivo di interazione dei linguaggi e di intuizione che unisce concetto e parola.