Libri di Nicola Gardini
Per una biblioteca indispensabile. Cinquantadue classici della letteratura italiana
Nicola Gardini
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2011
pagine: 329
Che cos'è la letteratura italiana? E perché certi libri sono così importanti? Perché leggere ancora il "Decameron", "Il principe" o "Il giardino dei Finzi-Contini"? Attraverso una selezione dei classici della scuola, esattamente 52, tanti quante le settimane dell'anno, "Per una biblioteca indispensabile" vuole rispondere a queste domande, costruendo un campionario di scritture, immagini di mondo e temi culturali che segnano svolte e traguardi decisivi nella storia della civiltà non solo italiana. Con il suo formato anticonvenzionale, che presenta i libri selezionati in ordine alfabetico e non cronologico, una varietà di approcci critici e uno stile limpido quanto appassionato, questo libro evita formule ed etichette accademiche mettendo in evidenza, attraverso la lettura ravvicinata, l'originalità rivoluzionaria dei singoli libri. Di pagina in pagina scaturiscono suggestioni, riflessioni, "incontri" rivelatori; nuove prospettive si aprono all'interpretazione; dettagli apparentemente marginali si dimostrano essenziali e ricchi di senso. Ne risulta un'immagine inedita di letteratura italiana: la letteratura di una nazione che, attraverso l'esercizio delle parole, ha sviluppato il pensiero e l'impegno civile, meditando sull'essenza degli individui e della società, convinta che libri e biblioteche siano un baluardo sicuro contro il dilagare dell'ingiustizia e dell'egoismo e una delle vie principali al raggiungimento della felicità.
Lacuna. Saggio sul non detto
Nicola Gardini
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2014
pagine: 271
Questo libro affronta un aspetto poco indagato della cultura letteraria, il non detto, e dalla dimostrazione che un buon racconto è un racconto che sa tralasciare qualcosa arriva a identificare l'idea stessa di letteratura con quella di lacunosità. La nozione di "lacuna", assunta a principio di metodo, serve a ridefinire concetti cardinali come scrittura, testo, trama, lettura, stile, realtà e realismo, verità, conoscenza, piacere, interpretazione, impegno, libertà, e il complesso rapporto tra letteratura e vita. Gardini raccoglie e analizza un'affascinante varietà di fonti (Aristotele, Platone, Cicerone, Seneca, Dante, Manzoni, Stendhal, Flaubert, Proust, Henry James, Virginia Woolf, Nietzsche, Thomas Mann, Conan Doyle, Simenon, Yourcenar ecc.), collegando gli esempi in sorprendenti sintesi e scoperte. Ne esce per la prima volta il profilo di un'estetica fondativa, lunga secoli. Ma soprattutto risulta che il lacunoso è uno dei paradigmi più vivaci della nostra immaginazione, e un bene da coltivare. Con "Lacuna" Gardini afferma con vigore la missione conoscitiva della letteratura e, al tempo stesso, fornisce una prova saggistica molto originale, coniugando l'impegno nella ricerca alla chiarezza.
Rinascimento
Nicola Gardini
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2010
pagine: XIX-323
"Il Rinascimento ha concettualizzato il valore del tempo umano, quello che tinge le cose e le consuma e imbianca i capelli e copre i corpi di segni; il tempo in cui si nasce e ci si sviluppa e si acquista un volto e lo si perde per sempre. Il Rinascimento ha attribuito un significato alle ore, agli istanti, alle scadenze; al passare dei giorni, delle famiglie e degli imperi". Queste righe danno un'idea del tipo di indagine che "Rinascimento" propone. Attraverso un riesame delle interpretazioni più rilevanti, comprese le prime occorrenze dell'immagine palingenetica, e alla luce di numerosi esempi letterari - antichi e moderni, noti e meno noti - si definiscono i simboli di tutta una nuova sensibilità, dominata dalla coscienza della perdita e dall'amore del frammento. Il Rinascimento non va ridotto semplicemente al senso metaforico del termine, come hanno fatto troppo a lungo i dibattiti dei critici, ma incarna una cultura storica che ha collocato l'esperienza vissuta al centro di qualunque discorso, e risposto anche agli eventi più distruttivi, finché ha potuto, con la sua fiducia nel confronto tra i diversi punti di vista e nel libero pensiero.
Viva il latino. Storie e bellezza di una lingua inutile
Nicola Gardini
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2018
pagine: 240
A che serve il latino? È la domanda che continuamente sentiamo rivolgerci dai molti per i quali la lingua di Cicerone altro non è che un'ingombrante rovina, da eliminare dai programmi scolastici. In questo libro personale e appassionato, Nicola Gardini risponde che il latino è – molto semplicemente – lo strumento espressivo che è servito e serve a fare di noi quelli che siamo. In latino, un pensatore rigoroso e tragicamente lucido come Lucrezio ha analizzato la materia del mondo; il poeta Properzio ha raccontato l'amore e il sentimento con una vertiginosa varietà di registri; Cesare ha affermato la capacità dell'uomo di modificare la realtà con la disciplina della ragione; in latino è stata composta un'opera come l'Eneide di Virgilio, senza la quale guarderemmo al mondo e alla nostra storia di uomini in modo diverso. Gardini ci trasmette un amore alimentato da una inesausta curiosità intellettuale, e ci incoraggia con affabilità a dialogare con una civiltà che non è mai terminata perché giunge fino a noi, e della quale siamo parte anche quando non lo sappiamo. Grazie a lui, anche senza alcuna conoscenza grammaticale potremo capire come questa lingua sia tuttora in grado di dare un senso alla nostra identità con la forza che solo le cose inutili sanno meravigliosamente esprimere.
Dialoghi con Leucò
Cesare Pavese
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2020
pagine: XIV-224
Ventisette dialoghi brevi ma carichi di tensione, suadenti eppure sconfinanti nel tragico, in cui gli dèi e gli eroi della Grecia classica (da Edipo e Tiresia a Calipso e Odisseo, da Eros e Tànatos a Achille e Patroclo) sono invitati a discutere il rapporto tra uomo e natura, il carattere ineluttabile del destino, la profondità del dolore e l'irrevocabile condanna della morte. Con la loro musica ammaliante, a metà tra prosa e poesia, i "Dialoghi con Leucò" svelano la necessità storica del mito, e ne esaltano la missione: comunicare il vero sull'essenza dell'uomo una volta per tutte.
Viva il greco. Alla scoperta della lingua madre
Nicola Gardini
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2022
pagine: 288
La Grecia antica è a un tempo inizio e punto d'arrivo. Nella sua lingua si sono elaborati i fondamenti stessi della nostra civiltà, all'insegna di altissimi ideali come la giustizia e l'amicizia. I racconti eroici di Omero hanno trasmesso un'etica dell'eccellenza; la lirica di Saffo ha rappresentato i travagli e le gioie dell'eros; quella di Pindaro ha esaltato le glorie della competizione atletica; le storie di Erodoto e Tucidide hanno indagato le differenze tra i popoli e i motivi dei conflitti; le tragedie di Eschilo, Sofocle ed Euripide hanno portato in scena il dramma della libertà individuale; le commedie di Aristofane hanno criticato le derive della democrazia e posto in primo piano la formazione dei giovani; i dialoghi di Platone hanno dato voce alle ambivalenze del reale; i discorsi di Demostene hanno insegnato a difendere la libertà dalle sopraffazioni più temibili… Dopo averci iniziato all'utile inutilità del latino, Nicola Gardini volge ora lo sguardo alla madre ideale di tutti noi e ci accompagna alla scoperta di una lingua di infinita ricchezza, fitta di contrasti e di parallelismi, costruita sul confronto e sull'antitesi, che ancora può aiutarci a interpretare la complessità dei nostri tempi, invitando a comporre i dissidi in convergenze.
Fauci
Nicola Gardini
Libro: Copertina morbida
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2013
pagine: 190
Sergio, provinciale sognante e studente di Lettere classiche, parte per il militare con lo zaino pieno di libri e la sconfortata certezza di perdere un anno di vita. E invece. Ad Albenga incontra l'eccentrico Marcello, melomane sfegatato, callasiano di ferro. Per Sergio comincia una formidabile e accelerata educazione alla musica e al canto, che prosegue con la frequentazione della famiglia di Marcello, in particolare di quella dello zio Marzio Giuffrida, tenore acclamatissimo, e della moglie Glò, soprano senza talento. Sullo sfondo di una grande villa nel cuore di Milano si muovono personaggi obliqui, scalmanati, velenosi. Capro espiatorio delle follie della famiglia Giuffrida sembra il povero cane, Titus, oggetto delle quotidiane sevizie di Glò e della figlia adolescente Vanna. Sergio, sino ad allora ferocemente cinofobo, è illuminato sulla via di Damasco dalla innata bontà di Titus e si trasforma nel paladino della libertà e della salvezza del povero cane. Di qui innanzi, su per acuti e già per devastanti urla stonate, la vicenda dipana equivoci, misteri, tradimenti e sorprese.
Storia della poesia occidentale. Lirica e lirismo dai provenzali ai postmoderni
Nicola Gardini
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori Bruno
anno edizione: 2005
pagine: XIX-256
Una breve storia del lirismo occidentale in lingua volgare distinto in due diversi generi: la lirica classica (dai Provenzali al Settecento) e la lirica postclassica (quella successiva alla svolta romantica, tuttora praticata). Il volume illustra quel fondamentale passaggio dal primo al secondo genere lirico e traccia le linee principali di quella tradizione lirica in nome della quale questi due generi distinti ancora oggi sono percepiti come uno solo. Poeti e opere sono considerati nei loro contatti con altre personalità e con altri testi.
Sulla malattia
Virginia Woolf
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2006
pagine: 128
Questo volume presenta, in una nuova traduzione e con un apparato di note esplicative e interpretative, uno dei saggi più rivoluzionari e più ambiziosi di Virginia Woolf, "On Being Ill", ma non per questo uno dei meglio conosciuti. Il saggio, che ha avuto circolazione autonoma e ha subito diverse revisioni nel passaggio da un'edizione all'altra (le più importanti: la prima del 1926 e quella definitiva del 1930), tratta il tema della malattia. Virginia Woolf lamenta che la letteratura non abbia rivolto alla malattia fisica altrettanta attenzione che alle attività della mente. È ora che gli scrittori riscoprano il corpo – le sue sofferenza, le sue lotte, i suoi trionfi. L'autrice, opponendosi a un pensiero e a una sensibilità secolari, rivendica la bellezza della malattia e mostra, con una serie di immagini originalissime, che senza malattia certe verita rimarrebbero per sempre escluse alla conoscenza umana. Il libro include un'introduzione storico-letteraria al saggio e una discussione più generale del complesso rapporto tra malattia e letteratura: il discorso della Woolf viene così collocato sullo sfondo di tutta una letteratura coeva, da Mann a Kafka a Proust, (e non solo) che si è interrogata sul senso del dolore fisico e della morte. Completa, e rende più prezioso il volume, un breve scritto del saggista romantico Charles Lamb, "The Convalescent" (1833, qui tradotto per la prima volta in italiano), che fece da modello alla Woolf e, prima di "Sulla malattia", rappresenta la più esplicita difesa della condizione del malato.
Le parole perdute di Amelia Lynd
Nicola Gardini
Libro: Copertina morbida
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2011
pagine: 235
L'Italia che cambia degli anni settanta non sembra aver voglia di cambiare in via Icaro 15, Milano. Sì, certo, l'eco arriva anche lì ma Elvira, la portinaia, è, come un secolo prima, alla mercé di inquilini gretti, litigiosi, pettegoli. Un universo di maligne ottusità e luoghi comuni che tuttavia diventa teatro del mondo nell'immaginazione duttile e porosa di Chino, il figlio adolescente di Elvira. Quando, al quinto piano, prende casa Amelia Lynd, un'anziana signora dall'incedere altero, maniere impeccabili, madrelingua inglese, Chino ne avverte subito il carisma e ne diventa adorante discepolo. Da dove viene? Cos'ha da nascondere? Qual è il suo segreto? Gli inquilini la mettono al bando, la ostracizzano. Chino si muove, con una sorta di strana ebbrezza, fra i sogni combattivi della madre - diventare proprietaria di uno degli appartamenti abitati dai suoi aguzzini - e le utopie della nuova madre-maestra dalla quale apprende la magia delle parole, le parole che raccontano e le parole che semplicemente dicono. Proprio allora la commedia quotidiana cede al dramma e le vicende di via Icaro e della sua portineria subiscono una fortissima accelerazione. E Chino deve imparare più in fretta, di che passioni, di che ambizioni, di che febbri è intessuta la vita.
I baroni. Come e perché sono fuggito dall'università italiana
Nicola Gardini
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2013
pagine: 203
Nicola è un giovane studioso. Ha una laurea italiana e un dottorato americano. Tutto ciò che desidera è concentrarsi sulle sue ricerche, condividerle con altri studiosi, trasmettere ai più giovani ciò che ha imparato dai suoi maestri. Ma in Italia non è possibile. Perché l'università italiana è sempre meno il luogo della ricerca, dell'insegnamento, della trasmissione del sapere. Nell'università italiana non governano il merito e la competenza. Nell'università italiana governano i "Baroni": uomini di potere abituati a gestire l'Accademia come un giocattolo personale, a premiare la fedeltà anziché la libertà, a preferire un mediocre candidato "locale" a un ottimo candidato "esterno". In barba all'interesse degli studenti e anche all'interesse generale. Questo libro è un documento unico. È una denuncia e una confessione. Ma soprattutto è una storia vera: il racconto paradossale e a tratti kafkiano di dieci anni passati a barcamenarsi tra concorsi veri o fasulli, promesse fatte e non mantenute, vessazioni inutili, cose non dette o cose mandate a dire. Dove tutto conta tranne ciò che dovrebbe contare: l'originalità della ricerca, la dedizione all'insegnamento. Il lieto fine è purtroppo amaro. Perché Nicola diventa professore a Oxford, dove vince un concorso pur non avendo conoscenze. E l'Italia perde l'ennesimo "cervello", l'ennesimo studioso regalato a un paese che non ha speso nulla per formarlo ma che ne sa mettere a frutto doti e lavoro.

