Libri di Paolo Mieli
Terremoto e trent'anni di cricche
Libro: Libro in brossura
editore: Centro Doc. Giornalistica
anno edizione: 2011
pagine: 287
In questo volume si esplora in profondità una di quelle voragini-simbolo aperta dal terremoto dell'Irpinia del 1980 dove non sprofondarono solo le abitazioni di Lioni e degli altri centri toccati dal sisma. Fu inghiottito anche qualcosa che ha a che fare con l'identità di questa terra. Qualcosa che come si può purtroppo ancor oggi constatare - ancora non è riemerso. Cosa ci fa capire tutto ciò? Che il terremoto andò a confermare e a definire, una volta per tutte, lo stereotipo di questa regione e di questa realtà dove al di là delle chiacchiere e delle frasi di circostanza la dimensione pubblico/politica e la dimensione malavitosa non sono scindibili.
Giovanni Leone. Un caso giornalistico degli anni '70
Paolo Mieli
Libro
editore: UCSI
anno edizione: 2006
pagine: 216
Alle origini del Corriere della Sera. Da Eugenio Torelli Violler a Luigi Albertini (1876-1900)
Andrea Moroni
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2005
pagine: 208
Questo libro analizza le scelte editoriali e imprenditoriali che consentirono al Corriere della Sera di affermarsi come uno dei principali quotidiani italiani. L'esame verte sui primi trent'anni di vita del giornale, dal 1876 all'inizio del Novecento. Sono anni in cui una moderna opinione pubblica di massa era ancora lontana dal costituirsi. La stragrande maggioranza dei quotidiani italiani erano ancora espressione di ristretti gruppi politici e non parte di un tessuto connettivo dell'informazione e di divulgazione politico culturale. Il Corriere nacque quindi nel contesto di una realtà giornalistica arretrata, ma subito si distinse per la volontà di creare non solo un giornale politico, espressione di correnti moderate della realtà milanese, ma anche un'impresa capace di alimentarsi con gli introiti delle vendite e della pubblicità e in grado di produrre un profitto. L'affermazione del Corriere della Sera avvenne in virtù di un'inedita (per quegli anni) alleanza tra un giornalista ed un imprenditore, e grazie alla capacità del suo direttore, Eugenio Torelli Viollier, di trasformare il Corriere da foglio politico rivolto ad una ristretta élite a giornale d'informazione di massa. Si trattò di un cambiamento che avvenne attraverso scelte editoriali che introdussero, nel panorama italiano, un modo originale di intendere il giornalismo. Questo lavoro si basa sulla documentazione custodita presso l'archivio storico del Corriere della Sera. Un ricco materiale che ha consentito di analizzare le vicende di questi anni attraverso l'esame di alcuni elementi che contribuirono in modo determinante al successo del Corriere, quali l'assetto proprietario del giornale, la sua gestione economica, i cambiamenti intervenuti nella veste grafica del giornale e il modo di presentare le notizie, le fonti di informazione. Aspetti diversi, che mettono in luce come i giornali fossero, fin dall'Ottocento, la complessa espressione dell'intreccio tra azienda industriale e strumento della lotta politica. Prefazione di Paolo Mieli.
L'Italia della liberazione in 50 ritratti
Paolo Mieli, Francesco Cundari
Libro: Libro rilegato
editore: Gallucci Centauria
anno edizione: 2021
pagine: 180
Nel giro di pochissimi anni, dal 1945 al 1948, l’Italia cambia volto: con la fine dell’occupazione tedesca e il ritorno alla democrazia, dopo aver fatto la resistenza, i partiti antifascisti sono chiamati a rifare l’Italia, a ridisegnarne le istituzioni, a ricostruirne le basi economiche. Dalla Liberazione alla Costituente, dalla definitiva sconfitta del fascismo alla ricostruzione. Sono gli anni di Alcide De Gasperi e Palmiro Togliatti, di Pietro Nenni e Benedetto Croce. Sono gli anni del decisivo referendum istituzionale in cui bisogna scegliere tra monarchia e repubblica, in un voto tesissimo che la corona perde per un soffio, lasciando in eredità al nuovo sistema un paese profondamente diviso.
Lampi sulla storia. Intrecci tra passato e presente
Paolo Mieli
Libro: Copertina rigida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2018
pagine: 350
È nell'intreccio serrato dei rami che compongono l'albero della storia che possono esplodere le scintille tra passato e presente. Scintille che nascono dall'uso troppo rigido di categorie attuali applicate a fatti, eventi e personaggi di ieri; fiamme che rischiano di divampare quando il nostro sguardo non è scevro da pregiudizi e libero da tesi già confezionate; incendi che si propagano tra le sterpaglie del campo storico se l'analisi non supera il limite delle eccessive semplificazioni.La comprensione del presente passa da qui, dalla capacità di andare a ricercare cosa si nasconde dietro le apparenze, dalla volontà di andare oltre, e correggere, le forzature e le deformazioni del racconto storico, dall'essere in grado di riconoscere i capovolgimenti con cui il passato ci viene spesso presentato. Soffermandosi su figure centrali come Robespierre, Gramsci, De Gaulle, passando dai drammatici giorni del luglio '43 che videro la caduta del Duce alla nascita dello Stato di Israele, dal processo a Socrate fino ai rapporti tra il papato e Lutero, Paolo Mieli ci propone in queste pagine un viaggio avvincente e rigoroso nella storia antica e recente, italiana e internazionale. Per sfatare falsi miti e incongruenze di giudizio alla luce di documenti inediti e proporre visioni spesso alternative a quelle ufficiali. Con la forte consapevolezza che le fiamme che ogni giorno divampano tra le fitte stoppie della storia devono essere domate, che i focolai accesi, spesso colpevolmente, non si estingueranno se non mettendo in campo tutto il rispetto per il passato e per la sua complessità.
Storia e politica. Novecento secolo delle tenebre
Paolo Mieli
Libro: Copertina morbida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2014
pagine: 350
Partendo dalle ambiguità che ancora avvolgono la vulgata tradizionale della storiografia del Novecento, Mieli esamina in questo libro i nervi scoperti di un secolo complesso e ricco di contraddizioni e mette in guardia dalla tentazione di forzare l'analisi dei fatti per far quadrare i conti sull'oggi. Dalla Prima guerra mondiale al fascismo, dalla Resistenza agli anni della contestazione, l'autore dà spazio a eventi e figure spesso lasciati ai margini della "memoria ufficiale": sfilano così tra gli altri in queste pagine l'attentatore anarchico che nel 1926 cercò di uccidere con una bomba Mussolini, i giovanissimi che, pur sapendo di stare dalla parte dei vinti, si arruolarono nell'esercito di Salò, i comunisti italiani che finirono nei gulag di Stalin. Mieli affronta le zone d'ombra delle versioni imposte dai vincitori e mostra perché solo una discussione onesta e imparziale può far nascere una coscienza pubblica capace di cementare lo spirito civico del nostro Paese.
Le storie, la storia. Gli eventi nascosti nelle pieghe del passato
Paolo Mieli
Libro: Copertina morbida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2013
pagine: 378
I significati nascosti fra le pieghe degli eventi storici, i risvolti minori delle grandi vicende, lo sforzo di capovolgere il punto di vista tradizionale sui momenti chiave del nostro passato, il tentativo di cogliere i legami meno espliciti che mettono in connessione il passato con il presente: questa la lezione di De Felice che Mieli trasforma in genere giornalistico-culturale. Un viaggio attraverso le vicende del passato cruciali per la storia futura, dai fasti intellettuali del mondo biblico e dell'antica Grecia alle problematiche della realtà del nostro tempo: trentaquattro "storie" per ricostruire la Storia e illuminare l'odierna situazione politica italiana. Prefazione di Indro Montanelli.
I conti con la storia. Per capire il nostro tempo
Paolo Mieli
Libro: Copertina morbida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2015
pagine: 423
Lo storico ha il compito di trasmettere la memoria, il dovere di ricordare. Quando, invece, è necessario dimenticare? Quando l'oblio diventa una virtù essenziale a ricomporre una comunità? Nell'Atene del V secolo, dopo il regime dei Trenta Tiranni, venne imposto il Patto dell'oblio, che vietava di "rivangare il passato" anche a quei cittadini che avrebbero avuto tutti i titoli per vendicarsi, "anteponendo alle rivalse private la salvezza della città". Da allora sono state innumerevoli le volte in cui la storia ci ha imposto di dimenticare, di concederci una sospensione della memoria per rimettere le cose in ordine, sia pure in un ordine provvisorio. Oggi, dopo la fine del Novecento - il secolo delle febbri ideologiche e delle grandi passioni politiche -, fare i conti con la nostra memoria condivisa è diventato più che mai necessario. Perché la scomparsa di fascismo e comunismo non ha significato la fine dell'uso politico del passato: "Nuove dottrine e nuovi radicalismi sono entrati in campo e si sono mescolati con quel che rimaneva delle vecchie fedi; tutte insieme poi hanno viziato l'aria, rendendo impossibile agli analisti e ai raccontatori del passato di prendere il fiato necessario per un'impresa che potesse dirsi di grande respiro". Queste pagine attraversano oltre due millenni di storia, di storie e di uomini, ma anche di interpretazioni, errori di valutazione e menzogne. Dalla Firenze di Savonarola alla Roma fascista, dall'inquisizione allo schiavismo, da Giuda a Napoleone...
L'Italia di Mussolini in 50 ritratti
Paolo Mieli, Francesco Cundari
Libro: Libro rilegato
editore: Gallucci Centauria
anno edizione: 2025
pagine: 160
Quando, il 23 marzo del 1919, Benito Mussolini fonda i Fasci italiani di combattimento, il movimento politico che diventerà Partito Nazionale Fascista nel 1921, ha inizio il cosiddetto ventennio. Da quel momento sullo scacchiere della storia tutto cambia, il destino dell’Italia prende una nuova forma, così come quello dell’Europa e del mondo intero. Le destre nazionaliste avanzano, le leggi razziali sono alle porte e la guerra sarà solo una prevedibile conseguenza. Ma chi era Mussolini, quale Italia ha preso in mano e come l’ha restituita ai figli di una generazione impoverita, impaurita, sconfitta? Chi sono stati i personaggi chiave della sua ascesa, chi lo ha combattuto e chi ha contribuito al consolidamento del suo potere? Un lungo testo iniziale e una cronologia discorsiva inquadrano il Fascismo da un punto di vista storico, mentre le 50 biografie dei 50 personaggi cardine del fascismo ne danno una visione narrativa, di cronaca giornalistica e i fatti che hanno cambiato la nostra storia prendono anche la forma di scelte personali, di visioni soggettive, di scontri epici e di relazioni personali. Una visione della storia vivida, un libro illustrato per conoscere la nostra storia, e vivere il nostro presente con consapevolezza.
La terapia dell'oblio. Contro gli eccessi della memoria
Paolo Mieli
Libro: Copertina morbida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2021
pagine: 300
Al giorno d'oggi anche la storia e la politica avrebbero bisogno di una somministrazione di sana dimenticanza. Per mettere in luce i danni che derivano da un'interpretazione del passato troppo legata a idee preconcette, Paolo Mieli, con la chiarezza del grande divulgatore e l'accuratezza dello storico, analizza decine di eventi ed episodi del nostro passato, dalla storia antica fino a temi moderni come le origini della mafia, l'eredità del fascismo italiano e del nazismo tedesco, il non detto che segna il racconto della Resistenza e il discorso pubblico del nostro presente, tra virus, pandemie, ipotesi cospirazioniste. Secondo Mieli, infatti, la terapia a base di oblio è necessaria, dato che "gli storici avrebbero dovuto far argine in qualche modo al dilagare della memoria". Perché "quando si hanno idee forti sul presente, è pressoché inevitabile che quelle idee si impongano sulle interpretazioni del passato." Eppure, dobbiamo fare di tutto per evitarlo.
L'Italia della liberazione in 50 ritratti
Paolo Mieli, Francesco Cundari
Libro: Libro rilegato
editore: Gallucci Centauria
anno edizione: 2025
pagine: 180
Nel giro di pochissimi anni, dal 1945 al 1948, l’Italia cambia volto: con la fine dell’occupazione tedesca e il ritorno alla democrazia, dopo aver fatto la resistenza, i partiti antifascisti sono chiamati a rifare l’Italia, a ridisegnarne le istituzioni, a ricostruirne le basi economiche. Dalla Liberazione alla Costituente, dalla definitiva sconfitta del fascismo alla ricostruzione. Sono gli anni di Alcide De Gasperi e Palmiro Togliatti, di Pietro Nenni e Benedetto Croce. Sono gli anni del decisivo referendum istituzionale in cui bisogna scegliere tra monarchia e repubblica, in un voto tesissimo che la corona perde per un soffio, lasciando in eredità al nuovo sistema un paese profondamente diviso.
Il secolo autoritario. Perché i buoni non vincono mai
Paolo Mieli
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2024
pagine: 312
Nessuno troverebbe da ridire di fronte all’affermazione che il secolo degli autoritarismi sia stato, per antonomasia, il Novecento, con due regimi nazifascisti che hanno incendiato l’Europa e innescato la Seconda guerra mondiale e la creazione, a Oriente, di quello che diverrà il blocco sovietico, sopravvissuto fino al 1989. Paolo Mieli parte proprio dalle scintille del conflitto mondiale, dal patto Molotov-Ribbentrop e dai “protocolli segreti” che hanno segnato anche il lungo periodo postbellico (e sopravvivono nella retorica putiniana) per impostare un’analisi attenta dell’eredità che ancora scontiamo del secolo scorso. Concentrandosi in apertura sull’ombra nera dei regimi tedesco e italiano, l’autore rintraccia nel passato più o meno recente i semi dell’autoritarismo, per poi rivolgere la sua attenzione a temi attuali come le difficoltà della convivenza religiosa, il terrorismo e la "cancel culture" che vuole imporre nuove forme di autocensura. E, insinuando il dubbio che l’euforia democratica sorta sulle ceneri della Guerra mondiale e rinnovata dalla caduta del Muro di Berlino non sia stata altro che un abbaglio collettivo, ci mostra perché il secolo autoritario dura ancora oggi."