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Libri di R. Balzani

Mezzano nel '900

Mezzano nel '900

Andrea Casadio, Elena Rambaldi, Enrica Cavina

Libro: Copertina morbida

editore: Il Ponte Vecchio

anno edizione: 2017

pagine: 432

20,00

I territori del patrimonio. Dinamiche della patrimonializzazione e culture locali (secoli XVIII-XX)

I territori del patrimonio. Dinamiche della patrimonializzazione e culture locali (secoli XVIII-XX)

Libro: Copertina morbida

editore: Il Mulino

anno edizione: 2016

pagine: 260

Molti e complicati sono i processi che riguardano la patrimonializzazione di un bene culturale a livello locale. Questo volume cerca di offrirne una rassegna ragionata, mettendo a fuoco gli aspetti principali: la rilevanza culturale dell'oggetto prescelto; l'opera di tutela messa in campo; la narrazione prodotta a giustificazione delle energie e delle risorse spese nello sforzo di valorizzazione. Tutti questi processi si rivelano inevitabilmente complessi e mai pacifici, perché la necessità di un impegno finanziario non può non produrre discussioni e contrasti. Nelle varie vicende prese a modello, sono evidenziate la persistenza o la fatuità delle dinamiche avviate: a prescindere dal valore intrinseco della "cosa", per riuscire nell'impresa è infatti necessario coinvolgere diversi attori e per un periodo in genere non breve. Infine, naturalmente, occorre valutare il "feedback": qual è stato il destino del bene? La patrimonializzazione ha provocato effetti permanenti o si è limitata a una valorizzazione effimera? Lo studio comparato di questi fenomeni, di cui l'Italia abbonda, rappresenta un approccio innovativo assai utile per analizzare preventivamente, e in senso qualitativo, gli investimenti materiali e simbolici sui beni culturali. I successi e i fallimenti disseminati nel nostro paese rappresentano una miniera che attende di essere scavata con sistematicità. Questo libro vuole essere un esempio e un incoraggiamento in tal senso.
17,50

La Romagna nel Risorgimento. Politica, società e cultura al tempo dell'unità

La Romagna nel Risorgimento. Politica, società e cultura al tempo dell'unità

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2012

pagine: 584

La sfida di questa ricerca, frutto di un lavoro d'archivio imponente, è molto semplice: ha senso studiare la fase culminante del Risorgimento, cioè l'apice del processo di costruzione della nazione, all'interno di uno spazio regionale? E come tenere intrecciati i diversi piani, quello locale, quello inter-statale (con lo Stato pontificio a far da cardine, in questo caso) e quello propriamente italiano? Le risposte offerte da un gruppo di studiosi della nuova generazione sono state sorprendenti. Allontanandosi dagli stereotipi propri delle ricostruzioni celebrative del periodo liberale e fascista, le analisi si sono concentrate sulle condizioni materiali, sui difficili equilibri tra i ceti, sulla radicalità della propaganda patriottica, ma anche su tanti elementi fino a oggi trascurati, dall'ultimo viaggio di Pio IX in provincia agli effetti del colera, dalle trasformazioni indotte dall'Unità nella vita quotidiana - i pesi, le misure, le monete - al difficile radicamento delle istituzioni laiche e liberali, alle prese con una terra in bilico fra 'rossi' (i mazziniani e i garibaldini) e 'neri' (i clericali). Lo spaccato che esce da queste pagine racconta la vicenda di una provincia italiana complicata e contraddittoria, ma anche ricca d'incredibili fermenti, che toccano l'istruzione primaria, la cultura, l'ansia di affermazione di una generazione di giovani.
28,00

Il lungo Risorgimento. La nascita dell'Italia contemporanea (1770-1922)

Il lungo Risorgimento. La nascita dell'Italia contemporanea (1770-1922)

Gilles Pécout

Libro

editore: Mondadori Bruno

anno edizione: 2011

pagine: 480

Partendo dalla celebre espressione attribuita erroneamente a Massimo D'Azeglio "L'Italia è fatta, ora van fatti gli italiani", Gilles Pécout ripercorre il lento processo di costruzione nazionale dell'Italia a cominciare dalla fine del Settecento. Uno degli aspetti caratterizzanti di questa analisi è la scelta di evidenziare il peso reale del ruolo svolto dallo Stato, in stretto rapporto con lo sviluppo dell'economia e con l'evoluzione delle gerarchie sociali, mettendo dunque in discussione l'immagine di "nazione debole e senza Stato". Il ricorso alla storiografia a partire dal XIX secolo e la sua rilettura in chiave ideologica mostrano che il cliché dell'"Italia debole" rappresenta una reazione nei riguardi di quella confisca dello Stato e dei valori nazionali fatta dal regime fascista piuttosto che un implicito effetto dell'incompiutezza del processo di riunificazione. Senza sottovalutare le fratture, i vari fattori di divisione e i limiti di un processo la cui importanza fino ai giorni nostri è comunque innegabile, Pécout ricostruisce le origini dell'Italia, evidenziando le prospettive politiche del gran dibattito storico italiano riguardo alle questioni dell'integrazione civile, culturale, economica e sociale del paese.
10,60

Una scuola che ha fatto storia. I primi 125 anni dell'Istituto tecnico agrario di Cesena

Una scuola che ha fatto storia. I primi 125 anni dell'Istituto tecnico agrario di Cesena

Libro: Copertina morbida

editore: Edit Sapim

anno edizione: 2007

pagine: 248

15,00

Storia di Bertinoro

Storia di Bertinoro

Libro: Copertina morbida

editore: Il Ponte Vecchio

anno edizione: 2006

pagine: 528

20,00

Qualcosa è cambiato. Acqua, gas e igiene urbana a Forlì 1945-2000
33,50

L'arte contesa nell'età di Napoleone, Pio VII e Canova. Catalogo della mostra (Cesena, 14 marzo-26 luglio 2009)

L'arte contesa nell'età di Napoleone, Pio VII e Canova. Catalogo della mostra (Cesena, 14 marzo-26 luglio 2009)

Libro: Libro in brossura

editore: Silvana

anno edizione: 2009

pagine: 301

A caratterizzare l'età rivoluzionaria e napoleonica in Italia fu il grande esodo di opere d'arte verso la Francia. Ma, accanto alle spoliazioni maggiori, la soppressione dei conventi e la secolarizzazione delle chiese resero disponibili quote ingenti di patrimonio, che finirono sul mercato o cominciarono a "viaggiare" per pinacoteche, musei, collezioni. I contesti originari, che avevano fino ad allora conservato in loco i propri beni culturali, furono cancellati o alterati, mettendo in discussione l'idea stessa dell'Italia-museo, cara alla sensibilità del XVIII secolo e alla pratica sociale del Grand Tour. Eppure, proprio gli spostamenti, le sottrazioni, le nuove collocazioni e le nuove destinazioni d'uso favorirono una percezione più matura del patrimonio culturale, che si tradusse - soprattutto nello Stato pontificio -in una normativa di tutela d'avanguardia, d'indiscusso rilievo europeo. Un generale, Napoleone Bonaparte, un papa, Pio VII Chiaramonti, e un artista geniale, Antonio Canova, furono i principali protagonisti di questa vicenda: ma, accanto a loro, una schiera di intellettuali, di eruditi, di critici - da Quatremère di Quincy a Fea - cooperò, spesso in modo involontario, al consolidamento di un nuovo statuto del patrimonio culturale, che alla gloriosa tradizione italiana avrebbe aggiunto quel senso di identità e di appartenenza collettiva che il poderoso vento della nazione aveva diffuso nel continente.
35,00

Il lungo Risorgimento. La nascita dell'Italia contemporanea (1770-1922)
26,00

La libertà come fine. Antologia di scritti e discorsi (1846-1861)

La libertà come fine. Antologia di scritti e discorsi (1846-1861)

Camillo Cavour

Libro

editore: Ideazione

anno edizione: 2002

pagine: 353

Per quanto ancora ben presente nell'immaginario nazional-popolare degli italiani, Cavour non sembra più suscitare alcuna attenzione dal punto di vista politico-culturale. Eppure egli può essere considerato un vero e proprio "classico" dell'Ottocento liberale. Scopo di questa antologia è quello di riproporre all'attenzione del pubblico gli aspetti salienti della sua visione del mondo e della politica e i princìpi che ne hanno ispirato le scelte ideali e l'azione come statista e uomo di governo.
15,00

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