Libri di Stefano Rolando
La buonapolitica. Cantiere Milano/Italia
Stefano Rolando
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2012
pagine: 381
Segnali nuovi per chi si interroga su come evolverà la transizione politica italiana. A Roma, un governo di emergenza rilegittima l'Italia nel mondo. Ma su riforme e crescita sente, oltre alla crisi, il fiato corto della politica nazionale. A Milano, città-portale dell'internazionalità italiana, si discute su questioni che interessano la nostra democrazia. La sinistra esprime capacità di governo senza cadere in antiche rissosità ideologiche? La destra all'opposizione ha un nuovo progetto? Soprattutto regge il patto tra società e partiti nella gestione "alla pari" del potere istituzionale? Nell'Italia, intanto più disunita, si prospettano scelte difficili. Dobbiamo credere nella riforma della democrazia rappresentativa o lottare di più per modelli di democrazia partecipativa e diretta? Dobbiamo aspettare la terza Repubblica dei trasformisti (complici massimalisti e reazionari di sempre) o riunire chi crede alla riformabilità in nome degli interessi generali? Dobbiamo continuare nella passività riottosa verso l'Europa o imboccare da protagonisti, insieme al federalismo interno, la strada di una nuova statualità europea? Da qui un'indagine su fatti e opinioni dell'ultimo anno per valutare se politica e poteri sono condannati a incrociarsi nel cinismo e nell'affarismo. Oppure se possono trovare, anche in un paese non impeccabile come l'Italia, un equilibrio etico accettabile. Con prefazioni di Giuliano Pisapia e Fabrizio Barca.
Economia e gestione della comunicazione nelle organizzazioni complesse. Gli ambiti di convergenza tra comunicazione di impresa e comunicazione pubblica
Stefano Rolando
Libro
editore: CEDAM
anno edizione: 2010
pagine: XX-488
Affronta un nodo di grande attualità nel rapporto tra comunicazione, crisi e crescita individuato come un punto qualificante del rapporto tra comunicazione pubblica e di impresa. Questa l'ultima considerazione: "In sostanza, da Obama al dibattito europeo, il nuovo equilibrio tra etica e responsabilità pare fatto di trasparenza dei processi (comunicazione) e da nuove regole nel rapporto tra pubblico e privato. La stagione di confronti che matura accompagnerà certamente la crisi e il suo augurabile superamento. Le indicazioni, qui appena accennate, sono tuttavia sufficienti per fornire una chiave di lettura al tema di fondo del nostro approccio. La comunicazione come leva strategica non è mai una sovrastruttura, ma è una componente dei processi istruttori e decisori nel sistema sociale, nel sistema delle imprese, nel quadro istituzionale. Attorno ai nodi del perdurare della crisi e delle potenzialità di tornare a crescere anche in questo campo si disegnano parametri per comprendere se questa leva è gestita bene (allargare i profili di chiarezza e di responsabilità) o male (perpetuare l'oscurità dei processi e sviare le responsabilità). Un conflitto antico e con esito anche questa volta incerto".
Per essere Parlamenti. L'innovazione dei modelli organizzativi delle assemblee regionali. L'esperienza dell'Emilia Romagna
Pietro Curzio, Stefano Rolando, Bruno Susio
Libro
editore: Guerini e Associati
anno edizione: 2005
pagine: 124
Il governo delle regioni italiane sta subendo radicali cambiamenti: il decentramento amministrativo, in particolare, comporta mutamenti e trasformazioni sostanziali nella gestione degli enti pubblici. Gli autori, protagonisti attivi in diversi settori della pubblica amministrazione, analizzano aspetti e conseguenze del processo di rinnovamento dei modelli organizzativi in corso nei principali consigli regionali ed in alcune province autonome.
La comunicazione dello Stato
Stefano Rolando
Libro
editore: Editrice Bibliografica
anno edizione: 1997
pagine: 80
Uno sguardo d'insieme sulla comunicazione pubblica e istituzionale in Italia: la nascita e l'evoluzione degli ultimi cinquant'anni, fino alle nuove prospettive che hanno recentemente messo in discussione l'organizzazione degli enti pubblici e locali. E' la testimonianza di un pioniere del settore che ha sperimentato nuove vie sia all'interno delle istituzioni pubbliche, sia in ambiti associativi e internazionali, sia nelle università.
Etica e comunicazione
Carlo Maria Martini, Stefano Rolando
Libro: Copertina morbida
editore: Fausto Lupetti Editore
anno edizione: 2013
pagine: 92
All'inizio degli anni '90 l'Italia è attraversata dalla scossa che andrà sotto il nome di Tangentopoli. Un brutto nome per una brutta storia. Che riguarderà da vicino la città di Milano e ugualmente da vicino il mondo della comunicazione. Campagne pubblicitarie e professionisti noti vengono messi sotto accusa, coinvolti da elementi emersi a carico di politici e ministri. Nello stesso periodo, significativamente tra il 1991 e il 1992, il cardinale Carlo Maria Martini, arcivescovo di Milano, attraverso lo strumento delle lettere pastorali e in altre occasioni di riflessione pubblica, affronta in modo meno congiunturale e più mirato al rapporto tra persone e valori le questioni della comunicazione e dei mass media. Dedicherà due testi ("Effatà" nel 1991 e "Il lembo del mantello" nel 1992) a queste problematiche. A lui si rivolgono quindi i pubblicitari italiani raccolti nella Associazione Tecnici Pubblicitari per aprire nella sede di Assolombarda a Milano una conferenza dedicata al rapporto tra etica e comunicazione per segnalare spunti critici e autocritici alla realtà professionale e alla società. Martini accetta di aprire quei lavori, affiancato da un rappresentante laico delle istituzioni che da alcuni anni svolgeva, come direttore generale dell'informazione a Palazzo Chigi, un riconosciuto lavoro di professionalizzazione e modernizzazione nel settore pubblico, Stefano Rolando.
Liberi e senza paura
Umberto Ambrosoli, Stefano Rolando
Libro
editore: Sironi
anno edizione: 2013
Questo libro racconta come e perché Umberto Ambrosoli ha deciso di candidarsi alla presidenza della Regione Lombardia per le elezioni del 2013. Contiene un'intervista esclusiva, il diario delle primarie, un piccolo ed efficace "lessico ambrosoliano" e il documento fondativo della coalizione che lo sostiene. Dalla lettura emerge la portata innovativa del metodo politico di Ambrosoli: affiancare ai partiti una società civile matura e portatrice di valori essenziali. E si delinea la fisionomia di una regione decisa a "rigenerarsi" partendo dalla legalità come presupposto irrinunciabile. Una promessa di rinascita che rischia di superare i confini della Lombardia per interessare l'intero Paese.
Comunicazione, poteri e cittadini. Tra propaganda e partecipazione
Stefano Rolando
Libro: Libro in brossura
editore: EGEA
anno edizione: 2014
pagine: VI-200
Spazio di espressione sociale, ma anche voce del potere, la comunicazione pubblica ereditata dal secolo scorso è oggi in crisi finanziaria e strategica e chiede un nuovo paradigma che immagini Stato e società in una condizione di rapporto non più verticale e "a una via", ma orizzontale e interattivo. In altri termini, il passaggio da propaganda a partecipazione. Il testo ripercorre le ragioni di questa crisi e si pone alla ricerca di una via di uscita, per l'Italia e per l'Europa, che sappia soddisfare la domanda di un sistema pubblico più relazionale e di servizio. Un percorso che deve tuttavia fare i conti con la debolezza del cambiamento oggettivo delle pubbliche amministrazioni, ancora nelle mani della cultura giuridica del controllo e poco alimentate managerialmente dalla cultura economica dello sviluppo e dalla cultura sociale della relazione. Le riflessioni svolte - in un approccio volutamente vicino alla conversazione - vanno nella prospettiva di una comunicazione pubblica che, per accompagnare i rapporti tra istituzioni e società nel campo sia della solidarietà sia della competitività, non può contare solo su norme, decreti, trovate tecnologiche, ma ha grande bisogno di una formazione diffusa e qualificata che riparta da un ripensamento strutturale del valore della democrazia.
Cittadino cliente e civismo applicato. Imprese Sociali Civiche private e pubbliche: funzioni e gestione
Giorgio Fiorentini
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2025
pagine: 144
Il “cittadino-cliente” è l'evoluzione trasformativa e generativa del cittadino “amministrato e suddito”. Infatti il cittadino-cliente vuole decidere, partecipare, fare azioni che i consumatori (non consumisti) compiono quando scelgono, usano, smaltiscono e superano le barriere della sola e semplice fruizione passiva. Sono cittadini “resilienti” che sviluppano “un rimbalzo creativo” anche di fronte alle crisi. Il “cittadino-cliente” vuole delle risposte alle sue domande ed attese. Perché questo avvenga il modello vincente è il civismo “applicato”. Riprendendo la differenza concettuale tradizionalmente riferita alla distinzione fra scienza “di base” e scienza “applicata“, questo modello è la traduzione operativa e “applicata” di tutte le concettualizzazioni teoriche “di base” del civismo (aspetti sociologici, antropologici, politici, elettorali e così via). Il civismo funzionale ed “applicato” non è un vezzo intellettuale, è uno strumento che aiuta a vivere in logica di welfare di comunità e di wellbeing personale. Infatti “l'equilibrio civico” dei servizi si traduce in politiche reali e d'impatto per sviluppare l'indispensabile sostenibilità e combattere crisi ambientali, sociali, di governance. Il modello del civismo “applicato” è operativo tramite tutte le organizzazioni private non profit, profit, pubbliche e le “organizzazioni socialmente responsabili” che dal punto di vista economico aziendale si definiscono come aziende e Imprese Sociali Civiche (ISC). Nel rapporto con il cittadino-cliente, il modello del civismo “applicato” passa da un approccio prevalentemente istituzionale, garantista, burocratico e rigido a quello in logica di servizio civico partecipato e adattivo, salvaguardando il livello di interesse pubblico che sta alla base del rapporto. Inoltre il libro tratta anche del marketing del civismo “applicato” che è l'insieme di strategie e pratiche per promuovere comportamenti di servizio civico responsabile, sostenibile e positivo per il contesto. Infatti in molti casi il civismo “applicato” e il volontariato professionalizzato sono una reciprocità “aumentativa”. Il concetto di civismo è un “ismo” positivo nell'evoluzione del civismo “applicato” che offre ruolo e dignità al cittadino-cliente. Prefazione di Stefano Rolando.
Comunicazione pubblica come teatro civile. Governare la spiegazione. Una riforma importante nella pandemia e dopo
Stefano Rolando
Libro: Copertina morbida
editore: Editoriale Scientifica
anno edizione: 2021
pagine: 330
La pandemia ha mostrato l'insufficienza attuale della comunicazione pubblica. Società e sistema socio-sanitario hanno spesso sollecitato il rendimento di questa funzione per corrispondere di più alle esigenze sociali. Ma lo schiacciamento attorno all'idea della politica di fare della comunicazione pubblica il confezionamento della "visibilità" più che un moderno motore della "partecipazione", ha mostrato limiti di sistema. In Italia prevale la comunicazione politica (a spese delle istituzioni) rispetto a quella istituzionale. Da qui nuove riflessioni. In forma di proposta ad operatori, società e istituzioni (in Italia e in Europa) per rilanciare una riforma possibile. Un promemoria per immaginare una nuova rete al servizio di cose importanti: la spiegazione dei processi (nessi tra le notizie); la crescita della comunicazione scientifica per combattere negazionismo e analfabetismo funzionale; la cooperazione tra pubblico e sociale in un indispensabile accompagnamento per accorciare le distanze.
Un ponte verso il futuro. Francesco Saverio Nitti e il centenario del governo italiano 1919-1920
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Scientifica
anno edizione: 2024
pagine: 678
Sessanta contributi di studiosi, esperti, rappresentanti istituzionali che nel corso degli eventi hanno aggiornato l’analisi del pensiero e dell’opera di un grande costruttore di modernità istituzionale e sociale, fermato dalle involuzioni dell’Italia del ’900 e ancora oggi da riscoprire per la sua modernità di pensiero politico.
La divulgazione civile. Politica, società, comunicazione
Stefano Rolando
Libro: Libro in brossura
editore: Guerini e Associati
anno edizione: 2024
pagine: 320
In tempo di crisi della politica e di deriva astensionista - la «trama civica» crescente, anche per piccoli gruppi e con legami territoriali, si fa ancora più importante. Con la necessità di fronteggiare la domanda di spiegazione con forme di public engagement rispetto a cui la rete esprime il suo volto migliore. Il libro raccoglie i testi scritti dei podcast realizzati settimanalmente e pubblicati sul magazine online Il Mondo Nuovo, nella rubrica intitolata Il biglietto da visita. Fatti ed eventi sono oggetto di racconto e interpretazione soprattutto sulle forme della rappresentazione e del connesso dibattito pubblico. In particolare, nel campo della politica, degli eventi internazionali, dei temi dell’evoluzione identitaria e sociale, dei media, della comunicazione, della cultura e dello spettacolo.
«Delitto e castigo». La guerra della Russia di Putin in Ucraina
Stefano Rolando
Libro: Libro in brossura
editore: Lumi Edizioni Universitarie
anno edizione: 2022
pagine: 153
La "comunicazione" non è più la fase di un processo prima creativo, poi distributivo e alla fine di fruizione. È un vero e proprio ambiente al tempo stesso immateriale, tecnologico e ideologico, in cui tutti i soggetti, dal produttore al consumatore, vivono e agiscono convergendo e conflittuando contemporaneamente. È dunque un teatro in cui palco, platea e cabina di regia sono integrati. Ancora di più: sono ibridati. Ecco perché la comunicazione è rapidamente passata da forte strumento ancillare a fortissima arma nei contesti di guerra. Ed ecco perché essa svolge al tempo stesso un ruolo cognitivo pubblico (che produce consapevolezza), un ruolo propagandistico di parte (che produce spaesamento e falsificazione), un ruolo di rappresentazione legittima e abusiva degli interessi in campo, un ruolo di pacificazione e di speranza costruendo le narrative ricompositive. Ce ne è abbastanza per invocare un ruolo interpretativo e critico almeno nelle università in cui essa si insegna.