Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina
Iscriviti alla newsletter

Libri di V. Limone

Agostino e la sua eredità. Teologia, filosofia e letteratura

Agostino e la sua eredità. Teologia, filosofia e letteratura

Libro: Copertina morbida

editore: Morcelliana

anno edizione: 2022

pagine: 432

«Le due città non sono riconoscibili in questo fluire dei tempi e sono fra di loro commischiate, fino a che non siano separate dall'ultimo giudizio». Con queste parole Agostino consegna alla cultura occidentale la prima proposta, da un punto di vista cristiano, di una visione organica della storia nella quale bene e male - la città di Dio e la città terrena - sono da sempre presenti e profondamente legati. È alla luce della rivelazione trinitaria che sarà possibile rileggere la storia in un'ottica pienamente positiva in cui dall'esperienza del male vinto emergerà l'Amore, lo stesso che unisce il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Nel periodo delle invasioni barbariche che sconvolsero l'Impero Romano, le riflessioni dell'Ipponate gettano le basi per costruire una nuova epoca e forniscono una prospettiva epistemologica che diverrà il fondamento di gran parte del pensiero filosofico e teologico. Dal Medioevo al Rinascimento, fino alle incertezze tipiche della contemporaneità indecisa fra postmoderno e dopomoderno: l'eredità di Agostino attraversa i secoli - un'eredità qui esemplificata attraverso Scoto Eriugena, Guglielmo di Saint-Thierry, il Cinquecento spagnolo, Fichte, Rosmini, Scheler, Sciacca, Ricoeur, Chrétien, Marrou e Marion - e offre spunti sempre attuali per riflettere sul rapporto tra Dio e il mondo, tra eternità e tempo.
32,00

Commento al Cantico dei Cantici

Commento al Cantico dei Cantici

Origene

Libro

editore: Città Ideale

anno edizione: 2014

pagine: 430

Il Commento al Cantico dei Cantici di Origene, pervenutoci solo in parte e nella traduzione latina di Rufino, è non soltanto uno dei capolavori letterari e teologici della mistica cristiana antica, ma anzi uno degli scritti fondativi della teologia mistica e della spiritualità cristiana di tutti i tempi. Quel dramma d'amore che lo sposo e la sposa si cantano l'un l'altro e di cui il Cantico è il più alto racconto che la tradizione giudeo-cristiana mai abbia avuto si rivela essere la cerimonia in cui si celebrano le nozze mistiche del divino Figlio e della Chiesa tutta, o dell'anima. Il Cantico risulta essere, nell'analisi di Origene, un monumentale, architettonico affresco della vita dell'anima, anzi spettacolo tragico in cui si susseguono le alterne vicende dell'anima: la sua eterna origine in Dio, la sua caduta, il desiderio del Figlio e il suo finale ritorno a lui. Primo volume della collana "Theánthropos. Testi e studi sul cristianesimo antico", che accoglie i testi fondamentali della spiritualità cristiana dei primi secoli e i più recenti, significativi studi critici su di essa. Saggio introduttivo, traduzione e note di Vito Limone, già curatore del 'Commento al Vangelo di Giovanni' di Origene delle edizioni Bompiani.
30,00

Esposizione del processo della natura

Esposizione del processo della natura

Friedrich W. Schelling

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2012

pagine: 212

L'"Esposizione del processo della natura (Darstellung des Naturprocesses)", trascrizione di un corso universitario che Schelling tenne a Berlino nel semestre invernale del 1843-44, è decisamente una delle opere meno conosciute dell'ultimo Schelling, ma una delle più profonde e complesse. Qui Schelling ricostruisce architettonicamente tutto il sistema di "filosofia positiva", presentato analiticamente nella "Filosofia della Mitologia" (1845-46) e nella "Filosofia della Rivelazione" (1841-44) ed affronta questioni cui si era già dedicato nel "Sistema dell'idealismo trascendentale" (1800), alla luce dei guadagni delle lezioni berlinesi degli anni '40. La dottrina delle potenze, lo spazio, il tempo, la finalità del mondo, la genesi della coscienza a partire dalla materia - questi sono alcuni dei temi che Schelling rilegge, nell'"Esposizione", in modo sistematico e secondo la nuova prospettiva della "filosofia positiva". Prima traduzione italiana. Il testo tedesco è tratto da: "Darstellung des Naturprocesses", in "Saemmtliche Werke", Cotta, Stuttgart und Ausgburg, 1858-62.
16,00

Sul Cantico dei cantici. Testo greco e latino a fronte

Sul Cantico dei cantici. Testo greco e latino a fronte

Gregorio di Nissa (san), Origene

Libro: Libro rilegato

editore: Bompiani

anno edizione: 2016

pagine: 1570

Il volume raccoglie assieme il "Commento al Cantico dei Cantici" di Origene di Alessandria e le quindici "Omelie sul Cantico dei Cantici" di Gregorio di Nissa. Il "Cantico dei Cantici" è un poema tradizionalmente attribuito al re Salomone in cui è celebrato l'amore di uno sposo e di una sposa. Soprattutto grazie alla spiegazione allegorica che Origene e Gregorio di Nissa propongono di questo scritto le Chiese di Oriente e di Occidente hanno interpretato, per quasi duemila anni, l'amore in esso cantato come l'amore sponsale di Cristo/Logos e dell'anima, o della Chiesa. Queste due opere, in cui sono custoditi i princìpi della mistica cristiana, offrono attraverso un linguaggio teologico, filosofico e poetico una visione della relazione fra l'anima e Dio che è fra le più profonde della storia del pensiero.
75,00

Commento al Vangelo di Giovanni. Testo greco a fronte

Commento al Vangelo di Giovanni. Testo greco a fronte

Origene

Libro: Libro rilegato

editore: Bompiani

anno edizione: 2012

pagine: 1840

Della vastissima produzione che ci è pervenuta del teologo alessandrino (Alessandria d'Egitto, 185 - Tiro, 254 d.C.) il Commento al Vangelo di Giovanni, composto tra il 225 e il 235 d.C, rappresenta l'espressione più sistematica e compiutamente organica del suo pensiero. La stesura del commentario fu suggerita ad Origene dall'amico Ambrosio, pagano convertito al cristianesimo, con lo scopo di proporre un'interpretazione "ortodossa" della teologia giovannea, contro l'interpretazione gnostico-valentiniana di Eracleone. Origene interpreta il quarto Vangelo interamente alla luce della tradizione platonica, determinando, in questo modo, un'evidente confluenza del neoplatonismo e della filosofia tardo-antica nel paleocristianesimo. Commentando particolarmente il Prologo, deduce una struttura teologica, che sarebbe impensabile senza il riferimento alla henologia neoplatonica: come l'Essere proviene dall'Uno, che è al di là dell'Essere, e nell'Uno ritorna necessariamente, così il Figlio proviene dal Padre, che è l'Uno, e in lui sempre ritorna. La henologia neoplatonica diventa così, per Origene, l'architettura teoretica con cui costruire una "teologia del Logos" come "teologia dell'immagine" e per poter pensare il ritorno dell'anima a Dio, ossia del Figlio al Padre - quella che Origene definisce l'"apocatastasi" come henosis, ossia come "farsi uno con Dio" - "Dio sarà tutto in tutti" (I Cor 1 5, 28). Presentazione di Giuseppe Girgenti.
75,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.