Libri di Anna Banti
Romanzi e racconti
Anna Banti
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2013
pagine: CLXIX-1789
II Meridiano propone un'ampia scelta di narrativa breve e lunga, a partire da "Itinerario di Paolina" del 1937, "ricordi di una donna che rievocava, in terza persona, la sua infanzia e la sua adolescenza". Tra i romanzi, il più famoso è "Artemisia" (1947), che ripercorre la vita della pittrice seicentesca Artemisia Gentileschi, "una delle prime donne che sostennero colle parole e colle opere il diritto al lavoro congeniale". Anche gli altri romanzi presentati sono ciascuno una perla: "Il bastardo" (1953), una "storia di famiglia", espressione di una società "intimamente logorata"; "Noi credevamo" (1967), ispirato alle vicende del nonno rivoluzionario calabrese; "La camicia bruciata" (1973), in cui la Banti colloquia con Marguerite d'Orléans; "Un grido lacerante" (1981), pagine scritte a dieci anni dalla scomparsa di Longhi, compagno di una vita. Inframmezzati ai romanzi, in ordine cronologico, sono collocati i racconti, tratti da raccolte che spesso già nel titolo dicono l'appartenenza alla "rivoluzione" femminile e il profondo interesse dell'autrice per le "epoche di profonda crisi".
Il coraggio delle donne
Anna Banti
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 204
Pubblicato nel 1940, quando la parola "coraggio" era riservata per lo più agli uomini, questo libro fu per Anna Banti il «primo gesto di libertà»: cinque racconti, cinque storie di donne in bilico tra paura e ribellione. C'è Amina che avanza nel buio con un gruppo di donne spaventate. Il passo è incerto, la paura è un'abitudine. Ma all'improvviso la sua fragilità si spezza. Con un gesto di sfida, affronta il marito padrone che la umilia ogni sera e, sollevando un bicchiere di vino, gli dice in faccia: «Ecco la paura che mi fai: ci bevo sopra». C'è Felicina, intrappolata in un destino che le è stato cucito addosso. Soffocata da un mondo che le lascia il «coraggio di sopravvivere e basta», dove se non ti sei sposata a ventidue anni sei già vecchia. E c'è Sofia, che affronta le montagne con la stessa determinazione con cui ha scelto di restare indipendente. Con una scrittura attenta alle sfumature del quotidiano, Anna Banti non costruisce semplici ritratti, ma una vera e propria storia culturale della condizione femminile tra Ottocento e Novecento, illuminando la rete invisibile di vincoli e convenzioni che hanno condizionato generazioni di donne. Come afferma Daniela Brogi, «spesso le opere novecentesche d'autrice non vanno soltanto recuperate dall'oblio, ma vanno rilette usando occhiali nuovi».
Northanger Abbey
Jane Austen
Libro: Libro rilegato
editore: Bompiani
anno edizione: 2018
pagine: 304
"Nessuno che avesse veduto Catherine Morland negli anni della sua infanzia avrebbe supposto che fosse nata per divenire un'eroina." Comincia così, scherzando apertamente col romanzo sentimentale, la prima opera di Jane Austen, pubblicata postuma nel 1818. La protagonista, pronta all'amore e incline all'autosuggestione, si invaghisce di un bravo giovane afflitto dal peso di un padre calcolatore, che credendola un'ereditiera la invita nella loro dimora, pronto a favorire il legame. E qui la Austen si prende gioco anche del romanzo gotico alla moda, accendendo in Catherine un gusto per il brivido facile che si nutre di equivoci. Bath, i balli, le lacrime, borghesi speranze e illusioni giovanili: una danza garbata di ragioni e sentimenti in cui assieme all'amore trionfa il buonsenso.
Le mosche d'oro
Anna Banti
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2024
pagine: 444
Definito «il romanzo più ambizioso e temerario di Anna Banti», "Le mosche d'oro" racconta due vite allo specchio: quelle di Libero Marcocci, pittore italiano di origini contadine, e di Denise Ravier, giovane borghese fragile e inquieta. Si sono amati, nella Parigi bohémienne degli anni '50, e dalla loro relazione è nato un figlio. Ma l'illusione si è infranta quando la donna ha deciso di abbandonare entrambi per insofferenza e stanchezza. Libero affronta così il ritorno a casa insieme al bambino, in un'Italia conosciuta e al contempo estranea; Denise, invece, va incontro a una disperata diseducazione sentimentale, tra alberghi di lusso e cliniche psichiatriche. In questa storia «d'amore e disamore» - come scrive Beatrice Manetti - Anna Banti amplia il suo orizzonte narrativo per affrontare i problemi del mondo contemporaneo, in particolare il «mito della libertà individuale». La novità delle "Mosche d'oro" non risiede solo nel «montaggio incrociato» dei capitoli, tra presente e passato, tra la voce di Libero e quella di Denise, ma in un'«inversione dei ruoli di genere» dove un uomo «decide di fare la donna contro la donna». Con una prosa incisiva e introspettiva, l'autrice ritrae vite sospese tra scelte difficili e desideri di redenzione, sullo sfondo di un'Europa in fermento, divisa tra chi cerca la mondanità e chi emigra per sopravvivere.
La fiera delle vanità
William Makepeace Thackeray
Libro: Libro in brossura
editore: Newton Compton Editori
anno edizione: 2024
pagine: 672
"La Fiera delle Vanità" è unanimemente considerato il capolavoro di William Makepeace Thackeray, nonché uno dei più notevoli romanzi dell'Ottocento inglese. Pubblicato a fascicoli mensili tra il 1847 e il 1848 (e subito dopo in volume), ottenne in breve un successo talmente clamoroso da impensierire Charles Dickens, fino allora beniamino incontrastato del pubblico anglosassone. Con straordinaria abilità, Thackeray dipinge un vasto affresco della Londra dei primi anni del secolo, caustico e spietato quanto preciso ed efficace: una Londra rievocata con grande gusto scenografico, sterminato palcoscenico rigurgitante di personaggi corrotti e immorali, stupidi e irresponsabili, perfidi e intriganti, volgari e prepotenti, rappresentati con feroce accanimento nei loro vizi e nelle loro sordide meschinità. Introduzione di Riccardo Reim.
La camicia bruciata
Anna Banti
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2024
pagine: 228
In una narrazione dialogante – tra l'autrice e la protagonista – intrisa di una profonda sensibilità femminile, Anna Banti percorre un affascinante viaggio nel cuore della Toscana medicea. Al centro vi è la figura di Marguerite Louise d'Orléans: nobildonna irrequieta e ribelle, desiderosa di amore e prestigio in un'epoca di politiche matrimoniali e dinastiche implacabili. Con estrema precisione di dettagli e un raffinato registro narrativo, "La camicia bruciata" è un'opera di "interpretazione storica" volta – come sottolinea Elena Porciani nella Postfazione – «a indagare l'intimità esistenziale di personaggi realmente esistiti, spingendosi là dove i biografi, più attenti alla trama degli eventi, generalmente non si inoltrano». Chi legge viene così immerso nella claustrofobica atmosfera della corte fiorentina e invitato al contempo a scoprire le emozioni più intime della giovane sposa di Cosimo III de' Medici. Insieme a lei, e con un simile sistema di dialogo, l'autrice delinea, costruendo un «ambiente narrativo di sorellanza», anche la storia di Violante di Baviera, la moglie del Gran Principe Ferdinando, assai diversa da Marguerite nello spirito ma a lei affine nell'esemplarità del suo destino di malmaritata.
Quando anche le donne si misero a dipingere
Anna Banti
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2023
pagine: 112
«Non credo facile stabilire quando le donne si siano messe a dipingere. Anche il caso marginalissimo di una monaca miniatrice è una pura ipotesi. Il Trecento fiorentino la respingerebbe, come suggestione diabolica. Magari carico di prole femminile, mai che un pittore pensasse a farsi macinare i colori da una figlioletta. Pensate: una Laudomia di Bicci, una Ginevra di Fredi? Vengono i brividi solo a pensarlo. E, per carità, nessun nome femminile fra i contemporanei di Pollaiolo, di Botticelli. Poi, sulla metà del secolo XVI, qualcosa cambiò. Certi padri cominciarono a vezzeggiare le loro bambinette, che, furbette, non tardarono a profittarne». Così scrive Anna Banti introducendo i dodici «ritratti» di altrettante artiste-donne – Sofonisba Anguissola, Lavinia Fontana, Fede Galizia, Elisabetta Sirani, Rosalba Carriera, Giulia Lama, Berthe Morisot, Maria Bashkirtseva, Suzanne Valadon, Marie Laurencin, Edita Walterowna Broglio, Vanessa Bell –, in cui, talvolta in poche righe fulminanti, riesce a far emergere, vivide, la loro arte e la loro vita.
Artemisia
Anna Banti
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2023
pagine: 240
Nella primavera 1944 Anna Banti ha quasi ultimato il suo racconto biografico dedicato all'artista seicentesca Artemisia Gentileschi, ma in agosto il manoscritto va distrutto nei bombardamenti tedeschi su Firenze. Con «ostinazione accorata» la scrittrice torna allora al suo personaggio, «pittrice valentissima» ma soprattutto «una delle prime donne che sostennero colle parole e colle opere il diritto al lavoro congeniale e a una parità di spirito fra i due sessi». Il risultato è "Artemisia": un libro di forti emozioni, chiaroscuri e identità nascoste, proprio come la pittura caravaggesca di Artemisia. Un dialogo tra due donne – l'autrice e la sua protagonista – che, a distanza di trecento anni, si parlano, si ascoltano, si raggiungono. Le voci si intrecciano: la narratrice rievoca gli eventi bellici, la pittrice narra le proprie vicende, a partire dal celebre processo in cui accusò il suo stupratore, fino ai successi come artista e maestra di pittura e allo scandaloso viaggio nell'eretica Inghilterra. Con il suo libro Anna Banti fonda il mito di Artemisia e ci consegna uno straordinario romanzo modernista, una delle opere più significative del Novecento.
Rivelazione di Lorenzo Lotto
Anna Banti
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2022
pagine: 192
«Non diremo che l’età nostra sia proprio fatta per Lorenzo Lotto, non ancor riconosciuto, come dovrebbe, uno dei massimi fra i pittori» scrive Anna Banti in questo saggio del 1953, una delle pietre miliari nella conoscenza del gran genio veneziano, e una delle più felici prove di critica d’arte della scrittrice che, in quanto ad acutezza di analisi e soprattutto a qualità letteraria, regge il confronto con il suo grande compagno Roberto Longhi. Così Anna Banti scrive, ad esempio, del «tenero e avvampato segreto del pennello del Lotto», di «personaggi di fiamma e di latte, teneri, leggeri, esaltati di compunzione e d’innocenza», coniando espressioni che risuonano, colpiscono, affascinano il lettore, mentre scavano l’opera e l’animo dell’artista, rendendolo vivo, presente, e delineandolo secondo modi critici lontanissimi dalla scrittura anonima dei saggi, e infinitamente più proficui in termini di comprensione.
La camera di Jacob
Virginia Woolf
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2022
pagine: 184
Iniziato nel 1920 e pubblicato due anni dopo, questo «squisito piccolo romanzo si stacca vigorosamente» osserva Anna Banti, traduttrice e presentatrice d’eccezione di questa edizione «dai primi esordi di Virginia Woolf», e introduce il lettore nell’universo stilistico al quale appartengono i più famosi capolavori della scrittrice inglese. «L’approccio sarà del tutto diverso questa volta,» annota la Woolf nel suo “Diario” a proposito di “La camera di Jacob” «niente impalcatura, non si deve quasi vedere un mattone...». E, in effetti, è presente qui con precoce pienezza quel raccontare per sequenze separate, per scorci, per «epifanie» che fa della Woolf uno dei massimi innovatori della tecnica romanzesca. Attraverso questo audace e al tempo stesso fluido, naturale smontaggio e rimontaggio del visibile e del vissuto, la vicenda esistenziale di Jacob ci giunge, paradossalmente, chiara e integra: infanzia, adolescenza, primi amori, primi viaggi... fino all’epilogo amaro, delicato e fatale.
L'Abbazia di Northanger
Jane Austen
Libro: Libro in brossura
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2020
pagine: 304
Catherine Morland è a tal punto influenzata dalla lettura dei romanzi gotici che, invitata dal padre del giovane Henry (di cui è innamorata) a trascorrere qualche giorno nell'antica dimora di Northanger Abbey, incomincia a interpretare in chiave horror alcune banali esperienze che lì le capitano - una maniglia spezzata, un cassetto inspiegabilmente chiuso a chiave - arrivando a credere di aver scoperto le tracce di un orribile delitto. Grazie a Henry, Catherine ritroverà il senso della realtà e i due giovani potranno coronare il loro sogno dʼamore. Un’avventura psicologica, prima ancora che narrativa, dalle tinte gotiche spiccate.
Racconti ritrovati
Anna Banti
Libro: Libro in brossura
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2017
pagine: 390
Raccolti e curati da Fausta Garavini, in questo volume trovano corpo unico gli "scritti sparsi" di Anna Banti, ovvero i numerosi racconti che compose per giornali e riviste, come "Paragone", di cui fu fondatrice assieme al marito Roberto Longhi. Considerata una delle autrici più importanti nella storia della letteratura italiana del Novecento, Anna Banti condensa in questi testi la ricchezza di sfumature che hanno animato la sua prosa. Perfettamente calzante con il suo universo narrativo, o a volte ibrida, capace di dialogare - in anticipo sui tempi - con la non-fiction e il costume, la penna di Anna Banti si conferma e rivela ogni volta partecipe, precisa, emotiva, illuminante. I racconti affrontano temi e modalità mossi e disparati, variando dall'autobiografia all'osservazione degli ambienti domestici e sociali, dalla tensione amorosa al mondo femminile, sempre interpreti della sua impareggiabile capacità di alternare ironia e schiettezza, commozione e tenerezza che tanto profondamente ha influenzato la sua eredità letteraria.