Libri di Decimo Giunio Giovenale
Satire. Testo latino a fronte
Decimo Giunio Giovenale
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2023
pagine: 560
Nella Roma che ha consolidato la propria posizione di potenza egemone un uomo, un poeta, vede il mondo cambiare e, con un'inquietudine che sconfina nello sdegno, osserva la disgregazione, lo svuotamento di tutto ciò che ritiene indispensabile per il vivere civile: le istituzioni romane, il senso di "amicitia", il patronato artistico, la famiglia.. Imperversano invece vizio e sregolatezza. Quel poeta, Giovenale, ci offre quindi un ritratto, a volte più vibrante di sdegno, altre più saggiamente riflessivo, della società del suo tempo, ma anche un'immagine dell'uomo, con le sue ansie, le brame, il tormento del vivere quotidiano.
Satire. Testo latino a fronte
Decimo Giunio Giovenale
Libro
editore: Rizzoli
anno edizione: 1976
pagine: 432
Satire. Testo latino a fronte
Decimo Giunio Giovenale
Libro: Libro in brossura
editore: Rusconi Libri
anno edizione: 2023
pagine: 816
Giovenale fu autore di 16 satire, l’ultima delle quali ci è giunta incompleta a causa di un guasto della tradizione manoscritta. Nelle sue composizioni il poeta si concentra sugli uomini della sua epoca e sulla loro scandalosa propensione al vizio, impiegando modalità e strategie satiriche che, da un lato, risultano fortemente innovative rispetto a quelle impiegate dai suoi predecessori nel genere satirico (Lucilio, Orazio e Persio), e dall’altro giocano un ruolo fondamentale nel definire le caratteristiche identificanti del genere satirico in età moderna. In ragione di questo suo duplice ruolo di innovatore della satira letteraria latina e di traghettatore del genere satirico nella modernità, Giovenale deve essere ritenuto uno dei capisaldi della cultura europea.
Le satire. Testo latino a fronte
Aulo Flacco Persio, Decimo Giunio Giovenale
Libro: Libro rilegato
editore: Salerno Editrice
anno edizione: 1996
pagine: XXVIII-876
Raccolte in un unico volume, con testo latino a fronte, Le Satire di Persio e Giovenale mutarono radicalmente la tradizione satirica luciliana e oraziana. In entrambi i motivi autobiografici sono evanescenti se non assenti del tutto, i destinatari non sono più gli amici, ma un pubblico di lettori ai quali il poeta denuncia con tono invettivo i vizi di una società corrotta che sente a lui estranea. Entrambi i poeti godettero di enorme fortuna presso i grammatici antichi; nel Medioevo la loro opera divenne oggetto di studio nelle scuole, ciò ne garantì la diffusione, favorita anche dalla presenza di toni spiccatamente moralistici che la resero gradita alla tradizione satirico-moralistica europea.
Contro le donne (Satira VI). Con testo latino a fronte
Decimo Giunio Giovenale
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2003
pagine: 190
Come riflessa in uno specchio deformante, la relativa emancipazione raggiunta dalla donna romana fra I e II secolo d.C. appare demonizzata nel verso di Giovenale, che della "depravazione" femminile allestisce un convulso ma potente affresco, in cui le figure si contorcono sotto la spinta di un acre umorismo "nero", di un sarcasmo devastante che insiste sul grottesco delle situazioni, fino ad arrivare a squarci di pathos tragico. In realtà, quel che veramente irrita e disturba Giovenale è lo spazio di libertà conquistato dalla donna a scapito e per colpa di un maschio sempre più debole e "femminilizzato", incapace di relegarla, come in passato, nel suo ruolo di "fattrice" di figli e di compagna sottomessa dell'uomo.
Satira III
Decimo Giunio Giovenale
Libro: Libro in brossura
editore: Liguori
anno edizione: 2011
pagine: 471
Abbiamo qui il più ampio commento, non soltanto in lingua italiana, alla "Satira terza" di Giovenale. Questa è la sola nella quale il poeta abdichi al proprio ruolo di protagonista della scena satirica, cedendo la parola al personaggio fittizio di Umbricio che, in procinto di abbandonare definitivamente Roma per ritirarsi a Cuma, illustra le ragioni della sua decisione, dipingendo un vivace affresco della capitale imperiale tra I e II secolo. In un quadro segnatamente di storia linguistica e letteraria, vengono ora riesaminati i più importanti commenti a Giovenale, dall'Umanesimo in poi, ampio spazio riservando all'informazione storica ed antiquaria.
Satire. Testo latino a fronte
Decimo Giunio Giovenale
Libro: Copertina morbida
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2013
pagine: 414
Giovenale nei cinque libri delle "Satire" (ritenute da Quintiliano il genere romano per eccellenza) lancia frecce infuocate contro i bersagli più disparati, di ogni ceto e di ogni sesso. Dipinge il quadro di una società romana senza speranza, persa nelle sue mollezze decadenti e corrotte. I rampolli debosciati dell'aristocrazia si abbandonano ai vizi, la plebe resta mansueta e imbelle e si accontenta di panem et circenses. Le donne emancipate vengono ridotte da Giovenale a ninfomani fuori controllo. Orientali, Graeculi, Egiziani occupano i gradini più bassi dell'umanità, restando di poco superiori alle bestie. Le "Satire" contengono, in nuce, i semi di una rabbia civile sopravvissuta fino ai nostri tempi. E, al contempo, restano uno dei grandi capolavori della lirica classica.
Le satire
Decimo Giunio Giovenale
Libro: Libro in brossura
editore: Florence Art Edizioni
anno edizione: 2016
pagine: 398
"Le Satire", un'opera straordinaria che Paolo Bon ci consegna in un'interpretazione non filologica, bensì poetica.
Satira 14
Decimo Giunio Giovenale
Libro: Libro in brossura
editore: Bononia University Press
anno edizione: 2017
pagine: 120
La satira 14 di Giovenale prende di mira i genitori che traviano i loro figli con comportamenti inappropriati: il vizio è tramandabile, e i padri devono comportarsi rettamente per evitare che i bambini di oggi siano i corrotti di domani. La prima parte del componimento è dedicata ai vizi più diffusi nella società del tempo; la seconda, più ampia, si concentra sul vizio da cui scaturiscono tutti gli altri: l'avaritia, nella sua duplice veste di avarizia e avidità.
Satire. Testo latino a fronte
Decimo Giunio Giovenale
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2011
pagine: XXV-517
Nella Roma che ha consolidato la propria posizione di potenza egemone un uomo, un poeta, vede il mondo cambiare e, con un'inquietudine che sconfina nello sdegno, osserva la disgregazione, lo svuotamento di tutto ciò che ritiene indispensabile per il vivere civile: le istituzioni romane, il senso di "amicitia", il patronato artistico, la famiglia.. Imperversano invece vizio e sregolatezza. Quel poeta, Giovenale, ci offre quindi un ritratto, a volte più vibrante di sdegno, altre più saggiamente riflessivo, della società del suo tempo, ma anche un'immagine dell'uomo, con le sue ansie, le brame, il tormento del vivere quotidiano.
Contro le donne. Testo latino a fronte
Decimo Giunio Giovenale
Libro
editore: Newton Compton Editori
anno edizione: 1993
pagine: 100
Contro le donne (Satira 6/a)
Decimo Giunio Giovenale
Libro
editore: Marsilio
anno edizione: 1995
pagine: 132
Satira contro il matrimonio o attacco feroce alla "perversa" natura femminile? E' impossibile fare una netta distinzione. E' infatti la "depravazione" femminile in genere che viene demonizzata, è sulla detestata emancipazione femminile che Giovenale disegna con sarcasmo il suo affresco. Un maschio sempre più debole e femminilizzato, dominato da una energia vitale che lui non possiede o che gli incute timore e inquietudine; una donna disgustosa per la sua dissoluta sfrenatezza sessuale.