Libri di Enrica Lisciani-Petrini
La morte
Vladimir Jankélévitch
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2009
pagine: XXXVI-474
Cos'è la morte - la morte di tutti e di ciascuno, la morte di sempre e quella marcata dai segni inquietanti del nostro tempo? Come penetrare in un evento tanto decisivo da incidere in profondo la nostra esistenza eppure tanto opaco da mettere in scacco ogni sapere volto a rappresentarlo? Sono queste le domande, brucianti ed estreme, che alla fine degli anni Cinquanta, a pochi anni dalla più grande apocalisse dell'epoca moderna, si poneva Vladimir Jankélévitch in un libro che giustamente Lévinas ebbe a definire "sconvolgente". Sconvolgente per la radicalità con cui egli decostruisce tutti i dispositivi immunitari elaborati dal sapere occidentale nei confronti dell'Irriducibile; ma anche per l'acutezza di uno sguardo, affilato e obliquo, che taglia in maniera trasversale le grandi interrogazioni sulla morte, all'epoca affrontate da Heidegger e da Freud, da Blanchot e da Foucault, ma già prima da scrittori come Tolstoj e Rilke. All'interno di un grande scenario teorico, che spazia dall'antichità ai nostri giorni, la riflessione jankélévitchiana rivela una sorprendente attualità.
Pensare la morte?
Vladimir Jankélévitch
Libro
editore: Raffaello Cortina Editore
anno edizione: 2000
pagine: 92
E' possibile parlare con leggerezza e humour intorono al più grave e serio degli argomenti: la morte? E' quanto spesso ha tentato di fare Vladimir Jankélévitch nelle sue opere. Invece di proporre una nuova teoria "sulla morte", l'autore invita piuttosto a guardare alla vita dal difficile margine che separa l'esistenza dal nulla. Ne deriva un punto di vista sul mondo e sulle cose che, alleggerito da qualsiasi dogmatismo, affronta ogni questione con il sorridente beneficio dell'ironia.
Debussy e il mistero
Vladimir Jankélévitch
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2022
pagine: 160
L’inquietante fascino del reale, ossia il mistero inesplicabile e gratuito che avvolge tutto quanto appare e ci circonda, costituisce il cuore pulsante della ricerca filosofica di Vladimir Jankélévitch. Da questa tensione nasce Debussy e il mistero. Il filosofo, infatti, non solo coglie nel musicista francese un’acuta capacità di percepire l’alone di irrazionale che circonda l’esistenza delle cose fisiche e delle persone, ma, soprattutto, mette in evidenza come attraverso e nella invenzione artistica di questo compositore, nel suo particolarissimo linguaggio musicale, trovi espressione quel vibrante tessuto del reale, che non è fatto di sostanze solide e imperiture, di spessori profondamente scolpiti o di abbaglianti rilievi, bensì di esseri fugaci ed eventi instabili, di una vita proteiforme ed evanescente. Perciò, egli scrive, «gli oggetti privilegiati del mistero sono in lui [Debussy] le cose più leggere e incantevoli: profumi nell’aria della sera, colorazioni fugaci, miraggi più volatili e inconsistenti del velo di Iride». (Enrica Lisciani Petrini)
La passione del mondo. Saggio su Merleau-Ponty
Enrica Lisciani-Petrini
Libro
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2002
pagine: 296
Luoghi del pensare. Contributi in onore di Vincenzo Vitiello
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2005
pagine: 160
Charis. Saggio su Jankélévitch
Enrica Lisciani Petrini
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2012
pagine: 182
Filosofo "inimitabile", secondo le parole di Levinas, Jankélévitch si staglia sul quadrante del Novecento come un pensatore volutamente inattuale - perché diversamente orientato rispetto ai vettori caratteristici di esso. Proprio in ciò risiede la sua attualità, racchiusa nella cifra di una riflessione intensa e originale. Alla individuazione delle nascoste e non consumate potenzialità di tale riflessione è rivolto questo saggio. In un momento in cui diverse strategie teoriche paiono esaurirsi e viceversa il pensiero torna ad interrogarsi su quel flusso mobile che è la vita stessa, Jankélévitch, da sempre infaticabile esploratore dell-inquieto fascino del reale, della misteriosa "grazia" (charis) da cui prendono forma le cose - e proprio perciò attento alla responsabilità dell'agire pratico -, si rivela un interlocutore col quale oggi, forse più che mai, è importante confrontarsi.
Charis. Essai sur Jankélévitch
Enrica Lisciani Petrini
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2013
pagine: 186
Filosofo "inimitabile", secondo le parole di Levinas, Jankélévitch si staglia sul quadrante del Novecento come un pensatore volutamente inattuale - perché diversamente orientato rispetto ai vettori caratteristici di esso. Proprio in ciò risiede la sua attualità, racchiusa nella cifra di una riflessione intensa e originale. Alla individuazione delle nascoste e non consumate potenzialità di tale riflessione è rivolto questo saggio. In un momento in cui diverse strategie teoriche paiono esaurirsi e viceversa il pensiero torna ad interrogarsi su quel flusso mobile che è la vita stessa, Jankélévitch, da sempre infaticabile esploratore dell-inquieto fascino del reale, della misteriosa "grazia" (charis) da cui prendono forma le cose - e proprio perciò attento alla responsabilità dell'agire pratico -, si rivela un interlocutore col quale oggi, forse più che mai, è importante confrontarsi.
Il pensiero. Rivista di filosofia. Volume Vol. 47
Libro: Libro in brossura
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2022
pagine: 266
"Il Pensiero" – fondato nel 1956 da Giovanni Emanuele Barié, e diretto dall'anno successivo da Leo Lugarini – ha partecipato intensamente al processo di rinnovamento della cultura filosofica della seconda metà del secolo scorso. Tra i collaboratori di quegli anni figurano Martin Heidegger, Paul Ricoeur, Eric Weil, Enzo Paci. A partire dal 1995, col passaggio della Rivista alle Edizioni Scientifiche Italiane di Napoli, l'originario programma, strettamente filosofico, de "Il Pensiero" si è esteso – anche per impulso di Vincenzo Vitiello, che nel 2005 ne assumerà la direzione – ad altre forme e ambiti del 'sapere': dalla teologia alla poesia, alle arti 'visive' e alla musica, accogliendo tra i suoi collaboratori Mario Luzi, Félix Duque, Jean-François Kervégan, Heribert Boeder, Massimo Cacciari, Bruno Forte, Eugenio Trías. Nel 2013, col passaggio alle Edizioni InSchibboleth di Roma "Il Pensiero" ha avviato una nuova stagione: Massimo Adinolfi è stato chiamato a dividere con Vincenzo Vitiello la responsabilità della Direzione; si sono formati il Comitato Scientifico Internazionale con nomi di grande prestigio: Jean-François Kervégan, Massimo Cacciari, Félix Duque, Carlo Sini, Thomas Rentsch, Hans Vorländer; si sono ampliate la Direzione Scientifica e la Redazione.
Debussy e il mistero
Vladimir Jankélévitch
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2016
pagine: 149
“L'inquietante fascino del reale, ossia il mistero inesplicabile e gratuito che avvolge tutto quanto appare e ci circonda, costituisce il cuore pulsante della ricerca filosofica di Vladimir Jankélévitch. Da questa tensione nasce Debussy e il mistero. Il filosofo, infatti, non solo coglie nel musicista francese un'acuta capacità di percepire l'alone di irrazionale che circonda l'esistenza delle cose fisiche e delle persone, ma, soprattutto, mette in evidenza come attraverso e nella invenzione artistica di questo compositore, nel suo particolarissimo linguaggio musicale, trovi espressione quel vibrante tessuto del reale, che non è fatto di sostanze solide e imperiture, di spessori profondamente scolpiti o di abbaglianti rilievi, bensì di esseri fugaci ed eventi instabili, di una vita proteiforme ed evanescente. Perciò, egli scrive, 'gli oggetti privilegiati del mistero sono in lui [Debussy] le cose più leggere e incantevoli: profumi nell'aria della sera, colorazioni fugaci, miraggi più volatili e inconsistenti del velo di Iride'.» (Enrica Lisciarli Petrini)
La musica e l'ineffabile
Vladimir Jankélévitch
Libro
editore: Bompiani
anno edizione: 2001
pagine: 150
Il lettore di "La musica e l'ineffabile" è invitato a un'avventura di pensiero: Jankélévitch attraversa alcuni itinerari musicali - non casualmente di area russo-francese tra fine Ottocento e inizi Novecento - e vi rintraccia movenze e suggestioni dell'aspetto ineffabile del reale. Ma, nel condurre questa operazione, il libro compie anche sottili decostruzioni che demistificano ogni partito preso, ogni metodologia o idea convenzionale sulla musica. Così il pensiero stesso può aprirsi a una nuova esperienza, a una nuova sensibilità etica ed estetica. Jankélévitch non vuole farsi sfuggire quello che per lui è il compito primo dell'uomo contemporaneo: tenere a distanza tutte le illusioni.
All'ascolto
Jean-Luc Nancy
Libro: Libro in brossura
editore: Raffaello Cortina Editore
anno edizione: 2003
pagine: XXXI-70
Jean-Luc Nancy, uno dei filosofi contemporanei più originali e innovativi, punta qui l'attenzione sulla dimensione acustica e sensibile dell'"intendere", analizzando le sperimentazioni più audaci in campo artistico, in particolare musicale, oggi centrate intorno alle possibilità di scomposizione e ricomposizione insite nel materiale fonico e sonoro. Questo testo individua un orizzonte di riflessione ancora inedito e dalle impreviste potenzialità. Si offre dunque alla curiosità di molti lettori e studiosi, non solo nel campo della filosofia, ma anche in quello della musica e dell'estetica.