Libri di Eugenio La Rocca
Hermes-Thoth e Dioniso redentore. Dall'Egitto dei Tolomei al tardo-antico: studi sul mosaico della casa di Aion a Nea Paphos
Eugenio La Rocca
Libro
editore: L'Erma di Bretschneider
anno edizione: 2021
pagine: 164
Il Pantheon di Agrippa
Eugenio La Rocca
Libro
editore: Scienze e Lettere
anno edizione: 2015
pagine: 120
A partire dalla fine del XIX secolo, quando George Chédanne stabilì senza alcuna ombra di dubbio che il Pantheon fosse databile in base alle murature e ai bolli di mattone ad età adrianea (malgrado si reputi ormai che i lavori siano iniziati durante il principato di Traiano), si è aperta una polemica, talora assai aspra, sull'impianto e sull'orientamento del primitivo Pantheon, realizzato nel 27 o nel 25 a.C. I sondaggi eseguiti nel 1996/97 davanti alla facciata del Pantheon hanno condotto alla definitiva conclusione che l'edificio di età augustea fosse rivolto a nord e che avesse una facciata di misura simile a quella dell'edificio adrianeo. A questo punto, si può meglio impostare il discorso sul rapporto tra il Pantheon, il mausoleo di Augusto, l'obelisco/meridiana che il principe fece erigere nel 10 a.C. nel Campo Marzio settentrionale dedicandolo al Sol, e l'ara Pacis. È verosimile che i quattro monumenti siano partecipi di un medesimo programma teso a prefigurare la futura divinizzazione di Augusto.
Lo spazio negato. La pittura di paesaggio nella cultura artistica greca e romana
Eugenio La Rocca
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2008
pagine: 124
Il genere "paesaggio" è sostanzialmente estraneo alla cultura figurativa greca e romana. I paesaggi raffigurati sulle pareti delle case romane sono paesaggi tipizzati, con un continuo ripetersi degli stessi motivi, e con una noncuranza per un qualsivoglia sistema prospettico costruito secondo una logica matematica unitaria. Ogni pittura è composta da oggetti che vivono più o meno isolatamente dagli altri in uno spazio continuamente negato come elemento unificante. Era diffusa, invece, la pittura cartografica che voleva la mano di veri pittori di paesaggi, detti "topographoi", i quali, pur adottando le medesime tecniche e formulazioni prospettiche della grande pittura di fantasia, producevano vere e proprie carte "corografiche", come la Città dipinta dal Colle Oppio o la Zuffa tra Pompeiani e Nucerini presso l'anfiteatro da Pompei, simili per molti versi a quelle moderne prodotte lungo la Galleria delle Carte Geografiche nei Palazzi Vaticani.
Tre progetti realizzati a Roma tra innovazione tecnologica e comfort ambientale
Piercarlo Crachi, Maria Elisa Tittoni, Eugenio La Rocca
Libro: Libro in brossura
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2008
pagine: 160
Le due patrie acquisite. Studi di archeologia dedicati a Walter Trillmich
Eugenio La Rocca, Pilar Leon, Claudio Parisi Presicce
Libro: Libro rilegato
editore: L'Erma di Bretschneider
anno edizione: 2008
pagine: 400
Aurea Roma. Dalla città pagana alla città cristiana. Guida alla mostra
Libro: Libro rilegato
editore: L'Erma di Bretschneider
anno edizione: 2000
pagine: 732
L'auriga dell'Esquilino
Eugenio La Rocca
Libro: Copertina morbida
editore: L'Erma di Bretschneider
anno edizione: 1987
pagine: 84
Nel territorio di Filottete. L'attività di ricognizioni archeologiche nella Crotoniatide settentrionale negli anni 2010-2012
Libro: Libro in brossura
editore: L'Erma di Bretschneider
anno edizione: 2017
pagine: 320
Roma. La pittura di un impero
Stefano Tortorella, Serena Ensoli, Eugenio La Rocca
Libro: Copertina rigida
editore: Skira
anno edizione: 2009
pagine: 336
Il volume è il catalogo della mostra di Roma (Scuderie del Quirinale, 24 settembre 2009 - 17 gennaio 2010). Attraverso un'ampia selezione di opere provenienti dai principali musei del mondo (tra gli altri, dagli scavi di Pompei e dal Museo Archeologico di Napoli, dai Musei Vaticani, dalla sede di Palazzo Massimo del Museo Nazionale Romano, dal Louvre di Parigi, dal British Museum di Londra, dal Pushkin di Mosca, dai musei archeologici di Monaco, Francoforte, Zurigo), la mostra intende esaminare analiticamente singoli frammenti di affreschi, pitture su legno o su vetro, cercando di misurarne, in base alle tecniche artistiche, alle composizioni, ai soggetti, il livello formale cui era giunta la pittura nel mondo romano, dal I secolo a.C. alle soglie del tardo-antico e dell'età bizantina. I saggi in catalogo (scritti da illustri studiosi dai diversi profili specialistici) si propongono il raggiungimento di obiettivi saldamente storici. Ciò che interessa è la costruzione degli spazi pittorici secondo canoni talvolta distanti da quelli moderni, come ben si vede nel caso delle vedute paesistiche, in cui spicca la distanza rispetto al sistema di prospettiva lineare, per noi ormai abituale; è la persistenza della memoria dell'antico (dai ritratti del Fayyum alle prime icone cristiane del Sinai); è lo studio delle tendenze e delle varianti che attraversano l'universo pittorico romano; è l'analisi dei procedimenti, delle tecniche, delle tradizioni di bottega.
Vita in comune 1930-2007. Fotografie di Roma dall'Archivio dell'Ufficio Stampa del Campidoglio
Libro: Libro in brossura
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2008
pagine: 176
«La sequenza di immagini esposte nella mostra “Vita in Comune” nasce dal materiale che, dagli anni Trenta sino ai nostri giorni, costituisce il grande patrimonio custodito nell'Archivio Fotografico dell'Ufficio Stampa del Comune di Roma. Questo ampio mosaico iconografico, ospitato dal Museo di Roma a Palazzo Braschi, vuol essere un altro importante tassello che si aggiunge al racconto complesso e articolato della nostra città, della nostra storia di romani, di italiani e, oggi, di cittadini europei. Rievocare è un atto profondo che preserva dal vuoto e dall'indifferenza e, in qualche modo, misura le nostre stesse esistenze. Perché è da un'immagine, da una foto, da un discorso collegato a una data, da un palco dal quale si racconta una storia, che può scaturire più vivo e più forte l'insieme dei molti ricordi che compongono la nostra vita, la nostra appartenenza a una comunità. La mostra si articola in un itinerario temporale di quasi ottant'anni, scandito da una enorme quantità di scatti, qui selezionati e racchiusi in tre sezioni, che testimoniano la vita istituzionale del Comune di Roma. Ma c'è dell'altro. “Vita in Comune” racconta soprattutto storie, che sono anche la Storia recente del Paese. Si delinea quasi un affresco di memoria collettiva, fatta di strade, monumenti, scorci urbani indimenticabili e anche di cerimonie, personaggi straordinari. Ogni ricordo è ovviamente legato al governo di un Sindaco, e tutti insieme, l'uno accanto all'altro, accompagnano il visitatore verso lo schiudersi di un racconto, i cui episodi costituiscono un lungo viaggio nel tempo: dai primi scatti degli anni Trenta che documentano le trasformazioni urbanistiche di Roma, alla visita in Campidoglio del Presidente americano John Kennedy, nel luglio del 1963, solo quattro mesi prima della sua uccisione; dalla visita del futuro Premio Nobel Nelson Mandela, poco dopo la sua scarcerazione, ad Alberto Sordi, Sindaco per un giorno in occasione dei suoi ottant'anni; dalla firma dei Trattati di Roma nel 1957 alla firma della Costituzione Europea nel 2004. Voglio qui ringraziare tutti coloro i quali hanno reso possibile questo avvenimento, e rinnovare il senso di riconoscenza a chi con amore e professionalità ha consentito che tale enorme patrimonio iconografico non andasse disperso.» (dall'introduzione di Eugenio La Rocca, Il Sovraintendente)
Trionfi romani. Catalogo della mostra (Roma, 5 marzo-14 settembre 2008)
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2008
pagine: 247
La mostra allestita al Colosseo affronta il concetto del trionfo romano, dagli Etruschi fino a Costantino, attraverso un centinaio di opere tra rilievi, monete, bronzi, sculture e pitture. La Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Roma conferma il programma ormai avviato da più stagioni presso l'Anfiteatro Flavio, esplorando i grandi temi della civiltà antica secondo progetti che coniugano il rigore scientifico con un moderno linguaggio espositivo. Infatti, la mostra permette di accostarsi ai diversi modelli ideologici e figurativi che nel tempo hanno concorso a definire la fisionomia di tale cerimonia, di importanza assolutamente centrale nella vita pubblica e politica del mondo antico. Un'occasione per accostarsi con più compiutezza all'ideologia del trionfo e della vittoria militare, in un mondo che nel volgere di pochi secoli sarà capace di comprendere al suo interno tutto il bacino del Mediterraneo. Inscindibile dalla mostra uno sguardo all'arco di Costantino, il più grande arco trionfale conosciuto che si erige imponente accanto al Colosseo, e una passeggiata nel Foro romano lungo la via Sacra, asse privilegiato del corteo trionfale, attraverso gli archi di Tito e di Settimio Severo con rilievi che rappresentano l'intera processione di vincitori e vinti, e vittorie alate pronte a incoronare il generale conquistatore.