Libri di Filippo Facci
Dizionario politicamente scorretto. Dalla cancel culture a Donald Trump
Filippo Facci
Libro: Libro in brossura
editore: Liberilibri
anno edizione: 2025
pagine: 240
La battaglia contro il conformismo è un compito infinito per chi si batte per la libertà di pensiero. E una tale libertà passa, inevitabilmente, per quella di poter parlare. Se certe cose non si possono dire è impossibile anche pensarle. Così la censura della parola diviene polizia del pensiero, ma chi controlla il pensiero controlla e modifica la realtà. In questo libro anomalo, costruito come un vero e proprio dizionario, Filippo Facci ci consegna un campionario di vocaboli ed espressioni che ci siamo abituati a utilizzare e che sono entrati nelle nostre teste attraverso la nostra bocca, quasi senza accorgercene. Tali parole, sottili e impalpabili come sono tutti i suoni, hanno dato un nuovo volto al nostro mondo. Ed è un volto tutt’altro che rassicurante. A questo nuovo linguaggio, Facci affianca i termini e i concetti che sono diventati indicibili, impronunciabili, che ci vergogniamo persino di pensare, pur essendo parte costitutiva della realtà che viviamo. Una realtà che spesso rifiutiamo nelle sue declinazioni oggettive e biologiche, e che cerchiamo di plasmare attraverso lo stravolgimento del linguaggio. Dal dizionario emerge un ritratto deformato, e proprio per questo fedelissimo, del nostro mondo ricostruito e disvelato attraverso quelle stesse parole che sono, da sempre, un’arma a doppio taglio: capace di generare libertà, così come di cancellarla. Ecco perché è indispensabile capire le parole, spesso interamente distorte, anche e soprattutto quando non ci piacciono.
Ho difeso la Repubblica. Come il processo trattativa non ha cambiato la storia d'Italia
Basilio Milio
Libro
editore: L'Ornitorinco
anno edizione: 2023
pagine: 390
“Questo per me non è un libro, non lo sento come un libro, come una tesi, un punto di vista: per me è semplicemente la verità, tutta. C’è il rischio che la leggano in pochi, ma la verità è così, è quella che è, non è trattabile. Nessun giornalista avrebbe scritto un libro del genere, che è uno dei più minuziosi, completi, dettagliati ed esaustivi che abbia mai visto: più di tanti studi e sentenze che pure mi è capitato di leggere. È chiaramente il lavoro di un avvocato, anche se, perlomeno nel mio caso, dietro a un linguaggio talvolta inamidato, in ogni pagina e in ogni riga, ho percepito un brulicare di passioni e sofferenze che cercavano come di evadere dalle gabbie irregimentate della forma, della necessaria completezza, senza mai cedere tuttavia all’ambiguità e al trucco giornalistico della sintesi. Non è un libro, non racconta una storia: racconta la verità, pur inscatolata nella prolissità impietosa della vita intesa come un lungometraggio senza pause, un piano sequenza senza tagli, senza salti, senza filtri, vivida e talvolta disadorna come l’esistenza reale e ciò che è successo davvero.” (dalla prefazione di Filippo Facci)
La guerra dei trent'anni. 1992-2022. Le inchieste la rivoluzione mancata e il passato che non passa
Filippo Facci
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2023
pagine: 720
A distanza di tre decenni fatichiamo ancora a inquadrare Mani pulite e in che misura abbia creato l’incerto presente politico che viviamo. Se è vero che, come scrive Filippo Facci, «non aveva mai attecchito un vero senso dello Stato, e tantomeno una disposizione a scandalizzarsi per condotte poco etiche», da che cosa ebbe origine il clamore intorno a un’indagine che, in apparenza partita da un comune caso di corruzione, ha cambiato per sempre l’immaginario della nazione? All’epoca giovane cronista, l’autore ha seguito le tracce e le crepe prodotte da quel terremoto, scavando nelle versioni improbabili – la favola del magistrato onesto che smaschera i corrotti, l’epurazione delle mele marce – e in altre non meno improbabili e complottiste legate a scenari internazionali. Da quel lavoro emergono oggi risvolti inaspettati che si ricollegano a eventi e fenomeni vicini e lontani, tra cui il maxiprocesso di Palermo, che avrebbe dovuto essere salutato come la vera svolta e invece venne attaccato da più parti, e il bombardamento mediatico, con giornali e talk show impegnati a tenere vivo il clima emergenziale, spianando la strada all’antipolitica. Tra protagonisti e comprimari, reazioni a caldo e insospettabili derive, rimuovendo ogni patina di ipocrisia, Facci restituisce un impietoso ritratto del paese che siamo stati e che forse siamo ancora, spingendo a domandarci: è giunto il momento di ammettere, con il procuratore capo Borrelli, che «non valeva la pena buttare all’aria il mondo precedente per cascare in quello attuale»?
Misteri per orchestra
Filippo Facci
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2023
pagine: 128
Perché la musica di Richard Wagner è associata senza scampo alla figura di Adolf Hitler? Per quale ragione Nicolò Paganini appare avvolto da ombre demoniache? A che cosa fu dovuto il repentino ritiro dalle scene di Gioachino Rossini, sebbene fosse il più celebrato compositore del suo tempo? Quale fu la vera causa della morte di Tchajkovskij? E che cosa accadde a Mozart, al di là della leggenda? Melomane ed esperto di musica classica, Filippo Facci ricostruisce vicende formidabili e sconosciute della storia della musica, veri e propri «cold case» che sono rimasti perlopiù appannaggio di musicologi e appassionati. «La musica classica – scrive l’autore – può essere rapimento, anima messa a nudo, riflessione scomoda, rallentamento interiore, consapevolezza del nostro nulla. Può essere grandiosa e poetica, ma anche linfa distruttiva che scorre nota dopo nota, irrequieta o dolce come la parabola atroce della vita; può rendere felici o infelici e non è sempre chiaro perché dovremmo ascoltarla. Il perché non lo conosciamo, non possiamo conoscerlo, preferiamo non conoscerlo.»
30 aprile 1993. Bettino Craxi. L’ultimo giorno di una Repubblica e la fine della politica
Filippo Facci
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2022
pagine: 224
La scena dell’Hotel Raphaël e del lancio delle monetine contro Bettino Craxi è considerata tipicamente il simbolo di un’epoca, il palcoscenico del feroce «debutto» dell’antipolitica che segnerà la vita pubblica nei decenni a venire. Tuttavia, l’indomani, i quotidiani non pubblicarono la notizia. E neppure nei giorni seguenti. Nessuno raccontò la violenza dell’aggressione, della denigrazione, dello scherno, dell’«uccisione del nome» di un uomo. Testimone diretto e appassionato cronista, Filippo Facci torna sul luogo dove tutto ebbe inizio in un racconto, fotogramma per fotogramma, scandito dalle ore in cui sembrò non succedere nulla e accadde di tutto, in un crescendo teatrale di eventi puntuali che, alla luce degli anni successivi, possono essere colti come avvisaglie e tracce della rivoluzione che ha scosso la nostra democrazia. In un singolare e brillante esercizio di sintesi di memoria individuale e collettiva, memoir, saggio narrativo e romanzo della cronaca, l’autore rilegge da una prospettiva originalissima gli avvenimenti che si succedono dalle 10:00 di giovedì 29 aprile alle 23:50 di venerdì 30 aprile 1993, tra Roma e Milano. I ricordi del suo rapporto personale con Craxi svelano al lettore dettagli inediti, e la narrazione di un «prima» e di un «dopo» fornisce una mappa sulla quale orientarsi per cogliere appieno il senso di una vicenda che ha definitivamente cambiato la percezione della politica nel nostro paese.
Uomini che amano troppo
Filippo Facci
Libro: Copertina morbida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2015
pagine: 206
C'è l'uomo-koala, quello che dopo il rapporto s'avvinghia, il suo abbraccio è una morsa, e se la donna di notte vuole alzarsi deve disincastrarlo arto dopo arto. C'è il pavone, quello che durante l'amore guarda solo i suoi addominali. Il gufo, che arriva sempre di notte perché ha lasciato a casa mogli e fidanzate, uno che di giorno non lo vedi mai. Il falco, che vede e s'avventa perché non conosce il significato di preliminari e di atmosfera, il contrario del geco che invece è sempre lì, immobile, non reagisce, non si esprime, non ci prova, forse attende, forse è timido. Poi c'è il gambero, quello che inizia una storia con entusiasmo ma poi d'un tratto infila la retromarcia: "Questo non l'ho mai detto, non ti ho mai illuso, hai capito male". Un catalogo beffardo, scorretto e rivelatore di una generazione maschile che sa poco di se stessa, tra ansiogeni e superomisti di periferia, re degli aperitivi e sepolti in casa a chattare, vittime e carnefici, finti giovani e veri vecchi. Sono uomini che giocano troppo o pensano troppo, insistono troppo o cambiano troppo: uomini che amano troppo, che amano male, ma comunque amano. Per tutti Facci esprime una doverosa solidarietà di specie, e avverte: "Hanno tutti ragione. E sono tutti dei miserabili".
La guerra dei trent'anni. 1992-2022. Le inchieste la rivoluzione mancata e il passato che non passa
Filippo Facci
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2022
pagine: 752
A distanza di tre decenni fatichiamo ancora a inquadrare Mani pulite e in che misura abbia creato l’incerto presente politico che viviamo. Se è vero che, come scrive Filippo Facci, «non aveva mai attecchito un vero senso dello Stato, e tantomeno una disposizione a scandalizzarsi per condotte poco etiche», da che cosa ebbe origine il clamore intorno a un’indagine che, in apparenza partita da un comune caso di corruzione, ha cambiato per sempre l’immaginario della nazione? All’epoca giovane cronista, l’autore ha seguito le tracce e le crepe prodotte da quel terremoto, scavando nelle versioni improbabili – la favola del magistrato onesto che smaschera i corrotti, l’epurazione delle mele marce – e in altre non meno improbabili e complottiste legate a scenari internazionali. Da quel lavoro emergono oggi risvolti inaspettati che si ricollegano a eventi e fenomeni vicini e lontani, tra cui il maxiprocesso di Palermo, che avrebbe dovuto essere salutato come la vera svolta e invece venne attaccato da più parti, e il bombardamento mediatico, con giornali e talk show impegnati a tenere vivo il clima emergenziale, spianando la strada all’antipolitica. Tra protagonisti e comprimari, reazioni a caldo e insospettabili derive, rimuovendo ogni patina di ipocrisia, Facci restituisce un impietoso ritratto del paese che siamo stati e che forse siamo ancora, spingendo a domandarci: è giunto il momento di ammettere, con il procuratore capo Borrelli, che «non valeva la pena buttare all’aria il mondo precedente per cascare in quello attuale»?
30 aprile 1993. Bettino Craxi. L’ultimo giorno di una Repubblica e la fine della politica
Filippo Facci
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2021
pagine: 224
La scena dell’Hotel Raphaël e del lancio delle monetine contro Bettino Craxi è considerata tipicamente il simbolo di un’epoca, il palcoscenico del feroce «debutto» dell’antipolitica che segnerà la vita pubblica nei decenni a venire. Tuttavia, il giorno successivo, i quotidiani non pubblicarono la notizia. E neppure nei giorni seguenti. Nessuno raccontò la violenza dell’aggressione, della denigrazione, dello scherno, dell’«uccisione del nome» di un uomo. «Dovevamo sbranare Craxi, avremmo dovuto farlo fuori a pezzi, gettare le sue budella sulla porta del Raphaël e trascinarle fino al Parlamento… Io c’ero. E non ho capito che occasione avevo per le mani», scriverà a distanza di anni uno dei presenti. Testimone diretto e appassionato cronista, Filippo Facci torna sul luogo dove tutto ebbe inizio in un racconto, fotogramma per fotogramma, scandito dalle ore in cui sembrò non succedere nulla e accadde di tutto, in un crescendo teatrale di eventi puntuali che, alla luce degli anni successivi, possono essere colti come avvisaglie e tracce della rivoluzione che ha scosso la nostra democrazia. In un singolare e brillante esercizio di sintesi di memoria individuale e collettiva, memoir, saggio narrativo e romanzo della cronaca, l’autore rilegge da una prospettiva originalissima gli avvenimenti che si succedono dalle 10:00 di giovedì 29 aprile alle 23:50 di venerdì 30 aprile 1993, tra Roma e Milano. I ricordi del suo rapporto personale con Craxi svelano al lettore dettagli inediti, e la narrazione di un «prima» e di un «dopo» fornisce una mappa sulla quale orientarsi per cogliere appieno il senso di una vicenda che ha definitivamente cambiato la percezione della politica nel nostro paese.
Misteri per orchestra
Filippo Facci
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori
anno edizione: 2011
pagine: 130
La storia della musica è costellata di misteri risolti e irrisolti, veri e propri thriller che con rare eccezioni, come la morte di Mozart, sono rimasti un territorio parzialmente inesplorato di musicisti, musicologi e appassionati: eppure si tratta di trame che spesso non hanno niente da invidiare a quelle dei grandi gialli della letteratura, vicende che mischiano risvolti biografici storicamente noti a incursioni nella leggenda e nel fantastico. A tutt'oggi non è facile separare il ritratto di Paganini dalle ombre demoniache che lo circondarono, o comprendere perché la musica di Wagner sia considerata inscindibile dal profilo di Hitler, o più semplicemente capire perché Rossini si ritirò dalle scene a soli trentasette anni. Filippo Facci, appassionato ed esperto di musica classica, porta alla luce gli scheletri negli armadi dei più celebri musicisti, ricostruendo in questo modo anche la loro biografia: un libro organizzato in brevi capitoli, ognuno dei quali dedicato a un grande musicista e ai fatti misteriosi che hanno caratterizzato la sua vita.
Di Pietro. La storia vera
Filippo Facci
Libro: Copertina rigida
editore: Mondadori
anno edizione: 2009
pagine: 518
La stesura di questa biografia procede parallela con l'ascesa sfolgorante di Antonio Di Pietro. Il risultato è una ricognizione completa e meticolosa della carriera di un personaggio che resta, tra i più noti nell'Italia di questi anni, quello di cui in assoluto si conosce meno. Poco è stato raccontato circa un passato che lo stesso Di Pietro tende misteriosamente a dissimulare: dai pascoli molisani all'emigrazione in Germania, dalla sorveglianza di armamenti Nato a una laurea conseguita in soli trentadue mesi, dal ruolo di presunto agente dell'antiterrorismo a quello di viaggiatore in scenari da spionaggio internazionale, dalla stretta amicizia con una combriccola di potenti al suo averli passati per le manette uno per uno. Poco è stato raccontato, in realtà, anche di un presente che il leader dell'Italia dei Valori lascia regolarmente nell'ombra: l'autoritarismo, il familismo, il partito fondato sull'obbedienza al capo, la disinvoltura nell'incassare e gestire il finanziamento pubblico, gli accordi sottobanco col "regime" berlusconiano, lo spettacolare trasformismo, l'esibita duttilità di chi sembra disposto a tutto pur di realizzare la sua seconda rivoluzione e punta così a inasprire ogni conflitto istituzionale, delegittimare ogni baluardo di riferimento, dipingere un paese svuotato di democrazia.
Note di note. Parole per raccontare la musica di un ipocondriaco di talento
Filippo Facci
Libro
editore: Irradiazioni
anno edizione: 2007
pagine: 210
Il libro presenta una selezione degli aricoli scritti da Filippo Facci su "Il Giornale". Si tratta di piccoli affreschi, attraversati da sottile umorismo, sull'Italia e sugli italiani.
Fumo negli occhi. Le crociate contro il tabacco e altri piaceri della vita
Filippo Facci
Libro: Copertina morbida
editore: Biblioteca di Via Senato
anno edizione: 2004
pagine: 204
"Un autentico cartello sanitario sta distorcendo la percezione del rischio e trasformando in cause di morte anche le cause di vita: dopo le etichette terrorizzanti per le sigarette ne prepara altrettante per cibi e vini, e combatte i profumi, bandisce l'incenso nelle chiese, colpevolizza la pigrizia e la vecchiaia. L'uomo moderno sta rinunciando alla possibilità di essere felice in cambio di un po' di sicurezza, ma rischia di dimenticare che si muore perché si vive."