Libri di Flavio Caroli
Leonardo. Studi di fisiognomica
Flavio Caroli
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori Electa
anno edizione: 2015
pagine: 256
In perfetta contemporaneità con l'Elogio della follia di Erasmo da Rotterdam, a Milano Leonardo da Vinci cominciava a disegnare i suoi studi di teste deformi, di espressioni facciali portate al parossismo, di fisionomie caricate e grottesche. È un corpus imponente di disegni che hanno avuto in passato una larghissima fortuna e sono stati spesso interpretati, erroneamente, come caricature ispirate da gusto per la bizzarria. Ma già nel 1584 Giovan Paolo Lomazzo nel suo Trattato della Pittura notava che Leonardo "ben dimostrò quanto perfettamente intendesse i moti, che l'animo suol cagionare nei corpi", e proprio con questi disegni il genio leonardesco ricercava le relazioni fra i "moti dell'animo" e le loro manifestazioni sui tratti somatici di un viso. Le suggestioni della fisiognomica classica e medioevale, che da Plinio ad Alberto Magno aveva teorizzato una corrispondenza fra l'aspetto di un uomo e il suo carattere, e il contatto con il realismo artistico dell'area lombarda, che spinse il maestro a intraprendere studi di anatomia, dettero a queste teorie una concretezza del tutto originale e una complessità modernamente problematica: i disegni che ne nacquero gettarono le basi di una fisiognomica intesa come scienza e di una pittura vista come specchio dell'anima. Quasi in solitudine, ma interpretando gli sparsi disagi del suo tempo di crisi, l'autore del Cenacolo arriva a un passo dalla scoperta di un continente sconosciuto: il continente dell'Inconscio.
Il museo dei capricci. 200 quadri da rubare
Flavio Caroli
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori Electa
anno edizione: 2016
pagine: 411
Chiunque abbia letto un libro di Flavio Caroli o ne abbia ascoltato una lezione o una conferenza o, ancora, abbia avuto il privilegio di farsi raccontare qualche aneddoto a proposito di uno qualsiasi dei quadri della sua collezione privata sa quanto il professore abbia sempre tratto piacere dall'arte. Puro godimento il suo anche quando l'arte l'ha raccontata davanti a una telecamera come sanno bene i telespettatori di "Che tempo che fa" che per undici anni hanno a loro volta "goduto" delle sue appassionate lezioni di storia dell'arte. Appare assolutamente logico dunque che a questo punto della sua carriera di storico dell'arte, o meglio di uomo che trae piacere dall'arte, Caroli si permetta un acuto divertissement: un libro che raccoglie e illustra in un museo strutturato in trenta sale tematiche (dall'erotismo ai misteri dell'arte, dal cibo all'amore, dalle stagioni al volto delle città, dall'amore all'arte nel cinema, dalle stagioni allo scorrere del tempo...) 200 capolavori da rubare, la collezione ideale di un amico immaginario, soprannominato "l'Innamorato". Quale altro nome poteva del resto dare il professore all'alter ego di se stesso, profondo conoscitore e pertanto attento collezionista e intelligente divulgatore di capolavori di ogni tempo?
Anime e volti. L'arte dalla psicologia alla psicoanalisi
Flavio Caroli
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori Electa
anno edizione: 2014
pagine: 316
Nel corso degli anni Flavio Caroli ha indirizzato le proprie ricerche in particolare all'indagine della linea introspettiva che caratterizza l'arte occidentale, ricerche ampliatesi nello studio del confronto con le altre tradizioni figurative. Con questo volume coglie l'occasione per creare uno strumento di sintesi su questo fondamentale argomento. Da sempre attento indagatore dei "primari" dell'arte figurativa, Flavio Caroli, attraverso un lungo percorso di ricerca, arriva a identificare come "primario dei primari" la linea introspettiva dell'arte occidentale. In questo volume si raccolgono, in ordine cronologico, i testi più significativi che in quarant'anni Caroli ha dedicato all'argomento, esplorando l'opera degli artisti che più di altri hanno incarnato questa linea introspettiva: da Leonardo - con cui nasce l'arte moderna - Lotto, Correggio, Sofonisba Anguissola, Fede Galizia, Caravaggio, Giuseppe Bazzani su su fino agli interpreti del Gran Teatro del mondo settecentesco, all'Ottocento francese, ai protagonisti del Novecento e delle Avanguardie degli anni Ottanta.
L'altra storia dell'arte. I vinti vincitori
Flavio Caroli
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori Electa
anno edizione: 2024
pagine: 208
La storia dell'arte è stata scritta dai vincitori, cioè dagli artisti che hanno avuto la possibilità di imporre la propria scala di valori. Ma certamente l'evoluzione degli eventi e delle idee non è stata determinata esclusivamente da questi, poiché, in realtà, la storia è stata spesso nutrita dal pensiero di coloro che, in qualche punto della loro vicenda terrena, sono stati ritenuti "vinti". A partire da questo assunto, attraverso una riscrittura di alcune vicende della storia dell'arte, l'autore indaga sugli artisti, i centri, i mecenati che, apparentemente vinti rispetto alla linea tradizionale, sono in realtà "vinti vincitori", perché le loro idee e le loro opere hanno nutrito e indirizzato l'evoluzione della disciplina. Artisti controversi, dimenticati o misconosciuti: Flavio Caroli ritorna a indagare la linea d'ombra dell'arte che da sempre lo interessa, di artisti come Lorenzo Lotto, Giuseppe Maria Crespi o Filippo de Pisis, incompresi dai contemporanei o dalla critica d'arte, di centri come la Mantova del Rinascimento o la Milano del primo Ottocento, messi in ombra da città più "alla moda", o delle alterne vicende di grandi mecenati come i Farnese. E racconta di come artisti e opere apparentemente vinti abbiano potuto comunque portare avanti la loro versione e creare idee tali da influenzare il futuro.
Elogio della modernità. Da Turner a Picasso
Flavio Caroli
Libro
editore: UTET
anno edizione: 2019
pagine: 208
Il celebre critico John Ruskin raccontava spesso che la sua amica Lady Simon, di ritorno dal Devonshire durante un temporale, aveva visto in treno un passeggero alzarsi di punto in bianco, aprire il finestrino e sporgere la testa nella pioggia e nel vento. Finalmente rientrato, il volto fradicio e grondante, l'uomo aveva detto soltanto: «Volevo osservare lo spettacolo». Nel 1844, alla Royal Academy, Lady Simon avrebbe visto gli effetti di quel viaggio in un dipinto: Pioggia, vapore e velocità di William Turner. Era lui, lo strambo passeggero. È questa, secondo Flavio Caroli, una delle primissime esplosioni della modernità dentro un'opera d'arte. Prima delle precipitazioni futuriste, delle scomposizioni cubiste, delle deformazioni espressioniste e delle fantasmagorie surrealiste, prima delle acque palpitanti di Monet e dei cieli vorticosi di van Gogh, prima che insomma la multiforme orda delle avanguardie inondasse il campo dell'arte spazzando via ogni regola codificata, c'era la velocità di questo treno lanciato nella brughiera in un turbinio di pioggia e vapore, sempre sul punto di travolgere la piccola lepre che lo precede annaspando sui binari, immagine della natura e forse del mondo finora conosciuto. E da qui Caroli parte, attraversando a grandi falcate l'arte del tardo Ottocento e della prima metà del Novecento, sulle tracce dei movimenti e dei singoli eroici artisti che «decisero di obbedire a una pulsione creativa in contrasto con la tradizione e con il pensiero del corpaccio borghese dal quale provenivano. Per la prima volta, un artista desiderava essere non il cantore della propria società, ma il profeta solitario che avrebbe forse guidato le anime della società del futuro». E infatti lo spirito della modernità permea la loro arte, sondando i misteri della vita sotto la lente delle grandi scoperte dell'epoca, tra relatività einsteiniana e inconscio, coscienza di classe, piccole e grandi rivoluzioni. "Elogio della modernità" è un libero e personalissimo antimanuale di storia dell'arte moderna, che toglie la patina oleografica e la polvere museale alle opere di Renoir e Picasso, di Matisse, di Klimt, Kandinskij, Morandi, Mirò e tanti altri, mettendoli in rapporto tra loro, confrontandoli con la produzione accademica coeva e seguendone l'eredità fino agli artisti contemporanei. Caroli restituisce così a questo momento altissimo dell'arte mondiale la scarica folgorante di elettricità che aveva agli occhi dei suoi primi fortunati spettatori.
Storia sentimentale dell'arte. Un'educazione alla bellezza
Flavio Caroli
Libro: Libro rilegato
editore: Solferino
anno edizione: 2023
pagine: 160
Il primo incontro con la magia dell’arte avviene a sei anni, complice il regalo di una scatola di pastelli e l’ingenuo tentativo di un ragazzo di imitare La gazza di Monet circondata dalla neve. Flavio Caroli ripercorre la storia dell’arte attraverso la sua personale biografia, le tappe di studioso e di uomo. A ogni fase della vita corrisponde un dipinto, un artista e una stagione creativa che l’autore ricostruisce e racconta in queste pagine con fascino, erudizione e acutezza. A diciassette anni la visita a Recanati sulle orme di Leopardi lo conduce alla «rivelazione» dell’Annunciazione di Lorenzo Lotto e del suo genio ineffabile; il momento più importante nel primo anno di università coincide con l’inaugurazione della Biennale di Venezia: la pop art sbarca in Europa, è il 1964 e Rauschenberg diventa un nuovo punto di riferimento. Nel 1972 nello studio di un antiquario di Ravenna, assistiamo alla scoperta casuale di una Madonna con bambino firmato da Lucia Anguissola (sorella della più nota Sofonisba) cui seguiranno anni di approfondimenti mentre l’opera scompare misteriosamente. Il percorso è ampio e ricco di capolavori e riflessioni, dalla Lezione di anatomia di Rembrandt alle tele di Pollock, da Rubens a Savoldo, da Grechetto a Cézanne, da Caravaggio a Hockney. E l’esito finale prefigura un’ideale, affascinante, educazione sentimentale dello sguardo.
Diacronica. Il tempo sospeso. Ediz. italiana e inglese
Omar Galliani
Libro: Libro con legatura in pelle o di pregio
editore: Corsiero Editore
anno edizione: 2023
pagine: 228
Il catalogo della mostra “Diacronica. Il tempo sospeso” di Omar Galliani a Palazzo Reale di Milano è l’occasione per ripercorrere, come scrive Flavio Caroli, «una avventura creativa fra le più importanti degli ultimi decenni. Galliani è uno dei maestri fecondi della improvvisa, forse inattesa, apertura di idee che si è prodotta a cavallo fra gli anni Settanta e Ottanta, apertura di idee che è evidentemente la madre delle infinite fiammelle espressive che continuano ad accendersi qua e là su tutto il pianeta. Omar Galliani, infatti, ha un merito precipuo: quello di non decurtare mai l’ampiezza delle ambizioni, e di lottare costantemente per adattare gli strumenti espressivi (nei quali è maestro) all’altezza dei propri contenuti. Tanto basta, io credo, per renderlo uno dei non molti maestri che arrivano dagli Ottanta, e insegnano qualcosa alle ultime generazioni». «Il disegno di Galliani» scrive Vera Agosti, «ha un suo proprio tempo, dilatato come le sue dimensioni. L’artista decise di amputarsi metaforicamente una mano, come lui stesso racconta, per dedicarsi soltanto al disegno, pur avendo ottenuto risultati straordinari anche nella pittura, ben rappresentata nel percorso espositivo di Palazzo Reale, inventando poi il suo “disegno infinitissimo”, che diventa opera unica, assoluta, immensa e monumentale, la gloria del disegno stesso. Per realizzarla, occorrono ore e ore, giorni e giorni di duro lavoro, fatica e concentrazione, accompagnati dallo sforzo fisico, variando l’intensità del segno, a seconda della pressione, sulla pagina bianca o sulla tavola di pioppo, talvolta incisa o graffiata. Il legno, nel tempo, modificherà l’aspetto dell’opera, così come l’azione del sole. Il lavoro è la religione di Galliani e il disegno è il suo mantra, recitato con costanza quotidiana.»
Voi siete qui. Discorso sull'arte intorno a noi
Fabio Fazio, Flavio Caroli
Libro: Libro rilegato
editore: Rai Libri
anno edizione: 2022
pagine: 256
Un quadro protetto da una teca davanti alla quale si assiepano i visitatori, nel vano tentativo di poterne osservare per qualche istante uno scorcio; una scultura esposta su un piedistallo, con un cordoncino di velluto rosso intorno che ci impedisce di avvicinarci: queste sono le prime immagini che di solito ci balenano alla mente se parliamo di “opere d’arte”. Nel panorama creativo del nostro tempo invece, spesso senza rendercene conto, siamo quotidianamente immersi. Alla bellezza che ci circonda siamo esposti, nelle grandi città come nei piccoli borghi, e in "Voi siete qui", una conversazione sull’arte in tutte le sue manifestazioni, Fabio Fazio, appassionato intenditore, e Flavio Caroli, celebre studioso, ce lo dimostrano. I due ci accompagneranno infatti in un brillante ed emozionante viaggio tra provocazioni e rivoluzioni, alla scoperta dei segreti di capolavori immortali e opere dimenticate. «I grandi artisti sanno quello che fanno e sono consapevoli che probabilmente non verranno immediatamente capiti, ma anche che quello che dicono cambierà il mondo»: a noi lettori il compito di svelare questo cambiamento.
Voi siete qui. Discorso sull'arte intorno a noi
Fabio Fazio, Flavio Caroli
Libro: Libro rilegato
editore: Rai Libri
anno edizione: 2022
pagine: 256
Un quadro protetto da una teca davanti alla quale si assiepano i visitatori, nel vano tentativo di poterne osservare per qualche istante uno scorcio; una scultura esposta su un piedistallo, con un cordoncino di velluto rosso intorno che ci impedisce di avvicinarci: queste sono le prime immagini che di solito ci balenano alla mente se parliamo di “opere d’arte”. Nel panorama creativo del nostro tempo invece, spesso senza rendercene conto, siamo quotidianamente immersi. Alla bellezza che ci circonda siamo esposti, nelle grandi città come nei piccoli borghi, e in "Voi siete qui", una conversazione sull’arte in tutte le sue manifestazioni, Fabio Fazio, appassionato intenditore, e Flavio Caroli, celebre studioso, ce lo dimostrano. I due ci accompagneranno infatti in un brillante ed emozionante viaggio tra provocazioni e rivoluzioni, alla scoperta dei segreti di capolavori immortali e opere dimenticate. «I grandi artisti sanno quello che fanno e sono consapevoli che probabilmente non verranno immediatamente capiti, ma anche che quello che dicono cambierà il mondo»: a noi lettori il compito di svelare questo cambiamento.
Dipingere movimento. La pittura di Dario Fo-Depicting movement. The painting of Dario Fo
Libro: Libro in brossura
editore: CLEAN
anno edizione: 2021
pagine: 160
“Dico sempre che mi sento attore dilettante e pittore professionista. Ancora oggi talvolta penso che la pittura sia il mio mezzo di espressione primaria. I miei lavori teatrali spesso nascono come immagini. Disegno prima di scrivere. Mi sono abituato piano piano a immaginare le commedie, i monologhi in un contesto visivo, e solo in seguito in quello recitato. Inoltre, disegnare ha per me una preziosa, decisiva funzione di stimolo creativo. Se mi capita di essere ‘smontato’, è proprio disegnando che mi vengono le idee”. Un Dario Fo inconsueto, che le opere contenute in questo volume aiutano a comprendere attraverso uno sguardo sulla sua espressione pittorica, scissa temporaneamente dall’universo letterario di cui è maestro. Dario Fo dipinge da quando è bambino. La madre lo esorta a immaginare, a rendere concrete quelle idee che, in giovane età, sanno assumere una veste fantasiosa densa di significato. Le sue figure si muovono in uno spazio, quello stesso spazio che è pensato per le sue regie. Sono dipinti i personaggi del suo palcoscenico, davanti al quale lo spettatore non può non sentirsi coinvolto dalla narrazione. Molti sono gli spunti tratti da Dario Fo per il suo far pittura: l’arte classica da cui desume i codici universali, rinnovandone incessantemente forma e contenuto; la pittura primitiva, il Rinascimento italiano, il Seicento, le Avanguardie. Esempi che non si limita a citare nella sua opera, ma che interpreta secondo un inedito e introspettivo linguaggio pittorico. “Verrebbe quasi da chiedersi se Dario Fo sia arrivato al disegno per estendere, per tradurre il mobile linguaggio del proprio corpo, per dargli forma stabile o se sia arrivato a mettere in scena il proprio corpo per realizzare quello che potremmo anche chiamare il ‘progetto’ esposto nei suoi disegni, nel suo modo di disegnare”. (Emilio Tadini)
I sette pilastri dell'arte di oggi. Da Pollock alle bufere del nuovo millennio
Flavio Caroli
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2021
pagine: 216
«Del mio tempo mi interessa tutto. E se poi si tratta di arte, di creatività e di bellezza, semplicemente mi perdo». Flavio Caroli, tra i più noti e stimati critici e storici dell'arte italiani, ci ha fatto innamorare delle grandi opere del passato. In questo nuovo volume ci prepara invece al colpo di fulmine con «il genio del Duemila», individuandone i «pilastri», perché «non si può capire l'arte d'oggi se non se ne conoscono almeno le fondamenta». All'origine dei tanti linguaggi dell'arte contemporanea, Caroli identifica sette rivoluzioni maturate a partire dagli anni della Seconda guerra mondiale. L'avventura non può che cominciare con l'Action Painting e le tele di Jackson Pollock – accanto a lui, il francese Jean Fautrier, fondatore dell'Informale al di qua dell'Atlantico –, per proseguire con la Pop Art in un «mondo che sfugge in ogni modo dai confini dell'arte visiva tradizionale». Mentre poi fotografia e pittura figurativa, due linguaggi in combattimento tra loro da più di un secolo e mezzo, s'impongono attraverso gli scatti di Irving Penn e di Ugo Mulas, e i quadri di Francis Bacon e Lucian Freud: tutto è già pronto per le rivoluzioni successive. L'Arte Ambientale, il Minimalismo, l'Arte Concettuale, l'Arte Povera, la Body Art, l'autolesionismo nella Londra negli anni Settanta, la pioniera Marina Abramović, l'Arte Astratta, Anish Kapoor, «ponte mirabile fra arte d'Oriente e arte d'Occidente», fino agli «antimanieristici» anni Ottanta – che sempre, nei diversi secoli, più che chiudere il proprio tempo anticipano il secolo che sta per cominciare –, con protagonisti, tra gli altri, Jean-Michel Basquiat e Keith Haring. Caroli racconta la formazione e l'evoluzione di questi fondamentali snodi artistici, ne segnala le derivazioni, le eredità maturate e le proiezioni nel futuro. Tra ricordi personali, aneddoti e interpretazioni poetiche, accompagnati dalle immagini dei capolavori degli ultimi settant'anni, "I sette pilastri dell'arte di oggi" è un prezioso viatico per leggere la nostra contemporaneità con gli occhi dell'estetica.
I 100 dipinti che sconvolsero il mondo
Libro: Libro rilegato
editore: 24 Ore Cultura
anno edizione: 2021
pagine: 216
Il volume guarda alla storia dell’arte da un punto di vista inconsueto: anziché soffermarsi sugli artefici o ricostruire la storia dei movimenti culturali, secondo gli approcci più abituali, sceglie di osservare le opere, presentando i 100 dipinti che hanno rappresentato un punto di svolta nella vicenda dell’arte. Partendo dalla rivoluzione di Giotto, che segna il passaggio del linguaggio della storia dell’arte (come scrisse Vasari) “da greco in latino”, il libro svolge un discorso che mette al centro la forza dell’opera d’arte, la sua capacità di suscitare sentimenti e di dare corpo all’immaginario di un’epoca o di una civiltà. Le grandi stagioni della pittura europea scorrono così sotto gli occhi del lettore, in un discorso critico che si fonda sulla viva concretezza dei dipinti: in questo modo ogni conquista di stile - prospettiva rinascimentale o uso del colore a olio fiammingo, sensualità atmosferica del colore di Giorgione e Tiziano o scoperta del reale in Caravaggio e Velazquez, fino alle rivoluzioni linguistiche delle avanguardie del primo ‘900 - risulta visibilmente e tangibilmente incarnata in un quadro, che diventa così rappresentativo di una concezione del mondo. Il volume prosegue la collana di saggi illustrati d’arte aperta da "Le 100 mostre che sconvolsero il mondo".