Libri di Francesca Rubini
Scritti su Pavese
Italo Calvino
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 252
I primi tempi a Torino, dove Italo Calvino giunge nel 1945, sono tutti nel segno di Cesare Pavese. Allo scrittore già affermato si devono l'esordio narrativo del giovane ligure e la collaborazione col «Politecnico», e soprattutto l'ingresso in Einaudi, l'apprendistato del mestiere di editore come impegno per cambiare il mondo, l'acquisizione di un'idea della scrittura come atto morale, della letteratura come una autoformazione necessaria. Per cinque anni la loro consuetudine è quotidiana: bruscamente interrotta dalla tragica e inattesa morte di Pavese nell'agosto del 1950, si trasforma in un'assenza presente a Calvino per sempre, attraverso il mutare delle esigenze espressive e degli interessi. Testimonianza di questo mai esaurito dialogo intellettuale è un indice di quindici "scritti su Pavese" composti tra il 1946 e il 1972 ritrovato tra le carte di Calvino: un progetto editoriale mai realizzato che qui viene fedelmente riprodotto. Lo completa una scelta di altri brani - schede editoriali, lettere, pezzi autobiografici - che danno voce a Calvino allievo, collaboratore, editore e interprete di Pavese, erede di una «poetica del fare, anzi: del farsi» appresa nell'officina culturale di Einaudi. Ne esce un volume ricchissimo di spunti che da un lato rappresenta uno strumento importante per conoscere e comprendere l'opera di Pavese, «il più antico dei nostri contemporanei», dall'altro offre una vera e propria "autobiografia implicita" dell'intellettuale Calvino.
Riflessioni sulla guerra
Simone Weil
Libro: Libro in brossura
editore: Acro-Pòlis
anno edizione: 2024
pagine: 80
La guerra di ieri e di oggi. Oltre alla domanda, oggi più pressante che mai, sul senso e sulla natura della guerra, leggendo il testo della Weil ci dobbiamo chiedere quale valore abbiano le sue analisi, se le riflessioni qui presentate cioè possano esserci ancora d’aiuto – e forse di conforto – di fronte all’imminenza di possibili catastrofi la cui entità è, di fatto, impossibile da calcolare. La disamina e l’analisi dei posizionamenti del movimento internazionale proletario e operaio non hanno un gran valore nel contesto attuale e al massimo potrebbero averne uno come exemplum delle diverse posizioni che furono elaborate di fronte alla guerra. Una contraddizione che Simone Weil aveva individuato negli anni della militanza nel sindacalismo anarchico, era la profonda difformità nelle convinzioni del proletariato e l’incapacità dei suoi capi di raggiungere una visione condivisa. L’esito catastrofico della II Internazionale deve essere tenuto come sfondo di quanto viene qui sostenuto da Simone Weil e come sintomo della sistemica insufficienza delle sinistre a fronteggiare le dinamiche del capitalismo.
Fausta Cialente. La memoria e il romanzo
Francesca Rubini
Libro: Libro in brossura
editore: Fondazione Mondadori
anno edizione: 2024
pagine: 500
Narratrice, intellettuale impegnata, redattrice radiofonica e giornalista militante, traduttrice, Fausta Cialente è una delle interpreti più significative del Novecento italiano. Coltivata al margine della tradizione nazionale, la sua scrittura sfida il silenzio del tempo e racconta una lunga vita di apolide: la formazione culturale e politica sullo sfondo dell'Egitto levantino, la Resistenza e il dibattito ideologico del dopoguerra, i lunghi viaggi in Europa, il rapporto con Trieste, patria d'elezione in una irrisolta costruzione della propria identità. Attraverso il continuo e irrinunciabile esercizio della parola letteraria, Fausta Cialente attraversa il Novecento affermando una coscienza formale e un'autorità morale che si declinano nella costruzione di grandi romanzi di ambientazione italiana (Natalia, Un inverno freddissimo, Le quattro ragazze Wieselberger) e levantina (Cortile a Cleopatra, Ballata levantina, Il vento sulla sabbia). Protagonisti di difficili itinerari compositivi e editoriali, che in molti casi ne ritardano o alterano la diffusione, i sei volumi realizzano una coerente e determinata idea di romanzo in cui la scrittura dell'intimità e della trasposizione fantastica si intreccia e si sovrappone alla scrittura della conoscenza (etica, politica, sociale, morale) e, quindi, alla scrittura dell'impegno. A venticinque anni dalla morte dell'autrice, lo studio di fonti archivistiche inedite documenta la consistenza e la rilevanza del suo percorso intellettuale nell'ambito di una tradizione che ne ha lungamente e ingiustamente ritardato il riconoscimento, riportando alla luce le principali iniziative culturali, le relazioni intellettuali, il dialogo con gli editori, la storia e fortuna delle opere. La ricostruzione delle grandi stagioni dell'attività politica e letteraria permette di contestualizzare l'analisi sistematica dei singoli romanzi, indagati nelle specificità strutturali e formali, nel rapporto con il sistema dei generi letterari e nei riferimenti intertestuali con il resto della scrittura narrativa, giornalistica e privata, interpretando la centralità e il valore dei testi nel percorso dell'autrice. Nel quadro di un'esistenza spesa nella lucida testimonianza del proprio tempo, Fausta Cialente esprime una fiducia costante nelle risorse e nella necessità del romanzo, forma autentica e compiuta della sua ricerca e dimensione in cui più chiaramente si offre il senso della sua esperienza umana e artistica.
Italo Calvino nel mondo. Opere, lingue, paesi (1955-2020)
Francesca Rubini
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2023
pagine: 168
Conosciuto in 67 paesi e tradotto in 56 lingue, Italo Calvino è l'intellettuale italiano del Novecento che ha avuto il più significativo impatto su scala mondiale. Partendo dal Catalogo delle traduzioni, che raccoglie oltre 1.500 edizioni, questo volume ricostruisce la diffusione internazionale delle sue opere dal 1955, anno della prima pubblicazione straniera, al 2020. Oggetto di analisi sono la realizzazione editoriale, la collocazione e la fortuna dei libri tradotti in rapporto con la biografia intellettuale dello scrittore, protagonista nella promozione dei suoi titoli anche all'estero. Studiare Calvino come classico universale significa rintracciare le scelte, gli incontri, le riflessioni che determinano per l'autore l'esperienza dell'essere tradotto, vissuta come radicale cedimento delle qualità più vere di un testo, ma anche come possibilità di un arricchimento costante che permette di illuminare le ragioni e le potenzialità distintive del racconto. Le forme che i libri di Calvino assumono fuori dall'Italia offrono un approccio inedito che coinvolge il senso della scrittura in rapporto alla lettura, dell'opera nella sua dimensione stabile e transitoria, della letteratura che – di fronte alla certezza della non traducibilità della lingua, del pensiero e della realtà – conserva la smisurata ambizione di superare, trasformandosi, ogni perdita e ogni distanza.
Nobelle
Sophie Fontanel
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2022
pagine: 224
Il 10 dicembre 2019 Annette Comte riceve il Premio Nobel per la letteratura e durante il discorso davanti ai membri dell’Accademia ricorda di quando a dieci anni capì che strada avrebbe preso nella vita. Racconta quel che ha rappresentato per lei l’estate del 1972, trascorsa nel sud della Francia insieme alla famiglia, ospiti di un editore amico del padre con un figlio della sua età: Magnus. Annette si innamora di lui all’istante. E sarà proprio questo sentimento forte e incondizionato (oltre alla sua nuova stilografica blu) a farle scoprire la grande passione per la scrittura. L’estate passa come un incanto, finché non arriva Magalie, graziosa e impertinente, che farà precipitare Annette nel tormento del primo cuore infranto. Nel pronunciare il suo discorso a Stoccolma l’Annette adulta rivive quella stagione prodigiosa con immutato slancio, scendendo a patti con quel che l’amore dà e soprattutto con quello che toglie.

