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Libri di Francesco Giusti

Un edificio-città: la serra di Ivrea. Centro di servizi sociali e residenziali Olivetti

Un edificio-città: la serra di Ivrea. Centro di servizi sociali e residenziali Olivetti

Susanna Caccia Gherardini, Maria Adriana Giusti, Monica Naretto, Francesco Giusti

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2025

pagine: 240

Architettura “parlante”, marchio aziendale della fabbrica Olivetti di Ivrea, l'edificio concluso nel 1975 dopo un lungo e controverso iter progettuale impone la sua forza iconica al limite della città di antica fondazione. La sua forma provocatoria voleva evocare il dinamismo dell'azienda, espressione di cambiamento della società e del modo di vivere, dall'individuale al collettivo. A interpretarne il senso furono gli architetti veneziani Iginio Cappai e Pietro Mainardis, che progettarono l'edificio per una nuova idea del vivere e dell'abitare, un centro di riferimento per gli abitanti e i non abitanti della città olivettiana. L'edificio sorge sul sito di antichi resti archeologici e viene realizzato nonostante le polemiche e gli ostacoli delle amministrazioni di tutela, ma col plauso di critici del calibro di Zevi e di Ragghianti. L'idea era quella di città connessa, inclusa in una struttura che assembla alloggi e servizi: un caso di studio che impone oggi un'attenta riflessione sulla sua conservazione fisica e funzionale. Il volume intende ricostruirne la vicenda, contestualizzata nel momento storico della committenza Olivetti, a oltre un decennio dalla scomparsa di Adriano, e del dibattito internazionale sull'architettura, la città e il design a cavallo degli anni '60 e '70 del Novecento, come base per un'azione di riconoscimento del bene, patrimonio da preservare e valorizzare.
37,00

Hotel Industria. Ediz. italiana e inglese

Hotel Industria. Ediz. italiana e inglese

Francesco Giusti

Libro: Copertina rigida

editore: Hublab Edition

anno edizione: 2006

pagine: 121

35,00

Tecnologia meccanica e studi di fabbricazione

Tecnologia meccanica e studi di fabbricazione

Marco Santochi, Francesco Giusti

Libro

editore: CEA

anno edizione: 2000

pagine: 688

Quest'opera, frutto di anni di esperienza didattica universitaria e scientifica degli autori, presenta secondo l'attuale standard internazionale i processi tecnologici tradizionali che devono essere necessariamente conosciuti da un ingegnere industriale o gestionale. Evitandone una mera e superficiale elencazione, il testo descrive i principi teorici di base, l'influenza dei parametri operativi, le prestazioni, l'evoluzione e le principali applicazioni. La trattazione di dettagli costruttivi di macchine, impianti e attrezzature è volutamente limitata al minimo indispensabile e riportata in forma molto schematica, privilegiando alcune tendenze costruttive, specialmente nel campo delle macchine utensili a controllo numerico.L'obiettivo del testo è duplice: dare al lettore una conoscenza teorica e metodologica di base, utilizzando moderni strumenticomputer aided e metterlo in grado di risolvere casi concreti, operando delle scelte, tecnologicamente ed economicamente corrette, di processi da utilizzare nello studio di un ciclo di fabbricazione. Per questo motivo il testo prevede pratiche e utili tabelle di consultazione ed esempi applicativi delle metodologie illustrate.Questa seconda edizione è il frutto di una approfondita opera di revisione e aggiornamento. Sono stati aggiunti argomenti come saldatura e taglio laser, metodi didesign for manufacturing, macchine di misura a coordinate, analisi e sintesi delle tolleranze. Un adeguato spazio è stato anche riservato a esempi di macchine e attrezzature forniti da aziende, che contribuiscono a rendere alcuni argomenti strettamente connessi alla realtà industriale. SOMMARIO Tecnologia meccanica e produzione - La rappresentazione grafica e la definizione geometrica del prodotto da fabbricare - Il prodotto da fabbricare e lo studio dei materiali - I procedimenti di fabbricazione per fusione - Le lavorazioni per deformazione plastica - I processi di saldatura a taglio - I principi fondamentali del processo di taglio - Gli utensili monotaglienti - Le lavorazioni per asportazione di truciolo e il ciclo di lavorazione - Le macchine utensili e i sistemi di lavorazione.
94,20

De un dir aprocrifo

De un dir aprocrifo

Francesco Giusti

Libro: Libro rilegato

editore: Campanotto

anno edizione: 2014

pagine: 64

11,00

Canzonieri in morte. Per un'etica poetica del lutto

Canzonieri in morte. Per un'etica poetica del lutto

Francesco Giusti

Libro: Copertina morbida

editore: Textus

anno edizione: 2015

pagine: 492

Cosa c'è nella voce di Orfeo? Dov'è Euridice? Esiste un genere o sottogenere della poesia moderna in cui il soggetto in lutto tenta di ricostruire un ordine inserendo i suoi frammenti di memoria all'interno di una struttura organizzata: sono i canzonieri in morte, serie di poesie composte per la persona amata e tragicamente perduta. Questo studio indaga come il linguaggio della lirica si confronta con il buco del senso spalancato nell'io dalla morte del tu e con l'assenza di un (s)oggetto del desiderio che, prima di farsi contenuto del discorso, è un essere umano appartenente alla sfera del reale e della vita privata del poeta.
22,50

E torna l'autunno

E torna l'autunno

Francesco Giusti

Libro: Libro rilegato

editore: The Writer

anno edizione: 2016

pagine: 64

Fa uno strano effetto di altro luogo questa poesia autunnale di Giusti; ambientata com'è nelle ragioni assertive (e sintassi farraginose persino, e ad arte, a tratti) d’un ethos della parola: eppure in risalita continua da esse–rivolta, come per baleni appare, al liberarsi, al librarsi, delle sue ombre, e senza meno a un’anima, piuttosto, della parola. Ingombrante e disparente, a un tempo: al modo diafano-mobile della luce che essa, costante, vuol significare, la inquieta e immota trasparenza di laguna, il filo d’aria del suo lento riflesso. In una poesia così tanto stanziale, in tensione sulla linea del paesaggio cui appartiene–raggio d’autunno, strabico, lievito algoso d’onde dal flottare fermo delle banchine,–quel che si scruta, come da un punto statico e diffratto (“in avaria all'orizzonte”, per dirla nel verbo del poeta), è il cristallo solcato, affiorante, d’una voce opaca d’acque. E la parola, allora, avvinta nel fantasma lagunare del suo territorio (come svela delicato il racconto critico di Annelisa Alleva), l’anima, allora, della parola, percorre le familiari superfici inaddomesticate... .
9,00

Il desiderio della lirica. Poesia, creazione, conoscenza

Il desiderio della lirica. Poesia, creazione, conoscenza

Francesco Giusti

Libro: Libro in brossura

editore: Carocci

anno edizione: 2017

pagine: 230

Libera espressione di potenti sensazioni o prodotto incosciente della possessione divina? Fra questi due estremi tradizionali si cercano le motivazioni che spingono un io a prender voce per dire l'oggetto del proprio desiderio e il desiderio stesso. Attraverso alcuni momenti della tradizione lirica europea, in cui il soggetto ci parla dell'arrivo della poesia in se stesso, il libro vuol dare risposta a una domanda: al di là dell'ispirazione, del talento innato e della tecnica acquisita, in che modo l'esperienza personale viene ad assumere un ruolo fondamentale per motivare la parola e inizia a essere sufficiente per garantire l'autonomia e l'autorità della voce? La millenaria pratica discorsiva della lirica diventa allora la performance, davanti agli occhi del lettore, di un processo affettivo e cognitivo mosso dal desiderio di comprensione e di rappresentazione, all'interno della relazione che si istituisce tra una soggettività singolare che fa esperienza nel mondo e un oggetto a cui si rivolge una particolare attenzione. Poesia, quindi, non più come espressione di esperienze, sensazioni o verità già conseguite, bensì come incarnazione di un desiderio al lavoro, come il farsi stesso di una soggettività, un conoscere come farsi conoscere.
24,00

Senza nome. Pensieri nello spazio del cuore

Senza nome. Pensieri nello spazio del cuore

Francesco Giusti

Libro: Libro rilegato

editore: Campanotto

anno edizione: 2017

pagine: 64

...nulla manca ora, se non che filosofo e poeta si prendano la responsabilità dell'esclamazione, sia essa puntura di spina del roseto qui sotto o soltanto di questo l'interlocutoria timidezza con cui velocemente immobile il rosso della rosa passa al giorno.
13,00

Quando le ombre si staccano dal muro. Testo veneziano a fronte

Quando le ombre si staccano dal muro. Testo veneziano a fronte

Francesco Giusti

Libro: Copertina morbida

editore: Quodlibet

anno edizione: 2019

pagine: 128

Francesco Giusti appartiene a una generazione che segue quella dei poeti nati negli anni Venti, come Pasolini, Loi, Pedretti. La sua è una generazione che scrive tanto in dialetto che in lingua, una generazione, cioè, per la quale il movimento e quasi l'andirivieni da una lingua all'altra è connaturato al gesto poetico. Le due lingue si nutrono l'un l'altra e vivono così intimamente l'una per l'altra, che anche quando una delle due sembra assente, essa dev'essere considerata virtualmente presente. Giusti scrive soprattutto in un inconfondibile, asintattico, rigoglioso italiano, ma c'è sempre dialetto nella sua poesia in lingua, così come c'è sempre lingua nel suo liquido dialetto veneziano. In questa ultima e più matura raccolta, il poeta, con una novità forse senza precedenti, può così invertire il movimento abituale della traduzione, che va dal dialetto alla lingua, e traduce in dialetto alcune delle sue poesie in lingua, come se la poesia non potesse più dimorare nell'identità di una sola lingua e, in una sorta di trafelato bilinguismo, si muovesse incessantemente da una lingua all'altra, quasi a significare che il suo vero luogo è nello spazio bianco che le unisce e divide. "Quando le ombre si staccano dal muro" permetterà a un pubblico più ampio di conoscere una voce originalissima nella poesia italiana tra i due secoli. Prefazione di Giorgio Agamben. Con un saggio di Elenio Cicchini.
16,00

Vivere di patate. 2019-2021

Vivere di patate. 2019-2021

Francesco Giusti

Libro: Libro in brossura

editore: Nottetempo

anno edizione: 2021

pagine: 120

«In quest’ultima raccolta la poesia di Giusti, così ostinatamente asintattica ed esclamativa, in perenne, aspro viaggio fra il dialetto e la lingua, sembra emergere dall’altra parte di una catastrofe per ritrovare una misura più lieve e armoniosa, quasi ascolto e memoria di un canto perduto dentro la lingua: “Una volta / esistevano i merli, ora tutto è / strappato ascolto invali- / cabile spinoso silenzio”.» (Giorgio Agamben)
10,00

Le mani la cenere

Le mani la cenere

Francesco Giusti

Libro: Libro rilegato

editore: Campanotto

anno edizione: 2022

pagine: 96

"Questo lavoro di Francesco è il modo di tenere raggruppate le parole che abitano tra le mani dei poeti. Venezia…. Se mi giro di nuovo in Campo dell'Anatomia dietro quel portone la scala antica della lingua tiene forte aggrappata la mano della poesia. Strappa adagio, adesso, la parola che mai dopo cenere diventa. Uno smarrito circolare ricordo di quello spazio nuovo dove si saldano le nostre radici… Non tanti passi dal Caffè del Teatro… (...) In linea al pensiero che sempre non manca dentro queste pagine straordinarie, mentre ancora in bagno si scopre il giorno con la sua clavicola slogata. Tanto per rimanere in allenamento. Non basterà questo piccolo omaggio." (Carlo Marcello Conti)
11,00

Luci rubate

Luci rubate

Francesco Giusti

Libro

editore: Nuovi Autori

anno edizione: 2002

pagine: 43

"Luci rubate" apre con una prosa teatrale di stampo poetico, seguita da una silloge di poesia "narrativa" che si esprime in composizioni brevi. Francesco Giusti è nato nel 1984 a L'Aquila, la città dove tuttora risiede.
7,50

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