Libri di Friedrich Hegel
La fenomenologia dello spirito. Volume Vol. 1
Friedrich Hegel
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2008
pagine: XLIX-558
					Nell'Europa agitata dalle guerre napoleoniche, il lento travaglio speculativo di un professore di filosofia dal futuro ancora incerto dà vita alla "Fenomenologia dello spirito" (1807). L'opera, fra le maggiori dell'idealismo tedesco, restituita al suo contesto invita a diffidare di quell'assoluto di cui Hegel, a Jena, ha imparato a contestare la pretesa fondamentalista. In una serrata e affascinante narrazione, il lettore diviene fin dall'inizio spettatore e compagno lungo la via del dubbio e della disperazione, dove la coscienza incontra le diverse figure che ai suoi occhi incarnano la presenza del senso - salvo verificare drammaticamente, a ogni passo, l'instabilità della certezza di volta in volta conquistata. Il divenire sfida il logos a rendere fluido un pensare che tende a irrigidirsi, e la filosofia post-rivoluzionaria sperimenta cosi la legittimità e insieme le dolorose conseguenze delle proprie pretese emancipative. L'inesauribile ricchezza del capolavoro hegeliano ne ha fatto un termine di confronto privilegiato per le filosofie del XX secolo, e ancora per il dibattito attuale: la "Fenomenologia dello spirito" continua a rivelarsi quell'autentico spartiacque della modernità su cui - come ebbe a scrivere Karl Rosenkranz - "lo spirito dell'umanità" ha dovuto soffermarsi, "onde render conto a se stesso di ciò che era divenuto".				
									Estetica. Il manoscritto della «Bibliothèque Victor Cousin»
Friedrich Hegel
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2017
pagine: 122
					Si può senz'altro affermare, riprendendo autorevoli giudizi, che ancora oggi l'Estetica di Hegel costituisce la riflessione più profonda e completa che l'Occidente abbia prodotto sul fenomeno dell'arte. Si tratta, però, di un capolavoro incompiuto. Il filosofo svevo, infatti, non riuscì a portare a termine il disegno di un'opera di filosofia dell'arte, a cui pure lavorava, come attestano i suoi corsi universitari, fin dal 1818. Sarà uno dei suoi allievi, Heinrich Gustav Hotho, a pubblicare postuma l'Estetica hegeliana. Il testo che qui si offre al pubblico italiano, decisamente più agile rispetto all'opera maggiore, è la traduzione di un quaderno di appunti di un corso completo di estetica tenuto da Hegel a Berlino nel 1822-23, e ritrovato tra le carte del filosofo e storico della filosofia francese Victor Cousin. Il suo carattere compendiato, ma, allo stesso tempo, puntuale e rigoroso nel restituirci la riflessione del grande filosofo nel vivo del suo prodursi, fa di questa nuova, «piccola» Estetica un'importante fonte per gli studiosi di filosofia e teoria dell'arte, e per quanti desiderano avvicinarsi per la prima volta alle idee estetiche di Hegel.				
									Vita di Gesù
Friedrich Hegel
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 1994
pagine: XIV-139
					Hegel scrive questa "Vita di Gesù" tra il maggio e il luglio del 1795 durante il suo soggiorno a Berna. Si tratta, come afferma il titolo, di una esposizione storica della figura di Gesù che vuole essere "oggettiva": essa dunque si basa certamente sui documenti neotestamentari (soprattutto il Vangelo di Giovanni), ma opportunamente scelti e criticamente vagliati. Concentrandosi sull'aspetto dottrinale del messaggio evangelico, Hegel ne individua l'essenza nella dottrina kantiana della virtù e della legge morale di cui Gesù sarebbe insieme il banditore e il modello di perfetta realizzazione: questi fattori costituiscono dunque anche il criterio ermeneutico con il quale Hegel legge, seleziona e presenta i testi.				
									Due scritti berlinesi su Solger e Humboldt
Friedrich Hegel
Libro
editore: Liguori
anno edizione: 1990
pagine: 188
Viaggio nelle Alpi bernesi (1796)
Friedrich Hegel
Libro
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 1990
pagine: 93
Antologia dell'enciclopedia
Friedrich Hegel
Libro
editore: Laterza Edizioni Scolastiche
anno edizione: 1984
Vita di Gesù
Friedrich Hegel
Libro: Libro in brossura
editore: 2M
anno edizione: 2025
pagine: 96
					Alla sua pubblicazione nel 1863 in Francia questa "Vita di Gesù" suscitò accese discussioni, scalpore e scandalo fino al punto di costare al suo autore la perdita della cattedra universitaria al Collège de France. La tesi sostenuta, rivoluzionaria ed eretica per l'epoca, era quella di considerare la figura di Gesù come un personaggio storico e sotto una luce umana e terrena. L'autore esamina pertanto la nascita, la predicazione e la morte del Cristo con lo sguardo, sempre partecipe e appassionato, dello storico e del filologo attento ai fatti e alle fonti. Concepita come parte centrale di una più ampia e successiva "Storia delle origini del Cristianesimo", la "Vita di Gesù" conobbe un grandissimo successo di pubblico diffondendo in pochi mesi sessantamila copie e superando nelle vendite persino "Madame Bovary". «Gesù nacque a Nazareth, piccola città della Galilea, che prima di lui non ebbe celebrità. In tutta la sua vita egli fu designato col nome di "Nazareno"».				
									Rapporto dello scetticismo con la filosofia
Friedrich Hegel
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola SEI
anno edizione: 2018
pagine: 128
					Il "Rapporto dello scetticismo con la filosofia" (1802) appartiene agli scritti giovanili di Hegel, che - attraverso la polemica con Schulze, l'Enesidemo del suo tempo - qui si propone di concludere l'aetas kantiana, intervenendo in modo energico su problemi molto discussi in quell'epoca, come il concetto di "cosa in sé" e l'opposizione tra idealismo e realismo. Innanzitutto, però, quest'opera ha il pregio di dare una prima forma all'idealismo assoluto hegeliano: esso si costituisce come conoscenza logica e metafisica dell'esperienza; i suoi diversi domini si determinano mediatamente, grazie alla funzione scettica, negativa, ma, nello stesso tempo, costitutiva, della ragione. L'idealismo hegeliano riconosce la funzione positiva dello scetticismo antico contro la debolezza teoretica dello scetticismo moderno.				
									La filosofia dello spirito
Friedrich Hegel
Libro: Copertina morbida
editore: UTET
anno edizione: 2021
pagine: 445
					Come conciliare la scissione originaria tra spirito e natura, tra soggetto e oggetto, tra finito e assoluto? E questo uno dei problemi fondamentali della "Filosofia dello spirito" e del sistema teorico di Hegel in generale. Un sistema che ha la peculiarità e il merito di provare a introdurre il movimento nel pensiero, rifiutando come intellettualistiche - e perciò non razionali quelle categorie statiche e astratte che sono state prodotte in ogni fase del cammino della scienza. Nata come terza sezione dell'opera di Hegel più monumentale (L'Enciclopedia delle scienze filosofiche in compendio), la "Filosofia dello spirito" emerge fin dalla sua prima elaborazione con una propria specificità e autonomia, rimanendo, però, ugualmente parte del grande sistema generale, comprendente logica, metafisica e filosofia della natura. Lo spirito per Hegel è di fatto il motore di tutto: ciò che tiene insieme il sistema, promuovendo al contempo ogni trasformazione. E "la sostanza etica consapevole di sé": la realtà effettiva prodotta dall'operare di ciascuno, dove il sé non sperimenta più alcuna opposizione rispetto al proprio mondo. Solo ripercorrendo con attenzione le tappe della coscienza individuale e collettiva, attraverso i concreti contenuti storici e il lavoro della memoria, il mondo moderno potrà, secondo Hegel, afferrare la realtà profonda dello spirito.				
									Le filosofie del diritto. Diritto, proprietà, questione sociale
Friedrich Hegel
Libro: Copertina morbida
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2021
pagine: 576
					Più libero dal controllo della censura, Hegel - professore a Heidelberg e poi a Berlino nel secondo quindicennio dell'Ottocento - può esprimersi nelle aule dell'università con maggior spregiudicatezza di quanto non possa attraverso le pagine dei suoi libri. Scorrendo le lezioni sulla filosofia del diritto - alla cui diffusione, in Germania e all'estero, il filosofo sovrintendeva con attenzione - è dato assistere al dipanarsi di una riflessione politica sempre strettamente legata allo sviluppo storico del tempo. La denuncia delle persistenti forme di schiavitù, la polemica contro una concezione unilaterale della libertà a esclusivo vantaggio dei ceti economicamente privilegiati, l'esame lucido della povertà e delle sue cause sociali, la difesa delle ragioni dell'individuo contro l'accidentalità che ne pone a repentaglio la dignità e la vita, l'affermazione della rilevanza pubblica dell'educazione scolastica e della tutela della salute e, ancora, la discussione sui temi della rappresentanza politica, della divisione della società in classi e delle prime forme dell'organizzazione sindacale sono soltanto alcuni tra gli argomenti affrontati da pagine che un'ampia scelta antologica, ordinata tematicamente, pone ora a disposizione del pubblico italiano. Ne emerge una figura sorprendente per la modernità delle posizioni assunte e per la sensibilità con cui le questioni del tempo sono vissute e indagate filosoficamente: finché, dinanzi agli effetti devastanti della crisi economica degli anni Venti, giunge a vacillare, nell'ultimo scorcio della sua vita, la stessa fiducia di Hegel nella capacità dello Stato, quale si era fino ad allora configurato, di conciliare le gravi contraddizioni che attraversano la convivenza sociale degli uomini.				
									L'anima bella nella Fenomenologia dello spirito
Friedrich Hegel
Libro
editore: Morcelliana
anno edizione: 2020
pagine: 192
					Che cos’è un’anima bella? Se da Platone a Goethe è un’anima armoniosa, orientata istintivamente al bene, è a partire da Hegel che in lei si scorge una soggettività inconsistente, incapace di misurarsi con la realtà. Sono qui proposte in una nuova traduzione queste celebri pagine della Fenomenologia dello Spirito, ampiamente commentate da Adriano Tassi che, nella Postfazione, ne chiarisce le premesse filosofiche e il contenuto. Quel punto che si credeva al massimo grado dell’elevazione dello spirito, la buona coscienza morale, è mostrato nella sua negatività e degradato a mera astrazione. Resta un senso di sconforto destinato a essere superato al termine del cammino della coscienza.				
									
