Libri di Gennaro Francione
La prova scientifica nel processo penale italiano con casi giudiziari
Silvia Dariz
Libro
editore: Diritto Più
anno edizione: 2024
pagine: 174
Quest'opera analizza l'utilizzo della prova del DNA nell'ambito processual-penalistico, non solo coniugando norme e scienza attraverso interrelazioni fondamentali, ma anche ampliando gli orizzonti del lettore procedendo ad una serrata disamina di importanti casi giudiziari italiani. È di particolare importanza l'esistenza di rigorose garanzie, allorquando venga utilizzato il DNA sia nella fase di indagini che in quella processuale. È manifesto che solo dati scientifici che soddisfino tutti i requisiti indicati dalla comunità scientifica di biologia e genetica forense, possano di fatto essere utilizzati come prova forte. È con questo approccio che si è realmente in grado di far entrare nel processo elementi di carattere scientifico, eliminando i pericolosissimi indizi che sia pur gravi, precisi e concordanti possono, come spesso accade, generare errori giudiziari. Il DNA, deve definirsi scientifico se e solo se la procedura che ha portato all'emissione del dato, nonché la valutazione del risultato analitico stesso, è conforme a norme e protocolli internazionali e sia capace di individuare non solo il chi, ma anche il come, il dove, il quando ed il perché, al fine di fortificare le garanzie dei diritti dei cittadini, i quali, come imputati o parti lese, si ritrovino coinvolti in un procedimento penale in cui uno degli elementi di prova è costituito dal DNA. Prefazione di Gennaro Francione.
Processo agli animali. Il bestiario del giudice
Gennaro Francione
Libro
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 1997
pagine: 128
Ars schiattamoriendi. L'arte di schiattare dal ridere con la morte
Gennaro Francione
Libro
editore: Scipioni
anno edizione: 2002
pagine: 112
Hacker. I Robin Hood del cyberspazio
Gennaro Francione
Libro: Libro in brossura
editore: Lupetti
anno edizione: 2004
pagine: 199
In questo libro Gennaro Francione, scrittore, Giudice di professione presso il Tribunale di Roma, illustra origini, storia e categorie degli hacker, i principi filosofici ed etici che contraddistinguono la disobbedienza civile e le azioni di contestazione, i diritti telematici che tutelano la libertà d'espressione e d'informazione, di privacy e di anonimato.
Droga. La via medicinale
Gennaro Francione
Libro: Libro rilegato
editore: H.E.-Herald Editore
anno edizione: 2007
pagine: 196
Gennaro Francione in questo testo sottolinea l'inutilità della repressione penalistica nei confronti dei tossicodipendenti, proponendo la nuova via medicinale che sostituisce al carcere la cura (anche preventiva), le sanzioni amministrative e le misure di sicurezza sul territorio. In particolare, come giudice, esamina la legge Fini-Giovanardi vanificata da un ovvero di troppo nei suoi intenti proibizionistici, che paradossalmente la rendono ancora meno efficace a livello repressivo della precedente normativa. In qualità di artista, Francione propone il teatro come terapia alla droga raccontando la sua esperienza nell'opera 'A Scigna.
Utopia del sistema penale entropico
Gennaro Francione
Libro: Libro rilegato
editore: H.E.-Herald Editore
anno edizione: 2008
pagine: 240
Il saggio è un trattato utopico sull'apocalisse del sistema penale e sulla sostituzione della cura della pena nel trattamento dei criminali. La distruzione della Bastiglia continua. Il testo svolto su base rigorosamente giuridica, antropologica e scientifica, è preceduto da un'introduzione poetica di Visar Zhiti, il poeta albanese condannato a 13 anni di lavori forzati per le sue poesie, e chiuso da Oscar Wilde con "The Ballade of Reading Gaol".
Il dragone Rosso
Gennaro Francione
Libro: Libro rilegato
editore: H.E.-Herald Editore
anno edizione: 2010
pagine: 200
Chi so i? Sò Francischiello
Gennaro Francione
Libro
editore: H.E.-Herald Editore
anno edizione: 2011
pagine: 32
Per la celebrazione dei 150 anni dell'Unità d'Italia viene messo in scena il monologo del giudice drammaturgo Gennaro Francione "chi so i? So Francischiello" (Monologo di un pazzo sul Borbonismo), per la regia di Raffaele Speranza, attore Antonio Speranza.Irrompe sulla scena Francischiello, l'ultimo re di Napoli. Sembra il vero re, annientato prima dalla guerra mossagli dai piemontesi e poi da una fortuna avversa che gli tolse l'ultima felicità rimastagli, quella familiare, e poi la vita. Finisce qui la storia? Con la sua morte? "Manco p'a capo!", come dicono a Napoli dove il popolo è pieno di risorse, addirittura riuscendo a resuscitare i morti gloriosi.Il redivivo Francischiello assume le spoglie corpo di un pazzo struito che in manicomio studia la vera storia del Regno delle Due Sicilie.Nella sua follia, lanciato verso il futuro, sogna l'impresa impossibile di sollevare le popolazioni del sud, ridotte a monnezza da quelli del nord.Per questo propon, in testa alla rivoluzione pacifica, nientemeno che gli artisti per creare una civiltà nuova bella e buona, come lo era nei suoi ricordi, quella del decaduto regno borbonico.
No copy, no party. Memorie e rivoluzioni del giudice anticopyright
Gennaro Francione
Libro: Libro in brossura
editore: Primiceri Editore
anno edizione: 2021
pagine: 164
Il giudice-artista Francione ha assunto la fama di giudice rivoluzionario per la sua posizione anticopyright. Il 15 febbraio 2001 (erano i tempi di Napster), assolse per stato di necessità quattro extracomunitari accusati di avere violato il copyright vendendo per strada compact disk contraffatti. La sentenza gli procurò un'interrogazione parlamentare e un’azione disciplinare del ministro Castelli dalla quale il CSM lo prosciolse “riaffermando la piena libertà e indipendenza dei giudici, sottoposti per Costituzione solo alla legge e non ai ministri”. In questo saggio Francione ricorda quella sentenza che sconquassava il diritto d’autore, prendendo atto che è stato travolto dalla nuova tecnologia. Ci spiega in maniera chiara e scorrevole, anche per i non addetti ai lavori, la sua rivoluzione anticopyright in nome di una proprietà intellettuale ridotta ai minimi termini, in quanto non più patrimonio del singolo ma all’origine dell’intera Umanità. Alla fine il libro è un inno per una costituzionale arte libera e gratuita per tutto il mondo sul modello dilagante di internet.
I delitti dei beati padri di Mazzarino
Gennaro Francione
Libro: Copertina morbida
editore: Novecento Media
anno edizione: 2014
pagine: 250
I delitti dei Beati Padri di Mazzarino è la rielaborazione in chiave millenaristico-medioevale di un processo che fece epoca negli anni '50 e '60: quello ai frati di Mazzarino, accusati di collusione con la mafia in reati che andavano dall'associazione a delinquere alla detenzione e porto abusivo d'armi, dalle estorsioni plurime aggravate alle violenze private, fino all'omicidio consumato o tentato. Che qualcosa di torbido stesse accadendo nel convento di Mazzarino lo comprese per primo il padre provinciale dell'ordine quando, durante una visita pastorale nell'aprile del 1957, venne avvicinato da due confratelli che con circospezione gli sussurrarono che qualcuno lo voleva morto. Non c'era che una soluzione per salvarsi la pelle: pagare, e farlo subito senza denunciare alla polizia. Non era che l'inizio. Chiave di lettura multipla, uso al fulmicotone del tempo reale e del flash back, intrusioni medioevali apocalittiche fanno del romanzo un'opera che sa fondere il fascino dell'ambientazione locale con quello del romanzo d'appendice.
Temi desnuda. Vademecum per creare una giustizia giusta
Gennaro Francione, Francesco Imposimato, Paolo Franceschetti
Libro: Copertina morbida
editore: H.E.-Herald Editore
anno edizione: 2015
pagine: 240
Il musico omicida. il caso Graziosi
Gennaro Francione
Libro: Libro in brossura
editore: H.E.-Herald Editore
anno edizione: 2015
pagine: 106
Dramma multimediale in 3 atti, racconta il processo svoltosi nel 1947 a carico di Arnaldo Graziosi, musicista della Rai, accusato di aver ucciso la moglie Maria Cappa inscenando un finto suicidio. Movente: l’esistenza di un’amante, la giovane allieva Anna Maria di cui si era innamorato corrisposto. Fu il primo grande giallo passionale del dopoguerra. Graziosi, condannato a 24 anni di reclusione, si dichiarò sempre innocente, sostenendo che la moglie si era suicidata perché lacerata dai sensi di colpa per aver contratto la sifilide durante una relazione prematrimoniale, e per averla trasmessa al marito ed alla figlia. Un caso che fece epoca scatenando una delle prime valanghe mediatiche per un giallo. La carta stampata, la radio e i cinegiornali dell’epoca anticiparono le odierne ondate in cui i media arrivano addirittura a sostituirsi ai giudici nell’analisi e soluzione dei delitti più intricati.