Libri di Giacomo Panizza
Il dono e la città. Sul futuro del volontariato
Giacomo Panizza
Libro: Libro in brossura
editore: Bibliotheka Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 152
Curare il disagio non è un mestiere esecutivo privo di responsabilità, non è un mestiere operativo senza intelligenza, non è un mestiere che si possa svolgere da soli. Anche per questo il tanto declamato principio di sussidiarietà non deve servire al volontariato come alibi per esautorare la responsabilità pubblica, ma per rimettere al primo posto gli esiti liberanti e socializzanti del welfare. Se la salute diventa un'azienda, la scuola un'impresa, la gestione dell'ambiente e dell'acqua una questione di mercato, il cosiddetto terzo settore viene messo all'angolo. E le sue anime interne - gestionale, assistenziale, movimentista, imprenditoriale - si differenziano e si distanziano tra loro, andando in conflitto. Per certi aspetti, il volontariato che gestisce servizi assomiglia oggi, nei metodi, ai servizi del privato for profit. Per questo è necessario che esso torni a imprimere a sé stesso un indirizzo culturale e politico, decidendosi a svolgere un servizio «pubblico» capace di superare la trappola del mero mercato dei servizi sociali. Le associazioni di volontari non sono destinate a mettere cerotti improvvisati a pubbliche amministrazioni incuranti del welfare e dei diritti di chi ha più bisogno. I corpi intermedi della società non si aggregano per arginare le distrazioni o le malefatte della politica e del mercato. E costituiscono luoghi privilegiati non quando distribuiscono doni consolatori, ma se accompagnano le persone a mettere in moto la solidarietà, la condivisione e l'accoglienza, e quando generano e rigenerano fiducia negli abitanti di un territorio. Abbiamo bisogno di volontariati diversificati che si rafforzino spingendosi anche oltre l'ambito sociale, dando maggior consistenza anche ad altri settori quali la protezione civile, l'ambiente e l'energia, i beni culturali, gli stili di vita rispettosi della decrescita dei consumi, la cittadinanza partecipata, l'educazione a pratiche civiche costruttive di comunità locali. Perché non solo il volontariato sociale, ma l'intero arcipelago dei volontariati è un potenziale messaggero di legalità e di coesione.
Un fantastico viaggio attraverso frammenti e bozzetti
Vitaliano Fulciniti, Monica Arabia
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2023
pagine: 80
«Il viaggio è un evento di movimento che si realizza sia nello spazio che nel tempo: c’è chi viaggia per lavoro, c’è chi viaggia per diletto e poi c’è chi come me viaggia alla costante ricerca di nuovi orizzonti, per poter placare la sua sete di conoscenza, per poter trovare risposte certe agli innumerevoli dubbi che assalgano la sua mente. Con questo animo inquieto ma con la giusta umiltà di chi sa bene che la vita ha ancora molto da insegnare, un bel giorno sono uscito dalla mia abitazione diretto al Centro di accoglienza Cara Isola Capo Rizzuto senza sapere cosa e chi avrei trovato; l’ho fatto d’istinto – come sempre – con la convinzione che quando si è chiamati bisogna rispondere “presente” senza se e senza ma, senza, fra l’altro, poter immaginare che quella sarebbe stata la prima tappa di un fantastico viaggio». Prefazione di Giacomo Panizza.
Cattivi maestri. La sfida educativa alla pedagogia mafiosa
Giacomo Panizza
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2017
pagine: 208
In molti luoghi del nostro Paese la mentalità mafiosa si insinua nel modo di pensare comune. È la mentalità dei boss, delle donne di mafia e dei giovani in carriera nelle cosche, ma anche quella che si respira nelle relazioni, nelle parole e nei silenzi delle città. Piegate al raggiungimento degli scopi criminali dei clan, le regole «educative» criminali si impongono nelle comunità locali e insegnano il potere della forza, l’importanza di riprodurre modalità rigide e ripetitive di comportamenti sociali – come la riscossione del pizzo – mostrano che chi apprende, dopo essere stato messo alla prova, ottiene fiducia e fa carriera. L’educazione dei giovani criminali, allenati a collocare in secondo piano i sentimenti e l’amicizia, avviene sul campo, anche attraverso le condanne, pure feroci, di coloro che sbagliano, dimostrazioni lampanti che uno sparuto gruppo di persone riesce ad «ammaestrare» interi quartieri e intere città. Una vera e propria «pedagogia mafiosa» che si può contrastare solo con un’educazione alternativa.
Giustizia, antimafia e bene comune. Educare alla cittadinanza
Luigi Ciotti, Giacomo Panizza, Carlo A. Romano
Libro: Copertina morbida
editore: Liberedizioni
anno edizione: 2015
pagine: 88
I testi delle conferenze tenute da don Luigi Ciotti, Carlo Alberto Romano e don Giacomo Panizza nel ciclo "Incontri di pensiero" organizzato dalla cooperativa sociale "Il Calabrone" di Brescia nel 2014.
Il dono e lo scambio
Dario Antiseri, Giacomo Panizza
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2012
pagine: 92
È possibile fondare una società solo su relazioni di solidarietà, fraternità e dono potendo fare a meno dell'economia e delle relazioni di scambio economico che contraddistinguono fin dall'antichità le società umane? E, viceversa, è possibile immaginare un mondo regolato esclusivamente dalla legge del mercato, dall'interesse dei singoli e dalle relazioni di scambio economico? A partire da queste domande nasce un dialogo tra un filosofo cattolico come Dario Antiseri, erede della grande tradizione del cattolicesimo liberale, e don Giacomo Panizza, sacerdote di frontiera in prima linea nella lotta al bisogno, all'emarginazione e alla criminalità sull'importanza del dono e dello scambio, ma anche sulla ragione critica, l'etica, la proprietà, la solidarietà, la pace, la povertà e il benessere.
Qui ho conosciuto purgatorio, inferno e paradiso. La storia del prete che ha sfidato la 'ndrangheta
Giacomo Panizza, Goffredo Fofi
Libro: Copertina morbida
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2011
pagine: 234
Prima di andare a "Vieni via con me" ospite di Roberto Saviano, pochi conoscevano il coraggio e l'impegno di questo prete anti-'ndrangheta. Si chiama don Giacomo Panizza e la sua storia è stata raccontata davanti a milioni di italiani. Bresciano di origine, don Giacomo Panizza si trova assegnato nel quartiere più estremo di Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro. Qui inizia a lavorare a contatto con persone disabili. Accetta di utilizzare a scopi sociali un palazzo requisito ai Torcasio, la famiglia malavitosa più temuta della zona. Non solo lo stabile assegnatogli dista pochi metri dalle abitazioni dei mafiosi a cui è stato sequestrato, ma ogni volta che deve accedere alla struttura deve bussare proprio a loro. Don Giacomo Panizza ha ricevuto molte minacce, la sede è stata più volte danneggiata, qualcuno addirittura è arrivato a sabotare i freni dell'auto di un disabile. Ma don Giacomo non ha mai smesso di metterci coraggio e lottare. In questo dialogo serrato con Goffredo Fofi, non solo emergono la fibra morale di un uomo che si è dedicato ai più deboli della società, ma anche soluzioni concrete per battere la cultura della mafia: "Bisogna che tanti facciano poco, più che pochi facciano molto. Contro le mafie non serve Rambo. Serve che tutti ci impegniamo per la libertà di tutti, e la legalità è cosa nostra, un tassello di questo impegno". Solo così il Sud potrà sprigionare pienamente la propria bellezza. Prefazione di Roberto Saviano.
La mafia sul collo. L'impegno della Chiesa per la legalità nella pastorale
Giacomo Panizza
Libro
editore: EDB
anno edizione: 2014
pagine: 152
La legalità, banco di prova della credibilità della cultura di un popolo e della sua Chiesa, è il nuovo nome della carità, afferma don Giacomo Panizza, un prete bresciano che da oltre trent'anni vive in Calabria, dove ha dato vita a una comunità autogestita insieme a persone disabili. È nel mirino delle cosche dal 2002 per essere stato testimone di giustizia contro un clan mafioso e per aver preso in gestione un edificio confiscato. Da allora vive sotto scorta e anche di recente una delle "sue" case è stata vittima di un attentato (cf. Avvenire del 11/10/2014). Dalle regioni del Sud le mafie hanno accresciuto la loro influenza anche nel resto del Paese e in molti luoghi del mondo mandando in frantumi la coesione sociale, provocando l'impoverimento materiale e spirituale dei territori, lasciando una scia di sangue e di povertà. "È difficile per qualsiasi prete vivere in Calabria senza incontrarle, senza doverci fare i conti, senza denunciarle in qualche predica o inserirle miratamente nella catechesi". Le frasi vigorose pronunciate contro i mafiosi da Giovanni Paolo II e da papa Francesco e gli omicidi di don Pino Puglisi a Palermo e di don Peppe Diana a Casal di Principe ribadiscono un'urgenza non più rinviabile: vincere l'indifferenza e la paura educandoci ed educando all'onestà e alla trasparenza. Un compito che chiede alla società di organizzarsi con pratiche attive della legalità e alla Chiesa di sperimentare interventi corali e una pastorale adeguata.
«E si prese cura di lui». Dossier regionale 2004. Profili della povertà in Calabria
Giacomo Panizza, Giorgio Marcello
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2004
pagine: 118
"E si prese cura di lui". Avere a cuore l'altro significa tracciare un percorso di metodologia efficace che faccia sentire l'altro come essere umano, con tutta la sua dignità, e non come un dipendente dalla nostra beneficenza. La cura dell'altro è sintetizzabile nel gesto che il samaritano ha dovuto compiere nel sollevare da terra il ferito e nel collocarlo sulla sua cavalcatura: sollevare dal bisogno, abbracciando. Abbracciare è la tenerezza della solidarietà; il sollevare da terra è la consapevolezza della dignità di chi viene soccorso. La ricerca presentata in questo volume non è conoscitiva ma operativa, perché si possano mettere in atto programmi pastorali e progetti sociali adeguati alle attese dei poveri e alle specificità territoriali.
Occhi aperti sul lavoro sociale
Giacomo Panizza
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2004
pagine: 262
Il testo analizza e riflette sui temi delle politiche sociali, valorizzando il ruolo dei servizi e delle professioni sociali che si stanno evolvendo e differenziando. "Occhi aperti sul lavoro sociale" interpella e invita coloro che programmano, progettano, operano e valutano gli interventi sociali a curarne l'efficacia verso la persona e la collettività nel suo insieme. Il libro valorizza le esperienze di multiattorialità e di coprogettazione sociali, di lavoro di rete per uno sviluppo endogeno dei territori, ed enfatizza i temi "di significato" generati dal lavoro sociale.