Libri di Gianni A. Cisotto
L'eccidio di Porzûs. Le testimonianze dei partigiani azionisti al processo di Lucca
Gianni A. Cisotto
Libro: Libro in brossura
editore: Biblion
anno edizione: 2023
pagine: 348
"Nonostante molto, anzi moltissimo, sia già stato detto e scritto sull’eccidio di Porzûs, restano ancora alcune voci inascoltate e non pochi documenti inediti, testimoni di uno degli episodi più drammatici e controversi della storia della Resistenza italiana. Fra gli autori della strage – i partigiani della Garibaldi – e le vittime della stessa – i partigiani della democristiana Brigata Osoppo –, si fanno qui largo le deposizioni degli esponenti del Partito d’Azione al processo di Lucca. Né anti né filocomunisti e lontani dall’odio nutrito nei confronti del nemico sloveno, gli azionisti si configuravano come “terzi” rispetto alle parti in contesa e super partes nelle loro testimonianze. Così, grazie alle importanti voci di Fermo Solari, Egidio Meneghetti, Luigi Martignoni e di altri personaggi azionisti dalla statura politica non indifferente, si propone con queste pagine un’avvincente e imparziale rilettura dei tragici avvenimenti del febbraio 1945, con la consapevolezza, ribadita da Solari, di commemorare Porzûs «come condanna del nazionalismo, da qualunque parte provenga»."
Giulio Alessio. Un radicale tra XIX e XX secolo
Gianni A. Cisotto
Libro: Libro in brossura
editore: Biblion
anno edizione: 2019
pagine: 248
Il filo conduttore che lega la sfaccettata biografia politica di Giulio Alessio (Padova, 853-1940) è rappresentato dal suo rigore e dalla integerrima coscienza del valore della politica e dell'impegno a favore delle classi popolari, oltre che dalla ferma e appassionata difesa della democrazia, contro i tentativi autoritari di Crispi prima e contro il fascismo poi. Alessio fu uno dei migliori politici del radicalismo settentrionale, una figura di rilievo nazionale, anche se impregnata di "padovanità", poiché rimase sempre fedele alla sua città, nella cui università insegnò ininterrottamente fino al pensionamento, nel cui Consiglio comunale rimase, con un'assidua presenza nonostante gli impegni parlamentarie anche dopo aver assunto incarichi governativi (nei governi Nitti, Giolitti e Facta), continuando a risiedervi e trascorrendovi gli ultimi anni, costretto al silenzio e all'isolamento, dopo l'avvento della dittatura fascista.
L'orologiaio di Pesariis. Biografia politica di Fermo Solari
Gianni A. Cisotto
Libro: Libro in brossura
editore: Biblion
anno edizione: 2016
pagine: 336
Il libro ricostruisce la biografia politica dell’esponente di maggior rilievo dell'azionismo friulano, Fermo Solari, nato a Pesariis il 22 settembre 1900 e morto a Udine il 25 giugno 1988. Tra i fondatori del Partito d’Azione veneto nel 1942, fu commissario politico della prima formazione GL in Friuli; successivamente entrò nel CLN regionale veneto e fece parte, in sostituzione di Silvio Trentin ed Egidio Meneghetti, del Comitato militare regionale. Nel marzo 1944 fu chiamato a Milano, al Comando generale del Corpo volontari della libertà, come vice di Ferruccio Parri, che sostituì dal 10 novembre 1944 al 25 aprile 1945 quando quest’ultimo fu arrestato. Dopo lo scioglimento del Partito d’azione Solari entrò nel PSI, nelle cui liste fu eletto al Senato nel 1958. Spirito critico e indipendente, lasciò il partito nel 1966, aderendo al Movimento dei socialisti autonomi e alla Sinistra indipendente di Parri; in seguito non prese più alcuna tessera, continuando la sua battaglia nel campo della sinistra con interventi giornalistici e con la pubblicazione nel 1979 del libro L’armonia discutibile della Resistenza.
Sergio Perin (1919-1971)
Gianni A. Cisotto, Vittorio Sandri
Libro
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2014
pagine: 216
«Solo uomini di buona volontà». Il Partito d'azione veneto (1942-1947)
Gianni A. Cisotto
Libro
editore: Viella
anno edizione: 2014
pagine: 240
Il Partito d'azione veneto, nato nell'ottobre 1942 a Treviso nello studio dell'avvocato Leopoldo Ramanzini, trova le figure di maggior spicco nei bellunesi Flavio Dalle Mule, Ernesto Tattoni, Attilio Tissi; nei padovani Egidio Meneghetti, Ugo Morin, Giuseppe Zwirner; nel rodigino Lino Rizzieri; nei trevigiani Leopoldo Ramanzini, Enrico Opocher, Bruno Visentini; negli udinesi Fermo Solari, Alberto Cosattini; nei veneziani Silvio Trentin, Agostino Zanon Dal Bo, Armando Gavagnin, Luigi Martignoni; nei veronesi Giuseppe Tommasi, Francesco Viviani; nei vicentini Antonio Giuriolo, Licisco Magagnato, Mario Dal Pra. Accanto a loro operò una folta schiera di comprimari e di militanti più o meno oscuri, i cui nomi compaiono tra i membri di CLN provinciali e comunali, di amministrazioni locali o come esponenti di sezioni di periferia; essi in vario modo si adoperarono per l'affermazione delle idee del partito, dopo essere stati spesso partigiani combattenti. Anche di loro è fatta la storia del Partito d'azione nella regione. L'accento dunque è posto sugli azionisti veneti, più che sulle strutture del partito, alla luce della frase di Ferruccio Parri, usata parzialmente nella prima parte del titolo: "Non siamo un partito, ma solo uomini di buona volontà".
Nella giustizia la libertà. Il Partito d'Azione a Vicenza (1942-1947)
Gianni A. Cisotto
Libro: Libro in brossura
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2011
pagine: 320
Pur essendo una piccola realtà provinciale, il Partito d'azione vicentino annovera delle personalità di tutto rilievo: Antonio Giuriolo in primis, il "maestro", morto sull'Appennino bolognese nel dicembre 1944, figura carismatica e riferimento imprescindibile per l'azionismo vicentino, che vivrà senza di lui la sua breve e intensa stagione nel dopoguerra. E poi Mario Dal Pra, insigne storico della filosofia; Licisco Magagnato, storico dell'arte, poi direttore del Museo di Castelvecchio a Verona; Ettore Gallo, giurista e presidente della Corte costituzionale, negli anni della Resistenza pretore a Lonigo; i "piccoli maestri" Gigi Ghirotti, Renato Ghiotto e Mario Mirri. Infine, Luigi Meneghello, azionista sui generis, che nei Piccoli maestri e nei successivi Fiori italiani e Bau-Sète, ha rivisitato, trasformandola artisticamente, l'esperienza azionista vicentina.
La «terza via». I radicali veneti tra Ottocento e Novecento
Gianni A. Cisotto
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2008
pagine: 368
Il volume delinea il quadro del radicalismo veneto tra Ottocento e Novecento, mettendone a fuoco consistenza, connotazioni, idee, uomini, nella considerazione che la realtà veneta, come è stato scritto, "può costituire un ottimo caso di studio, in grado di rappresentare caratteri in parte nuovi e destinati a consolidarsi nel tempo del radicalismo connaturati ad un'espressione della rappresentanza decisamente moderata che sempre più individua il suo orizzonte sociale di riferimento e la sua base di consenso nell'establishment borghese urbano". Giulio Alessio a Padova, Giuseppe Girardini ad Udine, Luigi Lucchini a Verona, per citare gli esponenti più autorevoli tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento, hanno incarnato nella regione, come base elettorale, e nel Parlamento, a contatto con gli altri radicali italiani, l'aspirazione a dar vita ad una forza politica che si collocasse quale trait d'union tra il socialismo e il liberalismo, quella "terza via" di cui la democrazia radicale doveva rappresentare l'asse portante, ispirandosi e richiamandosi a Cavallotti, Bertani e Garibaldi.