Libri di Gianpaolo Romanato
Giacomo Matteotti. Un italiano diverso
Gianpaolo Romanato
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2024
pagine: 336
Se non si può aggiungere nulla a quanto è già stato scritto sul delitto Matteotti, molto si può dire invece sul ruolo che ebbe nella politica del tempo e sul suo lato umano, che in pochi conoscono. Questa biografia prende le mosse dal corpus epistolare tra Giacomo e l'amata moglie Velia, una testimonianza finora ingiustamente trascurata ma di enorme valore storico, una corrispondenza fittissima che si estende dal 1912 al 1924, anno della morte di lui. Attraverso le loro parole intime e accorate leggiamo in filigrana la storia di un Polesine povero e marginale al volgere del secolo e dell'Italia agli albori del fascismo. Documenti che gettano luce sulla forza interiore del deputato socialista ma anche sulle fragilità e le contraddizioni nascoste dietro un'energia e una volontà incrollabili: soltanto queste lettere rivelano la sua solitudine, i giudizi taglienti su alcuni compagni di partito e sulla fallimentare politica dei socialisti nel primo dopoguerra, la stima per qualche avversario, i sacrifici che impose alla famiglia e i dubbi che oscuravano le sue granitiche certezze. Matteotti fu un uomo duro, intransigente, mai disponibile al compromesso, un politico spesso settario che non faceva sconti a nessuno, neppure a se stesso, che suscitava scarse simpatie anche nel suo partito, probabilmente amato soltanto dai poveri contadini polesani dei quali aveva sposato la causa. Andò contro i suoi stessi interessi e contro la sua classe sociale, che non gli perdonò mai il tradimento. Il mito che nacque già all'indomani del suo assassinio non deve trarre in inganno: in vita Matteotti fu un uomo profondamente divisivo. Ma fu anche un combattente intrepido, un osservatore lucido che comprese la natura del fascismo prima e meglio di tutti, l'unico che in parlamento non smise mai di parlare e che per questo pagò un prezzo crudele.
Italia 1919-1922. L'occasione perduta
Libro: Libro in brossura
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 144
Nell’agosto 1919 fu varata la riforma del sistema elettorale italiano, che aprì le porte al sistema proporzionale con scrutinio di lista, allargando il suffragio all’intero elettorato maschile. La nuova legge fu applicata per la prima volta nelle elezioni del novembre del 1919. La Camera che ne uscì eletta fu completamente rivoluzionata rispetto all’anteguerra: i socialisti e i popolari, le due forze nuove, sommati insieme ottennero la maggioranza, mentre le vecchie formazioni liberali finirono in minoranza. Ben più della metà dei deputati eletti non facevano parte del vecchio Parlamento. Ai vincitori delle elezioni spettava dunque il compito di dare al Paese la maggioranza riformatrice capace di governare e di imprimere la necessaria svolta democratica. E invece fu proprio questo il momento in cui le forze politiche italiane mostrarono la loro inadeguatezza. Il presente volume si sofferma su questa fase drammatica della storia italiana – l’occasione perduta cui si riferisce il titolo – ricercando le ragioni di una sconfitta della democrazia che ha condizionato tutta la nostra storia novecentesca, anche oltre il ventennio fascista.
Le riduzioni gesuite del Paraguay. Missione, politica, conflitti
Gianpaolo Romanato
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2021
pagine: 416
Con il termine Riduzioni ci si riferisce a quelle missioni che, tra l'inizio del XVII secolo e la seconda metà del successivo, i gesuiti avviarono in America latina, in un territorio impervio, incerto e lontano, oggi diviso tra Paraguay, Argentina e Brasile: un esperimento sostenuto dall'Impero spagnolo, il «cristianesimo felice» descritto dallo storico Ludovico A. Muratori, che si protrasse fino all'espulsione della Compagnia di Gesù nel 1767. Lo “Stato gesuita dei Guaraní”, nato presso la popolazione indigena del Paraguay, ebbe valenza culturale, religiosa e politica: oltre alla civilizzazione e all'evangelizzazione del “buon selvaggio”, le Riduzioni sorsero nella zona di maggior frizione tra Impero spagnolo e portoghese, con l'obiettivo di arginare l'espansione del secondo e ispanizzare un territorio tanto esteso. Seppur le più studiate siano quelle paraguaiane, altre sorsero in Bolivia e Perù, determinando la creazione dei confini degli Stati moderni e la diffusione delle lingue come la conosciamo oggi. In questo volume, l'autore prima ricostruisce la storia delle Riduzioni dalla loro fondazione fino alla disfatta, poi raccoglie e presenta al lettore le testimonianze di coloro che vissero tale esperienza, a partire dal tormentato viaggio per mare, dal continente europeo all'America, fino all'incontro/scontro con civiltà tanto lontane, geograficamente e culturalmente: protagonisti di questa storia i figli di Ignazio di Loyola, l'élite intellettuale del tempo, senza i quali le Riduzioni non sarebbero mai nate, e quegli indios “semi-primitivi”, senza i quali non sarebbero mai divenute ciò che sono state.
1919-2019. Riforme elettorali e rivolgimenti politici in Italia
Libro: Libro in brossura
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2020
Il sistema elettorale italiano fu radicalmente modificato dopo la Prima guerra mondiale. Venne abbandonato il maggioritario e introdotto il proporzionale con scrutinio di lista. Il risultato fu che le elezioni del 1919 sconvolsero la composizione del Parlamento: vinsero i socialisti e i popolari, e furono messi in minoranza i liberali, che dopo l’Unificazione avevano sempre governato il paese. Più di metà dei deputati eletti entrò per la prima volta alla Camera e fra questi ci fu Giacomo Matteotti. La crisi che ne derivò, dato che i due partiti vincitori non trovarono l’accordo per governare insieme, unita alle drammatiche difficoltà del dopoguerra, portarono progressivamente al collasso delle istituzioni da cui uscì vincitore il fascismo. Su quel decisivo passaggio della storia italiana, in occasione del centenario della legge che varò la riforma, la Casa Museo Giacomo Matteotti ha organizzato un convegno di studi del quale questo volume raccoglie gli atti, utili a meglio comprendere non solo il passato ma anche il nostro presente, dato che la riforma del sistema elettorale, con l’alternativa fra maggioritario e proporzionale, rimane al centro del dibattito politico attuale.
L'emigrazione italiana nel Rio Grande do Sul brasiliano (1875-1914). Fonti diplomatiche
Gianpaolo Romanato, Vania Beatriz Merlotti Heredia
Libro: Libro in brossura
editore: Longo Angelo
anno edizione: 2018
pagine: 817
La grande emigrazione dall'Italia di fine Ottocento coincise con la richiesta di emigranti da parte del Brasile, un Paese enorme, spopolato, poco coeso. Una parte di quanti arrivavano in Brasile dall'Italia furono smistati nel Rio Grande do Sul, il territorio più meridionale e abbandonato. Qui, nella zona di montagna, in un'area boschiva e disabitata, estesa approssimativamente come la Valle Padana, furono delimitate quattro zone coloniali, destinate esclusivamente ai nostri immigrati, dove affluirono, tra fine '800 e inizi del '900, più di centomila italiani, provenienti per la maggior parte dal Veneto. Erano contadini, artigiani, braccianti, molti analfabeti, tutti dialettofoni, che furono quasi abbandonati a se stessi. Per sopravvivere dovettero difendersi dagli animali selvatici, disboscare la foresta, costruire le case, avviare le coltivazioni, aprire delle strade, creare una rete commerciale. La solitudine rafforzò l'unione di questi coloni che da allora hanno conservato fino a oggi tutte le peculiarità dei primi arrivati, a partire dalla lingua: il dialetto veneto, che si è mescolato al portoghese e ha dato vita ad una koinè linguistica tutta particolare. Si tratta di un caso che ha pochi uguali nella storia migratoria, non soltanto italiana: un gruppo sociale che si è perfettamente integrato nel Paese d'arrivo, il Brasile, di cui oggi rappresenta l'élite, mantenendo però le caratteristiche e le particolarità del Paese d'origine e soprattutto della regione di provenienza, il Veneto. L'odissea di questa comunità fu seguita attentamente dalle autorità diplomatiche italiane. Le loro relazioni, apparse allora su pubblicazioni del Ministero degli Esteri, vengono qui riproposte integralmente, come testimonianza diretta e drammatica di una pagina di eroismi e sofferenze della quale possono andare fieri tanto l'Italia quanto il Brasile. Presentazione di Roberto Ciambetti.
Pio X. Alle origini del cattolicesimo contemporaneo
Gianpaolo Romanato
Libro: Copertina morbida
editore: Lindau
anno edizione: 2014
pagine: 584
Un conservatore o un riformatore? Un reazionario o un rivoluzionario? Attorno a Pio X (1903-1914), il papa che governò la Chiesa proprio all'esordio del secolo breve e morì pochi giorni dopo lo scoppio della Grande Guerra, continua a intrecciarsi un complesso nodo interpretativo, che dal passato si prolunga fino al presente, coinvolgendo storici, uomini di cultura ed ecclesiastici. Pio X fu infatti il pontefice che isolò il cattolicesimo dalla cultura moderna condannando il modernismo. Ma fu anche il papa che lo reinserì nel nostro tempo liberandolo dall'abbraccio mortale delle grandi potenze (con la soppressione del diritto di veto), che riformò radicalmente la Curia romana ridimensionando il ruolo della Segreteria di Stato, che blindò la Chiesa dentro un poderoso apparato giuridico (il Codex iuris canonici), preparandola al confronto con i regimi totalitari, che tenne il Vaticano lontano dalla politica internazionale e attenuò lo scontro con l'Italia originato dalla presa di Roma. E dunque: un nostalgico del passato o un anticipatore del futuro? Con questo lungo viaggio nella sua vita, dalle origini oscure nella campagna veneta fino ai fasti della corte romana, Gianpaolo Romanato risponde a tale domanda.
L'Italia della vergogna nelle cronache di Adolfo Rossi (1857-1921)
Gianpaolo Romanato
Libro: Copertina morbida
editore: Longo Angelo
anno edizione: 2010
pagine: 456
Gesuiti, Guaranì ed emigranti nelle riduzioni del Paraguay
Gianpaolo Romanato
Libro
editore: Longo Angelo
anno edizione: 2008
pagine: 104
Pensiero veneto ed istituzioni culturali
Pietro Nonis, Gianpaolo Romanato, Vittore Branca
Libro
editore: Ist. Rezzara
anno edizione: 1988
pagine: 168
Un italiano diverso. Giacomo Matteotti
Gianpaolo Romanato
Libro: Libro rilegato
editore: Longanesi
anno edizione: 2011
pagine: 330
Questo libro è la prima biografia del deputato socialista selvaggiamente assassinato dal fascismo nel 1924: una biografia politica, dagli esordi oscuri, senza gloria, come organizzatore di leghe contadine e amministratore comunale nelle campagne venete fino alle battaglie tra rivoluzionari e riformisti nel socialismo di inizio Novecento; dall'accanita opposizione all'entrata dell'Italia nella Prima guerra mondiale fino ai grandi discorsi parlamentari che ne rivelarono la tempra indomita, le capacità, il coraggio, facendone l'avversario più pericoloso e più temuto da Mussolini. Ma anche biografia umana, intima, costruita su una vasta documentazione inedita e su una minuziosa lettura dell'epistolario con la moglie Velia Titta, sorella del celebre cantante d'opera Titta Ruffo, che rivela i costi immani inflitti alla famiglia dalla sua totale dedizione alla politica. Quest'opera presenta il ritratto completo non solo di un personaggio finora noto quasi soltanto per la morte atroce, pur essendo uno dei pochi miti dell'Italia novecentesca, ma anche un quadro straordinario del Veneto contadino e abbandonato nel quale maturarono tanto la rivolta socialista quanto la reazione fascista. Un saggio documentato, di facile e accattivante lettura, che propone un'Italia insospettata e una grande, straordinaria, indimenticabile figura.
L'Africa Nera fra Cristianesimo e Islam. L'esperienza di Daniele Comboni (1831-1881)
Gianpaolo Romanato
Libro: Copertina rigida
editore: Corbaccio
anno edizione: 2003
pagine: 454
Daniele Comboni (1831-1881) visse in Sudan proprio quando le società e le economie tradizionali stavano per essere travolte dagli effetti della scoperta delle sorgenti del Nilo. La sua opera di evangelizzazione si inserì nella complessa trama di rapporti politici, diplomatici ed economici che avevano come soggetti le potenze europee, l'Egitto e le compagnie commerciali, e come oggetti l'avorio e le popolazioni subsahariane. A queste Comboni si dedicò infaticabilmente, combattendo il commercio degli schiavi e sognando e progettando l'autogoverno del continente, in base al principio della "rigenerazione dell'Africa coll'Africa stessa".