Libri di John Dewey
Natura umana e condotta. Introduzione alla psicologia sociale
John Dewey
Libro: Libro in brossura
editore: Raffaello Cortina Editore
anno edizione: 2025
pagine: 344
					"Natura umana e condotta" rappresenta un testo fondamentale nel dibattito sui rapporti tra individuo e ambiente e sulla funzione trasformativa delle pratiche sociali. La premessa di Dewey è che la condotta umana non è determinata esclusivamente da tratti intrinseci e fissi ma è plasmata dalla continua interazione fra le tendenze innate e il contesto sociale. Gli individui non sono prodotti passivi del loro corredo genetico ma agenti attivi che interagiscono con l’ambiente circostante. Le applicazioni pedagogiche di tale teoria sono molteplici poiché è proprio nel momento educativo che Dewey riconosce il fulcro per la trasformazione sociale, intesa come cambiamento dei paradigmi di pensiero. Gli adulti hanno per Dewey il compito di predisporre un ambiente sufficientemente flessibile e plastico su cui la generazione successiva possa esercitare un’azione creativa, improntata alla ricostruzione continua del patrimonio ereditato e non alla sua passiva conservazione.				
									Arte come esperienza
John Dewey
Libro: Copertina morbida
editore: Aesthetica
anno edizione: 2020
pagine: 362
					"Arte come esperienza" costituisce uno dei maggiori contributi della cultura angloamericana all'estetica del Novecento. In quest'opera Dewey non si limita a elaborare una filosofia dell'arte come disciplina specialistica. Emerge qui un nuovo paradigma per l'esperienza in generale, individuato nell'estetico quale ordine di perfezionamento e compimento delle istanze sensoriali ed emotive dell'uomo. Ne deriva una concezione attenta a cogliere e vagliare criticamente le fitte relazioni dell'arte e dell'estetico sia con le dinamiche esperienziali sia con le realtà sociali che le alimentano. Dewey mette così a fuoco motivi di crisi della cultura contemporanea, delineando l'impalcatura di un'antropologia nutrita anche dai frutti delle rivoluzioni artistiche primonovecentesche. Questi caratteri hanno reso "Arte come esperienza" un classico per le riflessioni sull'esperienza estetica, illuminante per importanti artisti, da Josef Albers a Mark Rothko, e oggi ancora al centro dell'attenzione in vari ambiti cruciali del dibattito filosofico.				
									Comunità e potere
John Dewey
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Società Aperta
anno edizione: 2025
pagine: 206
					I sistemi filosofici spesso non si limitano a spiegare la realtà, ma emergono principalmente per giustificare gerarchie di valori e poteri all’interno delle comunità. Attraverso la figura del sovrano, il pensatore inglese distingue tra diritto positivo e diritto naturale, evidenziando la differenza tra leggi scritte e leggi non scritte, e rimuovendo ogni traccia di diritto divino. Questa analisi si inserisce in un processo più ampio che caratterizza l’evoluzione del pensiero europeo, dove le filosofie non solo riflettono le paure e le speranze degli individui, ma servono anche a consolidare strutture di potere. Questa dinamica mette in luce l’importanza di comprendere come le ideologie influenzino la società e le relazioni di dominio tra le persone. Prefazione di Valerio Fabbrizi.				
									Le fonti di una scienza dell'educazione
John Dewey
Libro: Libro in brossura
editore: Raffaello Cortina Editore
anno edizione: 2025
pagine: 144
					La scienza dell’educazione fa convergere il meglio delle scienze umane – psicologia, sociologia, antropologia prime fra tutte – sull’oggetto della pedagogia, quell’esperienza educativa che per Dewey rappresenta il fulcro di ogni teoria e di ogni pratica di formazione e di insegnamento. Per l’educazione saranno scientifici solo quei metodi messi alla prova dei fatti. Questo breve e illuminante testo, pubblicato nel 1929, mette in chiaro quanto ogni insegnante e ogni educatore sia sempre anche un ricercatore sul campo che, grazie alle sue conoscenze e alla sua osservazione, permette a ogni scienza di rimanere attiva, legata alla vita e alla sua materia, aprendo di continuo la spirale del conoscere a inesauribili ricostruzioni dell’esperienza e dei suoi significati per la società, per l’etica e per la politica.				
									Una fede comune
John Dewey
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2025
pagine: 208
					Nelle tre conferenze che compongono "A common faith" (1934) John Dewey riflette sull’evoluzione delle forme della religiosità dopo il tramonto delle fedi soprannaturalistiche. La “qualità religiosa” dell’esperienza va liberata da ogni riferimento a oggetti specificamente sacri. Non sono le fedi a causare il rinnovamento della vita, ma è piuttosto l’unificazione della vita attorno a fini ideali, e un “aggiustamento” attivo di sé all’universo, a costituire il nucleo dell’atteggiamento religioso. Il saggio introduttivo di Guido Calogero sottolinea l’affinità di questa concezione col principio del dialogo. La postfazione di Paolo Costa mostra l’attualità del messaggio di Dewey in un’epoca in cui la fede comune può fungere da antidoto al disincanto.				
									Il senso delle qualità. Saggi sulla percezione
John Dewey
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2024
pagine: 224
					Il presente volume è la prima raccolta degli scritti che John Dewey ha dedicato al problema della percezione, caratterizzandola nella sua differenza rispetto alla determinazione concettuale e conoscitiva. A prendere rilievo in questi saggi è un “senso delle qualità”: ciò avviene quando essi sia approfondiscono la dimensione sensibile riferita alla componente qualitativa dell’esperienza, sia invitano a riflettere su come questa componente qualitativa si carichi di un suo senso o, nell’accezione qui suggerita, di una sua sensatezza. La maggior parte dei presenti saggi venne selezionata nel 1931 da Dewey per la silloge Philosophy and Civilization. Ciò conferma quanto essi fossero ritenuti dal loro autore emblematici per far emergere aspetti rilevanti del proprio pensiero anche nella prospettiva di un volume che mirava a mettere in chiaro la responsabilità della filosofia nell’alveo di una civiltà. Filosofia intesa come esercizio concreto di dinamiche esperienziali in senso lato, dunque non solo conoscitive, ma anche percettive. Filo conduttore della raccolta è una teoria della percezione che non viene mai esposta sistematicamente da Dewey, ma che percorre l’intero tragitto speculativo che egli compie dalla fine dell’Ottocento fino agli scritti più maturi. E sullo sfondo si trova il rapporto dei temi della sensibilità, della percezione e della qualitatività rispetto all’elaborazione teorica deweyana che si concretizza nel capolavoro del 1934 sull’arte e l’estetico, il celebre volume Art as Experience.				
									La scuola e la società
John Dewey
Libro: Libro in brossura
editore: StreetLib
anno edizione: 2024
					La scuola e la società è una delle opere più influenti di John Dewey, pubblicata per la prima volta nel 1899. Si tratta di un testo fondamentale che illustra le prospettive filosofiche di Dewey sull'istruzione e teorizza un sistema educativo nel quale i giovani vengono preparati a svolgere un ruolo attivo come cittadini.				
									My pedagogic creed. Il manifesto pedagogico per una scelta di vita democratica
John Dewey
Libro: Libro in brossura
editore: Avio Edizioni Scientifiche
anno edizione: 2023
pagine: 156
					«My Pedagogic Creed», del 1897, va considerato il Manifesto pedagogico di John Dewey. Dopo la classica interpretazione di Lamberto Borghi, l’introduzione, di Teodora Pezzano, che, oltre alla cura del testo, ha provveduto a una sua nuova traduzione, tenta di ripensare il significato di tale opera all’interno dello sviluppo del pensiero del filosofo americano. La curatrice, infatti, ricostruisce la genesi di questo testo mettendo a fuoco il rapporto di continuità con le precedenti ricerche di Dewey e con i temi che le avevano caratterizzate, quali: la relazione anima-corpo, la teoria dell’organismo sociale, il nesso fra teoria e pratica, ed altri. Tali ricerche sono legate alla scelta del filosofo di occuparsi dell’educazione per comprendere meglio il senso dell’azione umana. In questa prospettiva, i cinque articoli di «My Pedagogic Creed», rappresentano un programma di lavoro, un vero e proprio Manifesto culturale che resterà alla base dell’indagine filosofico-pedagogica e politica di Dewey. Un’indagine volta a definire un’educazione coerente con l’ideale democratico.				
									La ricostruzione della filosofia
John Dewey
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2023
pagine: 262
					La filosofia, secondo Dewey, è un’attività di ricostruzione del conoscere e dell’agire. Il sapere occidentale, affrancandosi dalla filosofia e dalla scienza greche con la svolta sperimentale dell’età moderna, ha liberato il concetto di esperienza dall’assoggettamento morale, sociale e politico di una ragione superiore avulsa dalla pratica. Ma il metodo sperimentale deve ancora rivelare la sua portata rivoluzionaria. A ciò è dedicata l’attività di ricostruzione della filosofia. Occorre intendere l’esperienza non più nel senso puramente conoscitivo, ma in quello ben più ampio del fare e del creare, che rende la natura artefice di sé stessa e della propria finalità. In questa prospettiva, tutti i fenomeni dipendono da eventi e producono effetti la cui spiegazione non richiede l’intervento di principi di carattere superiore o metafisico. A tale processo di “democratizzazione” della natura, dovrebbe seguire un medesimo effetto radicale e democratizzante delle relazioni umane.				
									Arte, educazione, creatività
John Dewey
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2023
pagine: 336
					John Dewey, il più importante filosofo dell’educazione del Novecento, fonda le sue teorie rivoluzionarie sul concetto cardine di esperienza. È l’esperienza vissuta in prima persona a guidare la crescita, l’evoluzione e l’ampliamento delle capacità di ogni soggetto: è l’esperienza la condizione indispensabile perché l’educazione si compia. Questo principio pone al centro il soggetto agente, attivo nel mondo e con il mondo: è il soggetto che cambia la realtà, e questa, mutando, interviene a sua volta sul soggetto trasformandolo. Tra tutte le forme di esperienza possibili, quella artistica offre la qualità più alta: nell’arte i sensi e le emozioni del soggetto sono nella condizione di raggiungere il massimo potenziale. Ed è per questo che l’arte diventa un ambito privilegiato per sviluppare al meglio il processo educativo e la formazione integrale dell’uomo e della realtà che lo circonda. Non solo: l’arte, con i suoi sviluppi e le sue pratiche, le sue immagini e il suo rapporto con la materia, rappresenta un osservatorio privilegiato per cogliere il divenire del soggetto, della società stessa e, soprattutto, del loro rapporto generativo. Quest’attenzione al mondo dell’arte e alle sue potenzialità educative emerge come un motivo di fondo costante lungo tutto l’arco dell’opera di Dewey: un “basso continuo” che questo volume esplora in tutta la sua fondamentale importanza, attraverso una scelta dei testi più significativi, alcuni dei quali completamente inediti in Italia.				
									Liberalismo e azione sociale
John Dewey
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Società Aperta
anno edizione: 2023
pagine: 146
					Liberalismo e azione sociale è un libro agevole nella lettura, ma profondo negli obiettivi che mira a conseguire. Il testo espone l’idea di liberalismo attraverso l’analisi della crisi di questa corrente filosofica e politica che, secondo Dewey, ha dimenticato i suoi stessi valori fondanti, quali lo sviluppo dei cittadini e la concretizzazione di opportunità per tutti. Il liberalismo si dovrebbe esprimere, piuttosto, attraverso un’azione sociale trasformativa, grazie a un’“intelligenza cooperativa” e a rapporti sociali equi, fondati sul dialogo grazie al decisivo ruolo dell’opinione pubblica. Un liberalismo socialmente rivisitato come “intelligenza integrata” e inteso come “forza vitale” diventa il difensore della libertà effettivamente praticata dagli individui, grazie a uno Stato sociale che sappia garantire la sicurezza materiale, in modo da poter “liberare le possibilità culturali degli individui” in una società organizzata. Introduzione di Marina Calloni.				
									I principi etici alla base dell'educazione
John Dewey
Libro: Copertina morbida
editore: Armando Editore
anno edizione: 2021
pagine: 64
					Ne "I principi etici alla base dell'educazione" John Dewey tenta di dimostrare come l'etica della scuola debba basarsi su una fede genuina nell'esistenza di principi morali concreti che guidino l'azione educativa e che siano allineati a quelli della società più ampia. Il filosofo sostiene, infatti, che se è vero che la condotta è una sola, sia al di fuori sia all'interno della scuola, allora anche l'etica deve essere considerata in maniera unitaria. Essa viene analizzata secondo due punti di vista: quello sociale e quello psicologico. Mentre il sociale secondo Dewey rappresenta l'oggetto della condotta morale (fini), lo psicologico ne rappresenta le modalità (mezzi). La scuola, dunque, dovrebbe adattarsi a una pedagogia che tenga in considerazione sia le dinamiche sociali sia quelle psicologiche per poter promuovere un'azione educativa realmente efficace e fondata. In definitiva, il filosofo argomenta che soltanto spostando la riflessione etica all'interno della pedagogia è possibile arrivare a promuovere un'azione educativa di qualità, in grado di formare alla cittadinanza democratica e allo stesso tempo attenta allo sviluppo individuale di ciascuno.				
									
