Libri di Ludovico Pratesi
Museo sostenibile. Il Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro
Ludovico Pratesi
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2023
pagine: 144
Nel lontano 1996 un artista visionario, Loreno Sguanci, immaginò di realizzare nella struttura che ospitava il mercato del pesce a Pesaro, la Pescheria, un museo di arte contemporanea per far emergere le potenzialità della provincia pesarese e la sua capacità di conseguire risultati straordinari con risorse limitate. Nacque il Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro, un museo “low budget” che, nei primi anni Duemila, sotto la direzione di Ludovico Pratesi, si affermò come eccellenza nel panorama culturale nazionale. Negli anni ha ospitato artisti e maestri di fama internazionale, ma anche giovani emergenti, con opere e installazioni sempre più suggestive. Gli elevati standard di qualità dell’offerta hanno portato al Centro importanti riconoscimenti non solo in Italia ma anche nel resto del mondo. Il Museo sostenibile di Pesaro è un esempio di politica culturale virtuosa, resa possibile da tutti coloro che, nel tempo, vi hanno contribuito con passione e competenza. Una realtà di successo costruita, passo dopo passo, anche grazie al sostegno attivo della comunità e delle istituzioni politiche del territorio.
Cattelan
Ludovico Pratesi
Libro: Libro in brossura
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2018
pagine: 48
Un dossier dedicato a Maurizio Cattelan. Una pubblicazione agile, ricca di belle riproduzioni a colori, completa di un utile quadro cronologico e di una ricca bibliografia.
Patrizio Di Massimo. Antologia-Anthology (2013-2023)
Libro: Libro rilegato
editore: Quodlibet
anno edizione: 2023
pagine: 192
Il volume, realizzato in occasione dell'omonima mostra presso i Musei Civici-Palazzo Pianetti di Jesi e la Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, presenta un'ampia ontologia delle opere dell'artista realizzate tra il 2003 e il 2013. Con testi di Barbara Casavecchia, Patrizio di Massimo, Ludovico Pratesi, Massimo Vitangeli.
La rivoluzione siamo noi. Arte in Italia-Art in Italy 1967-1977
Libro: Libro rilegato
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2022
pagine: 208
"La rivoluzione siamo noi" è il primo di una serie di significativi progetti editoriali che segnano la nascita di una importante collaborazione tra Marsilio Arte e l'Archivio dell'Istituto Luce per valorizzare e rileggere straordinari e inediti materiali conservati dall'Archivio. Il catalogo accompagna la mostra che nasce dal documentario "La rivoluzione siamo noi (Arte in Italia 1967-1977)", prodotto da Istituto Luce-Cinecittà nel 2020, per la regia di Ilaria Freccia con la consulenza storico-artistica di Ludovico Pratesi. Concepito come un viaggio cronologico e geografico attraverso tre città italiane (Torino, Roma e Napoli), il volume come il film ci propone "un racconto per immagini della straordinaria stagione artistica vissuta dal nostro paese tra il 1967 ed il 1977, attraverso gli scatti di fotografi come Paolo Mussat Sartor, Paolo Pellion di Persano, Claudio Abate, Fabio Donato, Mimmo Jodice e Bruno Manconi. Da osservatori partecipanti hanno documentato con rigore e precisione mostre, azioni e performance che momenti di vita quotidiana, significativi per cogliere l'atmosfera irripetibile di quegli anni incandescenti, dove l'Italia era un laboratorio creativo frequentato da artisti come Jannis Kounellis, Andy Warhol, Joseph Beuys, Michelangelo Pistoletto, Giovanni Anselmo, Alighiero Boetti, Giuseppe Penone, Giulio Paolini, Mario e Marisa Merz. Un'occasione per assistere in diretta alla nascita di tanti capolavori protagonisti dell'arte contemporanea internazionale degli ultimi sessant'anni" (Ludovico Pratesi).
L'arte serve a qualcosa? Sei lezioni per capire l’arte del XXI secolo
Ludovico Pratesi
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2021
pagine: 58
Sempre più spesso sentiamo – o ci poniamo – la domanda: «A cosa serve l’arte?». E molti altri dubbi sorgono se ci riferiamo in particolare a quella contemporanea: si può capirla con gli stessi parametri dell’arte del passato? Qual è il ruolo concreto di questo tipo di arte? Se tutto può diventare arte, allora cos’è davvero l’arte? E chi è il “vero” artista? Ludovico Pratesi, che ha fatto della divulgazione uno dei punti di forza della sua attività di critico e curatore d’arte, cerca di sciogliere queste legittime perplessità attraverso sei brevi lezioni, concepite come un percorso per comprendere l’utilità dell’arte contemporanea, e offre una chiave creativa per interpretare la complessità del mondo attuale.
Claudio Cintoli immaginazione senza limiti (1962-1972)
Ludovico Pratesi
Libro: Copertina morbida
editore: Silvana
anno edizione: 2020
pagine: 64
Claudio Cintoli è un artista poliedrico e sorprendente, che sfugge alle etichette e alle definizioni, esplorando tecniche e linguaggi espressivi diversi, dal collage alla pittura, dalla scultura al video. In questa occasione viene indagata soprattutto la sua attività pittorica degli anni sessanta, attraverso alcuni dipinti mai esposti, come Speed Eclipse (1966), La voce nell'erba (1966) o Flamingos (1966-1967), provenienti da collezioni private. Si tratta di opere di grandi dimensioni con soggetti tratti dalla pubblicità ed eseguiti in uno stile del tutto personale, che ritroviamo anche nei collage, ai quali la critica non ha ancora dato il peso che meritano. Un focus su un decennio di attività (1962-1972) particolarmente fecondo per l'artista, che si conclude con Crisalide (1972), il video che documenta una delle performance più audaci di quegli anni.
Kounellis
Ludovico Pratesi
Libro: Libro in brossura
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2020
pagine: 48
Jannis Kounellis (Pireo 1936-Roma 2017) si trasferisce dalla Grecia a Roma non ancora ventenne. Alla fine degli anni Sessanta lega il suo lavoro creativo e il suo nome all’Arte povera, con l’uso di materiali presi dalla quotidianità e un coinvolgimento del pubblico in allestimenti sempre più allusivi allo scontro fra vita reale e contesto socioeconomico. Le sue installazioni si concentrano sempre più sulla critica al sistema globale di produzione/fruizione dell'arte; si popolano di animali - vivi, macellati, imbalsamati -, di materiali come pietre, mattoni, ferro, carbone, legno. Partecipa alla Biennale di Venezia per la prima volta nel 1972. A partire dagli anni Ottanta realizzerà grandi installazioni in Messico, in Argentina, a Roma, a Firenze, a Palermo.
Contemporaneo 30x30. Trenta mostre in trent'anni
Ludovico Pratesi
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2019
pagine: 68
Ludovico Pratesi ci racconta, in trenta mostre, la sua attività di curatore dal 1989 al 2019: dalle installazioni di Kosuth e Merz ai Fori Imperiali alla prima mostra d'arte contemporanea alla Galleria Borghese. Ogni mostra viene presentata dalla sua ideazione all'inaugurazione, con molti dettagli inediti legati a grandi artisti, da Damien Hirst a Marina Abramovic, da Tony Cragg a Giuseppe Penone, da Jannis Kounellis a Michelangelo Pistoletto. Senza dimenticare gli emergenti come Flavio Favelli, Nico Vascellari, Gian Maria Tosatti e Lara Favaretto. Ogni esposizione è la tappa di un viaggio sotto il segno del contemporaneo, attraverso un percorso che tocca Roma, Milano, Pistoia, Pesaro, Catania, Pisa e Venezia.
L'arte di collezionare arte contemporanea nel mondo globale
Ludovico Pratesi
Libro
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2019
pagine: 159
Il principale protagonista dell’arte contemporanea nel XXI secolo è il collezionista, che agisce con mezzi e dinamiche impensabili fino a pochi decenni fa. Personaggi come François Pinault, Eli Broad, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo o Miuccia Prada sono dei modelli per i nuovi collezionisti, che visitano le loro fondazioni per conoscere gli artisti più interessanti del momento. Questo libro racconta il significato e il senso di una collezione d’arte negli anni Duemila, spiega come rapportarsi con il mercato italiano e internazionale, quali fiere e quali gallerie seguire, quali mostre frequentare e in che modo si costruiscono i valori delle opere d’arte; fornisce le modalità per agire in un mondo complesso e articolato, capirne le regole e i comportamenti per effettuare le scelte migliori e più consapevoli. Collezionare arte contemporanea è un’avventura, che assomiglia molto a un viaggio in un mondo affollato, sfaccettato e a volte contraddittorio; uno scenario dove è difficile districarsi, comprendere quali sono le opere da acquistare, quali artisti sono destinati a una brillante carriera e quali invece a scomparire nell’arco di pochi anni. Per questo è nato un libro concepito come una sorta di bussola per orientarsi nel mare magnum dell’arte globale e avviare una collezione senza commettere passi falsi.
Michelangelo Pistoletto. Il tempo del giudizio. Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro o carta ripiegata
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2018
pagine: 2
"Installazione alla Chiesa della Spina di Pisa e nella Sala delle Baleari di Palazzo Gambacorti, 27 maggio-2 settembre 2018. La Chiesa della Spina ospita il quinto intervento di arte contemporanea, affidato questa volta ad uno dei più importanti artisti italiani, protagonista di primo piano della scena internazionale: Michelangelo Pistoletto. L’artista ha realizzato una nuova opera per l’occasione, con il coinvolgimento diretto della città di Pisa: un’installazione composta da circa 50 sedie, prestate dai cittadini, per rappresentare la forma del Terzo Paradiso, al quale Pistoletto ha dedicato la sua ricerca recente. Il simbolo del Terzo Paradiso è una riconfigurazione del segno matematico dell’infinito, composta da tre cerchi consecutivi. I due cerchi esterni rappresentano tutte le diversità e le antinomie, tra cui natura e artificio. Quello centrale è la compenetrazione fra i cerchi opposti e rappresenta il grembo generativo della nuova umanità, punto di partenza di un’epoca nuova. Il Terzo Paradiso è il mito che porta ognuno ad assumere una personale responsabilità nella visione globale, che si carica di un particolare significato simbolico all’interno della Spina, intesa come luogo di incontro e di riflessione sul presente. Una vocazione che caratterizza il secondo intervento dell’artista nella Sala delle Baleari a Palazzo Gambacorti, simbolo della vita politica cittadina, dove un recente intervento di restauro ha ripulito gli affreschi parietali, attribuiti a Giacomo Farelli e Pier Dandini (1693). Essi rappresentano le vittorie della Repubblica di Pisa: la conquista di Gerusalemme durante la Prima Crociata, la conquista della Sardegna e la presa delle isole Baleari, liberate dai Saraceni nel 1115. In dialogo con queste immagini storiche, e alla luce delle recenti polemiche seguite al voto contrario espresso dal Consiglio Comunale alla proposta di collocare un crocefisso nella sala delle Riunioni, Michelangelo Pistoletto presenta l’installazione 'Il Tempo del Giudizio' (2009): un tempio in cui le quattro grandi religioni – Cristianesimo, Buddismo, Islamismo, Ebraismo – sono indotte a riflettere su se stesse. Quest’opera è una costruzione a pianta quadrata e su ognuna delle quattro pareti si trova un grande specchio nel quale si riflette frontalmente un simbolo o uno strumento di culto. Il valore sociale e culturale del pensiero di Pistoletto ha reso possibile l’apertura all’arte contemporanea della Sala delle Baleari, luogo simbolico e identitario della città di Pisa, dove l’artista ci consegna un profondo messaggio di speranza, che ci porta a riflettere sull'essenza stessa del messaggio religioso." (Ludovico Pratesi)
Libri allo specchio
Marguerite de Merode
Libro: Libro in brossura
editore: Eurilink University Press
anno edizione: 2018
pagine: 64
Ci sono tanti libri che, nell'arco di una vita, contribuiscono a costruire la nostra storia personale. E le ragioni per le quali certe opere restano impresse nella nostra memoria sono tante e diverse. Marguerite de Merode ha chiesto ad artisti, scrittori, scienziati, intellettuali - protagonisti della cultura contemporanea italiana - di scegliere una delle opere letterarie che li ha particolarmente "segnati": una scelta molto personale, spesso intima, che l'artista ha poi sviluppato in opere fotografiche corredate dai brevi testi in cui questi 25 lettori raccontano del loro legame con il libro prediletto, e nelle quali, come Ludovico Pratesi sottolinea, sono una parola, un segno, una scritta, una piega a costituire il punctum barthiano dell'immagine fotografica