Libri di Marcello Pagnini
Lingua e musica. Proposta per un'indagine strutturalistico-semiotica
Marcello Pagnini
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2024
pagine: 218
Questo saggio, che viene riproposto a cinquant'anni dalla sua originaria pubblicazione, affronta, con i metodi rigorosi dello strutturalismo e della semiotica, la complessa problematica dell'incontro della musica con la lingua. Marcello Pagnini offre qui - con pari competenza sul piano linguistico, letterario e musicologico - un'approfondita comparazione dei loro rispettivi sistemi, una discussione del loro montaggio, ed esemplifica i risultati dell'indagine in un'attenta lettura di uno dei più eccelsi e significativi capolavori dell'integrazione letterario-musicale: l'Alexander's Feast (1736), che Händel (1685-1759) compose rielaborando un testo di Dryden (1631-1700). La lungimiranza dimostrata da Pagnini nella valorizzazione strategica dell'approccio omologico alle relazioni tra lingua e musica costituisce tuttora un solido punto di riferimento per ulteriori prospettive ermeneutiche nell'analisi del testo melopoetico.
Un cane sportivo e altri racconti
Libro: Libro in brossura
editore: Elliot
anno edizione: 2019
pagine: 123
L'incredibile determinazione dei cani (da cui noi uomini dovremmo imparare) è lo spunto che ha ispirato lo scrittore australiano Banjo Paterson per il racconto "Il cane sportivo", che dà il titolo a questa selezione di storie sul migliore amico dell'uomo. Invece in "L'anarchico e il suo cane", Susan Glaspell si sofferma sull'amicizia autentica che può nascere tra un bambino orgoglioso e un trovatello, mentre Mary Wilkins Freeman esplora il tema della paura che i cani possono suscitare negli umani. Anton Cechov narra l'addestramento di Kastanka, una cagnetta disubbidiente, e Bret Harte le pene di un povero cane giallo emarginato dalla comunità. A conclusione non poteva che esserci Jack London, affascinato dall'istinto dell'animale di fronte alle avversità.
Una nave di gatti e altri racconti animali
Ambrose Bierce
Libro: Libro in brossura
editore: Elliot
anno edizione: 2018
pagine: 43
Conosciuto principalmente per le sue storie dell'orrore e di fantasmi e per lo sguardo sardonico sulla natura umana — non a caso venne soprannominato "Bitter", amaro -, Ambrose Bierce fu un prolifico scrittore di racconti, tra cui spiccano quelli fantastici a tema animale. Questo volume seleziona quattro racconti brevi, in cui le sue qualità di moderno Esopo spiccano con maggiore evidenza: veniamo a conoscenza delle tragicomiche avventure di una nave talmente piena di gatti da deformarsi, constatiamo la diffidenza dei soldati per i tordi, apprendiamo le miracolose e misconosciute proprietà dell'olio di cane e infine spiamo una cattiva coscienza alle prese con terribili allucinazioni canine.
L'uomo che usciva dal naso e altri racconti
Ambrose Bierce
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2017
pagine: 95
Arguto, iconoclasta, surreale, onirico, caleidoscopico: così è stato descritto Amorose Bierce. Scrittore fra i più intriganti della letteratura americana e popolarissimo giornalista del fin-de-siècle d'oltreoceano, Bierce è l'enigmatico interprete di un'epoca che, se da un lato si sta aprendo alla psicanalisi, dall'altro crede ancora ai fantasmi e non riesce a elaborare il lutto fratricida della tentata Secessione. “L'uomo che usciva dal naso”, “L'uomo e il serpente” e “Gli occhi della pantera”, pubblicati rispettivamente nel 1887, 1890 e 1897, coprono un arco di dieci anni durante i quali a Est si affermano i grandi monopoli industriali ed esplode l'immigrazione, mentre a Ovest si conclude il mondo liquido della Frontiera. I tre racconti si rivelano oggi sorprendentemente attuali per l'intuito con cui trattano temi quali la (de)costruzione dell'identità di genere, l'ossessione, la paura, il post-umano.
Sogno d'una notte di mezza estate. Testo inglese a fronte
William Shakespeare
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2016
pagine: 256
Piccolo dramma che - come ha scritto Croce - "sembra nato da un sorriso tanto è delicato, sottile, aereo", è uno dei testi shakespeariani più frequentemente rappresentati. Il tema è l'amore, con le sue zone buie e le sue armonie conquistate faticosamente. Perfetta e poetica fusione tra il mondo fantastico delle allegorie rinascimentali e quello amoroso dei romanzi cavallereschi, ha una struttura complessa - sono quattro gli intrecci che si dipanano nei suoi cinque atti - e una stupefacente ricchezza di significazioni e interne implicazioni. I movimenti e le passioni degli innamorati che vi agiscono si avviluppano in nodi assurdi e si dipanano d'incanto, disegnando gli arabeschi d'un "sogno" apparentemente insensato, in realtà governato dal capriccio d'Amore. Introduzione di Nemi D'Agostino.