Libri di Maria Giuseppina Di Monte
Cento anni in ventiquattro foto del Museo Hendrik C. Andersen
Maria Giuseppina Di Monte, Giuseppe Carci
Libro: Libro in brossura
editore: Manfredi Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 64
Analizzando alcune fotografie tratte dal prezioso archivio fotografico del Museo Andersen, il volume si pone l'ambizioso fine di fornire delle chiavi di lettura dell'opera e della vita dello scultore Hendrik C. Andersen, la cui esistenza fu proiettata verso una profonda ricerca spirituale per mezzo dell'arte. Pur consapevole di essere solo una lettura parziale e ancora da approfondire, nel volume è possibile apprezzare vari aspetti, personali e sociali, che si intrecciano e si sovrappongono, nel tentativo di farne comprendere la complessità e i vari piani di lettura possibili.
Beatrice Cignitti . Il canto del buio e della luce. Catalogo della mostra
Libro: Libro in brossura
editore: Manfredi Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 64
La mostra “Il canto del buio e della luce”, a cura di Maria Giuseppina Di Monte e Gabriele Simongini, organizzata presso la Casa Museo Hendrik Christian Andersen, raccoglie una ventina di opere su carta, disegni in bianco e nero realizzati dall’artista Beatrice Cignitti negli ultimi anni. Essi costituiscono una sorta di dialogo che traccia le connessioni più o meno segrete fra i tre scultori Andersen, Rodin e Michelangelo, di cui Beatrice presenta le diverse interpretazioni ispirate ad alcune opere dei tre maestri.
Una delle due. Una rilettura del caso sir Anthony Blunt
Maria Giuseppina Di Monte
Libro: Libro in brossura
editore: Manfredi Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 160
Il romanzo prende le mosse da un ben noto avvenimento di cronaca, la storia tanto inspiegabile quanto drammatica di Anthony Blunt, curatore della Royal Collection of Art e imparentato con la famiglia reale britannica. Massimo esperto del pittore francese Nicolas Poussin e studioso di fama internazionale dell'arte europea, Blunt si ritrovò al centro di un grave scandalo che la stampa mondiale seguì con grande interesse e curiosità negli anni '70. La trama si sviluppa attorno a questo personaggio ricalcando a grandi linee gli episodi cruciali di quella spy story ambientata tra Londra e Mosca che nel romanzo viene arricchita di particolari e rielaborata scegliendo come setting Roma, oltre che la Capitale inglese.
Carolina Lombardi. Ricamando il caos
Libro: Libro in brossura
editore: De Luca Editori d'Arte
anno edizione: 2023
pagine: 56
“Come le grandi tele di Jackson Pollock quelle della Lombardi esprimono lo slancio verso il sublime, quel senso di stupore e terrore insieme di fronte alla grandezza, potenza e imprevedibilità della natura. Probabilmente solo l’esperienza estetica può fornire una chiave ed è precisamente ciò che fa Carolina Lombardi con i suoi corpi luminosi in cui natura e cultura, come lei dice, e aggiungerei tecnologia, si uniscono e diventano lo spartito non musicale ma visivo che ci irretisce e seduce con le sue sincronie, i suoi accenti brillanti e le sue pause meditative…” (Maria Giuseppina Di Monte). “Carolina Lombardi, tessitrice paziente e sensibile, connette la scienza con l’ecologia e con l’attenzione laicamente spirituale verso la riscoperta di un’umanità che non tenda ad affermarsi come tirannica dominatrice e predatrice ma come semplice coabitante del pianeta Terra, per sentirsi parte integrante di un universo in cui ricercare una nuova armonia.” (Gabriele Simongini). “Carolina ricama sistemi complessi: fa interagire tra di loro piani visivi paralleli, senza gerarchia, giocando con le lettere e la luce, con lo spazio e con una pluralità di territori interrelati [...]. Pochi sono gli artisti che hanno saputo penetrare così a fondo nel contesto cognitivo e percettivo in cui si dipanano le teorie e le pratiche dei sistemi complessi”. (Valerio Eletti).
Casa-museo Hendrik Christian Andersen
Libro: Libro in brossura
editore: De Luca Editori d'Arte
anno edizione: 2022
pagine: 272
Una storia avvincente, un passato tumultuoso e infine la meta a lungo agognata cioè l'Italia con la sua storia, la grande tradizione classica, le opere monumentali di Michelangelo che Hendrik ammira più di ogni altro artista e infine Roma, Villa Hélène, dove Hendrik Andersen abiterà dagli anni '20 in poi insieme al ristretto gruppo familiare formato dalla madre Hélène, dalla cognata Olivia e dalla musa e modella Lucia Lice. Non solo una casa museo, quella di Hendrik Andersen è perfino di più della "casa della vita" perché è l'incarnazione del suo sogno d'artista, il primo passo verso la costruzione del World Conscience Building e della città ideale, progettata e mai realizzata dallo scultore naturalizzato americano. Il catalogo generale è uno strumento fondamentale sia per conoscere l'opera di Hendrik e degli artisti che ne hanno condiviso scopi e valori, sia per riflettere sui temi fondamentali della sua opera: dalla scultura all'urbanistica, dalla pittura al disegno. è nella casa museo che il nesso arte-vita trova la sua rappresentazione più plastica, un luogo d' incontro e scambio, un centro propulsore di idee e speranze, dall'internazionalismo al pacifismo, dai diritti delle donne all'ecologia. Il catalogo accompagnato dai saggi critici e da schede di approfondimento permette di conoscere l'opera completa dell'artista e la ricca e singolare collezione del museo.
Atelier Giuseppe Modica. 1990-2021. Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro in brossura
editore: Silvana
anno edizione: 2021
pagine: 88
Il volume è dedicato a Giuseppe Modica (Mazara del Vallo, 1953), artista affermato in ambito nazionale e internazionale, le cui opere sono caratterizzate da atmosfere enigmatiche e dense di presagi, che portano l'osservatore in una dimensione ignota e segreta che affascina e turba allo stesso tempo. I lavori qui presentati riflettono in particolare sul tema dell'atelier, soggetto fra i più indagati dal pittore siciliano: lo studio, infatti, rappresenta il luogo creativo per eccellenza, rifugio in cui la fecondità del pensiero, l'impulso creativo e l'ispirazione prendono forma traducendosi in opera finita, esteticamente compiuta.
Micro e macro. Wang yancheng
Libro: Libro rilegato
editore: Bandecchi & Vivaldi
anno edizione: 2020
pagine: 149
Koinonia. Dall'odio, attraverso il dialogo, alla cultura nel grande gruppo
Patrick de Maré, Robin Piper, Sheila Thompson
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Univ. Romane
anno edizione: 2020
pagine: 194
Nel tentativo di collegare naturalmente e spontaneamente l'aspetto più intimo di esseri individuali con il setting socio-culturale del gruppo più grande, alcune zone di grande significato appaiono tuttavia ancora ignorate. Il gruppo più grande, proprio per le sue dimensioni, offre una struttura o un mezzo per collegare il mondo interno con il contesto culturale ed è così in grado di stabilire un'unica dimensione, quella della microcultura. Finora né la psicoanalisi né i piccoli gruppi sono stati capaci di gestire questo aspetto empiricamente, poiché, nella prima, l'analista rappresenta la cultura assunta, mentre nella situazione del piccolo gruppo la gerarchia della cultura familiare prevale inevitabilmente. Il gruppo più grande mostra il rovescio della medaglia del mondo interno, e cioè la dimensione socioculturale nella quale hanno luogo le relazioni interpersonali. L'esplorazione di questo campo mostra come gli oggetti, inclusi gli oggetti parziali della mente, possono essere collegati a sistemi e strutture in una maniera non tentata prima e solleva la vexata quaestio della relazione tra sistemi e strutture e tra cultura e contesto sociale. In questo studio del gruppo più grande particolare attenzione è dedicata ai processi e alle dinamiche dalle quali emerge la microcultura del gruppo, al modo in cui le iniziali frustrazioni del gruppo trovano espressione attraverso l'odio, a come l'odio inizia ed è trasformato dal dialogo e come il dialogo alla fine crea ciò che i greci conoscevano come 'Koinonia' o comunione, condivisione, compartecipazione (impersonal fellowship).
20.45
Maria Giuseppina Di Monte
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2018
pagine: 208
La narrazione si apre e si chiude su uno yacht, in una dimensione fluttuante e ovattata, dove le coordinate spazio-temporali sembrano come svanite. Tuttavia, se nel prologo questa sospensione è carica di ansia e di aspettative, nella conclusione ci viene proposta come una sorta di pacificazione: il personaggio principale viene così forzatamente sottratto al turbinio delle sue emozioni, indecisioni, infatuazioni, insoddisfazioni. Tra la prima e l’ultima scena viene riassunta la vita di Matteo, mentre va delineandosi un intrigo sentimental-politico con la fascinosa figura di Jadin, giovane e altolocata siriana, che lo coinvolgerà a sua insaputa (ma forse è lui che non vuole sapere) verso una drammatica conclusione. La sua crisi “di mezza età” è ben descritta, così come il suo barcamenarsi tra una carriera da artista piuttosto fortunata, un divorzio e due figli trascurati, nuovi amori e la necessità di continuare nonostante tutto a dipingere. Matteo è dunque il paradigmatico tallone d’Achille della nostra società, il punto debole: l’intellettuale in crisi che credendosi aperto, tollerante, in qualche misura onnipotente, si rivela poi quello più facile da manipolare. Sarà lui il cavallo di Troia che permetterà inconsapevolmente a Jadin e ai suoi di organizzare uno spettacolare attentato nientemeno che dentro i Musei Vaticani.
Femminile e femminino. Donne a casa Andersen
Maria Giuseppina Di Monte, Emilia Ludovici
Libro: Libro in brossura
editore: Palombi Editori
anno edizione: 2016
pagine: 144
Il volume è il catalogo della mostra che si è tenuta a Roma al Museo Hendrik Christian Andersen tra il maggio del 2016 ed il gennaio del 2017 e documenta l'attività artistica dei fratelli Hendrik e Andreas Andersen proponendo una sorta di viaggio nell'universo femminile a cavallo fra '800 e '900. La mostra e, naturalmente il catalogo, grazie ad interessanti ed approfonditi saggi e a un notevole corredo iconografico, indagano sul ruolo e la figura femminile nell'ambiente romano di fin de siècle. I documenti d'archivio custoditi nel Museo hanno messo evidenziato i rapporti fra gli Andersen con l'ambiente romano e, in particolare, con quello degli espatriati americani a Roma, fra i quali molte donne attive ed impegnate nella lotta per il riconoscimento dei loro diritti. Nel volume spiccano, tra gli altri, i ritratti di Isabella Stewart Gardner, della pittrice Mabel Norman e della scrittrice Maud Howe. Infine, una parte importante per gli storici dell'arte e gli studiosi, è quella relativa alla presentazione del Catalogo generale delle opere di pittura presenti nel Museo H. C. Andersen.
Visualizzare la guerra. L’iconografia del conflitto e l’Italia
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2016
pagine: 146
Attraverso l’analisi di materiali eterogenei: dalle fotografie, ai documentari e film, agli oggetti, ai cimeli e alle opere d’arte il volume intende focalizzare l’immaginario guerresco, in particolare il modo in cui la Prima Grande Guerra è stata interpretata e propagandata attraverso le immagini. La Grande Guerra è quindi il punto di partenza per considerazioni più ampie e cruciali su fenomeni che hanno a che fare con il problema dell’estetizzazione della politica e della politicizzazione dell’arte. In questo senso la Prima Guerra rappresenta il primo esempio di conflitto che, per la sua portata e le sue implicazioni, si configura come un terreno privilegiato di indagine critica sul potere delle immagini, al di là del loro valore estetico, con la inaggirabile conseguenza che le immagini assurgono a paradigma culturale e s’impongono al punto da determinare una svolta epocale per l’influenza che esercitano nella nostra vita quotidiana: sempre più dominata dalla sfera iconica. Ovviamente ci riferiamo qui all’universo digitale e alla rete, che sono oggi i canali principali di propaganda attraverso cui la percezione dei conflitti, su grande o media scala, viene elaborata, a volte con esiti nefasti, come nel caso della propaganda terroristica e della manipolazione delle coscienze.
Meret Oppenheim. Idee, sperimentazioni, visioni
Maria Giuseppina Di Monte
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2012
pagine: 112
Internazionalmente nota come autrice della "Colazione in pelliccia", Meret Oppenheim (1913-1985) ha segnato la cultura del Novecento europeo. Artista poliedrica, creatrice di oggetti enigmatici e inquietanti, poetessa e disegnatrice di moda per Schiaparelli, è stata una delle figure più emblematiche e affascinanti del Surrealismo, da lei successivamente sconfessato. Amica di Alberto Giacometti e di Max Ernst, fu immortalata da Man Ray, giovanissima, nei celebri scatti in bianco e nero che l'hanno resa precocemente nota al grande pubblico quale musa ispiratrice degli artisti del circolo di André Breton ed eroina antiborghese. Il volume, analizzando le fasi fondamentali del processo creativo, riflette criticamente sia sulle scelte della pittrice svizzera, spiegandole alla luce delle determinanti sociali e artistiche del tempo, sia sugli eventi storici e biografici che ne hanno condizionato gli sviluppi. Lo studio, che include anche una lettera inedita a Bice Curiger e due interviste, una delle quali relativa all'epistolario poetico fra Bettine Brentano e Karoline von Günderode, è il primo pubblicato in Italia e documenta il periodo che va dagli esordi, negli anni Trenta, fino alla morte.